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Autore: lmpaoli94    25/09/2019    1 recensioni
Ranma, giovane e brillante avvocato, passa le sue giornate rinchiuso nel suo ufficio a sistemare pratiche di ogni genere in compagnia della sua assistente Shampoo.
Dopo essersi fidanzato ufficialmente con Akane e avergli giurato amore eterno, la giovane ragazza diviene più scontrosa e possessiva nei suoi confronti, non sopportando di vederlo sempre al lavoro e mai in casa.
La situazione degenera quando quest’ultima lo becca insieme alla sua assistente in atteggiamenti intimi, scatenando dentro di lei una rabbia irrefrenabile.
A quel punto Ranma e Akane sembrano più distanti che mai, scatenando gelosie e tafferugli che mineranno il loro rapporto per sempre.
Fino a quando non sarà uno di loro a fare la prima mossa e a risistemare il loro rapporto…
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Shan-pu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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< Ranma, dove sei? >
Appena il giovane ragazzo sentiva la voce della sua assistente, sentiva un brivido percuotergli dentro la pelle.
“Oh, no. Adesso che cosa vuole Shampoo da me?”
< Che cosa c’è, Shampoo? >
< Vado via. Ho sistemato tutto il magazzino e l’archivio del computer. >
< Ok. Ci vediamo domani. Vai pure. >
< Sei sicuro? Posso aiutarti in qualcosa? >
“Shampoo che mi aiuta? Da quando in qua? Non eravamo in guerra aperta?”
< No. Anch’io tra poco me ne andrò. >
< Va bene, come vuoi tu. Se hai bisogno un po’ di compagnia sai dove trovarmi. La mia bisnonna è molto brava a cucinare. >
< Ne sono convinto. Se avrò tanta fame ti raggiungerò, altrimenti sarà per un’altra volta. >
< Ranma… >
< Che cosa c’è adesso? >
La giovane ragazza fissava Ranma con gli occhi pieni d’amore.
“Conosco quello sguardo… Non mi piace per niente.”
< Sei sicuro che il problema non sia io? Se davvero la mia presenza ti disturba posso andarmene via quando vuoi. >
< Oh, certo che no. Mi serve assolutamente un assistente. Non posso rimanere da solo. >
< Puoi trovare una sostituta se vuoi. Non te ne farò una colpa. >
< Lascia perdere. Tu mi vai bene così come sei. Davvero. >
Nel sentire quelle parole, Shampoo fu più risollevata che mai.
< Grazie. Ti ringrazio tanto, Ranma. Non so cosa farei senza di te > gridò la ragazza piombandogli addosso per abbracciarlo.
< Sì però ora smettila. Mi stai stritolando. >
< Oh, scusa. Ci vediamo domani. >
“Donne. Chi le capisce è bravo.”
 
 
Nel mentre Ranma si apprestava a chiudere il suo ufficio, il suo del campanello lo mise in allarme.
“Accidenti. Chi potrebbe mai essere a quest’ora?”
Indeciso se aprire o no, non fece in tempo a toccare la maniglia che la persona dall’altra parte sfondò la porta del suo ufficio.
< Shampoo! Sono mousse! Dove ti trovi? >
Sbalordito dalla sua presenza, Ranma non fu minimamente contento di vederlo.
< Tu?! Che cosa ci fai nel mio ufficio? >
< Stavo cercando Shampoo > replicò Mousse irritato < So che la nascondi da qualche parte. È sempre qui che lavora nel tuo ufficio. >
< Ti sbagli, caro mio. Shampoo se n’è andata più di un’ora fa’. >
< Andata dove? >
< Questo non lo so. Non sono la sua balia. >
< Bugiardo. Tu non vuoi dirmelo. >
Con gli occhi iniettati di fuoco e di rabbia, Mousse stava perdendo la pazienza.
< Vedi di stare calmo. Ho avuto una giornata molto lunga e sono molto stanco. >
< Non m’interessa minimamente. Non me ne andrò da qui finché non mi dirai dove si trova Shampoo. >
“Non posso rivelare a questo svitato dove si trova la mia assistente. Potrebbe fare qualcosa di imperdonabile.”
