Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: AngelCruelty    12/10/2019    4 recensioni
Storia partecipante al contest 'Il Cappello parlante' indetto da amicadeilibri sul forum di EFP
1984. Ninfadora Tonks cammina per la prima volta per i corridoi di Hogwarts. Combattiva, determinata, furba e buona, il Cappello parlante sceglierà a quale delle quattro Case apparterrà nonostante lei possieda tutte le qualità elencate.
2004. Anche io ricevo la mia lettera per Hogwarts. Scoprirò che un filo invisibile mi lega a qualcuno che non potrò mai conoscere.
Due drabble in un'unica OS, con un filo conduttore tra le due!
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Casa dolce Casa
1984
Ninfadora Tonks si era sempre chiesta se un giorno sarebbe finita a Hogwarts come sua madre, oppure all’Oxford University come suo padre.
Andromeda le diceva che sperava che capitasse nel posto più normale e naturale del pianeta, così avrebbe potuto vivere libera dalle pressioni di lignaggio che avevano incatenato lei per anni, dalle rivalità tra maghi puri, mezzosangue e sanguemarcio.
Suo padre Ted, al contrario, le diceva che era troppo speciale per studiare anni e anni solo per finire sotto le briglie di un governo babbano.
Insomma, per quanto loro parlassero per il suo bene, sembrava che Tonks fosse destinata a vivere imprigionata da qualche parte. Ma dopotutto entrambi i suoi genitori, nonostante le tribolazioni a cui accennavano, erano persone buone e forti, per cui non doveva essere poi tanto male frequentare né l’una né l’altra scuola. Non se poteva farla assomigliare a loro. Quando era arrivata la sua lettera per Hogwarts, quindi, non si era sentita né eccitata, né spaventata. E ora si trovava proprio lì, ai piedi di un enorme castello incantato, nascosto al mondo in cui aveva vissuto fino a quel momento.
Seguì la carovana di studenti che si arrampicavano sulle scale. Chissà se qualcuno di loro era un suo lontano parente o un possibile amico per il futuro! Quasi inciampò, persa in quei pensieri curiosi e torbidi, mentre i suoi occhi scrutavano l’ambiente caldo e caloroso che le candele e i quadri appesi regalavano. La gigantesca porta della sala grande si spalancò davanti a loro, lasciando aperto il passaggio. Al suo interno, c’erano già le tavolate apparecchiate, circondate dagli studenti più grandi. Tonks li guardò per pochi attimi e poi diresse i suoi occhi verso il centro dell’attenzione di tutti: il famoso cappello parlante.
Tonks non temeva quel momento perché non aveva predilezioni. Si sentiva coraggiosa come una Grifondoro, leale come una Serpeverde, creativa come una Corvonero e gentile come una Tassorosso. Poteva essere definita come 'divergente'. Per cui nel sentir chiamare il suo nome non ebbe un tuffo al cuore, ma si fece avanti senza troppi pensieri e attese di sentire il peso del cappello sulla testa. Improvvisamente, vedendo le facce ansiose dei futuri compagni, provò un certo senso di disagio.
“Carina, vorresti essere in tutte le case. Ma sai che potrai averne solo una.” Disse il cappello facendola sussultare.
Nervosa, si accigliò. Chi gli aveva dato il diritto di annunciare i suoi pensieri a tutta la scuola?
“Si, effettivamente di coraggio ne hai. Ma la tua via è Tassorosso!” esclamò.
Tonks si tolse il cappello con impeto, desiderosa di allontanarsene una volta per tutte, e guardò il tavolo decorato di giallo e nero, in cui decine di ragazzini la chiamavano a gran voce come se si conoscessero già da tempo. La ragazzina sorrise suo malgrado. No, Hogwarts non sarebbe stata una prigione. Tassorosso sarebbe stata la sua Casa.
