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Autore: The Rosablue91    01/10/2019    3 recensioni
Dal testo:
Gli spartani si distanziarono il principe guardava deliziato il fuoco che divorava tutto.
-Sarai contento, ora- chiese l’oracolo impotente e affranto.
-Questo è solo l’inizio- ghignò da sotto l’elmo.
[...]
-...e fino a che non verranno a riprendersi Lucy che nel frattempo sara nostra gradita ospite a Sparta, tu dovrai badare a lei-
-Cosa?! Devo fargli da balia? Ma io-
-Non discutere, Natsu! Obbedisci!- sentenzio il re al figlio ribelle.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Importanti decisioni

Lucy si era svegliata molto tardi quella mattina, reduce dell’allenamento a cavallo, del giorno prima, e dei troppi pensieri in testa. Ormai era da giorni che soggiornava a Sparta chissà se la delegazione sarebbe venuta a riprenderla.
Se da una parte era felice di aver trovato delle nuove amicizie a Sparta dall’altra provava un senso di nostalgia per le persone che aveva involontariamente lasciato ad Atene.
Chissà come stavano tutti  a casa? Spetto, Bero? Ribbon?
E Wendy? Cosa stava facendo la sua piccola amica?
E suo padre? Se in tutti quegli anni era stato lontano per via dei suoi compiti di Arconte, sentiva la sua mancanza?
Con fatica si alzò da letto,  aveva ancora le ossa indolenzite, Natsu era sicuramente al campo di allenamento così decise di andare li, dove trovò le amiche e Gray che fissavano una lotta con le spade tra Natsu e Gajeel a torsi nudi e sudati.
Ma non si vergognavano mai questi spartani!
-Buongiorno Lu-chan-l’accolse la piccola Levy.
-Buongiorno anche a voi ragazze- salutò la bionda.
Juvia dette a Lucy una giara e lei la guardò interrogativa-questa dalla a Natsu-sama, avrà sete dopo un allenamento con Gajeel-kun-la bond spostò lo sguardo verso Levy ma anche lei scrollò le spalle facendo vedere una giara anche lei-a me ha detto di darla a Gajeel non ne capisco il motivo-
-Non è che avrai messo qualcosa nelle giare Juvia?-le domandò Gray preoccupato, ma ella scosse il capo.
-Juvia vi assicura che c’è soltanto acqua pura come l’amore-sbattendo le ciglia verso Gray.
Lucy e Levy si lanciarono uno sguardo perplesso quando i contendenti conficcarono le spade nel terreno e si diressero verso di loro.
-Ohila gamberetto! Sei venuta a vedere all’opera me e i miei muscoli, ghi ghi, ghi-
-Hai un ego mastodontico tanto quanto il colosso di Rodi-alzando gli occhi al cielo.
-Fai tanto la distaccata, ma so che sei affascinata da me, ammettilo e smettila di fingere-
Levy sospirò-come ho detto prima il tuo ego è smisurato-lanciandogli la sua giara che prese al volo continuando a darsi delle frecciatine.
-Tieni, avrai sete-Lucy porse timidamente la sua a Natsu, imbarazzatissima di fronte a quell’addominale lucido e a tartaruga.
Le sorrise riconoscente-Oh, grazie Lucy, ci voleva proprio- prese la giara e bevve a grandi sorsate poi si bagnò i capelli e il busto, la ragazza vide l’acqua scendere come una cascata che lavava via il sudore fissando ammaliata quello spettacolo per un attimo Lucy desiderò essere quell’acqua che passava sul corpo di Natsu.
Ma che cos andava a pensare!
Era forse preda di qualche incantesimo?
Una mano le si appoggiò sulla fronte accaldata-hai per caso la febbre?- trovandosi a pochi centimetri due occhi color smeraldo.
-N…No!-gracchiò la ragazza arretrando-sono in piena forma!-
-Non si direbbe, sei tutta rossa in viso sembri un peperone, hahahaha-
-Ma come ti permetti!-
-Dai scherzavo, comunque volevo lasciarti qualche ora di riposo in più così ne ho approfittato per esercitarmi con Gajeel, ma forse oggi non è il caso di andare a cavallo se non ti senti bene-
Lucy si portò le dita della mano destra  a giocare con una ciocca di capelli biondi-Io sto bene è che…-
-Cosa?-la spronò a parlare con un sorriso il principe di Sparta.
-Mi sono addormentata tardi ieri sera, perché stavo pensando ad Atene e a i miei cari che ho lasciato a casa-
-Ah-quel sorriso si spense.
