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Autore: Spensieratezza    26/09/2019    3 recensioni
Dean è innamorato di Benny, ma poi arriva la tempesta Sam a sconvolgere tutte le carte.
Questa è una storia in cui niente è come sembra, in cui tutti i personaggi cambieranno e faranno delle metamorfosi che non ti aspetteresti mai.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Famiglia Harvelle, Famiglia Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Eterno'
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Quando Castiel entra in Paradiso, lo fanno accompagnare in un enorme salone, dove fa la conoscenza di tutti gli angeli.
Non furono delle presentazioni normali, non funzionava in questo modo. Non essendo più umani, la presentazione, consisteva solo nella riunione di tutti gli angeli e di una sorta di presentazione non a voce, ma con la voce del Cuore. I nomi arrivavano direttamente nell’Anima dell’angelo, era così che funzionava, ovviamente l’angelo poteva anche non ricordarne alcuni e poi presentarsi di nuovo quando si sarebbe trovato uno di loro davanti.

Castiel assistette a quella strana energia angelica, a volte l’energia sembrava tramutarsi in un Canto, a volte intravedeva qualche volto – erano così tanti che era quasi impossibile vederli – ma per sua fortuna, un volto tra tutta quella moltitudine angelica, sembrò spiccare tra gli altri.
Castiel sorrise.

Quel birichino di Gabriel volteggiava in alto appollaiato, sbadigliando.
Quell’immagine lo fece sorridere.
Anche lui si stava annoiando ma non si sarebbe mai permesso di fare queste cose pubblicamente.
 
 
 
 
*

Ci fu poi la presentazione con gli Angeli Famosi.
Castiel non aveva idea di che cosa volesse dire, ma lo capì ben presto e si diede del cretino per non averci pensato prima.
Dovevano conoscere gli angeli famosi, come l’arcangelo Gabriel, Michele e tutti gli altri, ma ancora una volta rimase sorpreso da come si svolse la cosa.

Non li conobbero tutti insieme, ma li suddivisero per nomi.
Tutti gli omonimi degli angeli famosi, avrebbero dovuto conoscere gli angeli dei nomi corrispettivi, per esempio Gabriel avrebbe dovuto conoscere il suo rispettivo Gabriel e così tutti i Michele avrebbero dovuto conoscere l’arcangelo Michele.

Castiel si sentì tremare, non sapeva se era pronto a un incontro così importante.
E poi..lo avrebbero separato da Gabriel?
Castiel conobbe quindi il suo omonimo originale. Si chiamava in realtà Cassiel, il cui nome significava “visione di Dio.” è l'Ordinatore dell'Universo, trasforma le energie cosmiche che provengono da Ratziel-Urano in leggi che gestiscono l'Universo, la cui non osservanza genera delle precise conseguenze che spetta a Binael far rispettare, è dunque il "Signore del Karma

Quando vide Cassiel, fu difficile stare dietro a tutto quello che gli diceva e non era sicuro di aver capito cosa facesse lui in realtà, anche se a quanto pare avrebbe dovuto seguirlo e seguire le sue orme. Non era poi sicuro di voler essere un Ordinatore dell’Universo.
Cassiel ad un certo punto si era bloccato e disse lui che pure in lui c’erano delle “energie” che andavano liberate e che lui sarebbe stato la sua prima missione e poi si mise a borbottare sugli schermi del cosmo.

Castiel andò via quasi fuggendo, chiedendosi se a Gabriel era andata meglio.
 
Quando lo vide come una furia schizzare da una nuvola all’altra, capì che era andata male.
Gabriel! Gabriel, fermati! Che è successo?” gli domandò.

“Quel..cretino!” sbottò, Gabriel con il viso livido di rabbia. “Dice di essere l’angelo Comunicatore, il Messaggero, colui che può risvegliare il ricordo dello scopo della tua vita, ma quando gli ho chiesto di farlo con me disse che NON ERA POSSIBILE e che non ero abbastanza ILLUMINATO, gli ho detto di prendersi la sua luminosità e di mettersela dove non batte il sole.”

