Crossover
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Autore: PGV 2    08/10/2019    5 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Gli ultimi Capitoli hanno trattato della guerra segreta che si è combattuta nella Comunità tra il Concilio e gli ADAM, l’organizzazione capitanata da Fontaine, e con questo Capitolo quella guerra finirà!
Avviso subito che sarà praticamente l’unico argomento di cui tratterà questo Capitolo, per le grosse rivelazioni dovrete aspettare il prossimo che sarà parecchio chiarificatore su un punto, ma spero che comunque lo apprezzerete lo stesso :).
Prima del chap però, come sempre, passo all’Angolo dei Commenti:

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Sono contento che anche lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto, essendo un prequel sto cercando di raccontare i fatti più importanti del passato della Comunità cercando però di soffermarmi il meno possibile sui vari anni, perché se dovessi concentrarmi su ogni singolo personaggio in ogni anno della sua vita non finirei più T_T. Diciamo che ho cercato la via di mezzo, e sono contento che per ora stia piacendo molto *_*. Potremmo dire che Fontaine è stato il primo che ha messo sotto scacco il Concilio da quando si sono trasferiti sottoterra, e forse si può parlare anche del futuro dato che i Grim sono stati ragguagliati di tutto grazie al fatto che Altair ha ottenuto l’Occhio dell’Aquila ancora non si sa come, quindi mi sembrava doveroso mostrare quello che è successo quando le due organizzazioni si sono dichiarate guerra a vicenda :). Sfortunatamente, Fontaine sta usando la Primeval Rock nel modo sbagliato, e per questo i potenziamenti vanno a rilento e non sono perfetti, ma in fondo i suoi scienziati non sono Raichi, la mente scientifica più brillante della Comunità, e di conseguenza è “normale” che riducano quei poveri bambini in quelle condizioni T_T. Mi fa piacere anche di averti sorpreso sul modo in cui è morto Stan :) e delle tue ipotesi posso già dire che se Xehanort voleva Stan morto l’avrebbe ucciso già all’epoca della morte di Madame Boss, oppure al primo errore. Alla fine all’epoca ha ucciso la sola Madame Boss perché si è presa la responsabilità di tutto quanto, ed essendo uomo d’onore ha voluto rispettare questa sua decisione pur punendola severamente, basti pensare che, pur avendo sentito dentro la capsula che anche Raichi era coinvolto, non gli ha fatto niente fino a quando non si è ribellato in sede separata ;). Invece per quanto riguarda Doflamingo… beh, potresti non essere andato molto lontano dalla verità, ma specifico meglio più sotto quando ne parlo completamente, mentre per Fontaine mi sembrava giusto che ci fosse almeno una vittima illustre tra le fila del Concilio per mostrare ancora di più quanto Fontaine li abbia messi in difficoltà, anche se c’è da dire che Stan sarebbe comunque morto di tumore entro tre mesi T_T. Per quanto riguarda la spia di Doflamingo infiltrata tra gli ADAM, posso dirti che in questo caso è la seconda ipotesi: Xehanort non sapeva della spia, è stata un’iniziativa di Doflamingo che gli ha svelato solo quando è stato promosso a membro effettivo del Concilio ;). Su Doflamingo hai ragione, poteva agire prima ma non l’ha fatto, e in questo caso la giustificazione è soprattutto una: è Doflamingo. In fondo andato via Fontaine era l’erede di Stan, ed ora che è morto se anche Fontaine sparisce dalla circolazione la malavita sarà tutta sua… non credo ci sia bisogno di dire altro alla fin fine u.u XD ;). Come ultima cosa, purtroppo è così: Agatha ha sempre spiato i Brief fin dall’inizio, anche se non sono mai stati una seria minaccia almeno fino al party di compleanno di Bulma, ed è stata lei a spifferare tutto sul dialogo tra Winry e Bakura, in fondo non era mai stata presentata alla festa, ed ora sappiamo perché T_T. Il problema adesso è che Agatha intende uccidere Bra nella fic principale, ed è inutile dire che il curriculum è stato un po’ “falsificato” per permetterle di avere il posto di lavoro, e come ultima cosa vi consiglio di non sottovalutarla solo perché è anziana, aspettate e vedrete ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Eternity_Paradise0: Ciao Eternity!! :) Spero tu stia bene, io diciamo che mi sono abbastanza ripreso dopo che un mese fa avevo visto tutto crollarmi davanti agli occhi, fortunatamente ho ricevuto delle certezze che mi hanno consentito di riacquistare un po’ il buon umore e, come hai potuto vedere, sto andando avanti a scrivere per fortuna *_* (Era meglio se ti bloccavi perennemente! N.d. Cell) (Ti sarebbe piaciuto -_-‘! N.d. PGV 2) (Eccome!! N.d. Cell) (-_-‘ Lasciamo perdere… comunque sia, sono contento che il Capitolo vi sia piaciuto molto :)! N.d. PGV 2) (Ci sono io, basta e avanza affinché sia bello u.u! N.d. Fontaine) (Taci, che è meglio -_-‘! N.d. Jack Frost) (Spero non ti sia offeso, ma non mi piace parlare di politica in aree di svago, soprattutto in momenti come questi T_T. Comunque, grazie della comprensione, e ti chiedo ancora scusa se mai ti fossi sentito offeso ;)! N.d. PGV 2) (Io sono offeso!! N.d. Cell) (Tu sei di parte, non conti -_-‘! N.d. Malefica) (Ci fa piacere che stiate trovando bello il conflitto tra il Concilio e Fontaine! N.d. Tivan) (Credo che il fascino derivi anche dal fatto che Fontaine li sta tenendo sotto scacco, a differenza di tutti gli altri venuti sia prima che dopo! N.d. Gohan) (Hai ragione, al momento ha lui il coltello dalla parte del manico! N.d. Lloyd) (Vi sbagliate, ce l’ho io. Fufufufufu! N.d. Doflamingo) (Ci arriviamo a quel punto, tranquillo! N.d. Goten) (Non ti pare di esagerare Layla? N.d. Misty) (Già, in fondo sono pur sempre bambini… N.d. Lucinda) (La questione credo vada a rilento perché Fontaine sta usando la Primeval Rock nel modo sbagliato, per questo i potenziamenti che sta facendo hanno tutti dei problemi e richiedono tempo! N.d. Edward) (Lo credo anche io! N.d. Alphonse) (In pratica li hanno drogati! N.d. Madara) (E più volte per di più! N.d. Barbanera) (Ma dai, che sfortuna T_T! N.d. Nina) (Non dirlo a noi!! T_T N.d. Elsa e Jack Frost) (Neppure io sono messo tanto meglio, eh… N.d. Teschio Rosso) (Tu te lo meriti!! N.d. Capitan America) (-_-‘ Evito di parlare che è meglio… N.d. Teschio Rosso) (Eheheheheheh grazie del complimento! N.d. Agatha) (Ho come la sensazione che tu sia l’Agatha di Adventures, quella malvagia… N.d. Sakura) (Naturale, dato che mi sposo pure con la situazione u.u! N.d. Agatha) (La chicca ho preferito dirla subito perché non verrà citata in nessuna delle due fic, ma sarà solo messa indirettamente, di conseguenza era giusto dirvelo direttamente nelle note ;)! N.d. PGV 2) (Per sottolineare anche il mio genio, ovviamente u.u! N.d. Agatha) (Ma questa non la vuole proprio smettere -_-‘! N.d. Ino) (Già, dispiace molto anche a me. Ma sfortunatamente avevo una mia età, ed era normale che mi sarei ammalato prima o poi T_T! N.d. Stan) (Ehm, vorrei ricordarti che sei stato boss della malavita per anni, e adesso fai la vittima?! N.d. Chiara) (Ma io sono una vittima, sono pur sempre stato ammazzato, anche se avevo accettato il mio fato da una vita u.u! N.d. Stan) (… Non gli posso dire nulla, in effetti… N.d. Chiara) (Ma dai, perché tutti questi insulti?! T_T N.d. Hughes) (Beh, fino a prova contraria sei un villain in questa fic, è normale che ti insultino! N.d. Conan) (Ma non è giusto, sono una brava persona!! T_T N.d. Hughes) (Non qui!! N.d. Heiji) (Ma lo capisce?! N.d. Ikki) (Lasciate perdere, è un completo idiota -_-‘! N.d. Envy) (Ma grazie, siete davvero gentilissimi!! N.d. Fontaine) (A dire il vero ti stanno insultando! N.d. Lorenzo) (Appunto! N.d. Fontaine) (… N.d. Quasi Tutti) (… Ma questo è un coglione!! N.d. Bardak) (Linguaggio! N.d. Capitan America) (Piantala, Capitano!! è_é N.d. Teschio Rosso) (Ma grazie anche ad Emmanuel a cui sto simpatico, naturalmente u.u! N.d. Fontaine) (Solo secondo me ha qualche rotella fuori posto?! N.d. Seiya) (No, non sei l’unico a pensarlo… N.d. Shiryu) (Xehanort non l’aveva ucciso perché Madame Boss si era presa tutta la responsabilità, e Xehanort nonostante tutto è un uomo d’onore. Non aveva ucciso neppure Raichi pur sapendo che era colpevole, l’ha punito solo quando si è ribellato a lui separatamente! N.d. PGV 2) (In pratica, sono onorevole u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Parlano dell’altro Xehanort, lo capirai mai?! -_-‘ N.d. Luke) (Fufufufufufufufufu e come al solito ho la situazione in pugno! N.d. Doflamingo) (Vedo che hai anche qualcos’altro in pugno… N.d. Riku) (Ma che?! O_O N.d. Sora) (E da quando tu e Daenerys ve la intendete così?! N.d. Kairi) (Da quando ci siamo alleati, ovviamente! N.d. Doflamingo) (… Come ragionamento torna in effetti… N.d. Aqua) (Posso già dire che Xehanort non sapeva che Doflamingo aveva inserito una spia negli ADAM, l’ha saputo da lui solamente quando l’ha promosso a membro del Concilio in sede separata, prima di quella riunione! N.d. Tivan) (Ok, ma allora perché Doflamingo non ha agito prima?! N.d. Terra) (Perché è Doflamingo! N.d. PGV 2) (… In che senso?! N.d. Winry) (Beh, pensateci. Era il terzo in comando prima dell’abbandono di Fontaine, quando è stato promosso a secondo ed erede di Stan, ed ora che Stan è morto se Fontaine e gli ADAM vengono sconfitti la malavita sarà tutta in mano sua… N.d. PGV 2) (Cioè, volete dire che lui VOLEVA che Fontaine uccidesse Stan e che solo allora la sua spia sarebbe entrata in azione?! N.d. Franky) (… Diavolo. Doflamingo, sei un bastardo stratega! N.d. Nami) (Fufufufufufufu lo so! N.d. Doflamingo) (Non cambierai mai, stronzo! N.d. Law) (Linguaggio! N.d. Capitan America) (Taci!! è_é N.d. Teschio Rosso) (Vedo che gli animi si stanno scaldando, forse è meglio interrompere qui il siparietto con i miei pg. Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

