Scrivo su un muro di pietre
pensieri che si rincorrono,
accavallano,
confondono;
la gente mi guarda distratta,
presa da schermi e vita altrove,
mentre un pipistrello accompagna il calar del giorno.
Ed eccola, la notte.
Fredda, buia, sorridente;
rincuora il mio animo di viaggiatore.
No, non badare a me, tenebra.
Io sono una creatura del giorno,
ma confido in te,
quasi come una preghiera.
Regali sogni ed incubi,
baci e silenzi,
lacrime su volti vivi e miseri.
Io sono una creatura del giorno,
eppure tenero mi č il calar di questa
oscuritā.
- Agnese