Serie TV > Criminal Minds
Segui la storia  |       
Autore: karter    14/10/2019    0 recensioni
Aura Sally Jackson è una donna con un passato difficile alle spalle.
Orfana di entrambi i genitori ha intrecciato la sua vita con quella di Haley Brooks.
In questa raccolta, vedremo alcuni momenti della vita di Aura intrecciarsi con quelli dei protagonisti della serie, partendo dalla prima stagione.
Stagione 1
1. Il nome perfetto [Storia partecipante alla challenge “ Fandom 100’s ” indetta da Ghostmaker sul forum di EFP]
2. Importanti decisioni
3. Rimproveri e sorprese
4. L'ennesima occasione mancata
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aaron Hotchner, Haley Hotchner, Jack Hotchner, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Importanti decisioni


 
-Tua moglie è folle!- urlò una voce dall'altro lato del telefono, spingendo l'agente speciale Aaron Hotchner a ricontrollare il mittente di quella chiamata sullo schermo del suo telefono.
Non l'aveva mai sentita preda di un'isteria simile.
-Va tutto bene?- le chiese allontanandosi dalla squadra per avere un po' più di privacy.
Si fidava di loro, sapeva che sarebbero andati avanti anche senza la sua supervisione1.
-No!- rispose la voce preda di un'agitazione che iniziava seriamente a preoccuparlo.
Aura sembrava furiosa e forse ne conosceva anche la causa. Era stata sua l'idea di chiederle di fare da madrina a Jack2.
-Come vi è venuta in mente un'idea tanto folle?- domandò buttando per aria tutto ciò che si trovava davanti.
Non era mai stata una persona ordinata, ma se qualcuno fosse entrato nel suo appartamento in quel momento avrebbe fatto fatica a riconoscerlo a causa del caos che vi regnava sovrano dal momento in cui aveva ricevuto il messaggio di Haley.
-Riesco a malapena a prendermi cura di me stessa!- continuò imperterrita percorrendo il suo salotto con passo di marcia, aveva finito le cose da lanciare -Cosa potrei mai insegnargli? Come potrei mai proteggerlo? Sono un disastr...-
-Aura!- la richiamò l'uomo interrompendo quel suo monologo che iniziava a scemare di tono, sintomo che anche la ragazza iniziava a calmarsi.
-Prendi un bel respiro e parlami- la invitò tentando di essere il più rassicurante possibile.
Gli sarebbe piaciuto essere con lei in quel momento per farle dimenticare tutte quelle idee malsane che da sempre la tormentavano, ma non poteva, doveva farsi bastare una telefonata.
-Scusami- iniziò con tono più pacato dopo aver preso un respiro profondo come le aveva consigliato l'uomo -So che stai lavorando e non dovrei disturbarti, ma avevo davvero bisogno di parlarti- continuò e Aaron poteva tranquillamente immaginarla seduta in terra con la schiena appoggiata al divano e le gambe raccolte al petto mentre con le dita giocava con una ciocca ramata sfuggita alla crocchia con cui era solita raccogliere i capelli -Devi convincere Haley a cambiare idea. Non sono la persona giusta per quel ruolo e lo sai, lo sapete entrambi!- aggiunse sorridendo amaramente, osservando la scritta "Ohana" sulla sua coscia sinistra.
Non potevano affidarle un ruolo tanto delicato, non a lei che si ricordava a malapena di mangiare e che ogni notte urlava in preda a orribili incubi3. Non avrebbe mai permesso a una creaturina pura come Jack di sporcarsi con tutto il male che la divorava sia da dentro che da fuori.
-Non posso!- le rispose l'agente Hotchner appoggiandosi ad una colonna per riuscire a reggere tutta la malinconia e la devastazione che riusciva a percepire da quella semplice telefonata -Anch'io ti voglio come madrina di Jack- aggiunse per rafforzare il concetto -Mi fido di te, Aura, sei una persona straordinaria e non potrei desiderare nessun altro accanto a mio figlio- continuò approfittando del momento di silenzio creato dal suo sbigottimento.
Con lei era raro un momento del genere quindi bisognava giocarselo al meglio e Aaron lo aveva imparato a sue spese.
-Non sono adatta per un compito del genere, lo sai!- si limitò a rispondere la ramata posandosi una mano sugli occhi.
Era così stanca di essere se stessa, ma questo non l'avrebbe mai detto a nessuno. Non voleva farli allarmare nuovamente, non avrebbe commesso ancora lo stesso sbaglio.
-Pensaci, ti prego!- le chiese.
La squadra lo stava già chiamando da un po', non poteva farli aspettare ancora, lo sapevano entrambi, ma questo non rendeva le cose più semplici.
-Va a salvare il mondo, papo!- lo salutò la giovane prima di riagganciare e rimanere sola con i suoi dubbi e le sue insicurezze.