lelec6: Ciao Lelec6 :). Per prima cosa, come sempre, ti ringrazio ancora tantissimo per tutti i suggerimenti che continui a darmi sui personaggi da inserire all’interno della fic, alcuni li ho inseriti proprio grazie a te e per questo ti ringrazio ;). Tuttavia, per quanto riguarda i personaggi Classici Disney, non sono riuscito a trovare spazio ed ho dovuto toglierli T_T. Preciso difatti che all’inizio avevo pensato ad inserire qualche personaggio Classico Disney, anche come riferimento a Kingdom Hearts che è presente all’interno della fic, ma sfortunatamente non sono riuscito a trovargli uno spazio e per questo li ho dovuti togliere e “relegarli” a mera citazione tramite la presenza di Kingdom Hearts nella storia… e la cosa mi è dispiaciuta moltissimo, dato che mi sarebbe piaciuto molto poterli inserire T_T. Ti ringrazio comunque lo stesso per il suggerimento e, qualora avessi qualcos’altro da proporre, non esitare a dirlo, magari mi viene qualche idea per inserire tali personaggi come ho già fatto con alcuni tuoi suggerimenti che vedrai più avanti ;). Grazie ancora tantissimo per tutto quanto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Sayman: Ciao Sayman, sono davvero felicissimo che anche i precedenti Capitoli ti siano piaciuti :). Credo sia la seconda volta dopo la vicenda tra Kenshiro, Madara ed Ichigo che mi incentro su una questione per più di due Capitoli nella fic prequel, e visto che la guerra Concilio-ADAM è stata importante ai fini della trama principale viste tutte le storie che si sono incrociate mi sembrava giusto dedicarci il giusto spazio ;). Beh, non hai tutti i torti nel dire che Kenshiro ha accettato la proposta di Zoro soprattutto per non rimanere da solo XD da quando ha aperto la Scuola di Hokuto non ha avuto nessun allievo, nonostante abbia deciso di essere di manica larga a differenza di Roronoa, e quindi spera che con una nuova disciplina in più da insegnare nella Scuola di Hokuto riesca a trovare qualche allievo… anche se c’è da dire che nei primi periodi erano ancora a corto, poveracci XD. Comunque sia, alla fine Ken e Zoro sono diventati soci, e mi sembrava quantomeno doveroso mostrare anche uno scorcio degli allenamenti tra Kenshiro e Raoul, anche per spiegare come mai Raoul è così forte nella fic principale, e visto che si è allenato con lo Stile di Hokuto pur non conoscendolo credo lo chiarisca piuttosto bene :). Praticamente sì, Frank vuole costruirsi un esercito di Potenziati da usare contro il Concilio e poter conquistare la Comunità, e forse anche la Superficie se ne avesse la possibilità, solo che né lui né gli scienziati sanno come si adopera bene la Primeval Rock, nessuno di loro è intelligente scientificamente parlando quanto Raichi, e per questo hanno potenziato tutti e cinque “a modo loro” T_T. E come sappiamo il potenziamento funzionerà ed otterranno tutti i loro poteri, ma si può immaginare in questi mesi in cui sono stati prigionieri di Fontaine quanto i quattro bambini e Schmidt abbiano patito le pene dell’Inferno T_T. Xehanort ha deciso di adoperare indirettamente L per scovare Fontaine sia per non esporre troppo il Concilio (dato che potrebbe cercare Frank solo tramite la polizia, e non tutti stanno dalla parte degli Illuminati) e sia perché L ha una ragione valida per stanare Fontaine e consegnarlo alla giustizia, quindi potremmo quasi dire che così Xehanort prende due piccioni con una fava u.u XD ;). Fontaine ha ucciso Stan sia per sbarazzarsi del suo ex superiore e sia per mandare un forte messaggio al Concilio, per fargli sapere che lui può ucciderli quando e come vuole e che non devono mettersi contro di lui… peccato che così ha ottenuto l’effetto contrario, visto che ora Xehanort si è davvero rotto gli zebedei ed ha fatto prendere il posto di Stan a Doflamingo, che era già stato designato come suo successore dopo il tradimento di Fontaine u.u XD ;). Eheheheheheheh eh già, aveva una spia da una vita negli ADAM e l’ha detto solo ora che Stan è morto e lui ha preso il suo posto nella malavita e nel Concilio, chissà come mai eh Doffy u.u potremmo quasi dire che è il classico caso in cui tra i due litiganti il terzo gode XD ;). Praticamente sì, Raichi è uno schiavo nel vero senso della parola, ed ecco perché nella fic principale il Concilio ha parlato di qualcuno che ha subito un destino peggiore della morte… Raichi sta lavorando per coloro che odia senza possibilità di ribellarsi e ben sapendo che quando Xehanort avrà finito con lui lo ucciderà, dimmi tu se questa è vita poverino T_T. Credo che dopo l’ultimo chap della fic principale abbiate capito come mai non potevo mostrare prima Agatha nella fic prequel, avrei rivelato prima del tempo che era un agente del Concilio e la sorpresa sarebbe andata a rotoli u.u comunque sia, ora che è infiltrata a Villa Brief sapete perché il Concilio sapeva tutto anche di quello che accadeva in quella villa :). Ti ringrazio tantissimo per tutto il tuo supporto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto alla fine ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Sono felice che riesci sempre a trovare il tempo per leggere e commentare i miei Capitoli nonostante i tuoi impegni, lo apprezzo davvero tanto e ti ringrazio tantissimo per questo!! *_* Purtroppo, è così, i bambini per essere potenziati sono stati torturati pesantemente da Fontaine, e chissà che cosa hanno dovuto subire in tutti quei mesi in cui sono stati prigionieri di Frank T_T su Elsa tra l’altro c’è da dire una cosa, perché lei teoricamente sembra sapere nel presente che cos’è successo all’epoca di Fontaine, ma… non dico nient’altro per evitare spoiler, leggi qui sotto e lo vedrai tu stesso ;). Beh, mettiamola così, Schmidt ci ha provato in tutti i modi a proteggere i bambini dalle torture, ma sfortunatamente a causa di alcuni bracciali che bloccano i loro poteri non poteva fare molto, essendo anche solamente un ragazzo, e per questo veniva continuamente steso… ma almeno ci ha provato, ecco T_T. Non hai tutti i torti, in effetti è un bel mistero quello che sta attorno a Elsa e Schmidt, gli unici che sono riusciti a quanto pare a scappare ed a rifarsi una vita, in un modo o nell’altro, a differenza degli altri… ma sotto questo punto di vista non dovete preoccuparsi, perché proprio il Capitolo qui sotto risponderà a queste domande… almeno in parte ovviamente, per il resto dovrete aspettare ancora qualche chap ;). A L manca ancora un indizio per scovare il luogo dove si trovano gli ADAM e Fontaine perché quest’ultimo è stato molto furbo a nascondere bene le sue tracce, ed anche il detective sta avendo qualche problema purtroppo… ma bisogna dire che, nonostante tutto, L ha capito quasi subito che c’era Fontaine dietro i rapimenti, a differenza degli altri poliziotti che erano convinti fosse stato Stan, e questo è sicuramente un punto a suo favore :). Doflamingo al momento ha solo un agente infiltrato tra gli ADAM, e bisogna dire che è un po’ troppo sospetto il fatto che abbia deciso di farlo “scendere in campo” solamente adesso quando poteva farlo entrare in azione molto prima… qui gatta ci cova u.u. Riguardo Agatha posso già rispondere: il Concilio l’ha mandata a spiare Villa Brief perché Bulma si stava già facendo un nome nella Comunità come persona buona ed altruista, e questo rischiava di spingerla a scoprire qualcosa che non avrebbe dovuto scoprire… senza contare che non va dimenticato che la seconda parte del progetto di Xehanort prevedeva l’Operazione K.B., la cui parte principale era proprio uccidere Bulma, e da questo credo si capisca come mai hanno voluto tenerla d’occhio fin dall’inizio ;) (Ma che sfortuna!! N.d. Bulma) (Scusa, niente di personale u.u! N.d. Agatha) (-_-‘ A me sembra di sì, ma va beh… N.d. Bulma) (Suvvia non sono vanitoso… sono solo realista u.u! N.d. Fontaine) (-_-‘ Certo, continua a ripetertelo e magari diventa vero… N.d. L) (Tsk, per quanto ne sappiamo potrei pure divenire umano u.u! N.d. Cell) (Il che non sarebbe un bello spettacolo, se permetti O_O! N.d. Kazuha) (Ehi!! N.d. Cell) (Ammetto che un po’ mi dispiace per Louvre… N.d. Kairi) (Anche a me… N.d. Ino) (Ehm possiamo sapere come mai Louvre vi sta così antipatico? N.d. Gohan) (In effetti, se è neutrale come mai vi sta antipatico? N.d. Edward) (Magari è perché vi dà gli ordini? N.d. Alphonse) (Può anche essere, ma è probabile che la risposta sia piena di spoiler, e di conseguenza almeno per il momento è meglio non saperlo, non si sa mai u.u XD ;)! N.d. PGV 2) (Giusto mia controparte, questa può essere considerata una grande vittoria per noi. Finalmente niente più insulti!! N.d. Vegeta) (Si accontenta di poco vedo… N.d. Trunks) (Posso anche capirlo sinceramente… N.d. Goten) (Speriamo in bene, dato che come vedi c’è già chi è pronto a godere per il nostro malessere… N.d. Vegeta) (È sempre così, ti ci devi abituare alla fin fine! N.d. Tivan) (Non ha tutti i torti, Maestro… N.d. Lloyd) (T_T Vogliamoci bene, Psyko! T_T N.d. Ash) (Meglio di no, ci manca solo che facciate comunella e siamo spacciati -_-‘! N.d. Misty) (T_T Cattivissima!! T_T N.d. Ash) (Uhuhuhuhuhuh i miei trucchetti, già, eheheheheheheheheh! N.d. Teresa) (O_O Ehm la cosa sta diventando inquietante, meglio se interrompo anche io il siparietto con i miei pg che non si sa mai. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Per sapere cosa ha in mente Doflamingo dovrai aspettare pochissimo, dato che sarà la prima cosa che mostrerò di questo Capitolo, e ti ringrazio ancora tantissimo per la recensione!! :) Spero davvero con tutto il cuore che anche il chap qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick, sono davvero felicissimo che lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto :). Al momento siamo nel bel mezzo della guerra tra gli ADAM ed il Concilio, ed anche se so che molto dello scorso Capitolo è stato quasi “sprecato” volevo comunque mostrare la ricerca dei bambini sia da parte degli agenti che dalla parte del Concilio, e spero di esserci riuscito alla fine *_*. In conclusione, Xehanort è stato lungimirante e ci ha visto lungo, ha lasciato che la polizia reclutasse L in modo che indagasse sulla scomparsa dei bambini, e dato che ad assumere il detective è stato qualcuno non affiliato al Concilio ha fatto comodo pure a loro :). Naturalmente L è molto più intelligente di tutti gli agenti di polizia messi insieme ed ha capito immediatamente che dietro tutto c’era Fontaine, anche perché lo conosce meglio di chiunque altro e sa il suo modus operandi, anche se non è ancora riuscito a trovare la sua base segreta perché gli manca qualcosa, e visto che neanche il Concilio è riuscito a trovarla si capisce la difficoltà T_T. In effetti è una bella domanda, me lo chiedo pure io come faccia L a non ingrassare mai nonostante tutti i dolci che si mangia, ed a tal proposito ti consiglio di vedere il video degli IPantellas dedicato a Death Note, tratta anche questo argomento e mi ha fatto morire dalle risate XD ;). Raoul è stato affidato al caso come consulente di L in pratica, anche perché lo deve tenere d’occhio per il Concilio, e di sicuro è rimasto impressionato dall’intelligenza di L, ed anche dal fatto che a quanto pareva Xehanort aveva ragione su di lui, e visto che Raoul rispetta molto i nemici che sanno farsi valere, come hanno anche mostrato i suoi ultimi chap della fic principale, di sicuro lo rispetta molto, e se L avesse fatto parte del Concilio sicuramente l’avrebbe voluto come compagno :). Effettivamente L e Lelouch insieme sarebbero un’accoppiata micidiale, e la cosa buffa è che in questa fic si rischiava addirittura di vederla… potremmo quasi dire che è una fortuna che in questo momento nella fic prequel Lelouch è solo un bambino, quei due insieme avrebbero fatto faville contro tutti O_O. Gli esperimenti di Fontaine stanno dando risultati molto più lentamente perché nessuno dei suoi scienziati sa come funziona bene la Primeval Rock, nessuno di loro è bravo come Raichi, e quindi improvvisano… facendo soffrire terribilmente i poveri bambini che non hanno alcuna colpa T_T. Non ci avevo pensato, però effettivamente il messaggio è in perfetto stile Joker, hai ragione XD e Stan era ormai malato e dopo tre mesi sarebbe morto, proprio per questo ha comunque accettato la sua morte per mano di Fontaine, tanto era sicuro di morire entro breve, prima o dopo non gli sarebbe cambiato nulla… ed anche se era un criminale efferato un po’ pena lo fa T_T. Questo è vero, Xehanort ha già detto che se i bambini non si schiereranno con il Concilio li ucciderà, di conseguenza se non si fa scrupoli con loro figurarsi con un traditore come Fontaine u.u XD ;). C’è da dire che l’uscita di Doflamingo sulla spia casca proprio a fagiolo, guarda caso rivela di aver sempre avuto un uomo tra gli ADAM dopo che Stan è morto e lui è divenuto il nuovo membro del Concilio, che incredibile coincidenza… Doflamingo vero mattacchione u.u XD ;). Bulma ha chiesto di essere informata perché è preoccupata a morte per tutti e cinque, e già qua si sta iniziando ad intravedere la persona altruista e gentile che poi Bulma diventerà, motivo per cui il Concilio ha dovuto inserire Agatha come spia nella Villa, in fondo se avesse ficcato il naso dove non doveva lei avrebbe dovuto avvertirli… e sappiamo già cosa poi è accaduto nella fic principale T_T. All’epoca Hughes non poteva ancora parlare di Lucy come agente, posso dirlo dato che hai già recuperato l’ultimo chap della fic principale, perché solo attorno ai dieci anni i ragazzi diventano ufficialmente membri del Concilio… non l’ho detto finora perché ha a che fare con qualcosa di spoilerissimo che non posso ancora rivelare, ma mi sembrava opportuno chiarire perché Lucy non fosse ancora membro del Concilio allora ;). Per la madre di Lucy… diciamo che la lascerò segreta, così come il padre di Hughes e marito di Agatha, un po’ di mistero ulteriore nella loro famiglia non fa mai male in fondo, così potete pure sbizzarrirvi con la fantasia per domandarvi chi potessero essere u.u XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, spero con tutto il cuore che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi l’undicesimo Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 11 – LA FUGA DI ELSA E SCHMIDT!



