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Autore: Kharonte87    12/10/2019    0 recensioni
Le cronache delle avventure dello stregone Kharonte, accompagnato dall'amico mago Zihark, in un viaggio da Quel'Thalas verso Soutshore ed oltre. Durante il loro viaggio Kharonte e Zihark incontreranno numerosi altri personaggi, ognuno dei quali arricchirà la persona di Kharonte, siano essi amici, nemici o amanti...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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POV: LILY

"Attenta!"

Quando aprì gli occhi, Lily vide Kharonte torreggiare su di lei. La sacerdotessa era stata scaraventa a terra da uno degli incantesimi dello spirito che per primo aveva sbarrato la strada ai due compagni. Lo stregone era in piedi, la tunica strappata in più punti, il respiro corto. Si era frapposto all'ultimo momento tra lei e l'incantesimo d'ombra lanciato dallo spettro. Stava stringendo i denti ed il dolore procurato dal colpo subìto era visibile sul suo viso.

"Alzati, Lil!" La voce di Kharonte stava tremando. "Alzati..." ripetè di nuovo porgendole la mano. La sacerdotessa aveva gli occhi sbarrati.

"Khar! Ma cosa fai?" Guardò ancora una volta gli occhi dell'elfo. Quelli erano fermi, fissi. Loro non tremavano. Afferrò la mano di Kharonte e si rialzò. "Cosa ti viene in mente?"

Lo stregone abbozzò un sorriso. "Non crederai sul serio che gli lascerò farti del male.. devo ancora ripagarti per avermi guarito la ferita al braccio.."

"Khar..io.." Kharonte scostò Lily da davanti a sé, e con la mano lanciò una fiammata per contrastare l'incanto di ghiaccio che stava dirigendosi proprio nel punto in cui si trovava Lily fino a qualche istante prima.

"Parleremo dopo!" tagliò Kharonte, "Prima dobbiamo liberarci di questi spettri! Riesci a crearmi uno scudo di energia attorno a noi? Così potremo andare all'attacco" continuò lo stregone guardandosi intorno. C'erano almeno cinque spettri a circondarli. L'aria si era fatta estremamente fredda e la nebbia non permetteva di vedere se non a pochi passi da sé.

"S-si..certo che posso!" Doveva farsi forza. Sapeva di essere ancora inesperta nelle arti curative, aveva paura di non riuscire, paura di non essere all'altezza della situazione.

"Allora, sei pronta?" Kharonte si rivolse a lei, senza guardarla, continuando a lanciare incantesimi agli spiriti che tentavano di avvicinarsi a loro. Poi, avvertendolo l'esitazione di Lily, si voltò a guardarla. "Lil?"

Lily vide il sudore invadere il viso di Kharonte, le gocce sulla sua fronte risplendevano come perle. No. Non doveva aver paura. Non sarebbero morti lì. Avere Kharonte al suo fianco le dava sicurezza, ed era stato così fin da quando i loro sguardi si erano incrociati in quella notte a Brill. Senza staccare lo sguardo da quello dello stregone, Lily alzò una mano ed in un batter d'occhio uno scudo di luce calda si formò intorno alle figure dei due compagni. Vide Kharonte sorriderle di nuovo ed in lei altro calore si aggiunse a quello offertole dallo scudo di luce.

"Andiamo, Khar. Siamo stati sulla difensiva troppo a lungo.. non ci voglio stare più in queste paludi.." anche lei sorrise.

Protetti dagli scudi di luce, Kharonte e Lily partirono all'attacco degli spettri, determinati a distruggere quei maledetti fantasmi e continuare il loro viaggio. Fu un tripudio di luci bellissime e terribili, archi d'ombra e di fuoco percorrevano il cielo in tutte le direzioni con lampi di luce ad accompagnarli mentre il terreno paludoso prendeva fuoco, si anneriva, moriva. Lily bruciò un paio di spettri grazie ai suoi incantesimi di Luce, dando sempre un'occhiata verso Kharonte, il quale abbattè altri due fantasmi grazie alle magie dell'ombra e del fuoco. In una di queste occasioni, la distrazione costò alla sacerdotessa un bel taglio sulla gamba, procurato da una delle spade spettrali impugnate dai fantasmi. Lily gemette dal dolore. Quel colpo le fece di colpo sentire tutta la fatica, tutto il dolore che quell'estenuante battaglia le stava provocando. Con un nuovo lampo di luce riuscì a bandire dal piano fisico lo spettro che le aveva causato la ferita, poi sentì girarle la testa.. la ferita stava vistosamente sanguinando, la sua veste era sporca di fango, il suo corpo esausto. Sentiva le palpebre pesanti, gli occhi che si chiudevano.

"Khar..." La sua voce era poco più che un sussurro quando si sforzò di guardare verso lo stregone. Questi stava combattendo contro lo spettro principale, quel maledetto fantasma che aveva deciso di sbarrare loro la strada chissà per quale motivo.

"Lil!" Sentì la voce di Kharonte provenire da lontano, come se fossero ai lati opposti del mondo. La testa le si era fatta pesante, la stava supplicando di cadere, di chiudere gli occhi. Lily riuscì a vedere solo la sagoma dello spettro che si avventava su Kharonte.

"Quella donna è la tua debolezza..." La voce ghiacciata dello spettro le rimbombò in testa. I suoi occhi intanto si erano chiusi, troppo pesanti per restare ancora aperti. Ora c'era solo il buio, l'oscurità. Ovunque c'erano solo ombre.

