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Sul suo conto ne hai sentite tante, forse troppe.
Generale insensibile, impavido, un avversario temibile e un nemico spietato.
È difficile conciliare quelle voci con i ricordi che hai di lui, non quando in essi è ancora il ragazzo che hai cresciuto.
Lui non era più lo stesso. Negli Abissi, l'ho affrontato e sconfitto. Da nemico.
Ma dentro di te sai che da qualche parte, dietro le dicerie e le calunnie, c'è ancora quel bambino obbediente e quel giovane fiero che segue ammirato ogni tuo passo, c'è ancora l'allievo che hai plasmato, il tuo pupillo, il degno erede di Aquarius.