Luogo Sconosciuto, Comunità, 03 Aprile 1931:
Tre giorni erano passati dal fatidico ordine.
Doflamingo si era dimostrato previdente più di tutti i suoi compagni ed aveva fatto infiltrare una sua spia all’interno del gruppo capitanato da Fontaine prima ancora che quest’ultimo decidesse di tradire il Concilio dei Sette.
Grazie a questo, era sempre stato aggiornato di ogni passo compiuto da Frank, ma non aveva mai fatto nulla per fermarlo, ucciderlo o salvare i ragazzi. Sosteneva che il motivo non fosse che voleva prima che il pelato ammazzasse Stan per prenderne il posto, ma tutti dubitavano di questo…
Fatto stava che ormai l’ordine era stato dato, e per questo l’infiltrato, su richiesta di Donquijote stesso, decise di entrare in azione quel giorno stesso!!
Erano le 20:30 di sera e, nonostante l’orario, il magazzino in cui si svolgevano gli esperimenti sui ragazzini era vuoto quasi completamente, non c’era nessuno ad eccezione dei macchinari che venivano adoperate per le ricerche.
Naturalmente erano presenti anche le brande dove i rapiti potevano riposare tra una giornata e l’altra… il problema era che, con tutto quello che subivano nel corso della giornata, nessuno di loro riusciva veramente a dormire.
La notte rimanevano raggomitolati sopra il loro letto a piangere dalla disperazione, pensando ai giorni passati ed a quelli che li attendevano, a tutte le torture ed a tutta la sofferenza che avevano e che avrebbero patito.
Non c’era alcun dubbio che in certi giorni avrebbero preferito addirittura morire piuttosto che continuare a vivere in quella maniera, ma gli uomini di Fontaine facevano di tutto affinché non si suicidassero, e quindi tornavano sempre punto ed a capo.
Quella serata non era tanto diversa dalle altre.
Erano già a letto perché si sarebbero dovuti svegliare presto il giorno dopo a causa di ulteriori esperimenti, e per di più come già anticipato erano da soli all’interno del magazzino tetro come la notte.
Neanche una singola luce era accesa, e questo rendeva l’aria ancora più inquietante del solito, ma ormai i rapiti erano abituati a quell’atmosfera lugubre e non ci badavano… anche perché c’era ben altro per cui terrorizzarsi a morte.
I piccoli Elsa, Jack Frost, Alice e Nina erano raggomitolati sopra i loro letti con le braccia tutte attorno alle gambe che stavano tremando come delle foglie, digrignavano i denti e cercavano di resistere dal piangere come ormai facevano ogni sera.
Schmidt era l’unico che non era sdraiato, era seduto sul bordo della sua branda con entrambe le braccia poggiate sulle ginocchia, la schiena piegata in avanti ed un’espressione molto malinconica in volto, sembrava quasi pensieroso…
Ed in effetti era proprio così. Si stava sentendo inutile per non aver impedito in quei mesi che quei poveri bambini potessero scappare da quel luogo e tornare alla loro vita precedente, ma gli uomini di Frank erano troppo forti per lui, che era solamente un ragazzo.
Anche lui ormai era disperato, e si era ripromesso che qualsiasi occasione gli fosse capitata davanti per fuggire da quella vita l’avrebbe colta al volo, non gli interessava quando e come, l’avrebbe presa sicuramente…
E si poté dire che l’occasione gli capitò immediatamente!!
Improvvisamente… “Meno male, siete tutti qui…”
Una voce nascosta nel buio del magazzino ed anche fin troppo familiare attirò all’istante l’attenzione di tutti i rapiti, al punto tale che Johann si alzò immediatamente in guardia mentre gli altri quattro si limitarono a sollevare i busti terrorizzati.
“Tu?!” disse immediatamente il ragazzo digrignando i denti dal furore.
In quell’istante, colui che aveva parlato si avvicinò subito a passo lento e deciso, fino ad avvicinarsi ai cinque lettini dove erano soliti riposarsi tutti loro… ed in questo modo poterono vederlo in faccia e constatare che avevano intuito bene.
Colui che aveva appena parlato era il ragazzo che era sempre al fianco di Fontaine, il quale indossava i suoi classici abiti e li stava osservando con un’aria molto severa in volto, quasi come se volesse fulminarli!!
Inutile dire che i bambini si spaventarono ancora di più, quel giovane aveva assistito a quasi tutte le loro torture su richiesta del pelato stesso, e non aveva mosso ciglio neanche una volta per aiutarli, per questo i bambini ne erano spaventati e Schmidt lo odiava.
Il biondo era già pronto ad attaccarlo se si fosse presentata l’occasione dato che era da solo… però doveva ammettere che il tutto sembrava fin troppo strano, pareva essere da solo, e le luci non erano state accese…
Difatti il ragazzo, inginocchiandosi in modo da poter vedere meglio i bambini da vicino, disse loro “Fortunatamente siete rimasti tutti nello stesso punto, sarebbe stato difficile rintracciarvi se vi foste separati durante la notte…”
Parole che non suonavano tanto bene nella mente di Schmidt, al punto tale che si fece addirittura più minaccioso a causa di queste parole, intimandogli di stare il più lontano possibile sia da lui che dagli altri.
“Non osare avvicinarti!!” affermò difatti quasi mettendosi in posizione da combattimento “Sei da solo, e grazie agli esperimenti che avete fatto su di noi posso stenderti in un attimo!!”
“Non sono qui per combattere o per torturarvi, ma per aiutarvi…” fu però la pronta risposta del ragazzo.
Mentre i quattro bambini continuavano a limitarsi ad osservare tutto senza fiatare e tremando come delle foglie a causa del terrore che stavano provando in quel momento, Johann non sembrò credere completamente alle sue parole.
“Aiutarci? Se davvero vuoi aiutarci, perché non l’hai fatto mentre ci torturavano per i vostri stupidi esperimenti?!” esclamò in preda alla rabbia il ragazzo.
Il diretto interessato, rimanendo parecchio severo, si limitò a replicare senza tanti giri di parole “… Perché non avevo ancora ricevuto l’ordine dal mio capo di agire!”
Naturalmente quelle sue parole stranirono non poco il biondo, ed anche se esternamente cercò di rimanere un duro internamente si confuse, al punto tale da domandarsi di che diavolo stesse parlando, considerando chi era il suo capo…
“… E perché mai Fontaine ci vorrebbe liberi?! È lui che ci ha fatto questo!!” insistette difatti Johann sempre più dubbioso.
Consapevole che fosse del tutto normale che fossero così terrorizzati, il diretto interessato scelse di non mentire loro e di dire tutta la verità, sperando che gli credessero ed accettassero l’aiuto che stava offrendo loro.
Così, mantenendo un’aria seria, spiegò mentre toglieva i bracciali che inibivano i poteri ad uno ad uno con la chiave che aveva in tasca “… Non è Fontaine il mio vero capo, ma un uomo chiamato Donquijote Doflamingo. Mi ha ordinato di infiltrarmi in questa organizzazione per tenervi d’occhio, aspettando il momento migliore per liberarvi e riportarvi dalle vostre famiglie, purtroppo questo momento ha tardato ad arrivare perché Fontaine vi ha tenuti costantemente d’occhio per questi mesi, e solo adesso ha abbassato la guardia e ci sta permetendo di agire!”
Questo era quello che il successore di Stan gli aveva spiegato… ma non poteva sapere che in realtà quell’uomo l’aveva ingannato, e che se gli aveva ordinato di agire in quel momento era solo perché per lui era arrivato il momento di fare le scarpe a Frank, tutto lì.
Lui però non lo sapeva, e proprio per questo aveva riferito gli ordini del padre di Homing senza esitazione e cercando di essere più sincero possibile, in modo che tutti loro si fidassero di lui e decidessero di scappare.
Schmidt dall’altro lato però non sapeva se fidarsi completamente di lui. In fondo era stato complice delle torture che avevano subito, che fosse in stand by o meno, ed anche se aveva ricevuto ordine di aiutarli… chi gli assicurava che stesse dicendo la verità?!
Essendo un ragazzo, dubitava delle parole di quello che aveva davanti… al contrario, i quattro bambini che erano sulle brande sembravano quasi credergli!!
Grazie al fatto che fosse rimasta in loro ancora un po’ di innocenza, riuscivano a comprendere quando qualcuno aveva buone intenzioni o meno, e nessuno di loro sembrava aver visto cattivi presagi nelle sue parole.
Forse proprio per questo avevano iniziato a calmarsi mentre parlava e la paura lentamente aveva cominciato a sparire. Ogni volta che apriva bocca, capivano sempre più che era davvero dalla loro parte e sempre più si tranquillizzavano.
Volendo essere del tutto sincero con loro, il ragazzo terminò il suo discorso dicendo addirittura “Voglio però chiarire una cosa, non ho alcun interesse verso di voi e, fosse per me, vi avrei lasciati qui a marcire… però il mio capo ed il Concilio dei Sette a cui risponde vi vuole salvi, ed io devo obbedire ai loro ordini volenti o nolenti. Quindi voi non piacete a me ed io non piaccio a voi, ma dobbiamo comunque aiutarci, capito?”
Ed ecco che aveva gettato la maschera e si era mostrato per quello che era!!
Johann si convinse dopo queste parole che anche lui era un poco di buono, ed in effetti non aveva tutti i torti, e si mise quasi in posizione da combattimento pronto a saltargli addosso e tirargli un pugno molto potente.
“Proprio come sospettavo. Avevo ragione a non fidarmi di te, mal…”
“Aspetta!!”
Tuttavia, prima che potesse attaccarlo, il piccolo Jack bloccò a parole il biondo, sorprendendolo al punto tale che si voltò ad osservarlo per capire il motivo per cui aveva deciso di bloccare la sua azione per la prima volta da mesi…
E fu allora che notò che tutti e quattro i bambini, nessuno escluso, stavano sorridendo felicemente e dolcemente, senza avere neanche un grammo della paura che li aveva contraddistinti da quando erano finiti in quel posto orribile!!
Naturalmente quella visione lasciò a dir poco stralunato Schimdt, il quale iniziò addirittura ad osservarli quasi spaventato, come se avesse davanti dei fantasmi e non i piccoli spaventati che aveva ormai imparato a difendere.
“Non c’è bisogno di essere cattivo con lui!” affermò nel frattempo Nina.
Alice aggiunse “Lui è una brava persona, vuole davvero aiutarci!”
Il ragazzo non sembrava però del tutto convinto, dato che cercò di dire “Ma…”
“E se non puoi fidarti del suo giudizio, fidati del nostro!”
… Ecco, quelle parole dette da Elsa furono quasi il colpo di grazia per il poveraccio, il quale si bloccò all’istante consapevole che qualsiasi altra parola detta contro quel tipo avrebbe potuto significare che non si fidava dei bambini.
Era vero che aveva detto che avrebbe colto ogni possibilità di fuga, però il fatto che provenisse da uno dei torturatori non l’aveva del tutto convinto e per questo aveva preferito rimanere sulla difensiva…
A quanto pareva però, le sue parole avevano convinto del tutto i piccoli che ormai accudiva come se fosse un fratello maggiore, e di conseguenza non poteva farci molto… e se poi li avesse davvero aiutati, tanto meglio.
Proprio per questo Johann cominciò a calmarsi e ad abbandonare la posizione da combattimento, anche se nonostante tutto decise comunque di rivolgersi al ragazzo e di pronunciare alcune parole per chiarire la sua posizione.
“… Bada bene, non mi fido ancora di te… ma se puoi davvero riportarci a casa, allora starò dalla tua parte… per ora!”
“Mi sta bene!” al giovane poco importava, gli bastava assolvere al compito che gli aveva affidato Doflamingo e sarebbe stato già soddisfatto.
Proprio per questo, alzandosi in piedi, si girò dando loro le spalle ed intimò “Sbrighiamoci. Dobbiamo approfittarne adesso che non c’è nessuno, non avremo una seconda occasione…”
Sotto questo punto di vista il biondo era d’accordo, proprio per questo annuì convinto ed invitò i bambini a scendere dalle loro brande, azione che fecero senza pensarci due volte, ed a seguire quel ragazzo.
Il sottoposto di Doflamingo iniziò subito a correre a perdifiato in direzione del cancello del magazzino. Conosceva la strada che doveva fare perché l’aveva studiata per tutti quei mesi, doveva solo sperare che i ragazzini stessero al suo passo…
Ma fortunatamente così era. In fondo erano stati trasformati in Potenziati e tutti loro avevano ormai dei poteri, anche se molti non sapevano neppure controllarli, e proprio per questo correndo riuscivano a stargli dietro.
Fu questione di poco tempo e, essendo il magazzino largo e grande solo fino ad un certo punto, arrivarono già in prossimità del cancello, senza neanche una guardia presente o che fosse sbucata fuori dal nulla per fermarli.
Proprio per questo il giovane, sorridendo, poté dire immediatamente “Forza ragazzi, un piccolo sforzo e saremo già fuori!”
Inutile dire che Jack Frost, Alice e Nina quasi si commossero davanti a quella notizia, e qualche lacrimuccia gli scappò dagli occhi. Era bastato un minuto scarso affinché la loro fuga potesse finalmente toglierli da quell’orrendo incubo.
La stessa cosa la stava pensando anche Schmidt, che poté così finalmente sorridere soddisfatto. A quanto pareva li stava davvero aiutando come aveva dichiarato, tutto sommato non era male come pensava per fortuna…
Elsa invece, fu quella che non riuscì proprio a trattenersi.
In quei mesi in cui era rimasta in quella struttura era stata legata, imbavagliata, elettrizzata, quasi vivisezionata, in pratica intrappolata in una spirale di dolore e sofferenza che non riusciva più a sopportare.
Molte volte aveva pensato inconsciamente al suicidio, ma la presenza di Johann le aveva impedito di compiere quel gesto estremo, ed alla fine l’iniziativa della spia per portarli via da lì le aveva ridato un barlume di speranza.
A quella velocità però non ce la faceva ad andare avanti. Voleva andarsene il più in fretta possibile da quel luogo orribile, al punto tale che mentre correva a perdifiato insieme a tutti gli altri non riuscì neppure a trattenere le sue lacrime, che fuoriuscirono quasi copiosamente.
“I-Io… non ce la faccio più…” disse debolmente senza essere sentita da nessuno.
Il passo venne aumentato da tutti i cinque che erano insieme a lei e stavano correndo, lei fu l’unica a non aumentarlo, anzi ad un certo punto sembrò addirittura che stesse per rallentare… ma solo perché voleva buttare fuori tutto in un colpo solo!
“VOGLIO ANDARE VIA DA QUESTO LUOGO ORRIBILE!!!”
Appena ebbe terminato di gridare quelle parole, Elsa aumentò il passo al punto tale che superò immediatamente la velocità di tutti i suoi cinque compagni, dirigendosi dritta verso l’uscita, che era aperta poco davanti a loro, molto più rapidamente di loro.
Inutile dire che gli altri rimasero quasi perplessi dalla velocità che aveva dimostrato in quel momento, probabilmente era un effetto collaterale degli esperimenti che aveva subito dato che era addirittura più veloce di loro messi insieme.
*Wow, che velocità!!* pensò addirittura Nina, che nonostante le sue paure riuscì comunque a rimanere perplessa dalla rapidità dell’amica.
La stessa spia, osservandola stranita, dichiarò *Quindi è a questo che hanno portato tutti quegli esperimenti…*
Era a conoscenza della capacità che la bionda aveva ottenuto grazie alla Primeval Rock che Fontaine aveva adoperato su lei e gli altri… ma non pensava che avesse aumentato addirittura le sue capacità fisiche, quella fu una sorpresa per lui.
Anche Schmidt finì per rimanere parecchio perplesso dallo scatto che aveva compiuto la bambina. Evidentemente aveva sottovalutato i progressi che aveva fatto mentre si trovava sotto i ferri di quel maledetto pelato.
Tuttavia, la loro perplessità dovette durare molto poco, dato che improvvisamente cominciò a sentirsi uno strano rumore proveniente dal soffitto… un rumore che la spia conosceva bene e che non auspicava niente di buono.
*Cos’è questo rumore?! Non sarà…*
Per avere la conferma delle sue paure, il ragazzo sollevò lo sguardo verso l’alto, proprio sopra la porta che stavano per attraversare e sotto cui stava per passare la ragazzina… e lì poté trovare conferma delle sue paure!!
*Oh no!!* “ELSA!! ATTENTA!!”
Troppo tardi, nell’esatto momento in cui ebbe urlato quelle parole, la saracinesca del portone principale del magazzino venne calata ad una velocità a dir poco esorbitante, addirittura più veloce del passo che stava mantenendo in quel momento la bionda.
Inutile dire che, nonostante la sua chiusura indicasse anche un loro intrappolamento all’interno della struttura, i bambini erano più preoccupati della vita della loro amica, che non sarebbe mai riuscita a superare la saracinesca finendo addirittura schiacciata da essa.
“ELSA!!!” gridarono all’unisono Jack Frost, Alice e Drango quasi con le lacrime agli occhi per paura per la loro amica.
Lo stesso Johann era parecchio preoccupato e sapeva che doveva fare qualcosa, tuttavia non poteva correre perché lo scatto che avrebbe fatto non sarebbe stato sufficiente per salvarla, conosceva i suoi limiti nella corsa…
Però al tempo stesso non conosceva i suoi limiti con i salti, ed anche se dubitava che avrebbe potuto fare qualcosa con essi decise lo stesso di provare. O la andava o la spaccava!!
Così, nel tentativo di aiutare la bambina, piegò le ginocchia in basso e compì un balzo in avanti, andando ad una velocità tale che sorprese non solo tutti quanti, ma persino sé stesso dato che non si aspettava uno scatto così enorme!!
Grazie a questo, dopo essersi ripreso parzialmente dalla sorpresa del momento, riuscì ad agguantare la piccola, che tra l’altro non si era neppure accorta di nulla, ed a portarla con sé dall’altra parte della porta esattamente un secondo prima che la saracinesca si chiudesse dietro di loro!!
I due ruzzolarono per circa un paio di metri, prima di fermarsi a terra con il ragazzo che ancora teneva a sé la bambina che per poco non veniva tranciata in due senza accorgersi neppure di quello che stava per accadere.
Comprendendo di essersi salvati per poco, Schmidt disse mentre era ancora a terra “Fiù, l’abbiamo scampata bella…”
La sorella di Anna invece, che non aveva ben compreso cosa fosse accaduto, lo osservò quasi stranita e gli domandò “M-Ma… cos’è successo?!”
“Ti ho salvato la vita. Hai rischiato davvero molto, piccola…”
Alle parole del ragazzo, entrambi si voltarono alle loro spalle… ed effettivamente poterono constatare che la saracinesca era chiusa e che loro si trovavano dall’altra parte e non più dentro quell’edificio…
Anche se a fatica, erano riusciti a superare la porta e ad uscire da quel magazzino!!

