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Autore: lilydreaming    24/09/2019    0 recensioni
Eddie Miller si è appena trasferito nel suo nuovo appartamento, quando conosce la ragazza perfetta. L'unico inconveniente: lei ha un figlio. Riuscirà il giovane a conquistarla?
#alternativeuniverse #peddie
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eddie Miller, Patricia Williamson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Un inaspettato incontro"


Un giovane stava salendo i gradini di quello che sarebbe stato il suo nuovo appartamento, uno scatolone sotto a un braccio e un borsone in una mano, così Eddie si preparava a iniziare un nuovo capitolo della sua vita. L'ultima rampa di scale, e finalmente poteva godersi il suo appartamento, la sua e solo sua casa, certo era un semplice appartamento posto al quarto piano di un vecchio edificio, ma l'affitto era più che ragionevole, e l'appartamento era buono per i suoi standard. Suo padre aveva insistito nel farlo trasferire in un appartamento molto meno diroccato, come l'aveva chiamato lui, ma era troppo per le tasche del giovane, e non voleva l'aiuto economico del padre.
Poggiò lo scatolone sul pavimento ricoperto di una moquette di uno squallido colore verde ammuffito, inserì la chiave nella serratura, quando una voce lo distrasse facendolo voltare. Un ragazzino di non più di dieci anni lo stavo fissando incuriosito.
"Ehm ciao" disse Eddie
Il ragazzino aveva gli occhi fissi sullo scatolone, per essere precisi sul suo contenuto. Un videogioco fuoriuscito dallo scatolone aveva attirato la sua attenzione.
"Wow hai? “THE ZOMBIE’S BREATH?”* Che fortuna!La mia mamma non vuole comprarmelo, dice che é troppo violento per me.”. Gli occhi del ragazzino si erano illuminati alla vista del gioco, lo prese, e lo tenne nelle sue mani manco fosse una reliquia antica o il santo Graal
"La fortuna di essere adulti, ragazzino.” Replicò il ventiquattrenne.
"Se nuovo? Non ti ho mai visto, io abito al D16" Disse il ragazzino, indicando una porta davanti a quella di Eddie. 
"Perfetto" pensò Eddie, il ragazzino ficcanaso e invadente doveva capitargli come vicino.
"Io sono Samuel, ma tutti mi chiamano Sam, o Sammy, mia madre mi chiama con il mio nome intero solo quando é arrabbiata con me."
In quel momento Eddie aveva sperato di poter sentire il nome completo del suo piccolo vicino. Quel dannato ragazzino non aveva smesso di parlare per un secondo. Quanto aveva da chiacchierare?
" Samuel Carter Williamson! La pianti di dare fastidio  alla gente?" Gridò una voce femminile. Le preghiere di Eddie erano state ascoltate, si voltò verso la voce della sua "salvatrice" aspettando di trovare la tipica madre disperata sui trenta- quaranta anni con tanto di capelli grigi, e un’espressione stressata in volto, ma quello che vide era completamente inaspettato. Davanti a lei c'era una splendida ragazza della sua età, con lunghi, e splendidi capelli castani, quasi rossi nei riflessi, due occhi bellissimi verdi, e un corpo mozzafiato. Non era possibile che quella donna davanti a lui avesse mai partorito, no, dovevano essere la sorella oppure la babysitter.
"Mamma stavo parlando con.."
"Eddie!" Si presentò velocemente il ragazzo. 
"Si con Eddie, é il nostro nuovo vicino" Affermò Sam incurante delle urla della madre.
" Non puoi parlare con la gente che non conosci. Quante volte devo ripeterlo?" Dichiarò Esasperata la giovane mamma.
"È il nostro vicino a mamma, l'ho appena conosciuto."
"Devo insegnarti che cos é la tempistica. Non hai proprio freni tu."
"Non sono pericoloso, se é questo che ti preoccupa."
Eddie osservò la ragazza davanti a sé. Non si era mai innamorato nella sua vita, aveva avuto solo cotte, ma in quel momento, in quel preciso istante in cui aveva posato gli occhi su di lei, aveva sentito una fitta. Era questo il cosiddetto chiamato colpo di fulmine?" Non é questo che mi preoccupa Eddie" diamine anche il suo nome sembrava così diverso pronunciato da lei." Questo piccolo ranocchietto é un  terribile ficcanaso, non sai quanti problemi mi procura." Replicò la donna con un forte accento inglese. Eddie viveva in Inghilterra da anni, ma non aveva mai sentito un accento così forte, aveva un so che di sexy.
"Sono del tutto innocente mamma."
"Si, vallo  a dire alla signora Pittsburgh"
"La signora Pittsburgh ha come minimo cento anni, non sa cosa sia il divertimento."Si lamentò il bambino.
"Ne ha sessantacinque, ora fila a mettere in ordine la tua camera, altrimenti sai quanto mi divertiranno a buttare tutti i tuoi giochi." Lo disse in un modo così glaciale intimidatorio, che anche a Eddie venne voglia di sistemare la sua di stanza.
Sam sbuffò dirigendosi rassegnato verso casa. “ciao Eddie!"
"Si sì, ciao Eddie." Replicò la madre mostrando sul suo volto un malizioso sorriso. 


Una volta entrato in casa, Eddie ringraziò quel vecchio videogioco, strausato durante tutto il suo periodo del college, senza di esso non avrebbe potuto incontrare quella ragazza, beh era la sua vicina di casa, e alla fine l'avrebbe incontrata. Si maledisse per non averle chiesto il nome o addirittura un appuntamento, perché non lo aveva fatto? Poi realizzò aveva un figlio, probabilmente era già impegnata, o addirittura sposata, o perché doveva essere così sfortunato? Forse aveva ancora una possibilità, dopotutto le aveva sorriso. Decise di indagare, doveva conoscere quella giovane mamma.
   
 
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