-Quanto pensi che arriveranno a prendermi? Ormai il messaggero sarà già arrivato ad Atene, non credi?-
-Non lo so-il tono di Natsu divenne inaspettatamente freddo e le voltò le spalle-oggi è meglio che tu faccia una pausa dai tuoi allenamenti non si sa mai -un’invito indiretto a lasciare il campo che colse la ragazza alla sprovvista.
-Natsu?-Lucy lo guardò interrogativa.
-Gray vieni! Fai a cambio con Gajeel-lo chiamò il principe, andando a riprendersi la spada, la bionda aggrottò le ciglia.
Era come se non fosse gradita, ma cosa gli era preso a Natsu?
Va bene! Non la voleva intorno. D’accordo!  Oggi avrebbe dedicato il suo tempo in un altro modo.
-Levy!- chiamò Lucy andando a passo di marcia verso l’amica.
-Si?-
-Perché non andiamo dal principe Zeref  e gli chiediamo in prestito qualche pergamena?-chiese la bionda.
-Cosa?!- si lasciò scappare Gajeel e Juvia si fece attentissima.
-Una splendida idea!-
-Viene anche Juvia!- disse enfatizzando.
Le due la fissarono in modo strano-Sei sicura Juvia? Non vuoi vedere Gray e fare il tifo per lui?- le domandò Lucy indicandole il moro, ormai era chiara la devozione che aveva per il ragazzo e non era passata inosservata a nessuno.
Juvia fissò Gray, volendo con tutta se stessa e stargli vicina ma voleva indagare ed essergli di aiuto, Zeref era vicino ad Invel e se la sua gita notturna era collegata al principe doveva scoprirlo.
-Juvia viene con voi- ripeté convinta.
Levy prese le amiche a braccetto cominciando ad incamminarsi-allora noi andiamo, a più tardi Gajeel-lo salutò quella pulce.
-Ma…-provò ad obiettare alzando un dito.
Natsu combatteva in maniera frustrata come se volesse sfogare la rabbia. Ma perché proprio con lui?
-Tutto bene, Natsu?-indagò l’amico che rispose con una stoccata.
-Chiudi il becco-continuando a tartassarlo di colpi che vennero intercettati da Gray che alzò un attimo lo sguardo notando l’assenza di qualcuno-Hei, ma dov’è finito Gajeel?-domandò guardandosi attorno.
-Non distrarti!-lo ammonì Natsu puntando verso il basso ma che l’avversario deviò facilmente rendendolo ancora più irritato.
 
Brandish accompagnò le ragazze da sua altezza il principe Zeref per quel prestito sulle pergamene.
La più felice di tutte era Lucy, per lei le pergamene erano state le uniche compagne contro la solitudine nel corso di quegli anni di reclusione che aveva passato dentro casa, le permettevano di volare via come un uccellino e catapultarsi dentro quei racconti pieni emozioni.
Pensava che sarebbe dovuta tornare ad Atene prima di rivedere anche solo l’ombra di una pergamena di un racconto greco mentre era lì-
-Non vedo l’ora di leggere le opere greche- disse la bionda, chissà cosa avrebbe potuto leggere di bello?
-Juvia invece vuole l’amore!!-
-E tu Levy? Cosa vorresti leggere?- indagò l’amica.
-Be…Io spero di trovare il testo del Gorgia- esultò la piccoletta.
Si fermarono davanti ad una stanza-Siamo arrivate-disse monocorde l’ancella, le ragazze notarono il principe Zeref seduto dietro una scrivania, e accanto a lui in piedi come una statua Invel, completamente assorto a scrivere qualcosa, Brandish richiamò la sua attenzione con ripetuti colpi di tosse-vostra altezza-lo chiamò Invel.
Zeref parve accorgersi delle sue ospiti-Oh…perdonatemi- si alzò in piedi e dette loro un caloroso benvenuto-Levy sono contento che tu sia venuta e c’è anche Lucy e poi- notò la terza ragazza ma non ricordò il nome ci pensò Invel che glielo sussurrò-Juvia-
-Si, giusto e Juvia-
L’ancella si congedò e li lasciò soli, e Lucy prese la parola-siamo qui per dei poemi, se non è troppo disturbo-
Zeref  la fissò per chi la sapeva lunga e le sorrise -c’entra il mio fratellino? Ti ha fatto arrabbiare?-
-No…No io- cercando di negare.
-So che può essere testardo, ma se vuoi posso parlarci io?- propose il principe.