La stessa cosa però non si poteva dirla per la spia e gli altri tre bambini, che erano ancora dentro la struttura a pochi passi dal portone chiuso mentre il giovane digrignava i denti dalla rabbia ed i piccoli avevano uno sguardo misto tra il rasserenato e lo spaventato.
Il rasserenato in quanto la loro amica era stata salvata all’ultimo, spaventato… perché a differenza sua e di Johann non erano riusciti a varcare la soglia, e di conseguenza erano ancora intrappolati dentro quel luogo orribile.
“M-Ma cosa…” biascicò debolmente difatti Alice.
“L-La porta s-si è chiusa…” disse debolmente anche Jack Frost.
Nina invece rimase ferma dov’era a tremare con una foglia, mentre le lacrime non smettevano di scendere dai suoi occhi, anche se lo stesso discorso lo si poteva fare anche per i suoi due compagni che erano nella sua stessa situazione.
La spia finì per digrignare i denti e stringere i pugni dal furore. Quello non ci voleva per niente, non solo perché la loro fuga era fallita… ma anche perché la saracinesca chiusa stava ad indicare solo una cosa…
Che erano stati scoperti!!
“Dove pensate di andare?!”
Sfortunatamente i suoi timori si rivelarono fondati nel momento in cui sentì la voce del suo superiore, ben nascosto nell’oscurità del magazzino, che lo redarguiva per il suo futile tentativo di portare via le sue cavie.
Il ragazzo cercò subito di voltarsi verso le sue spalle, da dove sentiva provenire la voce… ma non ce la fece in tempo in quanto otto uomini, con addosso le stesse divise che avevano durante gli esperimenti, furono addosso a lui ed ai tre bambini!!
Tutti e quattro vennero immobilizzati da due uomini a testa, che li presero per lati e li sbatterono al suolo, indossando anche degli speciali guanti che permettevano loro di non subire gli effetti collaterali dei poteri acquisiti dai bambini, anche se non avrebbero dovuto lo stesso temere nulla perché non erano ancora capaci di controllarsi.
In pratica, erano stati intrappolati per l’ennesima volta.
“Aiuto!! Aiuto!!” gridarono all’unisono i bambini non riuscendo più a trattenere la loro paura e la loro disperazione.
Il giovane che aveva provato ad aiutarli invece rimase fermo, anche perché bloccato da quelli che prima erano suoi sottoposti, mentre si malediceva dentro di sé per aver deluso non solo il suo capo, ma anche le cavie di quel pazzo.
Parlando proprio di quest’ultimo, Fontaine uscì dall’oscurità proprio in quel momento, reggendo con la mano sinistra un sigaro acceso e con la destra una pistola simile a quelle che avevano in dotazione i Soldati Presidenziali.
L’uomo si posizionò alla sinistra del suo ex sottoposto, osservandolo in un misto tra il furbetto ed il deluso, probabilmente perché a sua insaputa aveva sentito quello che aveva detto ai ragazzi e, di conseguenza, la sua vera identità.
“Un uomo di Doflamingo, eh…” lo confermò proprio in quel momento con quella singola frase. Bastarono quelle semplici parole per far capire al ragazzo che sapeva tutto quanto, ed arrivati a quel punto non aveva molte speranze di sopravvivere. Se i bambini avevano un valore per Frank, non si poteva dire la stessa cosa per lui…
Proprio per questo, continuando a digrignare i denti, decise di non rimanere in silenzio non avendo più nulla da perdere, e rispose alle provocazioni dell’uomo domandando “… Da quanto lo sapevi?”
“Non lo sapevo in verità, l’ho scoperto poco fa origliando la tua conversazione…” affermò il pelato, anche se si fermò per alcuni secondi prima di proseguire “… Però devo confessare che non mi sono mai fidato di te, per questo ti ho tenuto costantemente d’occhio. Non avrei però mai pensato che tu fossi al soldo di quella carogna…”
“Carogna? Se comparato a te, il Signor Doflamingo è un angelo!” ribatté tuttavia il ragazzo.
Fontaine non era d’accordo “Quell’uomo ha aspettato che facessi fuori Stan prima di farti agire, in modo da togliermi di mezzo e poter governare da solo la malavità della Comunità. Sei ancora convinto che tra i due il male minore sia lui?”
“Assolutamente!!” specificò tuttavia il giovane, che non sembrava comunque voler demordere “Almeno il Signor Doflamingo non ha rapito dei bambini e li ha usati come cavie per i suoi esperimenti!!”
A quel punto il suo ex superiore non controbatté, continuando ad osservarlo con uno sguardo severo, come se non sapesse neppure lui come replicare… o forse perché era interessato a sentire tutto il suo discorso, se avesse altro da dire.
Gli altri che erano insieme a loro non dissero una parola, continuando ad osservare la scena gli uomini del criminale indifferenti ed i bambini terrorizzati. Nessuno di loro stava spiccicando parola perché finché il gangster aveva una pistola in mano era pericoloso.
Il ragazzo fu l’unico a continuare il discorso, chiudendolo esclamando “… Ma ormai è finita. Due di loro sono scappati, e diranno immediatamente alla Polizia dove si trova questo posto. Hai perso, Fontaine!!”
… Sotto un certo punto di vista poteva anche avere ragione, la fuga di due delle cinque cavie poteva rappresentare una seria minaccia per gli ADAM e per i progetti che aveva per l’intera società…
Tuttavia aveva preventivato anche questa possibilità, e proprio per questo Frank fece un sorrisino quasi maligno e rispose al suo ex sottoposto affermando “… Non ancora, giovane stolto. Non ho ancora perso!”
Dopodiché, voltandosi verso la saracinesca chiusa, il pelato parlò ad alta voce esclamando “FATELI FUORI TUTTI E DUE SENZA ALCUNA PIETA’!! SE RIESCONO A FUGGIRE, SAREMO TUTTI FINITI!!”
… Merda, li voleva uccidere!!
Quell’uscita spiazzò addirittura la spia, dato che credeva non avrebbe mai fatto loro del male a causa del valore che avevano per il suo esercito. Evidentemente per tenere nascosto quel magazzino era disposto a perdere alcune delle sue cavie…
In un disperato tentativo di fare qualcosa, il ragazzo provò ad urlare “SCAPPATE!! ANDATE VIA!! NON PREOCCUPATEVI PER NOI, ANDATE!!”
Fontaine, contrariamente a quanto si poté pensare, non lo zittì in quanto era sicuro che non sarebbe servito a nulla quel suo grido. I suoi uomini probabilmente erano già pronti a fare fuoco, e nel giro di pochi secondi quei due sarebbero morti…

Dall’altra parte Elsa e Schmidt non vedevano niente a causa del buio che circondava quel luogo, e l’unica cosa che riuscivano parzialmente a vedere era il magazzino chiuso che si stagliava davanti a loro…
Avevano udito prima il grido del loro carnefice, e successivamente quello del ragazzo che aveva cercato di aiutarli. Non sapevano bene che cosa fare, dato che tutti e due avrebbero voluto andare a salvare i loro compagni di prigionia…
Tuttavia, non fecero neppure in tempo a terminare di pensare che sentirono un rumore provenire alle loro spalle, e quando si furono voltati notarono due uomini di Frank, con le loro classiche divise addosso, che puntavano loro contro dei fucili!
Sembravano già sul punto di sparare, probabilmente li avevano addocchiati dall’esatto momento in cui erano usciti dal magazzino, e stavano solo aspettando l’ordine del loro capo per poterli uccidere seduta stante…
Ordine che era arrivato poco prima!!
“Avete sentito? Avete chiuso, mocciosi!” fu quello che disse uno dei due uomini con il dito sul grilletto, pronto a premerlo così come il suo collega.
Inutile dire che Schmidt si ritrovò del tutto spiazzato e non seppe neppure che cosa fare. Era stato colto alla sprovvista e qualsiasi mossa avesse fatto quei due avrebbero sparato, uccidendoli sul colpo dato che stavano mirando alla fronte.
Erano spacciati, non c’erano vie di salvezza…
Sembrava che anche Elsa l’avesse compreso, dato che stava tremando visibilmente dal terrore e stava cercando di fare un paio di passi all’indietro, anche se dentro di sé sapeva che non sarebbe servito a nulla.
“N-No… v-vi prego, vi prego…” provò a biascicare debolmente la poverina mentre portava entrambe le mani davanti a sé.
Il suo tentativo però non servì a nulla ed alla fine i due uomini, senza perdere tempo, premettero il grilletto.
I proiettili furono sparati rapidamente, ed entrambi chiusero gli occhi consci che fosse arrivata la loro fine… tuttavia accadde qualcosa di incredibile, dato che un muro di ghiaccio si alzò dal pavimento e li protesse all’ultimo!!
“COSA?!” gridarono in coro i due a dir poco perplessi.
Nessuno dei due se ne era accorto perché avevano chiuso gli occhi, però ciò era successo perché la sorella di Anna aveva anche sollevato le mani fino a davanti al volto, volgendo i palmi dritti verso i due nemici.
Inconsciamente, doveva aver attivato i suoi poteri di ghiaccio, che erano intervenuti in sua difesa salvandole la vita da quei proiettili che l’avrebbero stroncata all’istante.
Solo dopo qualche secondo, accorgendosi di essere ancora vivo, Johann riaprì gli occhi… e si accorse di ciò che aveva appena compiuto la sua compagna, rimanendo a dir poco senza parole e strabuzzando gli occhi!!
Non era per il ghiaccio, sapeva già che poteva adoperarlo dato che grazie a delle dimostrazioni dentro il magazzino tutti i cinque rapiti avevano mostrato le loro nuove capacità, ma era per il fatto che Elsa senza saperlo l’aveva controllato per un breve momento.
La bambina era ancora lì terrorizzata e non sembrava neppure voler riaprire gli occhi, proprio per questo il biondo si voltò ad osservarla ancora parecchio perplesso. Nessuno di loro era ancora stato in grado di controllarsi, eppure lei…
*Elsa, ma cosa…* pensò interiormente il giovane ancora perplesso.
“Ma che diavolo è appena successo?!” si domandò nel frattempo uno dei due.
L’altro però, non volendo perdere tempo, esclamò “Chi se ne importa, uccidiamoli subito o il Capo se la prenderò con noi!!”
Bastarono quelle parole a Schmidt per comprendere che non c’era tempo per continuare a rimanere sorpresi, se non agiva in fretta quei due avrebbero sparato di nuovo, e dato che la bambina era ancora sotto shock stavolta non avrebbe potuto fare nulla.
Proprio per questo, prima ancora che loro potessero puntare di nuovo il fucile verso di loro, Johann compì un balzo all’istante verso di loro superando la piccola barriera di ghiaccio e, chiudendo le mani a pugno, assestò due potenti cazzotti contro il loro petto!!
Non l’aveva fatto a caso, grazie agli esperimenti aveva ottenuto una forza sovrumana, talmente grande da poter spaccare le ossa con un solo pugno ben assestato, e proprio per questo ci era andato giù così pesante con loro.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!”
I due uomini subirono tutto l’attacco del ragazzo e, sputando sangue all’interno delle loro tute, finirono per morire sul colpo, essendo stati colpiti in un punto vitale, e si accasciarono al suolo quasi seduta stante.
Caddero di schiena, e la cavia li osservò con uno sguardo severo che non mostrava alcun rimorso. Quelli avevano contribuito a torturarlo per mesi interi, non si sentiva in colpa neanche per un momento per averli uccisi sul colpo.
Subito dopo, Johann si avvicinò al cadavere di uno di loro supponendo che avessero una torcia, in fondo con le luci spente non si vedeva nulla, ed in un modo o nell’altro dovevano essere arrivati lì pur mantenendo le luci spente.
I suoi sospetti si rivelarono fondati quando, ispezionando la sua tuta, trovò legata alla sua cintura una torcia che aveva le batterie cariche, dato che accendendola fortunatamente dette luce, ed anche abbastanza potente per di più.
“Meno male!” si lasciò andare allora il ragazzo.
Fu a quel punto che Elsa si decise finalmente a riaprire lentamente gli occhi… e quando lo fece si accorse del muro di ghiaccio che aveva erette quasi inconsapevolmente e si spaventò quasi, al punto da cadere al suolo di sedere.
“C-Cosa… sono stata io?!”
Nonostante avesse appena rischiato la vita, sembrava più sorpresa di avere evocato quel ghiaccio che per essere scampata alla morte, e questo perché fino a quel momento solo quando perdeva il controllo era riuscita a adoperare il ghiaccio.
In quel momento le si avvicinò Schmidt che, inginocchiandosi per poterla vedere più da vicino, le disse immediatamente “Elsa, non c’è tempo. Dobbiamo andarcene subito!!”
La piccola era ancora abbastanza sconvolta, ma aveva recepito il messaggio dell’amico ed a grandi linee concordava con lui… però non se la sentiva di lasciare indietro i loro compagni di prigionia, soprattutto Jack Frost che era un suo amico.
“M-Ma…”
Comprendendo cosa stesse per dire, il biondo esclamò subito “Non ti preoccupare, noi siamo troppo preziosi per Fontaine e noi due siamo stati un’eccezione solo perché rischiavamo di mandare all’aria il suo piano. Non li ucciderà mai, ed appena avremo chiamato le autorità torneremo a salvarli, è una promessa!!”
In verità la piccola non era del tutto convinta dalle parole del compagno. Di lui si fidava ciecamente, ma temeva che mentre fossero lontani da quel luogo quel malvagio potesse fare qualcosa di terribile ai suoi amici…
Però al tempo stesso era consapevole che loro due da soli non potevano fare granché. Anche i suoi genitori le avevano insegnato che nei momenti di difficoltà chiedere aiuto non era una vergona, di conseguenza non c’erano molte alternative.
Proprio per questo, seppur con riluttanza, la piccolina annuì ad indicare che era pronta ad andarsene.
Avendola convinta, Johann affermò “Bene. Andiamo allora!” dopodiché le prese il braccino sinistro con la mano destra e la sollevò delicatamente da terra.
Poi, grazie alla torcia che aveva rubato ad una delle due guardie, illuminò lo spazio circostante, vedendo che c’erano solamente rocce dappertutto ad eccezione di unica piccola via che si stagliava a diversi metri da loro.
Così, senza perdere tempo, il ragazzo e la piccola cominciarono a correre in quella direzione, abbandonando in questo modo quel luogo orribile che era stata la casa del peggiore periodo della vita…
Beh, abbandonarlo almeno temporaneamente, dato che sarebbero tornati per recuperare i loro amici ancora nelle grinfie di Fontaine!!