< Allora? Vuoi rinchiudermi qua dentro come fai con lei? >
< Io non ho rinchiuso nessuno! >
< Certo. Aspetta che ci credo. >
< Adesso basta! Ne ho abbastanza! >
Usando le sue arti marziali, Ranma notò che non era abile e forte come un tempo.
< La vita di avvocato ti ha completamente rammollito, Ranma. Non fai paura nemmeno ad una mosca. >
< Esci immediatamente da qui, altrimenti… >
< Controllerò ogni singola stanza, va bene? Se vedrò che Shampoo non è qui toglierò il disturbo. >
Mettendo completamente a soqquadro gli uffici di Ranma, il giovane avvocato fu molto sconsolato di guardare il disastro che stava causando Mousse.
“Ecco fatto. Domani mi toccherà sistemare tutto.”
< Sembra che avevi ragione tu. Qui non c’è traccia di Shampoo. >
< Che ti avevo detto?! Guarda che disastro! Adesso dovrò risistemare tutto. >
< Almeno passerai un po’ di tempo facendo qualcosa… Se rivedi Shampoo non esitare a chiamarmi, ok? Ciao ciao > disse infine Mousse lasciando il povero Ranma in mezzo alla confusione.
 
 
Dopo una lunga giornata di allenamenti, Akane era stremata.
< Akane, secondo me dovresti fermarti. Hai usato fin troppe energie. >
< Sì, mio caro allenatore > rispose la ragazza prendendo in giro Ryoga < Hai ragione tu. Per oggi basta. >
< Molto bene. >
< Credo che mi andrò a fare una doccia. Tu mi aspetti qui? O te ne vai subito a casa? >
< Posso aspettarti qui, se vuoi. >
< Faccio presto, ok? >
< Sicuro > rispose il ragazzo facendogli l’occhiolino.
Nel mentre Ryoga stava attenendo Akane, venne chiamato da Kasumi.
< Scusa il disturbo Ryoga, ma c’è una persona che ti sta cercando. >
< Che sta cercando me? >
< Sì. E’ una ragazza. Ma non ricordo il suo nome. >
Incuriosito, Ryoga andrò fino all’ingresso per vedere chi fosse.
< Non è possibile… Akari… >
< Ciao, Ryoga. È da un bel pezzo che non ci vediamo. >
< Io… Credevo che tu fossi negli Stati Uniti. >
< Sono tornata il prima possibile per rimanere con te. >
< Ma cosa… >
Inavvertitamente, Ryoga fu afferrato per le braccia e trascinato verso la giovane ragazza.
< La vuoi sapere la mia sorpresa? Non tornerò mai più negli Stati Uniti. Rimarrò qui in Giappone per seguire gli ultimi corsi di cucina. >
< Davvero? Questa sì che è una bella sorpresa > replicò Ryoga nascondendo l’entusiasmo.
< Infatti! Così potremmo rimanere vicini per tutto il tempo che vogliamo. >
Completamente imbarazzato, Ryoga non sapeva se confessare che era molto legato ad Akane oppure no.
“Sta succedendo tutto fin troppo in fretta… Adesso che cosa faccio?”
< Puoi scusarmi un attimo? >
< Certo. Fai pure con comodo. Io ti aspetto qui. >
Ritornano vicino alla stanza da bagno, Ryoga vide che Akane era appena uscita.
< Eccoti. Ti stavo cercando. >
< Akane, devo parlarti di una cosa. >
< Dimmi. Che succede? >
< Non so da dove iniziare… La situazione è imbarazzante… >
Dopo alcuni minuti spesi a cercare le parole adatte, alla fine Ryoga confessò ad Akane che da quel momento non si sarebbero mai più rivisti.
< Sì tratta di Akari. Ti ricordi di lei? >
< Sì. La tua amica che si era trasferita negli Stati Uniti. >
< Esatto, proprio lei… Adesso è qui all’ingresso che mi sta aspettando. >
< Sul serio? Ma non doveva stare via per un anno? >
< Finirà i corsi di cucina qui in Giappone. E vuole che gli rimanga vicino. >
< Certo, capisco. >
Vedendo un velo di tristezza negli occhi di Akane, Ryoga fece di tutto per scusarsi.