-No! No! Non era niente di serio- disse Lucy.
Levy intervenne-davvero non disturbiamo?-
-Per niente e siete fortunate-facendo l’occhiolino a Lucy e Levy-ho un debole per le ragazze minute e bionde, esaudirò qualunque vostra richiesta-
Facendo arrossire le due ragazze, Invel aveva captato un rumore fuori dalla stanza di sporse dall’uscio ma non vide nessuno e Juvia ne aveva approfittato per avvicinarsi alla scrivania e notò la pergamena scoperta e altre chiuse-anche Juvia vorrebbe leggere una storia d’amore e-
-NO!- si lasciò scappare Zeref, Invel si precipitò, parandosi davanti a lei-qui troverai soltanto noiosi documenti da redigere–la sospinse lontano dalla stanza e così fece Zeref con le altre-venite con noi, la mia biblioteca è ben fornita- l’ultimo che uscì fu Invel che chiuse la porta alle spalle e si mise la chiave al collo.
E mentre camminavano per raggiungere la biblioteca da dietro una colonna si affacciò Gajeel con aria corrucciata-Ci avevo visto giusto, quello ha puntato gli occhi sul mio gamberetto!-
La meraviglia colse Levy e Lucy, quella stanza strabordava di pergamene-wow…farebbe invidia alla biblioteca di Alessandria-disse la piccoletta, le due si fiondarono dentro a sfogliare i preziosi scritti. Però c’era anche un grande caos, pergamene sparse sulla scrivania, completamente scompagnate era difficile trovare quello che si cercava.
-Non esagerare Levy, mi dispiace solo per il disordine, purtroppo non ho trovato ancora qualcuno che si occupi della biblioteca-
-Non se ne occupa nessuno?- chiese Lucy al che Zeref scosse la testa-purtroppo no-
-Potrei svolgere io questo lavoro, vostra altezza?- chiese Levy speranzosa.
-Non saprei, se ti piace-
-È giunto il momento che trovi un compito a Sparta, io amo questo lavoro è un sogno che si avvera, la prego dica di si!- disse la piccoletta congiungendo le mani.
-E va bene, inizierai da domani-concesse Zeref.
-Evvai! Grazie infinite!- lo abbracciò di slancio Levy al collo, arretrò subito dopo scusandosi-p…perdoni la schiettezza-
Zeref le fece un buffetto sulla testa turchina-tranquilla è tutto a posto-Lucy sorrise contenta per la sua amica.
Invel intanto prese da uno scaffale una pergamena e la porse a Juvia-tieni, volevi una storia d’amore? Eccola qua-
Juvia la prese e lesse il titolo-Piramo e Tisbe?-
-Del famoso Ovidio, personalmente la trovo stupenda anche se finisce in tragedia- spiegò Invel.
Sbatté gli occhi turchesi e disse-Juvia ti ringrazia Invel-san-facendogli un inchino col capo.
-Ah…mi fa piacere-
Stando attento a non farsi vedere Gajeel spiava il gruppo con l’irritazione che saliva alle stelle soprattutto la testa ingioiellata dai capelli neri che stava adottando comportamenti che poco gli piacevano.
-Serve un piano d’attacco! Devo avvertire i due idioti- arretrando silenzioso e correndo da Natsu e Gray.
-Bene, vi lasciamo alle vostre letture, andiamo via Invel…Invel!-lo richiamò stavolta Zeref , il suo fidato servitore si riscosse al secondo richiamo riscuotendosi – arrivo altezza-dopo aver salutato Juvia, i due uomini lasciarono soli le ragazze, le quali Lucy e Levy ridacchiarono.
-Che vi prende?-le fissò interrogativa Juvia.
-Sembra che tu abbia fatto colpo, Juvia- le disse Levy.
-Colpo su chi?-domandò la pescatrice sempre più confusa.
-Nulla lascia perdere-le disse Lucy.
 
Respiri ansanti erano quello che fuoriusciva dalle bocche di Natsu e Gray, il moro chiese-ti sei dato una calmata?-
-Continuiamo- disse ancora.
-Hei!-li chiamò Gajeel che corse verso di loro.
-Gajeel, dov’eri finito?-
-Zitti e ascoltate-puntò gli occhi cremisi su Natsu-tuo fratello ha ammesso che vorrebbe il gamberetto e la principessa di Atene?-rivelando la sua scoperta, i due lo guardarono sbigottiti e scoppiarono a ridere.