All’interno del magazzino era calato un silenzio quasi tombale.
Sembrava quasi che tutti avessero le orecchie ben distese per cercare di capire dalle parole e dalle urla che venivano cacciate dall’esterno che cosa stesse succedendo, ed in effetti si poteva dire che le grida erano state abbastanza esplicite in merito…
Avevano tutti sentito l’urlo cacciato dalle guardie di Frank prima di cadere morte, e da quello era bastato poco a tutti per fare due più due e capire che cosa fosse successo… le due cavie avevano ucciso gli uomini ed erano scappati!!
Coloro che lavoravano per il gangster iniziarono visibilmente a preoccuparsi, non sapendo che cosa fare in una situazione come quella. Erano fortemente legati agli ordini del superiore, qualsiasi cosa succedesse…
I bambini, nonostante fossero ancora parecchio terrorizzati, cacciarono un sorriso a dir poco entusiasta con le lacrime agli occhi. Anche se loro erano stati catturati, almeno i loro amici erano riusciti a fuggire.
Dall’altro lato invece, sembrava che la spia fosse parecchia soddisfatta del risultato finale, al punto tale che gli scappò una risata di pancia e fatta proprio con gusto, quasi a voler dimostrare apertamente il suo disprezzo nei confronti dell’ex capo e la felicità per il fatto che fosse stato fregato.
“Ahahahahahahahahahahah. Sei fregato Fontaine, ora spiffereranno tutto e gli sbirri ti cattureranno!! La tua carriera criminale termina qui!! Ahahahahahahahahahahah!!”
A quanto pareva però sembrava aver toccato un tasto dolente, dato che il secondo dopo in cui ebbe terminato di parlare fu sparato un proiettile!
A spararlo fu Fontaine, il quale aveva mirato alla testa del suo ex sottoposto, stroncandolo in questo modo sul colpo. Da quando l’aveva tradito aveva perso ogni valore per lui, di conseguenza era solo questione di tempo prima che lo facesse fuori, e dovendo sfogarsi in quel momento ne aveva approfittato…
A parte quello però, aveva sollevato una questione molto importante quell’infame. Quei due potevano davvero recarsi alla polizia e raccontare tutto quello che avevano visto mentre erano suoi prigionieri.
Si trovavano davvero in una gran brutta situazione. Doveva ragionare ed alla svelta se voleva sperare di mantenere il suo laboratorio ed il suo esercito ed al tempo stesso sfuggire alla polizia che sarebbe arrivata da un momento all’altro.
Doveva pensare, ed in fretta…

Tuttavia, nei suoi calcoli non aveva potuto minimamente sospettare che la spia aveva calcolato ogni singola eventualità.
Sapeva che c’era il pericolo di essere scoperto prima di portare a termine il suo compito, così come la possibilità di essere ucciso da Fontaine stesso prima di essere riuscito a salvare le sue cinque cavie da laboratorio.
Anche Doflamingo ne era consapevole, ed aveva preparato un piano di riserva.
Aveva programmato su uno dei computer che utilizzava l’organizzazione criminale di Donquijote un messaggio anonimo diretto alla polizia, ed aveva collegato il suo invio alla forza vitale del ragazzo che aveva infiltrato negli ADAM.
Il dispositivo l’aveva fatto costruire da Raichi, l’unico in grado di riuscirci in tutta la Comunità, e per una volta lo scienziato si era detto favorevole a costruire un congegno per il Concilio. Anche lui era del parere che Frank andasse fermato ad ogni costo.
Con la morte del giovane e la fuga dei soli Schmidt ed Elsa, il piano della spia era andato a farsi friggere, ma proprio per questo il PC, così come era stato programmato, fece partire l’e-mail il secondo successivo alla morte del ragazzo.
Destinazione… la Centrale di Polizia!!

Al suo interno, in quel momento, c’era il panico quasi generale.
Erano mesi che quasi tutto il commando era impegnato nella ricerca di Fontaine e della sua organizzazione, anche grazie al fatto che il crimine organizzato sembrava quasi essersi arenato momentaneamente, ma non avevano ottenuto i risultati sperati.
Del pelato ed i suoi uomini non c’era traccia da nessuna parte, e proprio per questo i vari poliziotti non sapevano neppure che pesci pigliare, domandandosi dove potessero essersi cacciati dato che avevano perlustrato ogni area della Comunità.
La Centrale di Polizia al suo interno era organizzata quasi come una struttura della Superficie, dato che nella hall erano disposte le varie scrivanie dei poliziotti che, quando non erano di pattuglia, dovevano lavorare al suo interno e/o compilare moduli.
Era abbastanza estesa l’area e, una volta al suo interno, si poteva trovare al primo piano l’insieme delle scrivanie, tutte separate le une dalle altre, oltre che le varie direzioni da prendere per recarsi negli altri luoghi della struttura.
Parallelamente all’ingresso difatti, si trovava una scala che conduceva ai piani superiori, dove si potevano trovare le centraline e gli ufficili dei capi, oltre che la sala interrogatori e i vari laboratori per le analisi.
Non c’era molto altro al primo piano, dato che essendo una hall era stata predisposta per lo più per le emergenze, in modo che i poliziotti fossero pronti ad uscire dalla struttura al primo segnale di pericolo, e per accogliere chi doveva denunciare qualcosa.
Tra le varie scrivanie si poteva notare anche L, dato che da quando aveva accettato di collaborare con la polizia al caso di Fontaine gli era stata fornita una scrivania tutta sua, adibita esattamente come tutte le altre.
Presentava sul tavolo un computer, un mouse con tappetino, dei vari blocchi dove si trovavano tutti i fogli che archiviava il ragazzo, un bicchiere con all’interno penne e matite in caso di bisogno e, infine, una sedia girevole davanti ad essa.
Naturalmente il nero vi era seduto sopra al suo tipico modo, e con il suo classico sguardo quasi inquietante stava osservando il monitor che era davanti a sé… anche se in teoria il computer non era acceso e quindi era vuoto…
Raoul era insieme a lui, dato che era stato deciso che avrebbe collaborato con il giovane a quel caso, e lui aveva accettato in quanto, se fosse riuscito a risolverlo, una buona promozione non gliel’avrebbe tolta nessuno.
Solamente che doveva ammettere che era davvero molto… diciamo strano lavorare con quel tipo.
Si apriva davvero molto poco, non condivideva quasi mai le sue intuizioni se non era lui stesso a chiedergliele, e non sembrava neppure interessato ad averlo come compagno, lo teneva al suo fianco solo per avere un assistente.
Quella situazione era davvero sfiancante, tuttavia non doveva perderlo di vista perché doveva riferire al Concilio dei Sette ogni aggiornamento che ci fosse stato sul caso e che fosse arrivato da quell’investigatore.
E il fatto che in quel momento stava fissando uno schermo vuoto con uno sguardo agghiacciante non aiutava di certo a migliorare la situazione. Fortuna voleva che arrivasse alle soluzioni molto prima degli altri, altrimenti si sarebbe chiesto che diavolo rimaneva al suo fianco a fare…
Cercando di rompere quel momento di silenzio tombale, almeno tra loro due dato che attorno c’era un baccano incredibile a causa dei loro colleghi che stavano lavorando, il bianco provò a dire qualcosa legato al caso.
“Ancora niente. Sono mesi che stiamo indagando, ma non c’è ancora nessuna traccia né di Fontaine né dei ragazzi rapiti… dove si saranno cacciati?!”
Aveva detto l’ovvio e lo sapeva bene, ma lo riteneva giusto un modo per instaurare una discussione con il collega che, al contrario, sembrava fin troppo restìo a voler condividere le proprie impressioni con gli altri.
Ed in effetti sembrò funzionare, dato che il nero affermò subito “Sono ancora nella Comunità, questa è l’unica cosa sicura…”
“Lo sapevamo già. Non aiuti sottolineando l’ovvio!”
“Potrei dire la stessa cosa anche di te…”
… E lì non poteva effettivamente dire nulla, dato che solo per instaurare una qualsivoglia linea di dialogo con lui aveva ribadito solamente un concetto che ormai sapevano tutti quanti e che non era mai stato messo in discussione.
Tuttavia sembrò lo stesso aver smosso qualcosa dato che L, mordendosi l’unghia del pollice destro, esclamò “Solo un indizio. Mi manca unicamente un indizio per scoprire dove sei nascosto. Fontaine, non puoi nasconderti per sempre…”
Cavolo, sembrava davvero ossessionato da quell’uomo. Non sapeva bene quali trascorsi c’erano tra quei due, anche perché quasi tutti ignoravano il suo vero nome o la sua vera identità, però lo odiava profondamente e si vedeva.
Tra l’altro, sembrò quasi che il desiderio del detective si fosse realizzato in quel preciso istante, dato che all’improvviso lo schermo del PC davanti cui si trovava il ragazzo si accese, segnalando l’arrivo di un’e-mail anonima!!
Naturalmente il giovane rimase sorpreso dalla cosa, al punto da dire senza però scomporsi “E questa cos’è adesso?”
Anche Raoul finì per gettare uno sguardo verso il computer, notando in questo modo che si trattava di una lettera anonima, e di conseguenza proveniente per forza di cose o da un membro del Concilio oppure da un suo affiliato…
Però, da quanto sapeva, non era in programma che venisse mandata una lettera al detective, si stava domandando che cosa potesse essere… a meno che non ci fosse il zampinio di Doflamingo dietro quella storia…
Quel tipo era stato enigmatico fin dal primo momento che aveva messo piede nell’organizzazione, e sosteneva di avere la situazione sotto controllo con Frank grazie alla spia che aveva infiltrato negli ADAM…
Che quell’e-mail avesse a che fare con quel piano?!
Non sapendo che cosa l’albino stesse pensando per ovvi motivi, L finì per controllare per bene l’e-mail in modo da verificare di cosa si trattasse… anche se davanti ad entrambi comparve un messaggio scritto in codice!!
Il futuro Comandante non sapeva bene che razza di linguaggio fosse, ma era chiaro che non si trattasse dell’inglese, la lingua usata per la maggiore all’interno della Comunità, e neppure di una delle altre che popolavano la Superficie.
Sembrava quasi essere… una lingua antica.
Quella per lui fu la prova definitiva che c’era Donquijote dietro quell’e-mail, e non escludeva neppure che il Gran Maestro fosse a conoscenza di quel messaggio, visto che i due si erano confidati prima che il biondo entrasse negli Illuminati.
Che quella… fosse la lingua dei cosiddetti Antichi?!
Probabile, ma era un’eventualità che andava anche scartata, dato che anche se era stata fatta passare come una lingua di un popolo vissuto molto tempo prima nella Comunità non tutti sapevano leggerlo e scriverlo…
Però in fondo si stava parlando di L, il miglior detective della società ed una delle persone più intelligenti della Comunità, forse lui sapeva di cosa si trattasse e sapeva anche tradurre passo per passo quanto c’era scritto.
Doveva solo aspettare e vedere… anche se il giovane rimase fisso ad osservare le strane scritte con il suo classico sguardo agghiacciante e senza far trasparire neanche la più piccola emozione. Chissà che cosa stava frullando nella sua testa…
Improvvisamente però, in maniera del tutto inaspettata, L inarcò un sorrisino quasi furbetto, che tra l’altro fatto da lui che difficilmente sorrideva sembrava ancora più agghiacciante, come se avesse compreso che cosa ci fosse scritto.
“Finalmente… l’indizio che stavo cercando…”
Dopo aver pronunciato queste parole, il ragazzo voltò la sedia in direzione del suo collega, senza mai perdere tra l’altro il sorrisino di prima, e dichiarò “Raduna quanti più uomini possibile. È ora di andare…”
Delle parole davvero enigmatiche le sue, che fecero domandare all’albino di che diavolo stesse parlando. Che forse quel linguaggio contenesse la locazione della sede centrale degli ADAM?! Era possibile…
Ma per averne la conferma preferì chiedere al giovane “… Per andare dove, per la precisione?”
La risposta arrivò praticamente subito, dato che il nero affermò continuando a mantenere il sorrisino “… A catturare Fontaine ed i suoi uomini, naturalmente!!”
Inutile dire che, appena udì quelle parole, il futuro Comandante si stupì non poco. Allora aveva ragione, quell’e-mail doveva provenire da Doflamingo o dalla sua spia infiltrata e conteneva la locazione del nemico!!
Ma a questo punto perché non l’aveva condivisa con l’intero Concilio dei Sette se già sapeva dove si trovava?!
Quel tipo non gli piaceva per niente, anche se l’aveva negato non escludeva che davvero avesse aspettato solamente la morte di Stan in modo da prenderne il posto e solo allora uccidere Fontaine…
Comunque fosse, finalmente sapevano dove si trovava e potevano andarlo a prendere, tra l’altro in L poteva leggere chiara soddisfazione per il risultato ottenuto, a quanto pareva non vedeva l’ora di mettere le mani addosso alla sua nemesi una volta per tutte.
A quel punto non rimaneva altro da fare che radunare quanti più uomini possibili, come richiesto dal detective stesso, ed andare a stanare Frank!!
Nessuno di loro sapeva della fuga di Elsa e Schmidt in quanto il messaggio era stato mandato mentre loro erano ancora intenti a scappare dal magazzino, ma se tutto fosse andato bene li avrebbero incrociati strada facendo, prendendo in questo modo due piccioni con una fava.
Non solo avrebbero salvato i cinque rapiti che erano diventati cavie da laboratorio, ma avrebbero messo anche fine agli ADAM una volta per tutte!!

