Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Wolfgirl93    10/10/2019    0 recensioni
Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it
Prompt: Blindfold
Numero parole: 1397
Josuke x Okuyasu
Dal testo:" Le giornate di pioggia erano noiose e nonostante la casa fosse libera e Okuyasu fosse con lui la noia iniziava a farsi sentire, aveva giocato ai videogiochi e poi si erano spaparanzati sul divano sperando di trovare qualche programma interessante per combattere il tedio; fare zapping a quell’ora del pomeriggio era come cercare un ago in un pagliaio, i programmi erano noiosi e le telenovela spagnole erano sempre in agguato pronte a spuntare fuori su ogni canale.
Josuke sospirò e decise di accendere il lettore DVD, aveva una collezione invidiabile di film quindi perché non prenderne uno dalla libreria? Peccato che non avesse fatto i conti con l’apparecchio elettrico che da bravo Giuda lo aveva tradito facendo partire il film che lui aveva lasciato dentro il lettore qualche giorno prima.(…)"
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Josuke Higashikata, Okuyasu Nijimura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le giornate di pioggia erano noiose e nonostante la casa fosse libera e Okuyasu fosse con lui la noia iniziava a farsi sentire, aveva giocato ai videogiochi e poi si erano spaparanzati sul divano sperando di trovare qualche programma interessante per combattere il tedio; fare zapping a quell’ora del pomeriggio era come cercare un ago in un pagliaio, i programmi erano noiosi e le telenovela spagnole erano sempre in agguato pronte a spuntare fuori su ogni canale.

Josuke sospirò e decise di accendere il lettore DVD, aveva una collezione invidiabile di film quindi perché non prenderne uno dalla libreria? Peccato che non avesse fatto i conti con l’apparecchio elettrico che da bravo Giuda lo aveva tradito facendo partire il film che lui aveva lasciato dentro il lettore qualche giorno prima.

Le guance di Okuyasu divennero un tutt’uno con le lenzuola rosse e nonostante l’imbarazzo i suoi occhi erano puntati sulla piccola TV.

“Oh cazzo! Non guardare è solo che un mio amico mi ha portato questa roba e l’ha lasciata qui!” Borbottò Josuke impanicato prima di premere qualsiasi pulsante per far smettere quel dannato video porno.

Era successo qualche giorno fa, aveva cercato su internet dei siti che lo stuzzicassero e alla fine si era imbattuto in qualche titolo allettante e per pura coincidenza, o scherzo del destino vista la situazione in cui si trovava, aveva trovato un DVD ad un prezzo stracciato e senza pensarci due volte lo aveva comprato.

Alla fine non sarebbe stato nemmeno strano che un ragazzo della sua età avesse film porno, era un’adolescente, aveva gli ormoni impazziti ed era ovvio che volesse sfogarsi in qualche modo guardando qualche scena di sesso, giusto? Peccato che quello non fosse uno dei tanti porno che guardavano i suoi compagni, bensì un porno gay; Josuke non era mai stato attratto dalle ragazze, non gli erano mai interessate ma invece provava una strana attrazione per i ragazzi, nello specifico si era reso conto di essersi preso una cotta colossale per il suo migliore amico, alias il poveretto steso sul letto che sembrava stesse avendo una crisi di panico per via di quelle scene, forse ai suoi occhi, raccapriccianti.

Finalmente il padrone di casa riuscì a spegnere la TV e il silenzio calò su di loro, non riusciva ad alzare lo sguardo verso Okuyasu e il fatto che l’altro non parlasse era davvero un brutto segno.

“Quante volte devo dirgli che a me quella roba non piace! Dannazione quel coglione me la pagherà!” Era un pessimo attore ma sperò che l’altro non diventasse sveglio tutto in un colpo scoprendo il suo assurdo piano.

Okuyasu era rimasto fermo e stava ancora guardando lo schermo, adesso spento, della TV, sembrava scioccato e la cosa fece stringere il cuore al povero Josuke; avrebbe perso il suo migliore amico ed era tutta colpa sua, come aveva potuto dimenticarsi quel DVD? Perché doveva essere così stup… La mente del moro si azzerò per qualche secondo, i suoi occhi si erano spostati sul corpo dell’amico e lo aveva visto: il rigonfiamento nei suoi pantaloni era lì e sembrava così grosso e allettante, possibile che l’altro si fosse eccitato per quel video?

“O… Okuyasu, stai bene?” La voce di Josuke era incerta mentre si alzava lentamente da terra per tornare vicino al letto.

Le guance di Nijimura divennero color pomodoro e le sue cicatrici spiccarono maggiormente sul suo viso facendolo sembrare bellissimo agli occhi di Josuke.

“Sì, solo un po’ sorpreso.” La voce gracchiante di Okuyasu sembrava tranquilla, forse un po’ incerta ma non c’erano segni di rabbia o disgusto. “Oh, tu intendi? Scusa non so cosa mi sia preso! Meglio se torno a casa, mio padre sarà preoccupato e poi si sta facendo buio e io...”

