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Autore: Rox008    01/10/2019    1 recensioni
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Dal prologo: Tutti almeno una volta nella vita hanno sentito nominare Merlin e Arthur, il servo ed il suo re, legati indissolubilmente dal destino.
Ma cosa accadde dopo la battaglia di Camlan, nessuno può dirlo con certezza.
Narra la leggenda che quando il re morì, Merlin impazzì e perse il controllo della sua stessa magia, causando una serie di fenomeni catastrofici che si fermò solo quando il suo mentore, Gaius, lo trovò in mezzo alla foresta sfinito e senza più una goccia di magia nelle vene.
Da questo punto, ci sono tre rami di pensiero (...)
Voi che state leggendo potete credere a ciò che volete, non è granché importante, ma voglio raccontarvi una storia che sentii da un giovane.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gaius, Merlino, Morgana, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Al secondo drink il ragazzo aveva le orecchie (ridicolmente enormi) rosse come due pomodori, ma manteneva una discreta lucidità e continuò a raccontarmi la sua avventura.

Per mesi Arthur e Merlin non si rividero, passò anche il Natale, arrivò il nuovo anno, pensarono che non si sarebbero più rivisti, finché non arrivò il compleanno della sorella di Arthur, Morgana, ed il biondo decise di prenderle un libro.
Entrò nella libreria dove lavorava Merlin e cercò con lo sguardo il ragazzo, trovandolo poi su una scala a sistemare dei libri.
<< Ciao! Quanto tempo! Ci provi ancora con il primo che passa?>> gli chiese il moro in modo scherzoso avvicinandosi.
<< Ehi, ti avevo già detto che non ci stavo provando con te!!>>
<< Ed io che per me non ci sono problemi, solo che dovresti applicarti di più! >>
<< Comunque, sono qui per comprare un libro, mentre tu sei qui per lavorare, dunque è tuo preciso compito aiutarmi!>>
<< Ok ok, come sei asino! Che genere di libro?>>
<< Non sono un asino! E so esattamente quale libro mi serve. "Lettere d'amore e odio" >>
<< Oddio! Non pensavo che pure un ragazzo tutto muscoli leggesse certi libri! Ti ho sopravvalutato! >>
<< Non è per me, idiota! È per mia sorella! Tra l'altro, lei sostiene di odiarlo quando è palese che la sua sia solo invidia!>>
<< Come si fa ad invidiare una a cui alla fine il fidanzato muore sull'altare??>> disse lui, ed una ragazza nelle vicinanze con in mano il suddetto libro lo guardò così male che Merlin temette per la sua vita e si scusò imbarazzato.
<< Ahahahahahah hai appena rovinato la lettura ad una povera ragazza!!>> lo prese in giro Arthur.
<< Per lo meno non sa che Marion rimane incinta!>>
Un'altra ragazza nelle vicinanze spalancò la bocca e gli occhi.
<< Oddio scusa!>> le disse il moro, mentre il biondo rideva a crepapelle.
<< Tu si che sai come farti amare dalle ragazze!>>
<< E non solo! Comunque, ecco a te il maledetto libro!>>
<< Grazie! Ah, tanto per la cronaca, mia sorella non è gelosa della protagonista ma della scrittrice: sono acerrime nemiche!>>
<< Nemiche?? E chi sarà mai tua sorella, Morgana Pendragon?>>
<< Beh... sì, credevo lo sapessi.>>
<< Come avrei potuto? A malapena so che ti chiami Arthur!>>
<< Effettivamente non è così scontato. Sono Arthur Pendragon, il fratello di Morgana, faccio il modello.>>
<< Ehm... Non lo sapevo. >>
<< Però conosci mia sorella>>
<< Testa di fagiolo, forse non l'hai notato ma io lavoro in una libreria, è normale che
conosca gli scrittori! >>
<< Credevo avessi visto qualche nostra foto, non so, su qualche rivista! >>
<< Non che io ricordi..>>
<< Vabbè, non è importante, meglio che mi sbrighi a pagare che sto
facendo tardi per la festa di mia sorella! >>
<< Spiegami una cosa: sei andato a prenderle il regalo nell'ultima ora disponibile? >>
<< Non è colpa mia, sono arrivato qua da appena due ore, prima ero in Francia! >>
<< In Francia eh?? E per fare cosa??>>
<< Presto lo saprai, probabilmente la mia carriera sta per decollare! >>
Merlin non diede particolare attenzione alle sue parole, e ben presto se ne dimenticò.
Circa un mese dopo, Merlin era nel suo bilocale a sorseggiare un the caldo ai frutti rossi, rilassato nel suo giorno libero. Quando guardò fuori dalla finestra restò attonito.
Sul palazzo davanti casa sua era appeso un enorme cartellone pubblicitario di un nuovo profumo, su cui faceva bella mostra di sé l'immagine di Arthur a petto nudo sotto la pioggia.
Da quel giorno anche in tv si vedeva spesso la pubblicità di quel profumo, con Arthur sotto la pioggia come un dio greco, le gocce d'acqua che gli scorrevano addosso mentre lui incurante di tutto andava deciso verso una donna dai capelli rossi.
Oltre che sui cartelloni e in tv comunque, il moro non lo vide per mesi; lo cercò sui social ma, indeciso se contattarlo o no, decise che si sarebbe semplicemente limitato a qualche occhiata occasionale ai suoi profili.

