Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: LaraBennet    30/09/2019    0 recensioni
"Lui odiava gli specchi. Li temeva, perché sapeva che cosa attendeva quieto al loro interno. Ed era per questo che da quel giorno aveva preso l’abitudine di coprire ogni specchio in cui si imbatteva; ed era per questo che anche lo specchio del corridoio era coperto da un panno blu, da sempre".
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Si svegliò e dal grande orologio fisso alla parete guardò l’ora. Mezzanotte: l’ora che tutte e due amavano di più. Si alzò in fretta e fece un veloce giro della stanza, senza svegliare lei che dormiva dall’altra parte del letto. Inciampò su qualcosa lasciata sul pavimento e imprecò tra sé. Nervosamente si passò una mano tra i capelli e inspirò. Oh come gli mancava la sua compagnia. Non era stato più lo stesso dopo quel giorno, dopo che metà del suo essere se ne era andato per sempre, lasciandolo solo, spezzato, incompleto. Però a volte sentiva la sua presenza, anche adesso riusciva quasi a sentire la sua voce che come allora si confondeva nella propria. Senza rendersene conto aveva vagato per la casa e adesso si ritrovava davanti al grande specchio del corridoio. Non sapeva, non voleva dirsi il perché. Lui odiava gli specchi. Li temeva, perché sapeva che cosa attendeva quieto al loro interno. Ed era per questo che da quel giorno aveva preso l’abitudine di coprire ogni specchio in cui si imbatteva; ed era per questo che anche lo specchio del corridoio era coperto da un panno blu, da sempre. Uno strato di polvere rendeva più cupo la tonalità elettrica del blu, e un pizzicore al naso gli fece storcere la bocca. Tentò di trattenere lo starnuto il più a lungo possibile, ma alla fine gli sfuggì. Il suo respiro fece muovere il panno, che vacillò per qualche secondo, e con esso anche il suo cuore. L’aveva sentiva, nel suo orecchio sinistro lui l’aveva sentiva. Aveva sentito la sua voce. Era più forte adesso, più chiara, ed era proprio come la ricordava. Tremava come una foglia, ma il desiderio di rivederlo era così grande che con una mano afferrò il panno e una volta chiusi gli occhi, delicatamente lo tirò via. Il corridoio era buio e il silenzio della notte faceva risuonare il suo respiro affannato e i piccoli cigolii del legno sotto ai suoi piedi. 

«Lumos».

Alzò lentamente lo sguardo verso lo specchio e restò immobile a contemplarlo. Alcune rughe si erano impossessate di quella pelle che un tempo era giovane e fresca, il rosso dei capelli stava via via svanendo, lasciando spazio al chiarore candido del bianco, ma il sorriso, quel sorriso che avevano condiviso insieme per una vita, era sempre lo stesso. Sentì una lacrima scaldargli la guancia, e anche il volto nello specchio se ne asciugò una.

«Stai bene Freddie?».

“Sì”.

Non ebbe la forza di rispondergli "anch'io". Il pianto cominciava a fargli bruciare la gola, mentre cercava di trattenere i singhiozzi. Lo guardò negli occhi mentre lui continuava a sorridergli. Tentò di toccarlo, ma ciò che sentì fu la superficie fredda dello specchio. Poi lui svanì, e ciò che rimase fu solo il suo riflesso. Appoggiò la fronte sullo specchio e un sorriso amaro gli illuminò il viso per un istante.

«Buon compleanno, Fred» sospirò, e afferrato in fretta il panno coprì di nuovo lo specchio.

George Weasley odiava gli specchi e rifuggiva il loro riflesso. Li odiava perché non sopportava vedere il proprio volto. Li odiava perché lì non c’era Fred. Li odiava, ma solo in un giorno dell’anno si abbandonava alla loro illusione. Li odiava, perché solo in quel giorno riusciva a trovare Fred, e ogni volta un pezzo di sé rimaneva dentro lo specchio, ancorato a quell’immagine, incapace ogni volta di dirgli addio. Li odiava, perché non era mai reale. Li odiava, perché ogni Primo di Aprile erano lo scherzo più ben riuscito che suo fratello Fred era ancora in grado di fargli, tutti gli anni. Li odiava, ma in fondo sapeva che ogni anno in quello stesso giorno si sarebbe ripresentato davanti ad uno specchio, sempre, solo per vederlo. Solo per augurargli ancora una volta buon compleanno.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LaraBennet