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Autore: BeautyLovegood    03/10/2019    4 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo passava e Magic era ancora nelle vite di Crowley ed Aziraphale.

Quando usciva da scuola, l’angelo la portava nella sua libreria per permetterle di fare i compiti in pace e usare i libri al posto del computer per fare ricerche e poi tornavano a casa in macchina con il demone, che controllava sempre che sua figlia avesse il braccialetto magico al polso. Passavano ogni weekend in giro per la città e i parchi di Londra e a volte Magic passava la notte a casa delle sue amichette.

Per quanto riguardava il suo carattere, Anathema considerava la sua figlioccia piuttosto lunatica e non si poteva darle torto. Essendo un’umana con poteri celestiali ma anche demoniaci, un giorno si comportava bene e quello dopo era una vera e propria peste, facendo esasperare soprattutto Aziraphale, mentre Crowley si assicurava solo che il braccialetto magico non lasciasse mai il polso della figlia.

L’ultimo giorno di scuola primaria arrivò in fretta e Magic portò a casa l’ennesima ottima pagella, anche se con qualche piccola nota negativa riguardo la condotta.

- Direi che ti sei meritata un premio, principessina.- disse Crowley firmando il foglio.

- Sei sicuro, Crowley? Non dimenticare che ha fatto degli scherzetti a certi suoi compagni.- disse Aziraphale con le braccia incrociate.

- Ma se li meritavano, Papà Azi! Mi prendevano in giro per i miei capelli o perché ho due papà! Odiavo soprattutto quando chiamavano te Bombolone Rammollito e Papà Cro Cieco Infuocato!- protestò Magic. Aziraphale rimase sconvolto dalle sue ultime parole.

- Be’… in fondo… nessuno è mai morto per un piccolo scherzo.

Crowley avrebbe dovuto ribattere, ma rimase talmente colpito dalle parole del compagno da sorridere.

- Allora, parliamo di questo premio speciale!- esclamò e fece sedere Magic sul divano tra lui e Aziraphale.

- Dimmi, tesoro, c’è un posto speciale dove ti piacerebbe andare? I muri della tua camera hanno bisogno di qualche nuova foto, al Mondo non esiste solo l’Inghilterra.

Magic batté le mani per far apparire il mappamondo di Crowley sulle sue gambe. Era il suo oggetto preferito da quando aveva iniziato la scuola.

- Vorrei vedere tutto il Mondo, ma non saprei da dove cominciare. Voi che cosa mi consigliate?- chiese mentre accarezzava il mappamondo come se fosse un animaletto. Crowley ed Aziraphale si guardarono negli occhi. Loro conoscevano a memoria il Mondo e avevano un sacco di posti preferiti, ma quelli dell’angelo erano fin troppo tranquilli e quelli del demone troppo pericolosi per una bambina di undici anni.

- Facciamo così…- disse Aziraphale e alzò il mappamondo con un gesto della mano per farlo girare davanti a Magic.

- Chiudi gli occhi, alza un dito e quando ti senti pronta, tocca il mappamondo.

Magic fece come il suo padre angelo le aveva detto di fare. Quando riaprì gli occhi, vide che il suo dito aveva toccato…

- Parigi!- esclamò entusiasta.

- Siamo sicuri? Parigi è piuttosto pericolosa…- disse Crowley sfregandosi il mento.

- Non toglierò mai il braccialetto, papà Cro, te lo prometto!

- Non stavo parlando con te, Magic, ma con Papà Azi.

Aziraphale arrossì per l’imbarazzo.

- Oh, uffa, Crowley, hai intenzione di rinfacciarmelo a vita?- protestò, mentre Crowley lo guardava con un sorriso malizioso.

- Credo di sì…

- Di che cosa state parlando?- chiese Magic curiosa, ma Aziraphale lanciò uno sguardo supplichevole a Crowley. Preferiva non far sapere a sua figlia della sua disavventura ai tempi dell’assalto alla Bastiglia.

- Devi sapere, tesoro, che una volta Papà Azi ed io siamo stati a Parigi perché… io volevo fargli assaggiare delle crêpes e le migliori si trovano solo in Francia, ma per qualche strano motivo, erano state tutte rubate da un misterioso ladro. Se me lo fossi ritrovato davanti agli occhi, gli avrei fatto passare a vita la voglia di rubare tante dolcezze!- spiegò Crowley cercando di apparire più sincero che poteva.

Magic non era ingenua, ma avendo un padre demone e uno angelo, aveva imparato che tutto poteva essere possibile.

- Facciamo un patto, Papà Azi: noi andiamo a Parigi e se dovessimo incontrare il ladro di crêpes, batterò le mani per far sparire le sue, così non potrà più rubare niente. Che ne dici?

