Dedicata
a Mei,
e
lei sa perché. ♥
Piccola lucciola, guidami nella notte
i’ll
stay here
the
provider of that constant sting
they
call love
Kanae
soffiò sulla fiammella e la luce si estinse nella stanza,
posando un
velo d’ombra sui futon freschi di pulito. Con le manine
strette
all’orlo del piumino Kanao l’osservò
muoversi leggiadra fino al
suo giaciglio, ove scostò le lenzuola e
sprimacciò appena il
cuscino; e dall’oscurità le rivolse un sorriso che
sapeva Kanao
avrebbe colto all’istante, anche se non ricambiato.
«Oyasuminasai!»
Nessuna
risposta seguì il sussurro di Kanae, e la dolcezza nella sua
voce
rimase sospesa nell’aria immobile della sera, interrotta solo
dai
loro respiri. Kanao chiuse gli occhi e affondò nel sottile
materasso, così piacevole e tiepido contro le sue membra
intirizzite; il profumo di gigli
spiccava nonostante il delicato sentore di glicine, forse una
personale aggiunta di Kanae o il sapone con la quale Shinobu
l’aveva
vivacemente detersa nel pomeriggio.
Kanao
si volse verso il tatami vuoto accanto a sé, non del tutto
sicura su
dove la minore delle sorelle Kochō potesse trovarsi al momento, ma
una risata intenerita riportò la sua attenzione sul futon
accanto al
suo. Kanae era stesa su un fianco, i capelli raccolti in una morbida
treccia, e come sempre le sorrideva con tutto l’amore del
mondo.
Kanao lo vedeva nella curvatura delle sue labbra, nella minuscola
fossetta che le si formava sull’angolo della guancia
– ma non
capiva. Per sua fortuna, Kanae era sagace abbastanza per entrambe.
Sollevò
un angolo del lenzuolo e, posandovi la mano, le fece segno di
raggiungerla — al che Kanao obbedì senza protestare. Quando si fu infilata
tra le lenzuola Kanae ridacchiò
ancora una volta, accostando i piedi a quelli freddi della sua piccola ospite.
«Sei
preoccupata per Shinobu, eh?»
Kanao
scosse il capo in un pacato cenno di diniego, sempre a debita
distanza da quel calore travolgente che il suo gelo avrebbe potuto
intaccare, ma Kanae la prese per mano con un sorriso.
«Tornerà tra
poco, vedrai. Intanto dormiamo, Shinobu si arrabbierà moltissimo se
ci vedrà
ancora sveglie a quest’ora» le propose calando le
palpebre e
mantenendo ferma la stretta delle dita sul suo palmo; non violenta,
non forzata, le permetteva di
scegliere.
Kanao
avrebbe potuto ritrarsi con facilità. Forse avrebbe potuto
lasciare
che se ne occupasse la sua moneta, ma non voleva davvero separarsi da
quel bagliore che Kanae irradiava anche nel buio e che Kanao non
aveva mai visto, se non nel riflesso di un sole che era a sorpresa
entrato nella sua vita.
→ Angolo
dei Glicini.
A
quanto pare sì, sono ancora qui. Stamattina credevo che
questo
prompt (lenzuola) mi avrebbe messo parecchio in difficoltà
per la
stesura di qualcosa di coerente e non scontato, poi sulla strada
verso l’università eccola:
l’illuminazione. Devo ringraziare il
mini test di francese per questo, anche se di certo non è
andato
come speravo… con tutti quei problemi al sistema
audiovisivo! In
ogni caso, amo le sorelle Kochō e
le prossime stagioni dell’anime mi vedranno sicuramente in
lacrime.
Rip. (E oyasuminasai,
come avrete intuito, significa buonanotte!)
Prima
di svanire in un battito d’ali, vi avviso che ho inserito
qualche
personaggio nell’apposita lista! Se vi va di passare
contribuireste
alla costruzione di questo fandom che, devo dire, sta diventando
molto importante per me. Grazie!
❀ daniverse