Castiel rise e l’amico lo guardò offeso.
“Che diavolo ridi? Non è divertente.”
“Oh, sì, che lo è.”
Gabriel in un certo qual modo, sorrise.
“A te è andata peggio?”

“Oh, certo! Mi sono trovato davanti il Signore del Karma! Quando gli ho detto che avrei provato a sfruttare il mio ruolo per stravolgere tutti i destini avversi delle creature sfortunate mi ha guardato come se avesse davanti un demone e ha detto che mi avrebbe fatto rapporto!”

“Amico, sei davvero forte! Ti avevo sottovalutato!” gli fece battere il cinque e Castiel cercò di non dare a vedere che il suo cuore aveva accelerato i battiti.
 
 
 
*

Purtroppo girò davvero la voce su come erano andati i colloqui con gli angeli e quando Castiel e Gabriel entrarono di diritto nella “scuola degli angeli” Castiel ci rimase male nel vedere che il tipo che l’aveva chiamato “amico” non gli rivolgeva la parola.
“Gabriel, Gabriel! Si può sapere perché mi eviti?” cercò di richiamarlo nel corridoio, durante l’intervallo.
“Evitarti??? Tu sei paranoico! Io stavo solo evitando la lezione! Ero tutto concentrato e un simile dispendio di energie..mi occupa del tempo, Cassie!”

“Smettila! Non attacca con me! So bene che ce l’hai con me per quello che è accaduto con l’angelo Cassiel.”
Gabriel lo guardò con aria di sfida.
“Ti sei rimangiato tutto. Al minimo rimprovero da parte dei Superiori hai detto che non intendevi davvero quello che hai detto.”
“Ma io..”

“Sei un coniglio. Capitolo chiuso.”
Cercò di andare via ma Cas gli si parò davanti.
“Vuoi farmi credere che tu non hai fatto lo stesso?”

“NO.” gridò Gabriel. “Non ho fatto che ripetere quello che ho detto. Trovo di una GRANDISSIMA IPOCRISIA il fatto che dovrei, secondo queste PERSONE, risvegliare il ricordo del senso della loro vita, senza conoscere il senso DELLA MIA! Non lo farò MAI, Possono pure cacciarmi dal Paradiso, non mi importa!”

“E così diventare come Lucifero? L’angelo rinnegato da tutti??” Castiel lo scosse per una manica della sua camicia.
“Perché no? “ sorrise Gabriel. “Lui sì che sembra un tipo davvero forte. Forse l’unico intelligente, se mi mandano nello stesso posto dove l’hanno confinato, potremmo anche andare d’accordo io e lui..”
Non aveva terminato l’ultima parola che ricevette uno schiaffo sul viso.
Cas?”

Lo stravolgimento sul viso dell’angelo era palese, non immaginava quell’angelo dal viso così innocente, che fosse capace di gesti così violenti.
Quasi non ci vedeva dal dolore.
Sei uno sciocco, Gabriel.

Castiel aveva gli occhi azzurri resi ancora più celesti dalle lacrime rapprese dentro di essi.
Forse sarebbero cadute da li a poco.
“Ma perchè l’hai fatto..io..”

“Sei uno sciocco..” e scappò volando prima che l’altro avesse il tempo di replicare, lasciandolo stravolto.
 
 
 
 
*

TUMP.
Qualcosa l’aveva colpito.
Castiel, seduto all’ombra di un albero., aveva sgranato gli occhi davanti al frutto che gli era caduto addosso. Un fico?
Si voltò a vedere il responsabile.
Gabriel??

Cercò di mascherare le sensazioni che quel gesto gli aveva fatto sentire.
“Trovati un tiro al bersaglio.” Disse dandogli le spalle.
“E perché? Tu sei molto più divertente.”
“Non più divertente del Diavolo.” Disse tetro.

Ci fu un silenzio talmente denso che Cas ebbe paura che l’altro se ne sarebbe andato via, davvero, questa volta.
Ma poi Gabe parlò ancora:
“Non mi piacciono le temperature alte, io devo essere il solo ad avere il sangue caldo e poi..” le sue ali frusciarono e si mosse vicino a lui. Cas cercò di non fare una piega. “È così divertente giocare con la tua anima tenebrosa e cupa da eroe tormentato.”

Gli mise la mano sulla spalla e a Cas sembrò che bruciasse.
“Gli angeli hanno un’anima?”
Gabe gli sorrise di rimando.
“Se hanno un cuore, hanno anche un’anima.”
 
 
 
*

La scuola angelica consisteva in un insegnamento come una vera scuola ma partendo da un insegnamento fondato quasi completamente sul Paradiso e sulla natura degli angeli, sul perché erano stati creati e via dicendo.

Tutti gli angeli passavano di li e potevano decidere di andarsene quando volevano, non esistevano limiti di tempi, andavano via quando ritenevano di non averne più bisogno o potevano tornare quando sentivano di averne ancora bisogno.
A volte c’erano anche angeli adulti, non solo ragazzini.
A Cas sembrava di vivere una nuova adolescenza, era bello viverla con Gabe.

Pure nella scuola, c’erano le bibite e le feste e le gite. Era tutto molto artificioso ma sembrava meraviglioso allo stesso modo.
Ricalcava la vita umana anche se non lo era.
Le illusioni per quanto possono essere tali, ti rendono lo stesso FELICE.
 
 
*

Cas e Gabe erano diventati amici e il periodo alla formazione della Scuola li aveva legati molto, anche se Gabe non era visto bene da alcuni angeli, a causa della sua indole alla ribellione, aveva legato solo con alcuni, si chiamavano : Balthazar, Gadreel e alcuni altri, ma il solo da cui accettava a volte delle prediche, era Balthazar, ma il suo migliore amico, era Castiel.

Quando finì la scuola però, Gabe preferiva passare sempre più tempo da solo e spesso Castiel doveva inseguirlo, per non perderlo.
“Gabriel! Perché scappi sempre??” gli chiese Cas con il fiatone.
Gabe era sdraiato su una nuvola e sembrava avere l’aria più spensierata del mondo ma Cas poteva vedere le ombre che gli scurivano gli occhi.
“Perché so che mi inseguirai.” Rispose l’altro, sibillino.
“Che succederà se smetterò di farlo?”
Gabe lo guardò con un’espressione indecifrabile.

“Prima o poi tutti smettono di inseguire qualcuno.”
Cas si sdraiò accanto a lui, nella sua stessa nuvola.
“Ehi! Spazio personale!”
Cas con la sua stessa irruenza lo colpì con un pugno sul braccio.
“Cassie!! Ma che ti sta..”

“Perché devi sempre essere così cinico??”
“Non sono cinico, sono realista.”
“Tu sei mio amico.”
Gabe sorrise.

“Quando smetterò di darti qualcosa, non lo sarò più.”
“Non ti capisco, parli troppo difficile per me.”
Gabe sorrise e davvero Cas non riusciva a capirlo.
Gabe poi lo abbracciò di slancio tenendoselo stretto e i battiti di Cas si alzarono di colpo.

“Uhhh stai per avere un infarto, Cassie?” gli disse ma non si spostò.
“Stupido. Perché devi fare così?” gli disse Cas, ricambiando l’abbraccio.
“Perché mi piace.” Disse Gabe ma sospirò un po', a corto di parole.

Cas davvero non lo capiva, ma stava bene in quel momento tra le sue braccia ed era bello che l’amico a dispetto delle sue parole ciniche, alla fine dimostrasse con il corpo il suo affetto.
Se continuava così, poteva anche sopportare tutte le parole del mondo.

Quando l'amore finisce, le persone smettono di dare amore e cominciano a parlarne.
 
 
 
*

Un giorno, fu il giorno che Castiel ricordò come il più oscuro.
Cas gli aveva donato un frutto e insieme lo avevano mangiato sopra i rami di un albero.
Contemporaneamente.
Poi quando il frutto cominciò a restringersi, Gabe aveva guardato Cas ed era arrossito.
“Che cosa c’è?” gli chiese l’angelo innocente.

“Niente..finiscilo pure tu.” Disse Gabe per una volta a corto di battute.
“Ma lo stiamo mangiando insieme!”
“Cavolo, Castiel! A volte mi sembri proprio regredito ad un bambino di 5 anni! Gli undicenni sono più maliziosi di te!”
“Che c’entra la malizia adesso? Stiamo parlando di un frutto!”

Gabe lo fissò come se avesse davanti un alieno, poi si avvicinò al suo viso, un po' troppo vicino.
Cas arretrò imbarazzato. “Gabe, cosa..”
“Sei stupido o fai lo stupido?”
“Io non ti capisco!! Perché fai così?”
Gabriel sbuffò.

“Non importa. Dammelo. Forse il Paradiso davvero ti ha rincretinito.” Si alzò dal ramo e  cominciò a scendere poi notò lo sguardo desolato di Castiel e gli disse:
“Scendi giù con me?”
 
 
Erano rimasti ai piedi dell’albero con Castiel che aveva appoggiato la testa sulla sua spalla. Era confortante farlo per lui.
D’un colpo Gabe disse:
“Cassie..cosa penseresti se io scendessi sulla Terra per fare..esperienze?”
Cas si irrigidì anche se Gabe non smise di pettinargli i capelli.
“Esperienze?”

“Mi piacerebbe sentire la passione degli umani..provarla anch’io..è tutto così noioso qui..”
Gabe ebbe l’impressione che le mani di Cas, si irrigidirono sulla sua stoffa come se gli artigliasse con le unghie.
Ma forse se l’era immaginato.

“Fai quello che ti fa stare bene..Gabe..”
A quella frase, una mano di Gabe sembrò serrargli il polso e Cas alzò lo sguardo in una muta domanda.

Ma poi la mano si allentò e Gabe ritornò con quel suo sorriso così enigmatico.
 






















Note dell'autrice: spero che il capitolo non vi abbia deluso, credetemi anche io non vedo l'ora di arrivare al presente in cui Sam e Dean parlano con loro ma non ho scritto PRIMA della permanenza di loro due in Paradiso e mi tocca farlo ora, ahimè ç_ç
e d'altronde non ho davvero scelta, a voi piacerebbe cercare di appassionarvi a una coppia (pur sapendo di chi sono le reincarnazioni) con la censura di cosa hanno passato e il perchè sono poi diventati nuovamente amici?
A me, sinceramente non piacerebbe, mi sembrerebbe di doverli shippare per forza solo perchè nella loro vita passata erano stati tizio e caio.. e non voglio che sia così, per questo ho deciso di inserire anche tutta la loro storia come se si conoscessero una seconda volta, perchè voglio che vi appassionate anche alla loro seconda vita e non vi sentiate obbligati a shipparli per forza sapendo chi sono ^^ preciso che io amo sia Cas e Gabe che le loro precedenti incarnazioni 333
quindi ho deciso di fare uno sforzo..ma vi anticipo che non saranno proprio capitoli dettagliatissimi, ecco, il giusto per fra capire un po' quello che provavano, ecco
se vi state chiedendo quanti di questi capitoli ci saranno, non saprei, ma mi sa che ancora 3 di sicuro ç_ç
devo raccontare di quando Gabe comincia a darsi la pazza gioia sulla terra e delle prime gelosie tra i due, fare un vago accenno alla relazione tra Cas e Crowley, poi raccontare brevemente cosa è accaduto dopo il bacio Cas e Gabe e raccontare dopo cosa è successo quando gli è stato riferito chi potrebbero essere stati nelle loro vite passate

mi sa che sarò fortunata se i capitoli saranno solo 3 e non aumentano xd
   
 
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