Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: __Lily    14/10/2019    2 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

VENTITRE





DAENERYS

Dopo la conversazione con Jorah aveva mandato a chiamare Tyrion.
Lo stava aspettando seduta con del vino già dentro a delle coppe posate sul tavolo, Tyrion Lannister amava bere e questo lei lo sapeva bene da molto tempo ormai.
La porta si aprì ed entrò Tyrion con la sua camminata ondeggiante e il volto deturpato.
«Mia regina» disse lui.
«Grazie di essere venuto.»
«Sono il Primo Cavaliere.»
Sei più di questo - avrebbe voluto dire ma le parole le morirono in gola.
«Tyrion io… mi dispiace.»
Tyrion si sedette e prese la coppa dal tavolo.
«Vino di Arbor, uno dei miei preferiti ma non è per parlare di vino che sono stato chiamato. So bene che sei una donna forte e determinata e so anche che spesso il tuo istinto ti porta a fare cose di cui ti penti, ecco perché sono io il  Primo Cavaliere per impedire al tuo istinto di sopraffarti.»
«Si, ti ho scelto per questo e perché sei intelligente e sai quando è giusto essere spietato e quando essere clemente e si, non ti ho fatto venire per parlare di vino. Sarei dovuta venire da te prima ma non ne avevo il coraggio. Ho commesso molti errori in questi mesi» disse lei guardando negli occhi il suo consigliere.
«Amare non è un errore, siamo umani mia regina.»
Dany si alzò dalla sedia e con la coppa in mano raggiunse la finestra e osservò fuori, il mare era agitato e grigio come il cielo e le onde si infrangevano contro gli scogli della sua isola.
«Non è stato un errore amare Jon, ma lo sarebbe se lo trattenessi.»
«Dubito che si senta trattenuto
«Tyrion sai cosa intendo.»
Il nano anni, poi scese anche lui dalla sedia e si avvicinò alla sua regina.
Prese la sua mano cosa che mai aveva fatto prima di quel momento e Dany ne rimase sorpresa e felice allo stesso tempo.
«La tua condizione non deve impedirti di essere felice e di vivere la vita che meriti, hai sofferto da quando sei nata e ora non credi di meritare un po’ di felicità? Tu hai portato nuovamente meraviglia a questo mondo e se Jon Snow ti rifiutasse per… be’ allora sarebbe uno stupido uomo del Nord» disse Tyrion sorridendole.
«Jon non mi rifiuta per questo, non lo fa affatto. Sono io.»
«Capisco.»
«Jon è un re e un re deve avere eredi.»
«Jon è un bastardo, suo fratello Brandon prenderà il suo posto o altrimenti lo farà Sansa quella ragazza è nata per essere regina. Non è essenziale che lui abbia figli.»
«Invece si, solo che non lo sa ancora. Finirebbe per odiarmi.»
«Ci sono uomini che ti amerebbero comunque, lo sai vero?»