<< Ma perché?! Che senso ha?!>>
<< Non ci eravamo nemmeno scambiati i numeri di telefono! Mi sembrava brutto...>>
<< Invece farci pensieri erotici su di lui contemplandolo in pubblicità o su quel manifesto no, vero?!>>
<< Non mi facevo pensieri erotici su di lui!! O almeno, prima di quel momento no...>>

Circa una settimana dopo l'apparizione della pubblicità, il nome di Arthur era ormai sulla bocca di tutti, persino in libreria Merlin l'aveva sentito sussurrare tra ragazzine adoranti e donne sognanti.
Addirittura una sera in cui aveva deciso di andare ad un pub vicino casa, mentre si guardava attorno in cerca di qualcuno con cui passare la serata, aveva sentito uno stralcio di conversazione tra due amiche che commentavano quanto fosse "bono quel biondino tutto muscoli della pubblicità del nuovo profumo, sicuramente uno così a letto è un portento".
Non aveva voluto ascoltare altro, si era alzato ed era andato al bancone a chiedere un cocktail rigorosamente analcolico, data la sua bassissima resistenza all'alcol.
La serata era poi andata bene, finché indeciso tra una bionda tutta tette ed un ragazzo tutto tatuaggi non aveva deciso che una cosa a tre non gli dispiaceva assolutamente.
Così dopo neanche mezz'ora si era ritrovato sul divano di casa sua, a baciarsi con un perfetto sconosciuto mentre una perfetta sconosciuta gli si spogliava davanti. Da lì si erano rapidamente trovati a letto, e Merlin stava avendo uno degli amplessi migliore della sua vita, quando d'un tratto invece della biondina che si muoveva sinuosa tra lui e lo sconosciuto, immaginò Arthur.
Ma non fu questo a sconvolgerlo: fu piuttosto il fatto che in quel momento ebbe l'orgasmo più forte che avesse mai avuto. Ed improvviso. Tanto da lasciare perplessi gli altri due, che imbarazzati se ne andarono a casa della ragazza.

