Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    14/10/2019    4 recensioni
Mi è sempre dispiaciuto quello che è successo ad Adam nella serie, nella mia storia avrà un destino felice invece, l'amore fraterno di Sam e Dean e anche un amore un po' diverso da Castiel :))
Ci saranno altre coppie, alcune che non vi aspettereste mai potrebbero nascere e ovviamente la mia immancabile ship.
Moltissimi personaggi subiranno un destino diverso rispetto al canon e anche quelli più malvagi avranno il loro lieto fine
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Quinta stagione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La quinta stagione '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando Castiel gli mise una mano sul petto per marchiargli le costole, Adam sussultò come se l’avesse bruciato.
“Woah, sta tranquillo, siamo amici.” Disse Sam.
“Voi siete..”
“Sì, siamo i tuoi fratelli. Cas ci ha detto che lo sai già.” Disse pensieroso Dean. “Il che rende la cosa molto strana..”
“Lo so chi siete..lo sapevo anche prima, ma poi mi..mi hanno messo in guardia anche loro.”
“Loro chi?” chiese Sam.

“Sono stati gli angeli. Un tipo con la faccia quadrata di nome Zaccaria.
“Beh, che cazzo ti ha detto??” sbottò Dean.
“Ehi! Sono tornato in vita per subirmi il tuo interrogatorio??” si ribellò l’altro dagli occhi celesti come l’oceano.

Dean, vacci piano! Il ragazzo è appena tornato in vita!” lo difese Castiel.
“Ci tiene tutti sulle spine e bisogna cavargli le parole di bocca! Capisco che è dura per lui ma qui noi stiamo..”
“Che COSA?? Che cosa, Dean? Credi che per voi le cose siano dure eh?? Non sei tu quello che è morto ucciso in maniera orribile da un mostro per prendere le mie sembianze per attirare in una trappola i miei fratellastri! Quindi ti consiglio di fare SILENZIO!!”
Dean boccheggiò per qualche secondo.

“Non so se Cas te l’ha raccontato, ma volevamo proteggerti..non pensavamo che.”
“Ah, volevate proteggermi!! E com’è andata l’opera di protezione?? Fatemi indovinare, malissimo!!”
“Noi..”
“Io sono morto per colpa vostra!! Per il semplice fatto che ESISTETE! Sono morto e voi avete continuato a vivere! Cosa volete che me ne freghi delle vostre cazzate e di come..” gesticolò. “Vi adoperate per salvare il mondo? Sono morto, brutti figli di puttana, quanto mi avete pianto? Un giorno? Poi mi avete scordato, vero?”
“Stai esagerando..” disse Sam, ma si sentiva in colpa, come Dean, si vedeva dal tono.
Adam si voltò verso Sam.
“Fottiti Sam..”
“Ehi, non prendertela con lui!!”

E fottiti anche tu! Fottetevi insieme! Che me ne importa!” gridò, notò l'imbarazzo dei fratelli e le occhiate strane tra di loro, ma era troppo arrabbiato per dare un'interpretazione a quelle espressioni.
Adam!” lo richiamò Castiel, poi si volse verso Dean.
“Non potevi proprio frenarti dal tenere a freno la lingua, eh? È appena tornato dalla morte!”

“Ehi, quel ragazzino non ha fatto che insultarmi!! E poi..” disse un po' stranito. “Anche io sono tornato dalla morte. Ma non ero così nevrastenico con tutti, dopo.”
Castiel si apprestò a lasciare la stanza ignorandolo con uno sbuffo.
“Magari è stato incontrare te che l’ha reso così nervoso, ci hai pensato?” gli gridò dietro Dean ma stavolta in tono canzonatorio, la porta sbattuta di Castiel fu una chiara risposta.
Sam gli rivolse un’occhiataccia.

“Che c’è? Ho smorzato un po' sta tensione! Se l’è meritata. Quel pennuto..deve sempre avere l’ultima parola.”
 
