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Autore: FrancisDrake    30/07/2009    1 recensioni
questa è una storia che desidero portare avanti con assiduità, anche se il tempo da spendera davanti al computer non risulta essere tanto. spero tuttavia che qualcuno la legga e che mi dia buoni consigli per costruirla insieme. la storia racconta di Lucas, Mark, Amy, Alex e Ian e di una guerra ambientata nel 2017, dove il pianeta terra risulta in mano a creature chiamate Heller. è dedicata, anche se ancora non ne sono certo, a tutti gli amici che mi hanno sempre consigliato di fare lo scrittore e di cui ancora non ho seguito il consiglio.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGUE
Anno 2017.
Erano le cinque del pomeriggio e il Sole stava già tramontando da qualche minuto: la luce si stava lentamente affievolendo e colorandosi di un denso rosso carminio, delineando le poche case che si diradavano nei dintorni di Nuova Mosca.
Nella veranda di una di queste piccole case, una ragazza di circa ventisei anni si era appena affacciata in cerca del fratello adottivo di undici anni più giovane.
Lo stava cercando perché la cena era pronta in tavola e doveva rientrare prima che il Sole tramontasse del tutto e la Luna ne prendesse il posto in cielo.
- Ian!!! Ian! Si può sapere dove ti sei messo???- chiese gridando la ragazza, che portava sulla fronte una bandana azzurra e viola per tenere sollevato un ciuffo di capelli che altrimenti le avrebbe coperto buona parte del volto.
Continuando a chiamare in questa maniera, la giovane donna si spinse sino al limitare della città, a circa un chilometro da casa, vestita solo con una maglietta, un paio di jeans comodi e corti fino al ginocchio, e ai piedi le immancabili converse Chuck Jaylor verdi che aveva comprato ancora qualche anno prima.
Provenendo da New York non si era arresa di fronte al freddo russo e in breve tempo era riuscita ad abituarsi alla temperatura poco gentile e alle lunghe notti fredde che ti congelavano fino alla spina dorsale.
Tra i suoi vicini di casa, la donna era ormai famosa per vestire in maniera estiva, e ormai nessuno ci faceva più caso.
- Ian!!! Che dia- diavolo stai facendo?!?! Vieni subito giù!!!- prese a gridare quando vide il ragazzo in lontananza, appollaiato sopra a un palo della luce alto qualche metro.
Sorridendo Ian si girò verso di lei e rimase aggrappato con una sola mano al lampione guardandola.
Era un ragazzo di 15 anni dai capelli non troppo lunghi rossi rame, gli occhi verdi e qualche lentiggine sul naso e sulle guance.
Quando si accorse dell’espressione arrabbiata della donna la guardò di traverso, sbuffò qualche volta e si limitò a rispondere: - non è ancora ora! –
- oh si signorino!!!sei lontano un quarto d’ora da casa! E dovevi esserci già mezz’ora fa!- lo sgridò lei, - si può sapere come ti salta in mente di fare certe cose??? Se lo sapesse Alex ti sgriderebbe fino a riempirti le orecchie di epiteti poco simpatici!!!- gridò scherzosamente.
A queste parole Ian saltò giù dal suo trespolo e si avvicinò alla donna: - scusa Amy… mi ero distratto a guardare la città… - pregò il ragazzo.
La donna lo guardò e abbassò lo sguardo di qualche centimetro per essergli di fronte: - non devi farmi prendere certi spaventi, se ti avessi perso non avrei saputo che fare…- lo rimproverò amorevolmente.
Ian la guardò e rispose: - sai che me la caverei meglio di te!- e iniziò a correre in direzione di casa.
- e questa sarebbe una delle tue solite sfide?- gli gridò dietro Amy.
Mentre correva il ragazzino alzò il pugno destro verso l’alto con il pollice sollevato verso il cielo, in segno di risposta affermativa, e la donna cominciò a rincorrerlo.
Dopo pochi minuti Ian era quasi arrivato alla veranda quando vide che sua sorella gli stava di fianco senza fare la minima fatica, mentre lui era già un po’ affaticato.
- come… cavolo… fai??!- le chiese.
Amy sorrise e lo superò con tranquillità, vincendo di pochi secondi la gara che il fratello le aveva imposto.
Quando Ian entrò nella veranda insieme a lei gli disse: - mangio tanta verdura e mi tengo in forma!!- e scoppiò in una sottile risata femminile.
- siediti a tavola, che la carne sarà già fredda e dura- aggiunse poi un po’ più severamente.
Dopo che si furono seduti iniziarono a consumare il pasto e Ian chiese alla sorella di accendere la radio.
- trasmettono sempre la stessa musica!- le  rispose lei.
- volevo sentire il notiziario, mi piace tenermi informato su quello che succede al mondo- la contestò, masticando apertamente un boccone di carne.
- io invece preferisco vivere qui in tranquillità senza sapere le brutalità che mi circondano. Ne vedo già abbastanza lavorando in ospedale centrale.- disse la donna giocherellando con i fagiolini nel piatto.
Ian si alzò da tavola e girò la rotella che accendeva la radio e prima che la sorella potesse fermarlo iniziò la ricerca per un canale radio che si sentisse decentemente.
Sconfitta Amy lo aiutò nella ricerca chiedendogli se cercasse sempre il solito, alla cui domanda il ragazzo rispose di si con un rapido cenno della testa.
Quando furono soddisfatti della sintonizzazione si sedettero e ascoltarono entrambi con attenzione l’emittente radiofonica:
“ Qui è Viktor Klas che vi parla” disse una voce maschile molto profonda “ e Jenny Brown” aggiunse poi una ragazza con un tono più vivace, che fu interrotta da quella precedente: “ gli ultimi rilevamenti riportano che i tassi di mortalità stanno lentamente diminuendo. Qui a Nuova Santiago nell’ultima settimana abbiamo registrato 112 scomparsi, una cifra di gran lunga inferiore a quella della settimana scorsa pari a 243. Le truppe sembrano ritirarsi lentamente per fare ritorno alla loro base operativa, forse con l’idea che non ci siano sopravvissuti.
Raccomandiamo a tutte le persone in ascolto di emettere il minimo rumore possibile nelle ore notturne, e di spegnere assolutamente tutte le luci, in maniera tale da non attirarli nelle nostre stesse case.
Ricordate che anche se siamo pochi, siamo ancora qui e presto torneremo a farci sentire.
Come di consueto quest’ultimo aggiornamento verrà ripetuto ogni ora fino alla prossima edizione.
Un saluto dai vostri cospiratori preferiti, Viktor e Jenny…………”
  
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