<< Ahahahah ragazzo! Che pirla che sei stato! Hai una scopata perfetta e vieni subito! Ci credo che adesso sei così mogio! E spero che in questo momento tu lo sia in tutti i sensi, sai! >> gli dissi ridendo a crepapelle.
<< Shhh! Parla più piano che sentono tutti!!>> mi disse lui quasi saltandomi sopra per tapparmi la bocca con le mani.
Effettivamente tutti quelli attorno ci guardavano.
<< E comunque >> continuò lui << non è nemmeno questo il problema che mi ha ridotto così... >>
<< Ah no? Hai fatto di peggio?! Aspetta, non sarai mica venuto nei pantaloni mentre Arthur ti abbracciava?! >>
<< Ma perché continui a urlare?? E tanto per la cronaca, non mi è mai successo! Ora, vuoi che continui con la mia storia o no?! >>
<< Continua pure! Credo che sarà divertente! >>
Lui sbuffò e si portò una mano tra i capelli, esasperato.

Passò un altro mese prima che Merlin e Arthur si rivedessero, e fu assolutamente per caso.
Il moro era in fila al suo bar preferito, in attesa di un buon caffè, quando una testa bionda era entrata nel locale circondata da flash e fan imbizzarrite.
Imprecò tra i denti quando vide il biondo scorgerlo a sua volta e avvicinarsi con un sorrisetto vittorioso, come se fosse a conoscenza della défaillance avvenuta -ovviamente- per colpa sua. 
<< Ma guarda un po' chi c'è! Ogni tanto ti allontani dalla libreria allora! >> disse Arthur sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
<< Uhh, è arrivata la star! >>  rispose Merlin.
<< Te l'avevo detto che la mia carriera stava per decollare! E infatti ora viaggia in alto! >>
<< Attento che lì in alto l'ossigeno è più rarefatto e potrebbe non arrivarti al cervello! >>
<< Ah ah ah, spiritoso! Comunque, penso che per un po' ci vedremo più spesso, ho comprato un appartamento qua vicino. >>
<< Buon per te! Un po' meno per me che ti ritroverò sempre tra i piedi. >>
Ed effettivamente fu così: si videro praticamente ogni giorno, a volte per caso e altre di proposito, quando Arthur andava alla libreria di Merlin e ci passava ore a parlare.
Lo zio di Merlin, Gaius, ormai si era abituato a trovarselo anche nel retro bottega, seduto su un divano a leggere un libro su cui dibattere poi con Merlin.
Si era anche accorto che ultimamente succedevano cose strane: abbassamenti di tensione quando Merlin si innervosiva, farfalle che sembravano spuntare dal nulla anche mentre fuori pioveva a dirotto, e addirittura un pomeriggio mentre cucinava per il nipote aveva visto la fiammella della cucina aumentare di botto e subito dopo diminuire.
Fu per questo che una sera decise di uscire prima dalla libreria, dando il compito a Merlin di chiudere (assieme ad Arthur che tanto per cambiare era lì), e andò fuori città.
Quando tornò la mattina dopo, sorrideva felice con un fagotto tra le braccia ed un gatto rosso di nome Kilgharrah.