 
***
 


-Tu sei davvero sicura di voler affidare a me un compito tanto delicato?- chiese una ragazza dai ribelli capelli ramati raccolti in una crocchia con una semplice matita.
Ci aveva pensato su parecchio, come le aveva suggerito Aaron, prima di recarsi a casa Hotchner per affrontare la neomamma4, ma ancora non riusciva a vederci nulla di positivo in quella scelta.
-Voglio dire- riprese cullando dolcemente quel piccolo angelo che appena entrata Haley le aveva messo tra le mani.
Ci sapeva davvero fare quella donna e giocava maledettamente sporco, ma non poteva mollare senza nemmeno aver tirato fuori le armi. Ne andava del suo orgoglio!
-Riesco a malapena ad occuparmi di me stessa, come potrei essere un punto di riferimento  per questo piccolo angelo?-
La donna sorrise dolcemente a quelle parole, inclinando leggermente il capo verso sinistra per osservare meglio la scena davanti ai suoi occhi, tentando di ignorare le parole appena sentite. Le faceva davvero male sapere che Aura pensava ciò  di se stessa e avrebbe lottato con le unghie e con i denti per dimostrarle quanto in realtà fosse speciale.
-Ti conosco da non so più quanto tempo ormai- iniziò la signora Hotchner con il più dolce dei sorrisi.
Sapeva che la sua sorellina acquisita non sapeva resisterle quando usava quell'espressione e aveva tutta l'intenzione di ricorrere ai più sporchi mezzuggi per ottenere ciò che desiderava.
-Sei parte della mia famiglia da così tanto che non riesco ad immaginare nessun altro in questa veste, e poi guardalo- continuò indicando Jack che giocava sereno con una delle ciocche ribelli sfuggitale all'acconciatura improvvisata -Non è mai stato così tranquillo come ora, nemmeno quando è tra le mie braccia o quelle di Aaron!-
Aura rimase qualche secondo in silenzio ad osservare quel bambino meraviglioso che la guardava sorridendo. Era così bello, un piccolo angelo che meritava solo il meglio dalla vita e lei non sarebbe mai stata il meglio.
-Andiamo Hal- si riprese la ramata porgendo il bambino alla mamma.
Non riusciva ad essere obiettiva con quegli occhioni che la fissavano adorante!
-Perchè non uno dei colleghi di papo, sono i migliori agenti dell'FBI esistenti- tentò.
Sapeva quanto Haley odiasse il lavoro del marito che lo teneva spesso lontano da casa per giorni e non conosceva orari, non avrebbe mai scelto nessuno di loro, lo sapeva, ma doveva tentare.
-Io e Aaron, però, vogliamo te!- replicò la più grande tra le due osservandola con determinazione e vedendola mordersi il labbro inferiore.
Era nervosa, Aura, stava ponderando la cosa e non riusciva a trovare altre ragioni per declinare. Per lei le sue erano ottime ragioni, ma Haley non si sarebbe fatta piegare da queste.
Scosse il capo sconfitta mentre un sorriso raggiante increspava le labbra della maggiore. Conosceva troppo bene Aura, sapeva che era una delle persone più buone del mondo per negare a qualcuno qualcosa.
-Sarai una madrina fantastica!- le disse ricevendo in cambio una finta espressione esasperata che nascondeva un sorriso.
-Sei impossibile!- commentò la ramata prima di essere richiamata all'ordine dallo squillo del telefono.
-Ti voglio bene anch'io!- le rispose Haley vedendola varcare la soglia di casa con il telefono all'orecchio regalandole un gesto di saluto e un piccolo incresparsi di labbra.
Sorrise anche la donna, anche se indecisa tra la preoccupazione e la felicità.
Le faceva sempre male vederla andare via richiamata da un'emergenza a lavoro5, ma saperla lontana dall'FBI riusciva a farla sentire più leggera. Non avrebbe mai potuto sopportare il saperla lavorare fianco a fianco con suo marito. La sua vita era stata già abbastanza difficile senza l'aiuto di psicopatici che si divertivano ad ammazzare la gente nei modi più disparati.
Aura aveva bisogno di vivere una vita serena e avrebbe fatto qualsiasi cosa per concedergliela.
 
 
 
 












 
1. Riferimento alla puntata 1x06, "L'uomo nel mirino".
2. Jack non è ancora nato, ma Haley e Aaron hanno già deciso che vorranno Aura nella sua vita.
3. Aura non è una giovane donna con un semplice passato alle spalle, tutto il contrario.
4. Ci troviamo durante nel periodo tra la puntata prima citata e la 1x07, "La volpe", a pochi giorni dalla nascita di Jack.
5. Aura, oltre ad essere una studentessa universitaria con tre lauree all'attivo è anche una consulente per la polizia locale che ha frequentato l'accademia ma ha preferito rimanere nel mondo universitario. Haley ha sempre paura quando la chiamano per lavorare su qualche caso perchè lo sa, la sua sorellina acquisita è dnnatamente brava in tuto ciò che fa.
 
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: karter