 
 
 
 
*

“Adam..”
Il fratello minore si era appoggiato a uno steccato.
“Prenderai freddo.”
“Ho creduto che non avrei mai più respirato..se anche tira un po' d’aria, è niente in confronto a quella sensazione.” Disse lui.
“Uhm..suppongo tu abbia ragione.”
Adam lo fissò un po' perplesso.

“Non posso andare da nessuna parte..non ho un posto dove andare..quindi se hai paura che scappi..”
“Non ho paura che tu scappi!” disse Castiel velocemente e sembrando anche..imbarazzato? Possibile?
“Sono qui perché sono preoccupato..la tua reazione..mi sei sembrato molto agitato..”

Adam sembrò molto sorpreso di quella risposta.
“Io..uh..sì..Dean..fa saltare i nervi. Se solo non fosse così..irriverente e arrogante..”
“È una sua caratteristica, anche a me ha fatto infuriare spesso e volentieri, ma dopo un po' diventa anche una delle cose di lui che te lo fa amare..”

Adam fece una smorfia incredula. “Mi ha fatto incazzare..”
“Lo so, al tuo posto mi sarei incazzato anche io..”
Adam lo fissò.
“Davvero?”
“Sì, davvero. “
“Ma i Winchester non sono tuoi amici? Credevo che..”

“Essere amico di qualcuno non vuol dire coprirlo anche quando è nel torto. Li amo, ma a volte..loro, specialmente Dean, quando è nervoso, tende ad essere un po' egoista o a non essere eccessivamente sensibile. Ma a sua difesa, devo dire che è molto in ansia per la sorte del fratello, ci sono degli angeli che vorrebbero possederli e..”
“Sapevo della loro esistenza. John mi ha parlato di loro.” disse Adam interrompendolo.
“Oh..” disse solo Castiel.

“John me ne ha parlato con un orgoglio che sapevo non avrebbe mai visto in me..all’inizio ne ero geloso..poi arrivai a desiderare di incontrarli, ma non è mai successo..ho sempre sperato che loro..mi cercassero..”
“Dean e Sam non sapevano che tu esistessi.” Disse Castiel in un tono dolce.

“Lo so. Ora sì, ma prima non lo sapevo..quando..” la sua voce si spense di tonalità. “Quando il mostro mi ha attaccato, non senza avermi detto prima cosa aveva intenzione di fare e perché..io ho sperato stupidamente..che loro arrivassero a salvarmi.
Castiel ascoltò ammutolito.

“Era stupido e senza senso, ma sai..la speranza, soprattutto davanti alla morte, è l’ultima a morire..avrei incontrato finalmente i miei fratelli..e sarei stato salvo..tutto in un colpo solo..sarebbe stato bello incontrarli..dovevano essere davvero SPECIALI se mio padre li aveva preferiti a me no? Sarebbe stato un miracolo..ma i miracoli non accadono mai nella realtà.”
Castiel stette ancora zitto.

“Morii, non a cuor leggero, ma con il senso di colpa che con la mia morte, potevo essere il responsabile della morte anche dei miei fratelli. Ho cercato di ribellarmi..di non morire..se lasciavo che quel mostro prendesse le mie sembianze..ma non ci sono riuscito. Ero..troppo debole.”
“Adam..”
“Quanto li ho aspettati. E alla fine loro sono venuti. Ma non per me, ma per uno che aveva le mie sembianze.”

“Sai, Adam..” disse Castiel dolcemente, appoggiandogli una mano sulla spalla. “ È una cosa che gli esseri umani fanno continuamente. Andare da una persona cercando le sembianze di un’altra che avevano incontrato..non parlo di mutaforma ma di rivedere in qualcuno, tracce di qualcun altro..so che non è il tuo caso, ma accade più spesso di quanto si pensi..sotto certi aspetti gli esseri umani sono molto ciechi..voglio dirti che non accade solo a te.”

“Ma in quei casi la persona non ha proprio le tue sembianze fisiche reali!” disse Adam, dimostrando di aver apprezzato però la metafora. L’aveva distolto dalla sua tristezza.
“A volte però credono di vederla lo stesso. Quante volte è successo che una persona si mettesse con un’altra perché aveva certe caratteristiche fisiche che gli ricordava la sua ex o il suo ex? O anche solo il carattere simile.”
Adam scosse la testa.
“Tu mi confondi il cervello.”

