Era una mattina di novembre, a Storybrooke faceva molto freddo e come se non bastasse delle nuvole minacciose provenivano da nord. Emma era appena uscita di casa, aveva lasciato Killian a dormire visto che era ancora molto presto e si stava dirigendo verso la stazione.
Regina invece stava sorseggiando il suo caldo caffè senza zucchero seduta sullo sgabello in cucina e pensava, pensava a quanto lavoro avrebbe dovuto svolgere quel giorno, ma poi ricordò che doveva passare a prendere dei documenti dallo sceriffo e questo le risollevò il morale.
Regina accompagnò Henry all’autobus e decise di andare subito alla stazione visto il lavoro che aveva da fare, dopo entrata nel suo ufficio non voleva più uscirne fino a quando non avesse finito di compilare le varie scartoffie.
- Miss Swan ?
- Regina buongiorno, come mai così presto qui ?
- Perché io lavoro e inizio molto presto, tu piuttosto credevo fossi ancora a letto tra le braccia del tuo pirata
- Mi sono svegliata molto presto perché sai anche io lavoro e cosa c’entra adesso Hook?
- Beh sai è con lui che dormi quindi
- Quindi ?
- Lasciamo stare. Allora Emma sono pronti i documenti che ti avevo chiesto ?
- Ecco si
Regina alzò un sopracciglio
- Cioè no
- Pensi ancora di farla franca con me Miss Swan ?
- Eh, no, io, non volevo, cioè si ci ho provato e…
- Basta balbettare, alla guardia a cui feci strappar la lingua riusciva a parlare in modo più comprensibile del tuo
- Come scusa ?
- Sei un caso perso e anche una scansa fatiche, ringrazio Dio che mio figlio non abbia ripreso da te e esigo quei documenti pronti per le sette di questa sera. Ce la fai o hai bisogno di un sortilegio per bloccare il tempo ?
- Molto divertente Regina, comunque si per le sette li avrai
- Bene, buona giornata sceriffo
- Anche a lei signor sindaco
Si davano del tu, ma quando si trattava di lavoro non riuscivano a non darsi del lei, soprattutto quando Emma non faceva i compiti a casa e Regina se ne accorgeva sempre. La giornata passò non poco tranquilla, Emma dovette uscire più volte per soccorrere persone che erano rimaste intrappolate sotto alberi caduti o per trovare una sistemazione a famiglie le quali case si erano allagate per via della tempesta, non aveva sentito Killian per tutto il giorno che era molto indaffarato al porto e questo la rendeva molto tranquilla, ma ovviamente per le sette non aveva neanche iniziato a compilare i documenti richiesti dal sindaco.
- Miss Swan eccomi di ritorno, sono asciutta, ma solo grazie alla mia magia e spero che tu abbia finito, vero ?
- No Regina mi dispiace, sai la città ha avuto molto bisogno di me oggi e David è malato, quindi
- Non riuscirai mai a fare qualcosa che io ti chiedo entro il tempo che ti richiedo vero ?
- Assolutamente
Squillò il telefono in quel momento ed Emma dovette rispondere
- Pronto è lo sceriffo che parla
- Pronto, salve, le volevo dire che nel rifugio degli animali sono scappati tre cani e abbiamo bisogno di ritrovarli sceriffo, ci aiuti
- Certo, sto arrivando
- Grazie
Emma mise giù il telefono e Regina continuò a guardarla
- Allora ?
- Allora cosa ?
- Che è successo ?
- Problema al rifugio degli animali, perché ?
- Che problema ?
- Sono scappati tre cani, devo andare
- Vengo con te
- Che ? No
- Si, invece e non prendo ordini da te
- Non puoi venire
- E per quale motivo ?
- Perché sei vestita come se dovessi andare ad un matrimonio e poi perché con questo tempo non ti mando fuori
Regina sorrise, le piaceva come Emma pur essendo scontrosa riusciva comunque ad essere dolce
- Ti ripeto che non prendo ordini da te
- E allora fa come ti pare, vieni, bagnati e prenditi una polmonite, così sarai più contenta eh
- Bene, andiamo sceriffo
Regina si incamminò a passo spedito verso l’uscita, mentre Emma rimase a fissarla e pensò: prima o poi mi farà diventare matta.