Natsu scosse la testa-Ma chi Zeref? Hai sbattuto la testa Gajeel?-
-È la pura verità! Ha detto che gli piacciono le bionde e le piccolette, l’ho sentito con le mie orecchie-
-Hai preso un abbaglio- lo prese in giro il moro e Gajeel si vendicò.
-Per non parlare di Juvia-
-Non dirmi che Zeref ha puntato gli occhi anche  su di lei?-
-Lui no-lo delucidò- ma Invel si-
-Che dici?- soffiò Gray.
Ghignò strafottente -Dovevi vederlo come la guardava, sembrava un pesce lesso-
-Chi è il pesce lesso?- domandò Invel sopraggiunto insieme a Zeref che li salutò-Natsu cercavo proprio te, possiamo parlare in privato?-
-Ma certo- i due fratelli si allontanarono dagli altri e Natsu intimò al maggiore-ti do subito un consiglio- si avvicinò di fronte  a Zeref e gli soffiò in faccia-sta alla larga da Lucy-
-Cosa, cosa, cosa? Ho sentito bene? Ho il mio fratellino prova interesse per una certa ragazza?-domandò retorico.
-Zeref non scherzare- lo ammonì Natsu.
Ma il secondo principe si prese il mento e finse di pensare -C’è da dire che Lucy  è una bella ragazza ha un fascino speciale, stai attento Natsu, qualcuno te la potrebbe rubare-
-Come per esempio te?- incrociando le braccia al petto.
-Su di lei non hai nessun diritto, ho sbaglio?-
Natsu lo afferrò per il bavero e lo fissò seriamente a pochi centimetri dalla faccia-Sbagli invece! Non ti permetterò di averla! Lucy è mia!-
Zeref si liberò da Natsu e gli sorrise-spero tu dimostri a lei la stessa baldanza di confessargli i tuoi sentimenti-
-Aspetta! Cosa?-
-Tranquillo-lo rassicurò Zeref-non mi metterò in mezzo tra te e la tua principessa però ti consiglio di parlarci, qualcosa mi dice che avete litigato-
-Be…-Natsu abbassò lo sguardo conscio di aver commesso un errore.
Zeref  tornò da Invel il quale aveva discusso con Gray-Juvia sarebbe sprecata per uno come te?-
-Cosa stai insinuando, Invel?- digrignando i denti.
-Ho notato certi atteggiamenti Gray, lei ti va dietro ma tu nemmeno la consideri-
-Non provare a-
Zeref sopraggiunse prima ancora che potessero darsi alle mani-Invel possiamo andare, ho finito-
-Un momento, altezza-lo frenò Gajeel, il principe si voltò verso di lui-ecco…quel gamberetto non è il vostro tipo, può sembrare mansueta come un agnellino in realtà è un lupo che-
Lo interruppe-Gajeel, il modo migliore che hai per avvicinarla non è prendendola in giro la metà del tempo ma provare interesse per le cose che gli piacciono-
Gajeel divenne muto e Zeref continuò-sono certo che andrete d’accordo-
 Zeref e Invel se ne andarono e Natsu tornò dagli altri due, Gray gli domandò-che cosa voleva?-
-Darmi dei consigli come fa di solito- disse semplicemente il rosato, una cosa era certa presto o tardi quel consiglio lo avrebbe seguito.
 
Atene
-Ecco a te, amico-
L’oste mise sotto il naso un’invitante zuppa di pesce all’avventore, che affondò un cucchiaio di legno e mangiò in silenzio, lo studiò per qualche minuto, ne aveva visti di viaggiatori che sostavano nella sua locanda si ricordava anche delle loro facce, difficile dimenticarsi un uomo che portava impresso un tatuaggio rosso che attraversava verticalmente l’occhio, e lui non l’aveva mai visto in vita sua, la testa era coperta da un mantello nero-blu che non aveva voluto scoprire. Poteva essere un furfante, nonché non li avesse ignaramente ospitati, lui si faceva gli affari suoi, e teneva la bocca chiusa, bastava che pagassero.
-Come mai c’è tanto fermento  in città?- domandò la voce del giovane uomo dopo un lungo momento.
-Ma dormi sugli allori? Non hai saputo?-
-Che cosa dovrei sapere?-
-Devi essere un forestiero, non sarebbe altrimenti-
-Sono un mercante della Macedonia- spiegò, tuttavia l’oste non parve molto convinto.