“Meglio. Almeno ti distraggo.” Disse Castiel sorridendo.
Adam ridacchiò, poi scrutò Castiel.
“Credi che loro siano felici di avermi incontrato? Credi che potrei piacergli?”
“ A me piaci.” Adam avvampò ma Castiel non sembrò notarlo.

“Eppure non sembrano molto contenti di questa mia..invasione.”
“Sono molto angosciati,tu non sai molto di quello che sta capitando loro. Una volta Dean è addirittura morto.”
Adam spalancò la bocca incredulo.
“Come me?”

“Beh, non nello stesso modo, ma sì. Era proprio morto. Perché aveva fatto un patto con un demone degli incroci, per riportare in vita Sam. Morto pugnalato da un tizio.”
Adam era scosso e si vedeva.
Castiel gli mise la sua giacca sulle spalle.
“No! non è necessario!”
“Sì invece. Stai tremando.”
“Non è per il freddo che..”

“Non importa.” Sbottò Castiel, poi continuò.
“Sei mesi dopo, Dean è tornato in vita, sono stato incaricato di portarlo via dall’inferno per riportarlo sulla terra, vivo. “
Adam era ormai senza fiato.
“La stessa cosa che è accaduta a me?”

“Non proprio. Tu non eri all’inferno e non posso prendermi il merito di averti riportato fuori, ero solo lì quando sei ..uscito.”
Adam fischiò.
“Ma che razza di vite incasinate hanno i miei fratelli?? Ingannare così la morte più e più volte? E Dean?? È stato graziato dall’aldilà perché ha fatto un gesto nobile per Sam?”
Castiel ridacchiò per via della sua ingenuità.

“Gli angeli non l’avrebbero graziato per cose come questa..l’inferno è pieno di anime dannate, che ci sono finite dentro per salvare la vita a qualcuno, ma non sono state riportate alla vita..lo stesso padre di Dean e Sam è finito all’inferno per aver salvato la vita di Dean, lui era in coma e stava per…”
“John..è all’inferno??”

Nello sguardo di Adam si rifletteva cento anni di dolore. Castiel sperò che non fosse lo sguardo di John, in quei secoli passati li, perché se lo era, era terribile.
“Perdonami.,.ho scordato che era anche tuo padre..è riuscito a scappare alla fine..calcolando il tempo terrestre, è accaduto un anno dopo la sua morte,è successo quando per un periodo la porta dell’inferno si è spalancata..i demoni sono scappati e anche John è riuscito..scusami, mi ero dimenticato che parlavo anche di tuo padre..”

“Va bene, va bene, non importa, lascia stare! Comunque lui adesso è libero vero?”
“Sì, è in Paradiso. Il posto migliore dove potrebbe stare la sua anima.”
Adam sospirò sollevato.
“Quindi Dean non è stato graziato, ma allora perché..”

“Perché gli angeli avevano bisogno di lui.” Disse Castiel e una nota di tristezza gli oscurò lo sguardo. “Volevano che Dean facesse da tramite a un ANGELO per far sì che combattesse contro Lucifero.”
“Lucifero..il diavolo?? Zaccaria mi ha parlato di  lui ma non ha..non ha accennato a..” Adam aveva perso diverse tonalità di colore.
“E questo mentre Sam sarebbe stato posseduto dal diavolo in persona.. aspetta..cosa hai detto?”
Adam spalancò la bocca.

“Avrebbero fatto combattere i miei fratelli INSIEME? Ma..perchè..che razza di gioco malato è questo?”
“Gli angeli VOGLIONO una apocalisse. A quanto pare pensano che sia l’unico modo per epurare un mondo corrotto. Sterminare il genere umano e ricominciare da capo. Naturalmente io non sono d’accordo ma l’ho scoperto in ritardo e mi sono ribellato..al paradiso. PER LORO.” disse fieramente. “Ma Adam..non ti senti bene?”
“Mal..di stomaco..”