Fu questione di poco tempo.
Si fecero più o meno le 23:00 quando arrivò la notizia a Fontaine.
Quest’ultimo, in quel momento, si trovava ancora all’interno del magazzino, dove aveva fatto riaccendere le luci dato che la trappola ai danni della spia e dei ragazzini aveva funzionato, anche se purtroppo solo parzialmente dato che due di loro erano riusciti a fuggire.
Tra gli uomini appartenenti all’ADAM c’era un bel po’ di panico, dato che Elsa e Schmidt erano riusciti a fuggire e potevano avvertire le autorità, però nonostante questo Frank li aveva invitati alla calma mentre rifletteva su che cosa fare.
Per evitare di correre pericoli, aveva fatto sedare Nina, Alice e Jack Frost in modo che non fuggissero più, e difatti in quel momento stavano riposando sulla branda che era stata predisposta loro alcuni mesi prima.
In tutto quello, i componenti del gruppo stavano gironzolando all’interno del magazzino nervosi mentre attendevano le disposizioni del loro comandante, il quale in quel momento si trovava al centro del magazzino che stava pensando.
Teneva il volto basso e con la mano destra reggeva il suo classico sigaro acceso, anche se stava battendo il piede sinistro al suolo molto velocemente, simbolo che era parecchio nervoso in quell’istante e non sapeva cosa fare.
Quei due maledetti esperimenti rischiavano di mandare all’aria anni ed anni di progettazione, e tutto perché uno stupido ragazzino di cui non si era mai fidato si era rivelato essere solamente un doppiogiochista di Doflamingo… quel maledetto…
Doveva però cercare di mantenere la calma, così agitato non sarebbe mai riuscito a trovare la soluzione perfetta al suo problema, doveva fermarsi e cercare di capire quale fosse la cosa migliore non solo per lui, ma per la sua intera organizzazione…
Tuttavia non fece neanche in tempo a terminare di pensare che… “Capo!!”
Uno dei suoi uomini, che era entrato nel magazzino in quel momento, aveva gridato il nome del suo superiore correndo verso di lui come un forsennato, significava che aveva qualche notizia davvero molto importante da comunicare.
In effetti sembrava addirittura agitato, e fu proprio questo ad attirare l’attenzione non solo dei membri degli ADAM, ma anche del pelato stesso che si voltò verso di lui, anche se cercando di trasparire calmo.
“Che cosa succede?!” domandò immediatamente l’uomo.
L’altro, senza neanche cercare di riprendere fiato per la corsa fatta, parlò tutto di seguito e mantenendo il suo volto preoccupato, a simboleggiare l’enorme pericolo che stavano correndo tutti in quel momento.
“C-Capo. Non so come, ma la Polizia ha scoperto la locazione della nostra base segreta!! Qualcuno ha parlato, e non sono stati i due mocciosi perché non sono ancora arrivati in una metropoli della Comunità!! Stanno venendo qui, e ci cattureranno tutti!!”
… COSA?! Ma che… che diavolo era successo?!
Inutile dire che il panico si scatenò immediatamente tra tutti coloro che erano presenti nel magazzino, e tutti nessuno escluso iniziarono a preoccuparsi enormemente non solo per il loro piano, ma anche per la loro vita!!
“Eh?!” “Oh no, quella maledetta spia ha parlato prima di venire qui!!” “Siamo spacciati!!”
Questi erano i commenti più diffusi all’interno della struttura, e nonostante nessuno stesse scappando a destra ed a sinistra terrorizzato si poteva comunque leggere la paura nei loro volti, erano preoccupati e si vedeva.
La stessa cosa la si poteva dire anche per Fontaine, che digrignò subito i denti e strinse il pugno destro dalla rabbia. Avevano ragione, quel ragazzo doveva aver mandato un messaggio alla polizia prima di venire lì, spiattellando così la locazione della loro base segreta.
Maledetto, erano bastate tre ore per distruggere tutto il suo impero in poco tempo. Non c’erano i minuti materiali per raccattare tutto e scappare a gambe levate, se Elsa e Schmidt erano ancora nel tunnel significava che la polizia si era messa sulle loro tracce da almeno un paio d’ore, e non mancava molto prima che fossero lì…
Non poteva crederci, anni ed anni di progettazione erano davvero andati a quel paese, tutto il suo lavoro, tutta la fatica che ci aveva impiegato… tutto andato in malora a causa di un astuto stratagemma di Donquijote, che era stato più furbo di lui.
Ormai era finita, non potevano salvare i loro progetti e le loro vite… ma poteva quantomeno salvare la sua vita!!
“Calmatevi!!” vedendo che erano ancora parecchio agitati, provò a tranquillizzare tutti i presenti con un unico urlo che attirò la loro attenzione.
Tutti a quel punto si voltarono a guardare il pelato, il quale dopo aver tirato un colpo del suo sigaro ed aver buttato fuori il fumo asserì “State calmi e non agitatevi. Abbiamo ancora tempo prima che siano qui se ciò che dice è vero, dobbiamo solo trovare un modo per contrastarli e dopo potremo trasferirci in un'altra locazione segreta…”
“Ma come possiamo combatterli, Capo? Hanno dalla loro parte Raoul, che si allena con un Maestro della Scuola di Hokuto!!” specificò tuttavia uno degli uomini.
Così Frank, senza tanti giri di parole, esclamò “Qualcosa mi inventerò, non preoccupatevi. Voi dovete solo stare qui, tenere in mano i vostri fucili ed attendere le mie disposizioni. Finora non vi ho mai dato motivo di dubitare di me in fondo, giusto?”
Si stava riferendo soprattutto alle sue idee, dato che per mesi interi era riuscito a nascondere le loro attività all’intera Comunità e solo un traditore infiltratosi fin dall’inizio era riuscito a mandare in fumo tutto quanto.
Proprio per questo, seppur leggermente con riluttanza, tutti affermarono “… S-Sì, Capo!”
“Molto bene!” dopo aver detto ciò, l’uomo si girò dando le spalle a colui che aveva dato l’annuncio e cominciò ad allontanarsi da lì, per raggiungere il fondo del magazzino.
“Io adesso penserò ad una strategia per abbattere i nostri nemici, tuttavia mi isolerò per essere sicuro di non avere distrazioni. Voi rimanete qui, e mantenete la guardia alzata, intesi?”
“Intesi!!” dichiararono tutti quasi mettendosi sull’attenti.
Era vero che poteva sembrare quantomeno sospetto il comportamento del loro superiore, ma come aveva detto lui stesso non avevano motivo di dubitare di lui e si era ampiamente meritato la loro fiducia, proprio per questo rimasero tranquilli e decisero di obbedire ai suoi ordini.
Dovevano solo attendere ed avere fiducia nel loro Capo. Avrebbe trovato un modo per affrontare quei poliziotti e respingerli, ed a quel punto anni di cospirazione non sarebbero stati buttati al vento, ne erano certi.
Un vero peccato però che tutti loro ignoravano i veri piani di Fontaine, e che senza saperlo sarebbero stati delle vittime sacrificali…

“NON MUOVETEVI!!”
Passò solamente un quarto d’ora, un periodo addirittura inferiore a quello pronosticato da tutti quanti, prima che la polizia raggiungesse il luogo dove si trovava il magazzino di Fontaine con un plotone ben assortito di uomini!!
Il primo a parlare fu Raoul, il quale sfondò la saracinesca con un unico pugno ben assestato ed invitò tutti gli uomini di Fontaine a rimanere dov’erano. Avevano ordine di ucciderli se opponevano resistenza, e tutti lì preferivano non mietere vittime.
I membri dell’ADAM vennero colti alla sprovvista, e nell’esatto momento in cui la porta del magazzino fu sfondata si allarmarono non poco, puntando i loro fucili contro l’ingresso dell’edificio per precauzione.
Appena videro poi che a parlare era stato il bianco, si tennero pronti a sparare immediatamente. Sapevano bene che non avevano speranze contro di lui, e che l’unico modo che avevano per vincere era l’elemento sorpresa…
Tuttavia, anche gli agenti avevano l’effetto sorpresa dalla loro parte, e da dietro l’uomo partirono dei proiettili mirati ai sottoposti di Frank, dando così inizio ad un conflitto a fuoco che, nonostante le apparenze, durò davvero poco.
La polizia aveva più armi e più uomini rispetto a quelli di Fontaine, e questo unito a Raoul, che riusciva a schivare le pallottole facilmente e stendeva personalmente alcuni degli uomini del pelato con un unico pugno o calcio, portarono la situazione dalla loro parte.
La maggior parte dei sottoposti dell’ex braccio destro di Stan morirono sotto i proiettili dei poliziotti, mentre altri vennero solamente feriti e, proprio per questo, vennero arrestati seduta stante dalla pattuglia appena giunta sul luogo.
Solo quando la situazione si fu calmata L, che aveva seguito il gruppo ed era rimasto in disparte per non essere coinvolto nella lotta, si fece largo tra gli agenti ed entrò in questo modo nella struttura, potendo così osservare la situazione davanti a lui.
La polizia era riuscita ad uccidere la maggior parte dei presenti ed a catturare i restanti, alcuni strani macchinari erano sparsi in giro per tutta la struttura… ma soprattutto, non c’era traccia né di Fontaine né dei rapiti!!
Tutto ciò era alquanto strano, se per davvero quello era il luogo dove gli ADAM si erano rifugiati fino a quel momento, e tutto farrebbe supporre di sì, dov’era finito il burattinaio? E le sue marionette inconsapevoli?!
*Qui qualcosa non quadra…* fu il pensiero immediato del ragazzo.
Proprio allora, Raoul gli si avvicinò con fare autoritario ed al tempo stesso soddisfatta, ed informò il nero dei risultati di quell’attacco “Signore, abbiamo catturato tutti i sottoposti di Fontaine ad eccezione di uno, un ragazzo di cui abbiamo trovato il cadavere poco più fuori. Sfortunatamente non c’è traccia di lui, e neppure dei ragazzi rapiti, ma abbiamo trovato una strana botola vicino al cadavere del ragazzo. Temiamo che l’abbia usata per scappare insieme ai ragazzini, lasciando così indietro tutti i suoi uomini…”
L’espressione del giovane non cambiò di una virgola, almeno apparentemente, dato che si limitò a dire “… Capisco, grazie Raoul…”
… Ma in verità dentro di sé era furente!!
Aveva perso l’occasione perfetta per mettere le mani sul suo arcinemico, e per di più quest’ultimo era riuscito a fuggire insieme a quei bambini ed aveva abbandonato i suoi sottoposti a loro stessi, lasciandoli morire e/o catturare!
Un comportamento tipico di quel pelato, al punto tale che il detective digrignò i denti dalla rabbia e pensò subito *Non sei cambiato di una virgola, Frank. Pensi sempre e solo a te stesso e lasci gli altri a morire per te… spregevole eri, e spregevole sei rimasto!!*
Tuttavia, mentre lui si stava crogiolando nella rabbia per non aver acciuffato il criminale, l’amico di Kenshiro non poté non ammettere di starsela ridendo sotto i baffi. Tutto era andato proprio come aveva previsto il Gran Maestro, compresi i ragazzini.
Fontaine non li aveva portati via, aveva pensato solo a salvare la sua pellaccia. I rapiti erano rimasti lì, ed era stato il Concilio a farli sparire prima che la polizia invadesse il magazzino e catturasse chi si trovava al loro interno!!
Avevano preso due piccioni con una fava, avevano fermato Fontaine ed al tempo stesso si erano appropriati dei suoi Potenziati, meglio di così non poteva andare!!
L però ignorava quanto era veramente accaduto, era sempre convinto che fosse stato il pelato a sparire portandosi dietro i giovani, ed era intenzionato più che mai a trovarlo ed a consegnarlo alla giustizia una volta per tutte!
Ed anche a recuperare i ragazzini, anche loro erano una priorità… ma quella principale per lui era chiudere i conti con colui che gli aveva rovinato la vita!!
L’unico problema era che non sapeva da dove cercare, poteva essere andato in qualsiasi luogo ed essersi nascosto in qualsiasi angolo della Comunità. Si era nascosto alla loro vista per tutto quel tempo, e quella possibilità rappresentava un problema.
Doveva trovare un modo per localizzarlo facilmente ed il più in fretta possibile… e forse c’era un modo per riuscirci…
Mentre si recavano lì, gli agenti avevano trovato un ragazzo ed una bambina, che corrispondevano quasi perfettamente alla descrizione di due dei cinque rapiti di qualche mese prima, e li avevano subito presi in custodia.
Alcuni poi avevano proseguito fino al magazzino, mentre circa sei agenti avevano deciso di accompagnare i due giovani alla Stazione di Polizia, per farli riposare e farli riprendere psicologicamente dal trauma che visibilmente avevano subito.
Potevano essere la sua occasione per stanarlo… però non poteva aspettare che si riprendessero, doveva farli parlare!
E subito!!