-Si, certo e io sono l’oracolo di Delfi ahahaha-gli scoccò un’occhiata di sbieco e prese a strofinare delle ciotole-bè non potevi capitare nel momento meno opportuno amico, la gente preferisce correre ahi ripari-si avvicinò sussurrandogli-a quanto pare il re di Sparta ha intenzione di far scoppiare una guerra-
-Cosa? Re Igneel? Non può essere-
Ma l’oste annuì grave-credevo che non fosse il solito re spartano assetato di sangue evidentemente il richiamo della battaglia è ammaliante-
Qualcun altro interruppe il dialogo-Ti stai sbagliando oste…ha preteso un’altra cosa…HIC!!!- singhiozzò rumorosamente un uomo alzandosi da tavolo e camminando a ciondoloni e prendendo posto al tavolo accanto all’uomo che sorrideva come fossero amici di vecchia data.
-Bacchus-sama, credo che abbiate bevuto abbastanza per oggi-
Batté un pugno sul tavolo-N….No!-e buttò sul tavolo altre monete d’oro-portami altro vino….Hic…presto!-l’uomo prese il denaro e fece come richiesto sparendo dentro il bancone, Bacchus rise senza una ragione ondeggiando il collo come fosse un serpente-hehehehe, perché non ti scopri? Hai freddo? O Sei forse…timido?-
-Si sono un po’ timido-coprendosi meglio il volto.
Bacchus scoppiò a ridere fragorosamente e gli batté una manata dietro la schiena-tu…mi sei…simpatico…hic…oste un altro calice per il mio nuovo amico-si rivoltò verso di lui-eh? Come ti chiami nuovo amico?- biascicò col volto arrossato dal vino.
-Ge-si corresse velocemente-Mistgun-si presentò il giovane uomo.
-Misty…-
-Mistgun-lo corresse, almeno non aveva sentito le prime due parole.
Il locandiere portò una giara e due calici, Bacchus gliela prese e li riempi-alla nostra salute-disse una volta alzati in alto le coppe, Mistgun si portò lentamente la coppa alle labbra e assaporò il vino, al contrario Bacchus, scolatosi il calice in un solo sorso passò direttamente alla giara.
-Allora, perché prima hai detto che il re vuole un'altra cosa?-
Smise un momento di abbeverarsi, si pulì la bocca con una manica e disse il più sobrio possibile-quel maledetto vuole la nostra sacerdotessa di Atene-
La confessione lo lasciò spiazzato- e per quale motivo?-
Scrollò mollemente le braccia-non lo sho, oggi i vecchiacci decideranno il da farsi, ma ti assicuro che se vuole la guerra l’avrà…HIC!-cadde all’indietro addormentato russando come un orso.
-Non preoccuparti lui fa sempre così-lo rassicurò l’oste.
Mistgun poggiò il denaro sul tavolo e lasciò in fretta la locanda.
 
                                                                              ***
 
Gli arconti non erano mai stati in disaccordo come in quel giorno, la posta in gioco era fin troppo alta.
-Pensateci bene? Chi ci assicura che una volta che avrà Erza nelle sue mani non lascerà andare la ragazza, ci deve essere un altro modo!-sentenziò Belserion.
Makarov si fece avanti-Io propongo di mandare una squadra di recupero per salvare Lucy-
-Ma se si accorgessero che ci sono degli ateniesi nel territorio spartano, il re lo prenderà come un affronto, sarà guerra!-disse un arconte pelato chiamato Bob.
-Siamo già in guerra, ha nelle sue mani mia figlia!-eruppe l’arconte Hearthphilia.
-Da qualunque si guardi la prospettiva Atene è in svantaggio militarmente contro la potenza spartana possiamo fare poco e nulla se decidono di attaccarci-
-Signori-disse il più giovane degli arconti con degli orecchini a mezza luna -tocca a noi decidere, volete la guerra o la pace-
Non era più il tempo di perdere tempo in chiacchiere dovevano prendere importanti decisioni.
 
                                                                              ***
Wendy era nervosa e nemmeno la sua cucciola che stringeva fra le sue braccia riuscì a darle sollievo-sono così preoccupata, Charle- al contrario Erza sembrava il l’emblema vivente della calma-vedrai, Wendy che andrà tutto bene-
-Tu non sei nervosa Erza-san? È del tuo destino che stanno decidendo-
-Qualunque sia il mio destino lo affronterò, ricordati che c’è di mezzo la vita di un’innocente-
Wendy poggiò a terra Charle si avvicinò ad Erza e l’avvolse in un abbraccio-Non mi sono dimenticata di Lucy-san, però non voglio perdere nemmeno te-la ragazza si addolcì alla vista di quegli occhioni innocenti e le accarezzò la testa.