Josuke allungò una mano tenendo stretto il polso dell’altro, lo tirò nuovamente a sedere sul letto poi, dopo aver preso un respiro profondo, provò a parlare.

“Po… Potrei aiutarti con quella… Basta che non mi guardi oppure che pensi che io sia una ragazza… Non puoi certo tornare a casa così, cosa penserebbe la gente vedendoti?” Sussurrò fissando gli occhi dell’altro.

Okuyasu si grattò impacciato la nuca ed emise una risatina imbarazzata “Già, se non ci fossi stato tu sarei uscito e mi avrebbero scambiato per un maniaco.” L’imbarazzo era palpabile nella sua voce.

“Questo dovrebbe aiutare.” Disse il moro afferrando una sciarpa lasciata sul mobile, con delicatezza la avvolse attorno al viso dell’altro e poi la strinse usandola a mo’ di benda. “Adesso devi solo immaginare che io sia una ragazza...” Sussurrò poi vicino al suo orecchio.

Nijimura annuì incerto e iniziò a mordersi il labbro inferiore, sentiva le mani di Josuke mentre armeggiavano con i suoi pantaloni e quando finalmente si sentì libero tirò un sospiro soddisfatto; si sentiva pessimo, si era eccitato per quel video e lo aveva fatto davanti alla sua cotta storica! Se avesse potuto avrebbe usato il potere del suo Stand per eliminarsi da quella situazione e dal mondo, ma purtroppo The Hand poteva essere usato solo contro gli altri.

Le dita di Josuke erano fresche e gli diedero una scossa in tutto il corpo quando le sentì attorno alla propria erezione, quante sere aveva sognato quella scena? E ora per mantenere l’amicizia e non distruggere il rapporto tra lui e l’altro aveva dovuto inscenare quella commedia e si stava perdendo quello spettacolo.

Quando sentì la mano del più grande muoversi ad un ritmo abbastanza veloce ecco che alcuni gemiti sfuggirono dalle labbra di Okuyasu, si sentiva bene ma c’era comunque una parte di lui che gli urlava di smetterla; sentì un piccolo sospiro da parte dell’altro e spalancò gli occhi al di sotto della benda, aveva sentito bene? Josuke sembrava provare piacere nel fare quello? Il corpo di Nijimura si tese a quel suono e la sua mente vagò verso una possibile visione di quella scena; poteva immaginare benissimo il viso di Josuke arrossato e trafelato mentre la sua mano si muoveva sul suo sesso, aveva gli occhi liquidi di piacere e le labbra erano schiuse lasciando uscire lievi sospiri. La mente di Okuyasu poi partorì quell’idea che quasi lo fece impazzire, vide il moro abbassarsi lentamente fino a prendere la sua erezione in bocca, poteva sentire quella bocca calda avvolgerlo e sentire le labbra carnose dell’altro contro la propria asta era la sensazione migliore di tutte; si immaginò mentre lo pompava ritmicamente stuzzicando, di tanto in tanto, la sua punta con la lingua. Quell’immagine fu troppo per il giovane Nijimura e con un gemito strozzato venne sussurrando il nome dell’altro.

Le mani di Okuyasu corsero subito a togliere la benda e quando aprì finalmente gli occhi guardò l’altro, restò senza fiato per qualche secondo prima di iniziare a balbettare cose senza senso, quindi quelle sensazioni erano vere?

Il viso di Josuke erano rosso e dalle sue labbra e il suo mento scendevano piccole gocce perlacee.

“Scusa… Ti prego non pensare male, so che ho sbagliato ma…” Il moro emise un sospiro frustrato prima di riprendere a parlare, ormai doveva mettere le cose in chiaro anche se era certo che così avrebbe perso il suo migliore amico. “Tu mi piaci, da un bel po’ anche...”

Le guance di Okuyasu raggiunsero la stessa tonalità delle coperte del letto, sbuffò una lieve risata poi sorrise raggiante prima di stringere con forza l’amico. “Anche tu! Ho cercato in diversi modi di fartelo capire ma sai che non sono molto intelligente e che quindi forse i metodi che ho usato erano qualcosa di incomprensibile per gli altri.” Mormorò Nijimura ridacchiando nervoso.

I due rimasero fermi a guardarsi per qualche secondo prima di scoppiare a ridere, si sentivano così stupidi ora che avevano scoperto la verità, ma erano anche felici di sapere che venivano ricambiati.

“Quindi, beh… Ti va di aiutarmi con questa?” Chiese Josuke abbozzando un sorriso imbarazzato prima di prendere la mano dell’altro e portarsela al cavallo dei pantaloni dove il suo membro avvolto dai boxer era impaziente di venir soddisfatto.

Okuyasu dove un attimo di confusione annuì velocemente e senza aspettare oltre sfilò i pantaloni e i boxer all’altro.

 

Quando Tomoko, la madre di Josuke, tornò a casa rimase sorpresa nel non trovare il figlio, salì in camera sua e dalla porta socchiusa notò che si era addormentato con accanto Okuyasu, sorrise dolcemente nel vedere quei due assieme e silenziosamente chiuse la porta lasciandoli dormire beati, intanto fuori la pioggia era finita.

   
 
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