 
2004
Scesi dalla barchetta facendomi aiutare da un perfetto sconosciuto, imbarazzata per essere goffa e maldestra, ma anche emozionata. I miei genitori mi avevano messo un sacco di pressioni addosso prima di lasciarmi al binario 9 ¾. Ripetevano che dovevo ricordare di prendere le medicine per l’asma, che se volevo tornare indietro sarebbero venuti a riprendermi. Certo, in un posto che loro non potevano nemmeno vedere! In realtà, erano solo preoccupati perché avevo sempre fatto fatica ad aprirmi con gli altri e interagire con gli adulti. Eppure non ero mai stata schietta e estroversa come in quella giornata. Ma quel viaggio in treno … avevo discusso con persone che non conoscevo della magia che avrebbe permeato la mia vita di lì in avanti. Avevo raccontato loro dei libri che avevo letto per documentarmi sulla Scuola, e loro mi avevano detto tantissime cose assurde. Non sapevo se credere proprio a ogni cosa, ma infondo tutto mi sembrava ormai possibile. Una nata babbana come me, in mezzo a tanti maghi e streghe … mi ero sempre sentita diversa, ma infondo nel mio mondo si diceva che tutti prima o poi si sentivano così. E invece ero diversa davvero, ecco perché non mi ero mai sentita al mio agio prima. Su di giri, osservai le scale, un po’ intimorita per il loro comportamento bizzarro: avevo un pessimo senso dell’orientamento. E poi i miei occhi indugiarono sui quadri parlanti, che ci davano il benvenuto, e ancora sui fantasmi. Fantasmi! Quasi mi prese un colpo quando uno di loro passò tra noi incurante. Incollai gli occhi su di lui fino a che non mi resi conto che stavo per essere lasciata indietro. Corsi dietro la professoressa che ci guidava, e estasiata entrai nella Sala Grande. Non poteva esserci nome più azzeccato. Era maestosa, dorata, incantata (letteralmente!) e immensa. I tavoli erano così lunghi da sembrare treni e infondo ad essi, davanti al tavolo dei professori, uno sgabello. Mi avevano detto dello smistamento: sembrava un momento terrificante. Eppure ero troppo contenta di poter essere lì per preoccuparmi davvero. Impavida come una Grifondoro? Determinata come una Serpeverde? Saggia come una Corvonero? Onesta come una Tassorosso? Diamine, in quel momento volevo essere tutte quelle cose! Sentii il mio nome e per un attimo esitai: non pensavo di essere tra le prime, credevo di poter godere di quell’attesa trepidante ancora un po’. Ma poi corsi incontro al mio destino con un sorriso impacciato in viso. Sentii il calore del cappello e poi una stranissima sensazione mentre lui si muoveva sulla mia testa per parlare: “Curioso! Mi è capitata una sola persona con questi pensieri prima d’ora. In genere gli studenti hanno una preferenza, tu invece … vorresti essere in tutte le case. Ma sai che potrai averne solo una.” Disse. Io ignoravo che quelle esatte parole le aveva già pronunciate, un tempo.
“Sarai anche saggia, ma farò la stessa scelta che feci vent’anni fa. Tu appartieni a Tassorosso!” esclamò.
Rimasi soddisfatta, ma anche estremamente curiosa. A chi si riferiva il cappello? Chi, come me, aveva trovato la sua Casa Dolce Casa tra i calorosi Tassorosso, nonostante avesse un animo da divergente?

Angolo Autrice: Ciao a tutti! Questo contest chiedeva due drabble (anche da raccogliere in una sola OS come ho fatto io) in cui si racconta dello smistamento di un personaggio della saga più, il nostro! è per questo che mi è piaciuto e ho realizzato questo piccolo esperimento. Invece di lasciare le drabble scollegate, le ho collegato con un filo conduttore: la divergenza. Mi ritengo una Hufflepuff di cuore, ma infondo chi di noi è solo buono, dolce etc? tutti hanno diverse sfumature, siamo divergenti! Il personaggio che più mi ha richiamato questa idea è proprio quello di Tonks, perché lei sarà anche una Tassorosso, ma è anche forte e coraggiosa e tutto il resto. Grazie a tutti per aver letto!
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AngelCruelty