Passando tanto tempo assieme, fu naturale per Arthur e Merlin diventare amici stretti, tutto andava bene e il moro stesso si sentiva più felice che mai.
Tutto cambiò quando un pomeriggio, mentre Arthur stava commentando una partita di scherma che i due stavano seguendo in tv a casa del biondo, Merlin lo immaginò con una spada in mano e delle strane immagini iniziarono a vorticare nella sua mente, senza però avere un apparente senso.
Confuso mormorò una scusa e corse via, verso casa dello zio.
Gaius, vedendolo agitato, lo fece sedere su un divano e gli diede una camomilla e dei biscotti, per poi ascoltarlo parlare di Arthur che, con un'armatura di ferro addosso ed un mantello rosso, insegnava a lottare con la spada a dei cavalieri, con cui poi lottava contro dei briganti in mezzo al bosco, e altri episodi che però il ragazzo era certo di non aver vissuto, nonostante la mente gli dicesse il contrario.
Quando il ragazzo si zittì, l'uomo dai capelli bianchi sospirò.
<< Sono dei ricordi. >>
<< Ma te l'ho detto: io sono certo di non aver mai vissuto qualcosa del genere! >>
<< Lo so che è difficile da credere ma... tu Merlin hai... qualche anno in più di quanti ne dimostri ecco. >>
<< Non sto capendo... >>
<< Merlin, tu sei nato secoli fa, quando ancora l'Inghilterra aveva il nome di Albion. >>
La parola "Albion" rimbombò nelle orecchie di Merlin come un colpo di cannone che sgretolando un muro immaginario dentro sé, fece scorrere nella sua mente ricordi di un tempo fino a quel momento dimenticato che ora reclamava il suo posto nei suoi pensieri.
Ma non fu comunque facile da accettare per Merlin, che si alzò dal divano con le mani tra i capelli ed iniziò a girare per la stanza come una trottola impazzita, mentre Gaius aspettava che si calmasse prima di riprendere a parlare.
<< È una cosa impossibile! Io sarei il Merlin delle leggende che gira da secoli per il mondo? E fino ad ora non me ne rendevo conto?! Di cosa si tratta? Sonnambulismo? Doppia personalità?? E poi come faccio ad avere... non so quanti secoli di età, se sembro un giovane di 25 anni?! >>
<< Semplicemente hai dimenticato tutto, perfino la tua magia. È successo secoli fa, da allora è come se il tuo dono fosse sparito, ma io lo so che è ancora dentro di te, devi solo tirarla fuori, assieme ai tuoi ricordi.  >>
Il moro si passò stancamente una mano sul viso, prima di riprendere a parlare rapidamente.
<< Ma come si fa a dimenticare una cosa del genere?! Si può dimenticare di passare alla lavanderia a ritirare un giaccone, si possono dimenticare le chiavi a casa, si può addirittura dimenticare il pin della propria carta di credito, ma non un'intera esistenza! E invece fino a poco fa non ricordavo di aver vissuto durante il Medioevo, di aver conosciuto la regina Elisabetta I e di aver partecipato a entrambe le Guerre Mondiali! E tutto questo l'ho vissuto dimenticando però ogni volta tutto ciò che c'era prima! Ogni volta era come se vivessi una nuova vita, come se non fossi sempre io! >> poi si fermò con il viso corrucciato e guardò lo zio. << Tu però eri sempre con me... >>
<< So cosa stai per chiedermi, e no Merlin, non potevo dirtelo prima perché non eri pronto, così come non posso dirti  tutta la verità ora. Per caso hai qualche ricordo che senti più importante degli altri? >>
<< Io... ricordo... Ricordo una grande battaglia, il cielo era nero e... ad un tratto ci fu come un lampo... Poi ho come un buco di memoria, sento che manca qualcosa di importante. Mi sono svegliato in una foresta, vicino al lago di Avalon. Non riesco però a ricordare come fossi finito lì. >>
Gaius sospirò tristemente.
<< Se la tua mente non lo ricorda vuol dire che non sei pronto... Anche se penso sia solo questione di tempo, dato che hai ritrovato dei, seppur vaghi, ricordi di Arthur e i cavalieri... >>
<< A proposito, Arthur... è quell'Arthur? Se sì, perché lui sembra non ricordare niente? Anzi, se secondo le leggende io sono stato il suo fedele consigliere perché non ricordo niente di noi? Lui ricorda qualcosa? Io ho ricominciato a ricordare perché l'ho incontrato, vero? Eppure nei miei ricordi non c'è neanche un momento in cui io e lui parliamo, sembriamo quasi sconosciuti! Perché? >>
<< Oh ragazzo mio, capirai tutto a tempo debito. Per il momento comunque, non parlarne con Arthur. Nel frattempo,  credo sia meglio che tu ricominci ad allenarti con la magia e soprattutto a tenerla a bada. >> gli disse guardando dietro le spalle di Merlin con un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso divertito.
In aria fluttuavano dei libri, due tazze ed il povero gatto di Gaius.

   
 
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