Aziraphale guardò prima Crowley con gratitudine e poi Magic con dolcezza.

- Ci sto, principessina, ma dovrai far sparire solo le mani e basta, va bene?

I due fecero giurin giurello e poi Magic andò in camera sua a fare le valigie.

- Ladro di crêpes, eh?- commentò Aziraphale mentre guardava Crowley che rideva a bocca chiusa per la sua storiella.

- Sempre meglio che far sapere a tua figlia che hai quasi perso letteralmente la testa per uno stupido equivoco a causa del tuo piatto preferito. Mi devi un favore, angelo.

Crowley lo baciò sulla punta del naso e andò anche lui a fare le valigie. Avrebbe preferito raggiungere Parigi con uno schiocco, ma Aziraphale e Magic insistettero per prendere l’aereo, come fanno tutte le famiglie.

Al momento del decollo, Magic era emozionata.

- Stiamo per volare, che bello!

Il demone e l’angelo si guardarono con un sorriso. Quello non era volare per loro, ma preferivano aspettare che Magic fosse un po’ più grande per farle vedere per la prima volta le loro ali bianche e nere.

Arrivati a Parigi, Magic era fuori di sé dalla gioia. Crowley aveva preso una camera per tre all’Hotel Balzac, uno dei più lussuosi della capitale francese, e con vista sulla Tour Eiffel.

- Voglio vedere la Tour Eiffel, Notre Dame, il Louvre…

- Calmati, tesoro! Siamo appena arrivati!- disse Crowley dopo aver sistemato con uno schiocco le sue cose e quelle di Aziraphale e Magic nel grande armadio della stanza.

- Innanzitutto, andiamo a cercare un posto carino dove cenare. Ho un certo languorino.- propose Aziraphale ammirando la Tour Eiffel dalla finestra della camera.

- Conosco un ristorante che vi piacerà tanto, ne sono sicuro, ma tu, signorina, ti devi cambiare.

Crowley schioccò le dita e i vestiti di Magic cambiarono. Una maglietta a righe nere e bianche orizzontali, una gonna lunga nera e un basco rosso la facevano sembrare una vera signorina francese.

- Oh, Magic, sei bellissima! Anzi… tu es belle!- commentò Aziraphale.

- Merci, papa!- esclamò Magic dopo essersi guardata allo specchio.

Crowley portò la sua famiglia al ristorante Boutary, un posto raffinato che Aziraphale apprezzò molto, ma impedì ad entrambi di prendere il dolce perché voleva portarli a prenderlo in un altro posto.

Si fermarono vicino ad un carretto al centro di un piccolo giardino.

- Cos’è questo profumino, Papà Cro?- chiese Magic annusando l’aria.

- Adesso lo vedrai.- disse Crowley e comprò due crêpes calde e profumate, una per Magic e una per Aziraphale.

- Questa è una crêpe, tesoro. Fai attenzione, è molto calda.- spiegò l'angelo.

Magic diede un morso al suo dolce e lo masticò lentamente. Si era già sporcata gli angoli della bocca, ma sembrava soddisfatta.

- È buonissima! Guai a te se me la porti via, ladro di crêpes!- disse a voce alta guardandosi intorno.

Crowley stava per ridere, ma il suo buonumore sparì completamente quando notò due volti familiari a pochi metri di distanza. Aziraphale se ne accorse e guardò nella sua direzione. Dovette trattenersi per non urlare davanti a tutti.

Hastur e Michele li stavano fissando.

- Papà Cro, Papà Azi, che cosa c’è? Avete visto il ladro?- chiese Magic.

- Ehm… no, amore, era solo un barbone ubriaco. Torniamo in albergo.- tagliò corto Aziraphale e schioccò le dita insieme a Crowley.

- DOV’È MAGIC?!- sbraitarono i due in coro. Pur avendo tenuto entrambi Magic per le spalle, erano riapparsi soltanto loro nella camera d’albergo. Schioccarono di nuovo le dita per tornare nel luogo di prima, ma Magic e persino Hastur e Michele erano spariti. Erano rimaste soltanto le crêpe dell’angelo e della bambina a terra, quest’ultima era più danneggiata dell’altra.

Crowley liberò un lungo e feroce urlo di rabbia che fece tremare tutti gli alberi del giardino. Aziraphale non disse e non fece niente. Era paralizzato dalla paura e dal dolore...

























































Ecco iniziato il dramma di cui vi avevo tanto parlato! E per me inizierà la parte più dura della storia da scrivere... al prossimo capitolo!
  
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