“Perdonami, so che è tanto da digerire..ma è bene che tu sappia queste cose..ad ogni modo le avresti sapute comunque..”
“Quello che hanno dovuto passare..avranno sofferto enormemente..ora capisco..” disse Adam tenendosi lo stomaco.
“Aspetta..fammi vedere.”
“Che fai?”
Castiel gli toccò lo stomaco e analizzò brevemente.

“È un dolore psicosomatico, posso lenirlo, ma sarebbe meglio che prima mettessi nello stomaco qualcosa..una camomilla?”
“Le ho sempre odiate.”
“Oh, odiamo tante cose, prima che queste ci salvino la vita. Credimi, dopo questa giornata, una camomilla è quello che ci vuole per tutti.”
“Non puoi semplicemente farlo passare?”

“Preferirei che mettessi qualcosa nello stomaco di caldo, e non vorrei rischiare che la mia magia e la bevanda entrino in conflitto. “
Adam alzò gli occhi al cielo.
“Oh, ora sembri proprio Dean.” Rise.
“Che giornata del cavolo! Dopo gli insulti di Dean, pure i tuoi.”
“A me sembra che sei stato tu a insultare lui..anzi, entrambi.”
“Se l’è meritato.”

“Non posso che dirmi d’accordo. Puoi aspettare qui un po'? Vorrei andare a parlare con loro, un secondo.”
“Non mi piace che si parli di me quando sono presente.” Sbuffò.
Castiel lo guardò per un attimo indeciso.
“Beh, se sei qui, NON sei presente.”
“Castiel..”

“Ti dico la stessa frase che dissi a Dean una volta – sono un angelo , dovresti portarmi più rispetto –“
Adam lo fissò a bocca aperta.
Castiel rise divertito.
“Davvero gli hai detto una cosa simile? Immagino la sua faccia!!”
“Era impagabile.” Convenne Cas.
“Cosa ha risposto?”

“Niente. È rimasto li a guardare come uno stoccafisso. Comunque tu aspetta qui, ok? Non ci metterò molto.”
“Non resterò qui a gelare. A proposito riprenditi la tua giacca! Vado in cucina a preparare la camomilla.” Disse sbattendogliela contro.
“Ragazzo selvatico.” Disse Castiel sorridendo.
“Lo prendo per un complimento.” Sorrise Adam superandolo.
 
 
 
 
*

Quando Castiel tornò da loro, Sam e Dean scattarono come una molla.
“Dov’è Adam?” chiese Sam.
“L’hai lasciato da solo?? Sei impazzito??”
“Calmi. Io e Adam abbiamo parlato. È più tranquillo ora.”
“Scommetto che hai sparlato alle mie spalle per portartelo dalla tua parte.” Disse Dean.
Castiel fece un sorriso seducente.
“Si gioca con le armi che si può.”

Dean aveva già cominciato ad aprire la bocca per ribattere, ma Cas alzò le mani in segno di resa.
“Vi aspettava. Sapeva che esistevate e ha sempre sperato che andaste  a cercarlo.”
“Lui voleva che andassimo da lui?” chiese Sam in tono amareggiato.
“Ma è pazzesco! Gli hai detto che non sapevamo della sua esistenza??” chiese Dean.

“Sì, ma per un ragazzo giovane, solo,è difficile venire a capo con la consapevolezza che i tuoi fratelli potrebbero non sapere neanche che esisti. Non ha smesso di sperare che arrivaste da lui, neanche quando il mostro lo stava..beh, lo sapete.”
“Cazzo..” disse Dean, con lo sguardo a terra.
“Già..”
“Voglio andare da lui.” Disse Sam, che aveva già gli occhi sospettosamente lucidi.

Castiel sorrise, lasciandolo passare.
 