Stazione di Polizia, Fantacity, Comunità, 04 Aprile 1931:
“Dove eravate?!”
“Non lo sappiamo, ve l’abbiamo detto!!”
Passò un giorno intero, e di Frank Fontaine si persero le tracce proprio come aveva temuto L, non si sapeva bene dove conduceva il tunnel che a quanto pareva aveva usato per fuggire in quanto era stato fatto crollare a metà percorso.
Il pelato era stato bravo a dileguarsi, e chissà dove era andato a finire. La polizia lo stava cercando in quasi tutta la Comunità, ma fino a quel momento non era riuscita a trovare traccia dell’uomo da nessuna parte, sembrava quasi sparito nel nulla…
Il detective non aveva accettato di aver mancato proprio l’obiettivo per cui aveva accettato quel caso, e proprio per questo senza perdere tempo decise, la mattina successiva, di fare quello che si era prefissato il giorno precedente…
Interrogare i due ragazzi trovati nel tunnel!!
Erano le 13:00 ed il nero, insieme a Raoul, aveva condotto Elsa e Schmidt, che erano ancora in custodia delle forze dell’ordine, all’interno della sala degli interrogatori che era posta al secondo piano della Stazione di Polizia.
L’interno era vuoto, ad eccezione di un tavolo grigio al centro con quattro sedie, due che davano le spalle ad una grande parete di vetro che non rifletteva quello che c’era dall’altra parte, e due che davano le spalle al muro parallelo a quella specie di vetro.
Quelli che stavano dando la schiena alla parete in quel momento erano Elsa e Schmidt. La prima aveva il volto basso e triste ed entrambe le mani unite all’altezza delle ginocchia, mentre il secondo, anche se aveva pure lui il volto basso, sembrava più indifferente ed aveva le mani poggiate sul tavolo.
Di fronte a loro invece c’erano L e Raoul. Il nero era seduto nel suo classico modo mentre li osservava con il suo solito sguardo inquietante, mentre il bianco sembrava più freddo e distaccato e teneva le mani poggiate sulle ginocchia.
Ormai stavano andando avanti da circa quindici minuti, però non stavano riuscendo a ricavare nulla dalle dichiarazioni dei due… e ciononostante il detective non sembrava voler mollare e voleva continuare ad interrogarli!!
“Ve lo domanderò un'altra volta. Dove si trova Frank Fontaine?” nonostante iniziasse a spazientirsi, l’investigatore stava cercando di mantenere la calma.
Fu Johann a rispondere dopo aver sollevato lo sguardo per osservarlo “Ve l’abbiamo già detto, non sappiamo neppure di chi state parlando!!”
Inutile dire che l’ex amico del pelato sapeva che non era vero, erano saltati fuori dal tunnel che conduceva proprio là dove si trovava il quartier generale degli ADAM, come poteva non sapere neppure di chi stesse parlando?!
Eppure, nonostante tutto, la sua esperienza gli diceva che non stava mentendo, colui che aveva di fronte non sapeva davvero a chi si stesse riferendo, ed il fatto che la bambina fosse quasi impassibile dimostrava che anche lei non era a conoscenza.
Tutto ciò aveva un che di assurdo, non voleva credere che fossero all’oscuro di tutto quanto. DOVEVANO sapere dove si trovava quell’uomo, tutto conduceva ad un loro collegamento, e non si era mai sbagliato prima.
Mentre si mangiava uno dei biscotti al cioccolato che si era fatto portare nella sala interrogatori per sé stesso, L decise di continuare con le domande, dato che si era intestardito e voleva estrarre qualcosa dalle loro bocche.
“State continuando con questa scusa da minuti, ma sinceramente non vi crede nessuno. Stavate scappando dalla direzione opposta rispetto a quella dove si trovava il gruppo di quel tipo, e vorreste farmi credere che non sapete neppure di chi stiamo parlando?!”
“Ve lo giuro, detective!” insistette tuttavia il biondo “Non abbiamo mai sentito quel nome in vita nostra, e se l’avessimo saputo glielo avremmo già detto!”
“Ed allora mi spiegate che cosa ci facevate in quel tunnel?” L non ci cascava, e proprio per questo tentò un modo per farli cadere in trappola e rivelare in questo modo la loro connessione con quel tipo.
Ancora quel tunnel… il ragazzo gli avrebbe risposto volentieri… se solo si ricordasse di essere stato in un tunnel!!
“… Un… tunnel?!”
Quell’uscita da parte del ragazzino fece sollevare un sopracciglio al nero, di che cosa stava parlando?! Dall’espressione fatta non sembrava fingere, sembrava veramente non ricordarsi di quel tunnel… ma che diavolo…
“Aspetta… vorresti forse dirmi che non ti ricordi dove vi abbiamo trovato?!” domandò a quel punto.
Solo che, a rispondere a sorpresa, fu la bambina stessa, che smise di fare scena muta come aveva fatto fino a quel momento “In quante lingue ve lo dobbiamo dire?! Non sappiamo niente di niente!!”
Aveva usato addirittura aggressività, una cosa che lasciò a dir poco attoniti tutti i presenti, visto che non aveva parlato per venti minuti abbondanti ed ora se ne usciva in quella maniera quasi arrogante.
Persino Schmidt c’era rimasto di stucco, dato che era convinto che fosse traumatizzata per qualcosa e per questo non stesse spiccicando nessuna parola. Evidentemente la rabbia repressa aveva superato le sue paure…
Elsa nel frattempo andò avanti, osservando il poliziotto ed il detective con rabbia e le lacrime agli occhi “Schmidt ve l’ha già detto: l’ultima cosa che ricordiamo è che io, lui e Jack Frost stavamo giocando, poi il vuoto assoluto fino a quando siamo stati condotti qui, in questa Stazione di Polizia!!”
… Un vuoto di memoria enorme, dato che si parlava di interi mesi cancellati letteralmente dalla loro mente. Per L c’era qualcosa che non andava, anche perché aveva capito che non stava mentendo, quella piccola non era nelle condizioni di dire una bugia…
Proprio per questo provò ad insistere ulteriormente chiedendo “Non ricordate proprio niente? Neanche di essere stati rapiti?”
“I-Io…” la bionda avrebbe tanto voluto ricordato, l’avrebbe voluto con tutto il suo cuore… ma ogni volta che ci provava le faceva male la testa, proprio come in quel momento.
Una forte emicrania le venne, e per questo dovette toccarsi la fronte dolorante con entrambe le mani mentre digrignava i denti e chiudeva i pugni dal male. Sembrava quasi che cercasse di far riaffiorare qualcosa, ma non ci riuscisse.
“I-Io… n-non ricordo niente, n-niente…”
“Non sforzarti, Elsa!” Johann, vedendo la difficoltà che stava avendo la piccola, decise di provare a tranquillizzarla poggiandole entrambe le sue mani sulle sue spalle.
A quel punto Raoul non ce la fece più, e si rivolse subito al suo collega del caso avvertendolo “L, lasciali stare, è evidente che non si ricordano nulla e sforzarli a ricordarsi non porterà da nessuna parte…”
“Lo so bene, l’avevo capito da molto prima di te…” ammise tuttavia L.
Grazie al suo enorme intuito aveva compreso immediatamente che era inutile continuare l’interrogatorio perché non avrebbe portato da nessuna parte, nessuno dei due ricordava quello che era successo, e questo era evidente.
Non poteva neanche più dare per scontato che fossero stati rapiti da Fontaine, perché se così fosse stato avrebbero ricordato quantomeno della loro fuga e del loro incontro con i poliziotti, invece la ragazza sosteneva di ricordarsi solo da quando erano appena arrivati alla stazione in poi.
Frank non poteva aver cancellato loro la memoria, anche perché conoscendolo non avrebbe mai permesso che si dimenticassero del loro futuro padrone, c’era qualcos’altro che non andava… ma fino a quando non avesse approfondito la questione, doveva considerarli estranei alla vicenda.
Per quanto gli rodeva, quei due potevano anche essere finiti nelle mani di qualcun altro e non aver mai avuto nulla a che fare con il suo arcinemico… e questo era un qualcosa che lo stava quasi facendo adirare dentro!
“… Ci mancava poco…” dichiarò difatti senza peli sulla lingua “… Ancora poco ed avrei messo le mani su quel bastardo…”
La sua rabbia era talmente grande che spaccò addirittura il biscotto che reggeva tra le mani, un’azione che non aveva mai commesso prima tanto considerava i dolci sacri. Doveva aver preso quella storia davvero sul personale.
Tuttavia, continuare quell’interrogatorio non avrebbe condotto da nessuna parte, e proprio per questo L si vide obbligato a chiudere lì la questione osservando entrambi i ragazzini con il suo classico sguardo inquietante.
“… D’accordo, ho capito. Attendete qui ulteriori disposizioni, appena possibile chiameremo i genitori di Elsa e vi faremo riaccompagnare a casa!”
“D-D’accordo…” si limitò a dire Johann abbastanza confuso, mentre continuava a tenere per le spalle l’amica che aveva ancora dolore alla testa.
Il detective rosicava molto a dover prendere quella scelta, ma almeno momentaneamente doveva lasciar perdere quei due. Solo quando sarebbero saltate fuori delle prove che li collegavano a Frank poteva reinserirli nel caso.
In tutto quello, Raoul aveva continuato ad osservare senza emettere quasi nessun rumore, ad eccezione dell’avvertenza fatta ad L poco prima, e quando quest’ultimo annunciò la fine dell’interrogatorio… sorrise mentalmente!!
Tutto era andato come pianificato, non credeva che Doflamingo fosse un genio della strategia a tal punto, anche se era convinto che anche il Gran Maestro ci avesse messo del suo per attuare quel piano a dir poco malefico.
Era bastato far creare al Dr. Raichi cinque pillole per la cancellazione della memoria, avvertendolo anche del periodo esatto che avrebbe dovuto cancellare dalle menti, e far sì che un poliziotto agente del Concilio li donasse ai due poco prima di arrivare lì!!
Avevano usato la scusa del calmante, ed in questo modo avevano potuto rimuovere dalle loro menti gli ADAM e Fontaine, ma soprattutto tutti i discorsi sul Concilio che quel traditore aveva fatto davanti a loro. Mantenere i loro ricordi significava rischiare di essere scoperti, e non potevano permetterselo.
Era convinto che sarebbero riusciti a fuggire tutti e tre, ma fortunatamente il problema dei tre rimasti era stato risolto prima ancora del loro arrivo, e per le tre pillole mancanti sapeva già come impiegarle.
In fondo erano stati fatti degli arresti, e guarda caso il numero coincideva proprio a tre ex membri degli ADAM, tre ex agenti del Concilio che potevano rivelare agli agenti non coinvolti la verità… doveva fare loro una visita prima dell’interrogatorio.
Grazie a questo, i loro problemi si erano risolti in un attimo, ed avendo partecipato alla cattura dell’organizzazione di Fontaine era certo che il Concilio l’avrebbe fatto promuovere all’interno della Polizia.
Chissà, magari l’avrebbero fatto diventare addirittura Comandante…
Mentre però lui fantasticava, all’esterno della Sala Interrogatori c’erano due uomini che stavano osservando la situazione da oltre il vetro, in modo che non fossero notati dai due ragazzini che erano già abbastanza stressati di loro…
Si trattava di Son Goku e Xehanort!!
Il primo ormai aveva trentatré anni, mentre il secondo ne aveva ventinove ed entrambi erano simili sia di aspetto che di abiti a come si sarebbero presentati dodici anni più tardi. L’albino aveva inoltre fatto carriera all’interno della società fino a diventare il segretario personale del Presidente.
Si vociferava addirittura che stesse facendo un talmente ottimo lavoro che sarebbe stato nominato Vice Presidente a breve, ma almeno momentaneamente nessuno dei due voleva toccare l’argomento essendoci delle questioni molto più importanti da risolvere.
Proprio come il bianco aveva supposto, il nero aveva perso interesse nel suo lavoro molto presto, e si assentava costantemente dal suo posto per andare a fare qualche spedizione nell’angolo più remoto della Comunità.
Fortuna voleva che il massimo che era stato via fino a quel momento erano tre settimane, ma era vicino il momento in cui si sarebbe allontanato per mesi, delegando tutto il lavoro al povero Vice Presidente attuale che non ce la faceva a sopportare lo stress che comportava quella carica.
Però, nonostante tutto, Son si era dimostrato molto abile nella gestione della società quelle poche volte che lavorava come doveva. Era conosciuto soprattutto per prendere la decisione giusta ogni volta, cosa che gli aveva comportato il soprannome “il Giusto”.
Negli ultimi mesi poi, a differenza degli anni precedenti, aveva iniziato a lavorare più del solito perché aveva preso a cuore il destino di quei bambini, ed appena aveva saputo che due erano stati ritrovati si era catapultato alla stazione portandosi dietro il suo segretario.
Aveva osservato tutto da oltre il vetro con un’aria parecchio severa, ed alla fine dell’interrogatorio l’unica cosa che riuscì a dire fu “Poverini, devono aver patito le pene dell’Inferno…”
Che c’entrasse Fontaine o meno, l’unica cosa che aveva capito era che quei poverini avevano sofferto più di quanto potessero anche solo immaginare. Avrebbe voluto aiutarli, ma l’unica cosa che poteva fare era stare ad osservare, visto che non era ancora sicuro che gli ADAM avessero a che fare con la loro sparizione…
Xehanort, intuendo la sua malinconia, provò a dirgli “Non si preoccupi, Signor Presidente. Ora stanno bene e, da oggi, comincerà la loro nuova vita!”
Sotto questo punto di vista aveva ragione, e proprio per questo Goku sorrise e, voltandosi alla sua sinistra dove si trovava l’amico, dichiarò “Hai ragione, ora è finita per loro. Sai sempre come tirarmi su di morale!”
“Dovere, Signor Presidente!” si limitò a replicare l’albino.
“Chiamami Goku, te l’ho detto tante volte!” affermò tuttavia il Presidente con il suo classico sorriso a trentadue denti, quasi come se si fosse dimenticato le preoccupazioni di prima.
Oh mamma, stava toccando di nuovo quell’argomento. Ormai il segretario non sapeva più come dirgli che sul posto di lavoro doveva rispettare il suo grado, e proprio per questo decise di eclissare il discorso senza neanche replicare al suo superiore…
Anche perché in quel momento aveva ben altro di cui gioire!!
Pure lui come Raoul era contento che tutto fosse andato come pianificato, e nonostante lui ci avesse messo del suo il grosso del lavoro strategico l’aveva fatto Doflamingo.
Evidentemente era da tempo che pianificava la cosa ed aveva valutato ogni singola variabile, per quanto lo negasse per lui era ovvio che voleva sbarazzarsi di Stan e Fontaine nello stesso momento, ma fino a quando non l’avesse tradito se lo sarebbe tenuto comunque al suo fianco.
L’unica cosa che non avevano calcolato era che tre bambini non sarebbero riusciti a fuggire, però grazie alla sua terza capacità era riuscito a portarli via dalla base degli ADAM prima dell’arrivo della polizia senza attirare l’attenzione degli uomini di Fontaine.
Quella capacità alla fine si era rivelata molto utile, e gli aveva così concesso di riportare dalla loro parte una situazione che altrimenti avrebbe potuto vederli svantaggiati, e addirittura smascherati se qualcuno avesse parlato.
C’era ancora l’inconveniente che Fontaine era fuggito, ma per come era messo non poteva più fare nulla. Aveva perso la sua organizzazione, i suoi macchinari ed i suoi Potenziati, non aveva più nulla ed era un uomo solo.
Sarebbe stata solo questione di tempo prima che lo trovassero e lo catturassero, e lui sarebbe stato lì ad attendere il momento in cui l’ultimo ostacolo al suo folle piano non venisse arrestato e giustiziato, in modo da considerare quel caso chiuso definitivamente.
Proprio per questo finì per fare un sorrisino quasi diabolico e pensare *Un piano tanto subdolo quanto geniale. Gli ADAM sono stati distrutti e nessuno ha scoperto del Concilio dei Sette, non poteva andare meglio di così…*
Con quella storia quasi archiviata del tutto, poteva finalmente lasciare che si occupasse Raoul con l’aiuto di L a trovare e finire Frank una volta per tutte, e lui sarebbe potuto tornare a concentrarsi sull’obiettivo finale della sua campagna…
La distruzione della Comunità e dei Grim!!

