Quel pomeriggio d'inverno era particolarmente freddo. Cosa che però i notiziari alla tv ripetono spesso, anno dopo anno.

Hinata si voltò verso la vetrina del negozio di elettrodomestici. Riusciva a vedere dall'altra parte del vetro il meteorologo che continuava ad indicare le nuvole piene di neve che pian piano si stavano avvicinando di nuovo al loro paese.

Era raro che nevicasse ma quell'anno l'aveva fatto e  avrebbe nevicato ancora.
Nel suo paese non erano abituati a quell'evento e infatti furono un po' tutti colti di sorpresa.

Anche i genitori di Hinata lo erano stati. Avevano dovuto ricercare in soffitta vestiti adatti per lui e per sua sorella e si erano raccomandati con loro di stare attenti quando uscivano.
Soprattutto si erano raccomandati con lui di non uscire in pantaloncini e maglietta per allenarsi. Si sarebbe preso un malanno.

Ovviamente Hinata senza far nulla non riusciva a stare. Aveva bisogno di allenarsi in vista delle prossime partite e dato che la scuola era stata chiusa per quella neve improvvisa, e così tutte le attività dei club, aveva dovuto trovare un espediente per allenarsi lo stesso.

Così la mattina usciva con l'abbigliamento tipico di un eschimese e si allenava in giardino oppure correva per quelle strade che, coperte dalla neve, sembravano diverse.. Ogni passo che faceva suonava diverso sul terreno, un po' per gli scarponi e un po' per il ghiaccio sull'asfalto. Per Hinata era un'esperienza nuova, come se stesse facendo quelle strade per la prima volta.

Quel sabato pomeriggio invece le cose sarebbero andate diversamente. Niente allenamento del pomeriggio, eh no. Avrebbe incontrato una persona. Una persona molto speciale.

Oltrepassato il negozio di elettrodomestici, si diresse verso il centro, dove lo avrebbe incontrato. Vedeva sfilare accanto a sé le persone del suo paese più allegre che mai.. O magari era lui a vederle così.

Sorrise dietro l'enorme sciarpa che aveva avvolta al collo e pensò di essere leggermente avvampato. Quando pensava a quella persona, era sempre felice.

Non ci avrebbe mai creduto. Il loro primo incontro fu talmente intenso che Hinata non l'avrebbe mai dimenticato. Non avrebbe mai dimenticato il talento innato di quel ragazzino di terza media e quella sua voce così determinata nel parlare con i compagni. Era vero, la squadra di Hinata era debole e tutti lo sapevano. Ma per lui no. Li stava trattando come avversari alla pari. Li rispettava. E tutto questo aveva compito Hinata.

Dopo la sconfitta infatti,  si rese conto di provare qualcosa... Inizialmente pensò che fosse la voglia di sconfiggere quel prodigio... E anche quando si ritrovarono nella palestra della Karasuno la pensava così... Ma i sbagliava. Con il tempo l'aveva capito.

Il tempo infatti aveva fatto maturare quel sentimento acerbo che entrambi provavano. Ogni volta che stavano insieme, che si allenavano, che pranzavano, che semplicemente si guardavano, sentivano crescere dentro un sentimento più forte, sempre più forte.

Il tutto era culminato tempo prima quando Kageyama si era fatto avanti. Hinata lo ricordava ancora. 
Si stavano allenando a tarda ora nella palestra della scuola, come facevano sempre. Daichi gli aveva dato il permesso di continuare a giocare, a patto che chiudessero tutto attentamente.

Hinata aveva notato in quella serata qualcosa di diverso del ragazzo. Sembrava più teso... E non troppo concentrato. Cosa stranissima per lui. Dopo molte alzate e molte schiacciate, si erano fermati per bere un goccio d'acqua. Hinata si mise un asciugamano sulle spalle e guardò sottecchi il ragazzo. Sembrava pensieroso.. C'era qualcosa che lo angosciava. Avrebbe voluto chiedere ma... Aveva paura di essere troppo invadente.