Le loro teste scattarono nella stessa direzione quando dalle porte uscì Mest col capo chinato e andò incontro alle due ragazze, Wendy gli prese le mani e chiese piena di aspettativa-Mest cosa hanno deciso?-il ragazzo non osò guardare negli occhi la piccola amica.
-Mi dispiace Erza-san-disse in tono colpevole.
-È giusto così-
-Erza- chiamò la flebilmente Belserion.
-Nonn-l’uomo l’avvolse in un abbraccio come a non volerla lasciare andare e…scoppiò a piangere,  perdendo la sua compostezza, dietro di lui li raggiunsero tre arconti, un uomo di mezza età dai capelli ramati e due molto anziani.
-Non abbiamo potuto fare di meglio, sono desolato, ragazza mia-
-Makarov-sama-
-Siamo spiacenti, Erza- disse l’uomo dai capelli ramati.
-Una votazione di cinque a quattro, se solo ci fosse stato il vecchio Warrord le cose sarebbero andate diversamente, ma ciò che non mi sarei mai aspettato è questa pugnalata alle spalle da parte di Rob-
La bambina vide uscire i restanti arconti, Jude Hearthphilia con quell’espressione severa che non gli lasciava mai il viso, se diede a vedere che notò la sua presenza la ignorò, Bob e Goldmine che si vergognavano troppo di fronte alla ragazza dai capelli scarlatti, Wendy vide che tra loro c’era un ragazzo giovane dalla pelle scura e dagli orecchini di mezza luna, infine l’ultimo doveva essere quel Rob che si diresse verso di loro, gli occhi di Belserion mandarono lampi.
-Erza io-attaccò.
-Come osi rivolgere la parola a mia nipote, dopo quello che le hai fatto?- attaccò Belserion contro il curvo Rob che sospirò-è anche mia nipote, vedi di non dimenticarlo Belserion-
-Per disgrazia-
-Nonno Rob- chiese Erza.
-Ti capirò se non vorrai perdonarmi, Erza, ne hai tutti i diritti- confessò colpevole.
-Tu e quei quattro traditori volete  darla in pasto a quei lupi, non ti rendi conto di cosa le avete fatto?!-
Gildarts intervenne tentando di placarne l’ira-Posso giustificare l’arconte Hearthphilia, quella che ora re Igneel tiene in ostaggio è sua figlia, quale genitore non conosci che è pronto a tutto per la salvezza della propria progenie?- anche lui era un genitore poteva, comprenderlo.
-Non se il sacrificio è mia nipote!- ribatté.
Wendy singhiozzò stringendo la piccola leonessa ancora di più mormorando-è tutta colpa mia- prima Lucy e adesso Erza, era lei la vera disgrazia.
Vide Makarov e Yajima distaccarsi e andare verso l’arconte Hearthphilia, i tre si distanziarono e Wendy volle seguirli per scoprire cosa bolliva in pentola, si nascose dietro una colonna attenta a non farsi vedere.
-Mi sarei aspettato partecipazione, soprattutto da voi due- disse piccato l’arconte ai suoi colleghi anziani-o vi siete dimenticati del valore di Lucy?-
-Certo che no-
-Ma questo non ci assicura che egli manterrà la parola- rispose Makarov.
Puntò un dito contro di loro-Pregate gli dei che ignori chi è davvero-
-Se l’avesse saputo dubito avrebbe chiesto Erza in cambio di tua figlia- concluse ancora l’arconte Dreyar.
Wendy ci capiva ancora meno.
‘’Ma cosa significa tutto questo? Perché Lucy-san è cosi importante per i piani del re?’’
I tre finirono la discussione e tornarono dagli altri, fu allora che  Wendy prese quella decisione e promise alla cucciola-ho deciso Charle, andrò anch’io a Sparta e salverò sia Lucy-san che Erza-san-
 

Angolo dell’autrice: Buon pomeriggio miei cari lettori…lo so, lo so, è da un mese che non aggiorno, vi chiederete se sono dispersa nel deserto o se ho fatto naufragio. Niente di tutto questo, sono solo stata impegnata tutto qui e come se non bastasse mi è venuto mal di schiena ma che dire, mi ha aiutata a pensare a nuove idee e spero che sia valsa la pena attendere.
Al prossimo aggiornamento (spero non tanto tardi).
Ciao ciao ;)

   
 
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