“A quanto pare il vostro piano ha funzionato…”
Proprio come avevano fatto suppore con i loro pensieri Xehanort e Raoul all’interno della Stazione di Polizia, i tre bambini che non erano riusciti a fuggire il giorno precedente erano stati prelevati dal Concilio dei Sette prima dell’arrivo degli agenti.
Non si capiva ancora come c’erano riusciti, ma era stata usata una delle tre abilità peculiari di cui disponeva il Gran Maestro dopo essere stato sottoposto agli esperimenti, e con esso li aveva portati via dal magazzino degli ADAM.
Erano stati subito portati dal Dr. Raichi mentre erano ancora svenuti a causa dei sedativi dati loro da Fontaine ed i suoi uomini, ed il dottore aveva eseguito l’ordine di inserirli all’interno di alcune capsule nella zona nascosta del laboratorio.
Lo scienziato, alle 21:30 di sera, si trovava proprio lì in quel momento, davanti ai tre grossi cilindri colmi di liquido verdastro al cui interno si trovavano Jack Frost, Alice e Nina addormentati che galleggiavano al suo interno.
Fortunatamente quel liquido era stato creato per non affogare chi vi si trovava al suo interno grazie al poco ossigeno con cui era stato inventato dall’anziano in persona, e proprio per questo erano al sicuro al suo interno.
Nonostante tutto, il dottore non sembrava lo stesso molto contento di quanto accaduto, ed aveva parlato rivolgendosi a colui che si trovava dietro di lui, che altri non era che Doflamingo in persona!!
Non era da solo, insieme a lui c’era un bambino dai capelli biondi a caschetto, degli occhi color nocciola ed un vestitino comprendente di felpa con cappuccio bianca, dei pantaloni jeans con bretelle e delle scarpe da ginnastica bianche con i lacci neri.
Quest’ultimo aveva un’espressione abbastanza fredda, mentre si trovava proprio davanti al boss della malavita ed osservava quasi malamente lo scienziato che gli stava dando le spalle in quel momento e continuava a levitare sulla sua sfera-bomba.
Sentendo il vecchio, Donquijote sorrise malignamente ed affermò “Avevi qualche dubbio al riguardo? Ho preparato questo piano da quando Fontaine ci ha traditi, aspettavo solo il momento adatto per metterlo in pratica…”
“… Che consisteva alla tua promozione a membro del Concilio dei Sette dopo la morte di Stan, dico bene?”
E così anche lui gli lanciava quelle accuse, certo che era proprio divertente sentirli dire quelle assurdità… anche se forse un fondo di verità c’era, dato che aveva tenuto buona la sua spia fino a quando Pines non era stato ammazzato da Frank stesso…
Comunque fosse, l’uomo rispose allo scienziato dichiarando “Suvvia, Dr. Raichi, non crederà che io sia così crudele da lasciare morire il mio mentore ormai malato e debole per poter prendere il suo posto con l’inganno?”
“… Sì, sei il tipo che lo farebbe!” replicò tuttavia Raichi senza tanti giri di parole e senza neanche voltarsi a guardarlo.
Tuttavia, non fece neanche in tempo a terminare la frase che gli venne un mal di testa terribile. A quanto pareva doveva aver pensato per un momento a quanto facesse schifo non solo Doflamingo ma l’organizzazione intera, e per questo gli era venuta l’emicrania.
Dovette toccarsi dolorosamente la fronte con la mano destra mentre assumeva un’espressione dolorante, e Donquijote che si era accorto di tutto non perse neanche per un momento il suo perfido sorrisino maligno.
“Dottore dottore, non le va bene essere così crudele con noi. Si è dimenticato di quello che le ha fatto il Gran Maestro?”
Mentre il mal di testa stava lentamente passando in quanto non ci stava più pensando, l’anziano non si sorprese che anche lui lo sapesse. Tutti i membri del Concilio agenti compresi sapevano la fine che aveva fatto, di conseguenza tutti potevano sfruttare quella storia a loro vantaggio…
Cercando così di cambiare argomento per non doverci pensare e non dover tornare ad avere l’emicrania, lo scienziato voltò la sfera in modo da poter osservare il gangster e gli disse “… Posso quantomeno sapere cosa intendete fare con loro?”
“Per il momento lasciamoli lì dentro. Quando le acque si saranno calmate, potrai iniziare gli esperimenti su di loro per renderli più potenti di quanto non siano già adesso!”
Tipico, volevano i Potenziati dalla loro parte per sfruttarli quando avrebbero invaso la Superficie, non si stupiva neppure che volevano usare dei poveri bambini innocenti per i loro loschi scopi. Se non altro non erano stati loro a ridurli in quello stato…
Tuttavia, c’era lo stesso un problema in quanto appena dichiarato dal criminale, e per questo Raichi, rimanendo freddo e distaccato, fece notare “… Siete davvero convinti che la Comunità si dimenticherà facilmente di loro? Per mesi interi li abbiamo cercati, la gente non li scorderà…”
“Oh, non ti preoccupare!” dichiarò tuttavia l’uomo allargando ancora di più il sorrisino maligno “Il Gran Maestro si sta preparando a far promuovere Raoul a Comandante della Polizia per aver risolto brillantemente questo caso ufficialmente parlando. Sarà lui, con i nuovi poteri che otterrà, a far sì che questa storia venga dimenticata…”
I soliti infami maledetti. Credevano davvero che la gente onesta si sarebbe dimenticata di tutto solo perché gli ADAM non rappresentavano più un pericolo, un giorno avrebbero pagato il prezzo della loro arroganza, ne era sicuro…
Peccato solo che, avendo pensato male di loro, ancora una volta lo scienziato ebbe mal di testa, anche se stavolta in formato minore dato che non c’era andato giù pesante con gli insulti come aveva fatto precedentemente.
A Doflamingo la cosa non importava, anzi se era lì era perché doveva chiedergli un favore importante approfittando del fatto che la distruzione dell’organizzazione di Frank era stata portata a termine con successo.
“Comunque sia, Dr. Raichi, se sono qui è anche per altri motivi oltre a quelli che le ho già detto…”
Con queste parole riuscì ad attirare l’attenzione dell’anziano, che cominciò ad osservarlo severamente e senza toccarsi la testa, dato che ormai il mal di testa stava lentamente passando. Più aveva pensieri negativi su di loro e più era dolorosa l’emicrania.
Senza perdere tempo, l’ex braccio destro di Stan spiegò toccando con la mano destra la testa del piccolo che aveva di fronte “Le presento mio figlio, Donquijote Homing, colui che un giorno diverrà il mio braccio destro e che erediterà la criminalità quando io non ci sarò più…”
“Molto piacere!” si limitò ad affermare il piccolo sollevando la mano destra in segno di saluto.
Il migliore amico di Ansem osservò quasi freddamente il bambino: era rimasto in silenzio tutto il tempo e non aveva neanche mosso un muscolo, doveva essere stato educato dal padre a muoversi e parlare solo quando interpellato.
*Un giovanotto educato…* “… Piacere!”
Visto che le formalità erano state liquidate in poco tempo, Donquijote decise di passare al nocciolo della questione, il tutto mantenendo il suo tipico sorrisetto maligno sul volto al solo pensiero di quello che sarebbe successo.
“Ho ricevuto il consenso dal Gran Maestro di trasformare mio figlio in un Potenziato, e voglio che sia lei a compiere questa operazione, Dr. Raichi!!”
… COSA? Voleva potenziare il ragazzino?!
“E cerchi di sbrigarsi. Prima mi potenzio e meglio è!” ed a quanto pareva Homing era pure d’accordo con quella politica.
Ma… ma… erano impazziti?!
Tutti dovevano sapere che non poteva più risvegliare il Genoma nascosto in ogni essere umano perché era stato privato della Primeval Rock da Fontaine, come potevano sperare che eseguisse un’operazione del genere in quelle condizioni?!
Mentre assumeva un’aria a dir poco stranita, lo scienziato provò a spiegarlo a parole “C-Come? M-Ma senza la Primeval Rock non posso fisicamente farlo. Tutti i test per creare dei Potenziati senza quella roccia sono falliti, e dovresti saperlo bene…”
Era solo quello il problema? Bastava dirlo…
Difatti il capo della criminalità non aveva mai perso il suo diabolico sorriso, e dopo alcuni secondi che Raichi ebbe terminato di parlare affermò “Non si preoccupi, dottore. A tal proposito, ho un regalo per lei…”
Dopodiché, sollevando la mano sinistra, Doflamingo schioccò le dita facendo abbastanza rumore, e subito alle sue spalle si presentò uno dei suoi uomini più fidati… che reggeva con entrambe le mani nientemeno che la Primeval Rock!!
Quell’uomo era in possesso della pietra che il Gran Maestro aveva recuperato alcuni anni prima e che aveva adoperato per potenziarsi, e proprio per questo il dottore ci rimase di stucco, anche se non gli venne il mal di testa perché non aveva fatto pensieri negativi sui suoi superiori.
Il neoarrivato lasciò la Primeval Rock sopra ad uno dei macchinari del dottore, dopodiché se ne andò via senza spiccicare una parola, e senza neanche venire ringraziato o salutato dal suo capo. Aveva portato a termine il suo piccolissimo compito, e tanto bastava a tutti e due.
Appena se ne fu andato via però, Donquijote dichiarò “Come può vedere abbiamo già recuperato la Primeval Rock, dottore…”
Inutile dire che lo scienziato era ancora parecchio stranito da quanto aveva appena visto. Se avevano recuperato anche quella roccia come mai gliel’avevano portata solo in quel momento?! Non aveva alcun senso…
“M-Ma quella è la Primeval Rock!!” esclamò quasi senza trattenersi il migliore amico di Ansem, per poi domandare all’uomo con la stessa foga “Come siete riusciti a recuperarla senza destare l’attenzione della polizia?!”
“Nello stesso modo in cui abbiamo recuperato i tre mocciosi, naturalmente…” si limitò a rispondere l’ex braccio destro di Stan continuando a ridere nella sua maniera tipica.
Bastarono quelle poche e semplici parole per far capire a Raichi cos’era accaduto: Xehanort doveva aver portato via la Primeval Rock nello stesso momento in cui aveva preso i tre bambini, ma aveva deciso di non portargliela subito per precauzione…
Quel maledetto trovava sempre un modo per cercare di… no, non doveva pensare male di lui, altrimenti gli sarebbe venuto il mal di testa che già poco sopportava. Doveva stare zitto e subire, almeno per il momento.
“Capisco…” si limitò così a dire tornando ad avere un’espressione severa.
Così, risolta anche quella questione, Donquijote affermò “Molto bene, allora le affido mio figlio. Con la Primeval Rock e la tecnologia di cui dispone dovrebbe potenziarlo nel giro di pochi minuti, cerchi però di trattarlo bene, mi raccomando!”
“… Farò il possibile…”
Sentendo la risposta dell’anziano, il capo della criminalità allargò ancora di più il suo perfido sorriso maligno e, mollando la mano dalla testa del figlio che aveva continuato a non spiccicare parola, si girò e si allontanò dal laboratorio.
“Io aspetto fuori, mi avverta quando avrà finito!” con queste semplici parole, l’uomo sparì dalla vista dello scienziato.
Quest’ultimo a quel punto abbassò immediatamente lo sguardo per osservare Homing, il figlio di uno dei suoi superiori, che ancora una volta era rimasto fermo ed immobile ad osservarlo con uno sguardo severo ed impassibile.
Se non fosse stato un bambino avrebbe fatto quasi paura, ma va beh non era suo compito giudicarlo, doveva solo limitarsi a trasformarlo in un Potenziato… l’ennesimo guerriero che il Concilio avrebbe usato quel giorno per distruggere la Comunità e la Superficie…
Se solo avesse potuto fare qualcosa… aveva atteso troppo e Xehanort era riuscito a metterlo in trappola ed a costringerlo a servirlo per il resto della sua vita. Aveva sbagliato una volta, ma poteva ancora rimediare.
Anche se lui non poteva fare nulla, poteva sempre delegare a qualcun altro il compito di fermarlo per lui, in fondo grazie al dispositivo che gli avevano applicato in testa non avrebbero mai pensato che c’era anche lui dietro quel piano.
Doveva solo attendere il soggetto giusto.
Prima o poi sarebbe arrivato, ne era sicuro…


Il perfido piano di Doflamingo ha alla fine dato i suoi frutti: l’organizzazione ADAM è stata smantellata e Fontaine, anche se è riuscito a fuggire, è stato spogliato di tutta la sua attrezzatura ed i suoi poteri. In più Elsa e Schmidt sono riusciti a fuggire, dimenticandosi le torture subite, e Jack Frost, Alice e Nina sono stati presi in consegna dal Concilio dei Sette. Ora che questa crisi è stata scongiurata, gli Illuminati sono pronti a proseguire il loro piano di vendetta, ed il Dr. Raichi è pronto a fare qualcosa per fermarli… anche se sfruttando qualcun altro…

PERSONAGGI APPARSI:

Heric Akito / Donquijote Homing Bambino da “Kodocha”



Vi è piaciuto questo undicesimo Capitolo della fic prequel?
Come promesso, gli ADAM sono stati praticamente sconfitti tutti quanti, ad eccezione di Fontaine che è riuscito a darsela a gambe ed a fregare il Concilio…
Nonostante questo, vi avviso immediatamente di stare tranquilli su di lui, come è già stato fatto notare ha perso tutto e non rappresenta più una minaccia. L’unica cosa che manca da parlare di lui è la chiusura dei conti, non aggiungo altro…
Riguardo le nuove aggiunte di questo Capitolo, c’è stato unicamente Heric Akito, o per meglio dire Donquijote Homing in questa fic, da bambino, per il resto la lista è rimasta invariata come segue:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni)-;
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (? Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (? Anni).

Il ragazzo di Doflamingo non è stato aggiunto perché non gli ho dato un nome essendo stato soprattutto una comparsa, seppur importante. Tra l’altro forse si poteva intuire dall’importanza che gli avevo dato negli scorsi chap che era lui la spia :).
Abbiamo anche visto come Schmidt ed Elsa sono scappati dalle grinfie di Fontaine, ed anche il fatto che Johann ha per davvero dei poteri e sembrerebbe essere una forza sovrumana per lo più, oltre che la possibilità di fare degli enormi salti.
Anche Elsa ha in più quello di correre molto rapidamente, ma ciò che conta soprattutto è che in teoria nella fic principale entrambi si ricordano di tutto… ma qui, a causa di una pillola cancella memoria, hanno dimenticato tutta la faccenda di Fontaine!!
Come faranno a ricordarsi tutto? Non temete, lo mostrerò quando sarà il momento u.u XD ;).
Infine, volevo dirvi che, a conti fatti, dalla guerra tra il Concilio e gli ADAM l’unico che ne è uscito da vero vincitore è Doflamingo, in quanto ha preso il posto di Stan e si è sbarazzato dell’organizzazione di Fontaine.
Forse non era tanto campata per aria la teoria che avesse aspettato proprio la morte di Stan… e giusto, ha anche potenziato il figlio, quindi più vincitore di così u.u XD ;).
Credo di aver detto tutto quanto, di conseguenza vi ringrazio ancora tutti quanti nessuno escluso per il vostro continuo sostegno alle mie due fic finali, e ci risentiamo martedì 05 Novembre per il nuovo Capitolo della Fan Fiction Prequel dove vedremo un potenziamento… diciamo andare storto!! :)
   
 
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