"Lil!!" La voce di Kharonte era sempre più lontana, sempre più debole... Un'altra voce però, irruppe dentro di lei. Chiara, vicina, limpida.

"Voglio morire? Voglio che lui muoia? Quanta oscuritá..."

No, non c'era solo oscurità. Eccolo lì, un piccolissimo, minuscolo puntino luminoso. Era una goccia di luce in un oceano di tenebre profonde. Brillava intensamente.

Altre voci affollarono il buio.

"Questa ferita? Non è niente, domani sarà scomparsa.."

"Vuoi ballare?"

"Ascolta la musica.. ascolta i canti..."

"Domani tu partirai con noi.."

Il puntino luminosa brillò ancora con più intensità.

"No..non voglio morire.. e non voglio che muoia lui.. devo.."

Improvvisamente il puntino luminoso iniziò ad espandersi, divenne prima come una pozzanghera, poi come un lago. Si espandeva a macchia d'olio.

"...devo essere forte...per me, per lui, per i nostri amici..."

Un mare, un oceano. Sempre più grande.

"....non lo lascerò adesso... anch'io devo brillare..."

La Luce ormai la invadeva da ogni direzione. Calda, splendente, abbagliante. Lily urlò. Urlò tutta la sua voglia di vivere, tutta la sua voglia di andar via da quelle paludi, tutta la sua voglia di distruggere quegli spettri, tutta la sua voglia di veder vivere Kharonte...insieme a lei. Un'accecante esplosione di luce partì dalla figura di Lily, investendo in pieno lo spettro che intanto aveva attanagliato lo stregone, spazzandolo via come polvere al vento. Anche la si diradò, lasciando il posto al sole del tardo pomeriggio. Dopo, l'oscurità tornò ad inghiottire Lily.

Quando la sacerdotessa aprì nuovamente gli occhi, si trovò appoggiata da una pietra vicino alla strada principale. Kharonte era vicino al suo fianco, la mano stretta nella sua.

"Ci siamo svegliati finalmente, eh?"

L'elfo era ancora visibilmente provato dalla battaglia con gli spettri, ma il suo volto ora era rilassato, un sorriso stampato in faccia.

"Khar..." iniziò Lily con voce debole. "Cosa...?"

"Mi hai salvato ancora una volta, Lil. Devi avere un talento naturale nel salvarmi!" Kharonte rise. La sacerdotessa si guardò. La gamba ferita era fasciata ed indossava una delle sue tuniche di riserva. Di colpo la sua voce si svegliò con lei.

"Ehi, ma come faccio ad avere questa...?" Si voltò verso Kharonte con sguardo imbarazzo e furioso allo stesso tempo. "Non dirmi che hai...?"

Kharonte sorrise sornione. "Ma su, non è niente che non abbia già visto! E poi non potevo mica lasciarti con quella veste tutta sporca di fango!"

Lily notò che anche Kharonte si era cambiato. Con la poca forza che aveva in corpo gli diede un pugno sulla spalla.

"Scemo!"

"Però ancora una volta lo hai salvato questo scemo.. quell'esplosione è stata incredibile, eri completamente avvolta dalla luce! Potevo persino sentire la paura dello spettro!"

Lily guardò Kharonte ed vide la soddisfazione nel suo volto. Era fiero di lei.

"Io..non so cos'è successo... Non volevo che tu..." Si fermò e sentì le guance avvampare di calore. Abbassò lo sguardo. "Chissà come ho fatto..."

Kharonte le alzò il mento con un dito, così da guardarla negli occhi. "Non lo avrei mai permesso. Non prima di portarti a Sholazar. Devi avere fiducia in te, Lil. Come la ho io. Oggi hai distrutto gli spettri e diradato la nebbia che ci avvolgeva. E sono sicuro che questo sia il tuo grande dono, mia sacerdotessa...diradare le avversità."

Ora era il viso era completamente rosso come i suoi capelli. Provò ad alzarsi, ma la gamba le doleva.

"Non ti sforzare, devi riposare adesso, ed anch'io! Partiremo domani mattina, accenderemo un fuoco e passeremo la notte qui."

Lily avrebbe voluto partire subito e non perdere ancora tempo nelle Paludi Grigie, ma la gamba non glielo consentiva proprio.

"Ma chi era quello spirito?"

Kharonte stava per rispondere quando un rumore di zoccoli invase le orecchie dei due elfi. In lontananza un cavaliere in sella ad un cavallo cavalcava verso di loro.

"Dobbiamo andare via da qui!" disse allarmata Lily, che ancora una volta tentò di alzarsi ed ancora una volta venne fermata dal dolore alla gamba ferita.

Kharonte intanto era scattato in piedi.

"Stai giù. Ci penso io adesso"

Quando il cavaliere arrivò a pochi metri da loro, Lily vide un umano, con una possente armatura lucente recante il simbolo di una mano guantata. "Il Silver Hand.." pensò la sacerdotessa.

Quando il paladino li vide, arrestò la corsa del suo cavallo. Guardandoli per qualche secondo. Kharonte era già pronto allo scontro. L'umano parlò nella Lingua Comune, che i due elfi conoscevano da quando il loro popolo era stato nell'Alleanza di Lordaeron. Ma le sue non furono parole ostili.

"Ragazzò, serve aiuto?"
   
 
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