Si perse talmente tanto a guardare i lineamenti del viso di lui ,che non si accorse che Kageyama si era voltato verso di lui e che i loro sguardi si erano incontrati.

Arrossì e si voltò, sperando che non capisse i sentimenti che c'erano dietro al suo sguardo. 
Era addirittura pronto ad una sfuriata ma si sentì solamente chiamare da Kageyama. Solo che.. La sua voce era dolce... Tenera... Non arrabbiata.

Hinata si voltò e i loro sguardi si incrociarono ancora. Il volto del suo alzatore era rosso ed era visibilmente nervoso. Poi disse una fatidica frase.. Una frase che avrebbe cambiato il corso della loro storia.

Kageyama disse che provava qualcosa per lui... Che lo amava. Inizialmente Hinata ne rimase sorpreso e balbetto' qualcosa che fece arrossire e arrabbiare il moro.. Poi però, si rinvenne e si dichiarò pure lui. Era innamorato anche lui di quel ragazzo... I sentimenti che provavano erano reciproci.

E così avevano iniziato a frequentarsi. All'inizio era stato un po' imbarazzante perché nessuno dei sue sapeva come comportarsi nei confronti dell'altro.. Poi però avevano imparato a capirsi sempre di più e ad amarsi sempre di più.

Hinata non avrebbe mai dimenticato il loro primo bacio e nemmeno il primo momento di intimità, tanto bramato dai due.

Arrossì al solo pensiero e tornò alla realtà. Ormai era quasi arrivato in centro e avrebbe rivisto il ragazzo che amava.

Si sarebbero dovuti incontrare davanti ad una caffetteria che faceva da angolo in un palazzo nel centro. Avvicinandosi notò che i ragazzi che ci lavoravano, stavano spalando la neve davanti all'entrata.

Mentre poi fece scorrere lo sguardo leggermente più a destra lo vide. Se ne stava in piedi nel suo cappotto blu, con le mani in tasca, affondando la testa nella sua sciarpa. Si guardava intorno guardingo e probabilmente lo stava aspettando.

Hinata sorrise e si avvicinò. Si salutarono e, anche se sapeva che Kageyama faceva di tutto per nasconderlo, il rosso noto' che era leggermente arrossito quando lo aveva visto. Era così carino quando si imbarazzava per le piccole cose.

Si misero a camminare e parlarono (e litigarono) come al solito. Nel mentre intorno a loro videro arrivare sempre più persone, che erano venute in centro per fare una passeggiata. La distanza tra i due dunque diminuì e poco dopo Hinata sentì le dita di Kageyama cercare timidamente di prendere le sue.

Si presero per mano e, un po' arrossendo,Continuarono a passeggiare,finché il suo ragazzo non si bloccò di fronte ad un chioschetto. Era uno di quei chioschi che vendevano mele caramellate, torrone e altri dolciumi. Hinata si chiese che cosa avesse attirato l'attenzione del ragazzo,  che nel mentre chiese due pacchi di castagne. Pagò e poi ne porse uno al rosso.

Hinata lo accettò volentieri e il ragazzo ne parve contento. Gli raccontò che spesso suo padre lo portava in giro per la città d'inverno e che gli comprava sempre un pacco di castagne calde. Amava il loro sapore intenso che gli dava una sensazione di amore e affetto fuori dal comune.

Il ragazzo lo ascoltava estasiato. Kageyama aveva voluto condividere con lui un ricordo così splendido che ne rimase commosso.

Si misero entrambi seduti su di una panchina e mentre le persone gli passavano di fronte, si misero a mangiare le castagne. In effetti il loro sapore delizioso, lasciava nel corpo un tepore splendido e Hinata sorrise quando vide che anche il suo ragazzo stava sorridendo.

Gli strinse la mano e la cosa lo fece voltare. Si guardarono negli occhi e si sorrisero. Poi i loro volti si avvicinarono e le loro bocche si unirono in un bacio al sapore di castagne, al sapore d'amore.