“ADAAAAAM!” gridò Sam.
“Il ritorno al mondo dei vivi non mi ha ancora privato dell’udito. Sono anzi abbastanza certo che durante la ricostruzione del mio corpo, mi hanno ripristinato anche quello.” Disse il ragazzo ai fornelli.
“Scherzi, quindi stai bene. Molla lì.” Disse Sam, togliendogli le mani dal pentolino.
“Ehi, che carattere! Istinto territoriale?”

“Non è casa nostra, ma tu sei un ospite..e non devi lavorare.” Disse Sam. “Ehm, cosa volevi fare?”
“Una camomilla.” Disse Adam sbuffando.
Sam lo guardò stranito.
“Non sarebbe meglio un caffè?”
“Castiel ha proposto una camomilla!!” sbottò l’altro.
Sam lo guardò confuso, poi rise sotto i baffi.

“Oh..ok..allora berremo una camomilla, così il TUO Castiel sarà contento..” si mise a cercare una bustina e la immerse nell’acqua.
“Non è il mio Castiel! E tu sei fastidioso quasi quanto Dean!”
Sam rise, nel mentre erano arrivati anche Sam, Dean, Castiel e Bobby nella stanza.
“Che bello non essere più l’unico a cui urli contro.” Disse Dean con un sorriso che aveva chiarito che aveva sentito tutto.
“Vaffanculo, Dean! Per voi va bene la camomilla?” chiese Sam.

"Io vado a Whisky, ma c'è un ragazzino qui. Dubito possa bere alcolici." "Ehi, sono maggiorenne!" “Io preferirei una birra..ma se lo dice Castiel, allora..” disse Dean malizioso.
Adam sembrava volersi arrabbiare ancora.
Castiel prese la palla al balzo.
“Ciascuno reagisce in maniera diversa, chi prende un tè, chi porta ciondoli al collo da 20 anni, perché regalati dal proprio fratellino minore a nove.”

Dean rifilò un’occhiata inceneritrice a Castiel, Adam non capiva ma quel poco che aveva intuito, lo bastò a farlo sorridere, Sam cercava di non ridere, perchè sapeva che Dean gliel’avrebbe fatta pagare. Quasi si strozzò con il tè pur di non ridere, forse Dean non avrebbe cercato di buttarlo di nuovo ma gliel’avrebbe fatta pagare non indossandolo più per settimane.
 
 
 
 
*

Finito il tè e in un’atmosfera decisamente più rilassata, Adam raccontò finalmente quello che gli aveva detto Zaccaria.
“Credevo fosse un sogno. Uno stuolo di angeli mi parlava e mi diceva che ero il Prescelto. Per salvare il mondo.”
“E come lo farai?” chiese Dean.
“Oh, sembra che io e un arcangelo uccideremo il diavolo.” Disse Adam sorridendo. “Ma nessuno di loro è stato chiaro a spiegarmi le MODALITÀ. Nessuno di loro mi ha detto che avrei dovuto fare da vestitino a un angelo.”

“Quale arcangelo?” domandò Dean basito.
“Michele. A quanto pare sono la sua spada.”
“Penso che vogliano sostituirti, Dean.” Disse Castiel. “Lui è il figlio di John Winchester, è il fratello di Sam, non è la situazione ideale, ma è possibile.”
“Ma come..” disse Sam.

“Beh, forse hanno pensato erroneamente che Dean sarebbe stato in grado di opporsi a loro.” disse Cas, ironico, ignorando la rispostaccia di Dean. Era sempre la stessa. "Fottiti." Dean amava dirlo e solo Sam sapeva come ammutolirlo, quando rispondeva "No, fallo tu." A quel punto il maggiore diventava tutto rosso. Castiel ci aveva messo un po' prima di capire il collegamento, ma Adam non poteva saperlo.
“Dopo tutte le cazzate sul destino, all’improvviso gli angeli hanno un piano B?? Beh, non ho intenzione di perdere Dean per le loro STRONZATE e neanche di cedere Adam a loro, dopo che l’abbiamo miracolosamente ritrovato! Non perderò nessuno dei miei fratelli!!” disse alterato Sam. “Adam tu non mi conosci, ma ti prego, fidati di me..dammi un po' di tempo.”
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza