Anime & Manga > Violet Evergarden
Ricorda la storia  |       
Autore: The Bride of Habaek    30/09/2019    1 recensioni
Through Your Eyes
Myrath
Disegnerò un sorriso sul mio viso e proseguirò
I will draw a smile upon my face and carry on
A modo mio, i miei giorni
My way, my days
È questa la vita
Is this what life is all about
Guarire le ferite e andare avanti?
Healing wounds and carrying on?
Non piangerò la tua morte
I won't mourn your demise
Celebrerò la tua vita
I'll celebrate your life
Camminerà per la terra e vedrà
Shall walk the earth and see
Attraverso i tuoi occhi
Through your eyes
Ci saranno volte che lo sai
There will be times you know
Quando mi sentirò così in basso
When I will feel so low
Guarderò le stelle
I'll watch the stars
E tu sarai lì, lo so
And you'll be there I know
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Hodgins, Dietfried Bougainvillea, Gilbert Bougainvillea, Violet Evergarden
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Attraverso i tuoi occhi


La nostra casa è immersa nel verde ed affaccia sul lago. Io, Gilbert e la piccola Rose siamo scesi in giardino per fare un pic-nic approfittando della primavera ormai alle porte. Ci sdraiamo sull'erba all'ombra di un salice ammirando la natura in fiore con lo sfondo della nostra cittadina, Leiden. Il Maggiore poggia la schiena contro il tronco della pianta e m'invita a sedermi sulle sue gambe mentre la nostraRose, che ha appena compiuto 4 anni, gioca sull'erba raccogliendo dei fiori inseguendo le farfalle che librano liberamente in cielo come per andare incontro al sole.
"Sei felice?"
Chiede Gilbert avvicinandosi, stringendomi fra le sue braccia. Lo guardo e rimango abbagliata dal suo fascino prorompente accentuato dalla sua camicia leggermente sbottonata.
"Si, mi sembra di sognare ad occhi aperti."
Il Maggiore mi lega le mani attorno alla vita sorridendo con i suoi verdi smeraldi.
"Sono così fortunato ad avervi Violet."
Dice indicando nostra figlia con un cenno del capo.
"Noi siamo fortunate ad avere te."
Concludo poggiando la testa sulle sue spalle.
"Mamma, papà...!"
Dice Rose porgendoci un mucchietto di viole del pensiero.
"Le ho raccolte per voi."
"Sono bellissimi, vieni qui."
Dice Gilbert prendendoli fra le mani, poi ne sceglie uno e lo incastra dietro il mio orecchio dando un bacio sulla fronte della nostra bambina.
"Sei stata bravissima. Grazie."
Aggiungo io guardando entrambi. E' impossibile non notare quanto lei gli somigli: occhi verdi, capelli scuri e un gran bel caratterino. Nel frattempo arriva la tata che la prende in braccio e le fa fare un giro di perlustrazione attorno al lago, lasciando me e Gilbert un po' da soli.
"Rose possiede i tuoi stessi occhi."
Dico seguendola con lo sguardo man mano che si allontana.
"Somiglia molto anche a te Violet, è coraggiosa e testarda proprio come sua madre!"
Dice ironizzando.
"Temo che abbia preso da entrambi se la mettiamo su  verso!"
Dico strizzando l'occhio per tirargli una frecciatina.
"Rose è la tua miniatura. Sarà una donna forte un giorno..."
Dice Gilbert facendo una pausa.
"... ma preferirei che scegliesse una strada diversa, sai cosa intendo."
Lui non vuole assolutamente che Rose diventi un soldato. E' un percorso tortuoso in cui la vita è continuamente appesa ad un filo, non si possono fare azzardi se si vuole tornare a casa dai propri cari.
"Si, anch'io la penso come te. Abbiamo già sofferto abbastanza, lei deve vivere diversamente: deve essere libera."
Dico mentre una lacrima senza volerlo viene giù.
"Violet, devo essere sincero. Se non fosse stato per l'Accademia Militare o per Dietfried forse non ci saremmo mai conosciuti."
Dice asciugandomi il viso accarezzandolo con le dita.
"Sento di non essere mai uscito veramente da quel fronte."
"Ne sono consapevole. Quell'ultima battaglia la ricordo ancora nitidamente come fosse ieri."
Commento mentre vengo percossa da un brivido.
"Dentro di me sto ancora combattendo."
Aggiungo.
"Guardati intorno Violet. Siamo vivi, abbiamo una famiglia meravigliosa e la guerra è finita. Non basta questo solo pensiero per mettere da parte tutto il resto?"
"Hai ragione, ho tutto ciò che desidero: ho te."

Dico stringendo il suo volto fra le mani. Chiudiamo gli occhi e le nostre labbra si ricongiungono teneramente, mentre la dolce brezza primaverile ci scompiglia i capelli svuotando la mente da ogni pensiero. So che non riuscirò mai a dimenticare, ma possiamo ricominciare da qui. Quando li riapro sento ancora il tocco delicato delle sue mani che scivolano lungo i miei fianchi. Mi accorgo solo dopo che il Maggiore non è più con me. Il mio cuore si frantuma in mille pezzi, come un vaso di porcellana che cade riverso sul pavimento.
"Gilbert! Rose!"
Urlo ancora distesa nel mio letto ad una piazza in preda ad una crisi di nervi.
"Maggiore!!!"
Urlo ancora più forte fino a sentir bruciare la gola. Finalmente qualcuno  accorre in mio soccorso.
"Violet cosa succede??"
Chiede Claudia Hodgins spalancando la porta preoccupato.
"Hai avuto un incubo?"
"N-no."
Rispondo con la voce spezzata, singhiozzando.
"Allora perché ti disperi?"
Mi domanda sedendosi ai bordi del letto.
"Ho sognato il Maggiore."
Riesco a dire dopo un po'. Claudia mi guarda con comprensione cercando a sua volta di lottare contro il suo dolore, poi mi chiede:
"Te la sentiresti di raccontarmelo?"
"Si. Era tutto così reale: la nostra Villa sul lago, la nostra bambina, Gilbert che finalmente aveva ritrovato la serenità dopo tanta sofferenza..."
Claudia m'abbraccia interrompendo la mia visione notturna e ritorno alla realtà.
"Un giorno vi rivedrete. Lui ti amava, non ti avrebbe mai abbandonata."
Dice Claudia con convinzione.
"E' trascorso troppo tempo, quel giorno era esausto e gravemente ferito."
Dico a malincuore.
"Conosco Gilbert meglio di chiunque altro, è un uomo forte ed anche se ora non può raggiungerti per qualche motivo sento che lui è ancora vivo e pensa a te."
Afferma commosso.
"Lo spero con tutto il cuore."
Aggiungo incapace di trattenere il dolore che mi lacera il petto. Se solo quel sogno fosse vero ora sarei fra le sue braccia. L'illusione di una notte che non ha ancora scorto la luna nascente s'affaccia con prepotenza nella mia mente. Non riesco a non pensare a colui che mi ha amata e protetta mettendomi sempre al primo posto, prima della sua stessa vita.
"Sognate! I sogni plasmano il mondo.
I sogni ricreano il mondo,
ogni notte."
- Neil Gaiman -
Fine.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Violet Evergarden / Vai alla pagina dell'autore: The Bride of Habaek