< Non ti devi preoccupare. So quanto lei possa essere legata a te. A dirla tutta, fate una bella coppia. >
< Ti ringrazio. Ma non volevo abbandonarti proprio ora in un momento del genere. >
< Stai tranquillo. Adesso sto molto bene. Dovevo solo provare a dimenticare Ranma e devo dire che ci sto riuscendo. Non sembro tornata la persona di un tempo? >
< Anzi, adesso sei molto meglio > rispose Ryoga sorridendogli.
< Grazie. Spero di rivederti ancora in giro. >
< Sicuro. Per qualsiasi problema non dubitare di chiamarmi. Io ci sarò sempre per te > replicò il ragazzo prima di dare un bacio rapido sulla guancia di Akane.
< Oh, scusami. Non volevo metterti in imbarazzo. >
< Figurati. Mi fa piacere sentire la tua vicinanza. Ci vediamo presto allora. >
< Sì, a presto > disse infine Ryoga prima di uscire accompagnato da Akari mano nella mano come due innamorati.
“Ryoga, potevamo essere destinati a rimanere assieme… Ma tu hai scelto lei. Spero vivamente di non sentirmi abbandonata da te. Ho ancora bisogno della tua vicinanza. Non mi illudere… non ora.”
 
 
Una volta uscito dal suo ufficio ed essersi liberato di Mousse, Ranma decise di andare a mangiare un boccone veloce nel ristorante di Obaba.
“Devo dire a Shampoo di stare molto attenta a quel tipo. Anche se non siamo legati, sto cominciando a preoccuparmi per lei.”
Giunto al ristorante, Shampoo non perse tempo nel saltargli addosso e farlo accomodare nel tavolo dove lei stava consumando la sua porzione di ramen.
< Te ne faccio preparare una porzione anche a te. Sono convinta che ti piaceranno molto. >
< Ok, però aspetta un momento. Devo parlarti di una cosa. >
< Nonna! Un’altra porzione di ramen! > gridò la ragazza facendosi subito sentire da tutti.
< Arrivano subito! > gli rispose Obaba.
< Allora Ranma, di cosa dovevi parlarmi? >
< Riguarda una tua vecchia conoscenza che mi è venuta a far visita in ufficio. Devi stare molto attenta, Shampoo… >
Ma Ranma non fece in tempo a raccontargli chi aveva visto che Mousse piombò come un fulmine a ciel sereno nel ristorante di Obaba.
< Sapevo che se ti avrei inseguito mi avresti portato dritta dalla mia Shampoo. >
< Mousse! Sei tu che oggi sei venuto nei nostri uffici? >
< Esatto, amore mio. Avevo bisogno di vederti. >
< Cosaaa?! Non avevi nessun diritto di farlo! >
< Ma come? Non posso stare lontano da te. >
< Lo vuoi capire o no che io non ti amo? È Ranma il mio futuro marito. Non tu. >
< Ah davvero? >
Sentendo quelle parole, lo sguardo di Mousse divenne più rosso fuoco di rabbia più che mai.
< Spero che voi due non vogliate duellare nel mio ristorante. Non posso permettere che me lo distruggiate > mormorò Obaba frapponendosi tra i due.
< Tranquilla, Obaba. Non ci sarà nessun duello… Io e Shampoo non siamo minimamente legati. È tutta per te, Mousse. >
< Questo è tutto da vedere > intervenne Shampoo fissando malamente il povero Ranma < Caro tesorino, posso renderti la vita un inferno come ho fatto pochi giorni fa’, ricordi? Ora Akane non sarà mai più un problema tra noi due. E presto anche Mouse dovrà arrendersi al nostro volere. >
< Voglio proprio vedere come. >
< Semplice. Sono molto persuasiva quando voglio. Lascia fare pure a me > rispose Shampoo con ghigno malefico prima di trascinare Mousse fuori dal ristorante.
“Sono proprio curioso di vedere cosa farà quella pazza. È davvero senza freni ed è disposta a tutto per arrivare a me… Come potrà andare a finire?”
   
 
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