TYRION

«Ci sono uomini che ti amerebbero comunque, lo sai vero?»
Non era riuscito a trattenersi, vederla soffrire in quel modo era difficile e faceva soffrire anche lui.
Pensava davvero che quella giovane donna meritasse di essere felice dopo essere stata venduta a un Khal, stuprata, tradita e solo gli dei sapevano che altro.
«Lo so» aveva risposto lei e subito dopo il suo sguardo si era posato nuovamente sul panorama fuori dalla stanza «non mi è concesso di cambiare la mia condizione e nemmeno di cambiare il passato, posso solo guardare al futuro e al mondo che desidero costruire.»
«E a chi lascerai questo mondo? Non è per inferire, questo mai, ma tu stessa hai detto che un sovrano deve avere eredi.»
Daenerys sospirò.
«So anche questo, prima vinciamo la guerra e poi pensiamo a chi lasciare tutto.»
Qualcuno bussò alla porta.
«Avanti» disse Tyrion dopo aver ricevuto un cenno dalla regina.
«Maestà… lord Tyrion non credevo di trovarti qui.»
«Lord Varys, cosa succede?»
«Un corvo da Approdo del Re, Cersei ci appena dato una risposta.»
«E’ di Cersei?» chiese lei scattando e raggiungendo subito Varys.
«Si e con il tuo permesso vorrei riunire tutti
«Fallo» rispose Daenerys, «andrò a prepararmi per questa riunione avete visto Missandei?»
Daenerys guardò un’ultima volta verso Tyrion Lannister e poi se ne andò.
Le sue ferite sono molto profonde e ancora vive.
«Come mai ti trovi nelle stanze della regina?»
«Le occorreva un consiglio, perché altrimenti?»
«Non saprei, per la tua… come dire? Per la tua caduta mio signore?»
Tyrion sorrise.
«Non ha bisogno di rimproveri ora ma di comprensione.»
«Se vorrà sopravvivere ad Approdo del Re dovrà fare molto meglio di così e tu questo mio caro vecchio amico lo sai bene. Tua sorella potrebbe mangiarla in un boccone se la vedesse in questo stato.»
«Ma fortunatamente Cersei non è qui per vederla e mi auguro che nessuna voce sullo stato di Daenerys giunga alle sue orecchie caro vecchio amico.»
«Dovrei sentirmi offeso da questa insinuazione» rispose Varys.
«Insinuazione? No affatto Varys, io la chiamerai più preoccupazione o avvertimento.»
«Sottile» rispose il ragno e poi anche lui uscì dalla stanza della regina mentre Tyrion tornò a sedere e finì di bere la coppa che conteneva il suo vino preferito.



 

 

 

JON

Da quando Daenerys era tornata tutta bagnata Jon non l’aveva più vista.
Aveva cercato di parlarle ma con scarso risultato, infatti l’unico con cui era riuscito a parlare e non per sua scelta era stato ser Jorah Mormont.
Jon sapeva che il cavaliere la amava e nonostante tutto restava nell’ombra a proteggere la donna che aveva scelto di servire.
Avevano condiviso molte, troppe cose insieme e Daenerys teneva a Jorah anche questo Jon lo sapeva.
Arrivarono i suoi consiglieri e anche ser Davos, poco dopo entrò Daenerys accompagnata da Missandei e da Verme Grigio loro erano i soli oltre a Jon e gli altri a partecipare ai consigli.
La regina dei draghi si era circondata di gente povera, gente che era stata schiava, gente che era in esilio… gente comune e parlava con loro da pari e non da sovrana.
«Lord Varys leggi il contenuto della lettera a tutti» disse lei osservando il ragno.
«Come desideri mia regina» rispose l’uomo poi prese la lettera e spezzò il sigillo «Sono a conoscenza delle vostre richieste mio fratello Jaime me ne ha parlato, e sia mostratemi pure questi “mostri” se esistono davvero, vi aspetterò ad Approdo del Re alla fossa dei draghi. Farò mandare anche una lettera a Sansa Stark anche lei è richiamata nella capitale.
Cersei Lannister regina dei Sette Regni e protettrice del reame.
»
«No» disse subito Jon «Sansa non andrà ad Approdo del Re, lo farò io.»
«Cersei ha richiesto la sua presenza…»
«Tua sorella non può richiedere nulla, non è la nostra regina e Sansa non è così stupida da tornare nella capitale e anche se lo fosse io non lo permetterei mai. Sai bene che Cersei la vuole morta.»
«Non più ma sicuramente sarebbe un bell’ostaggio» rispose Varys.
«Come lo è stata per anni lord Varys, senza che nessuno di voi facesse nulla per aiutarla.»
«Io ho fatto ciò che ho potuto….»
«Lady Sansa non lascerà Grande Inverno, il suo posto è lì almeno per il momento» intervenne Daenerys per mettere fine a quella discussione «appena la missione sarà conclusa ci dirigeremo a Sud e poi a Nord come pattuito tra me e il re del Nord.»
Sono tornato ad essere il re del Nord dunque?
«Tyrion voglio che tutto sia sicuro, tu conosci Cersei meglio di chiunque altro.»
«Farò in modo che lo sia maestà.»
«Bene, potete andare è tutto» disse e il suo sguardo non incrociò mai quello di Jon se non per qualche fugace istante.
Jon aspettò paziente che se ne andassero tutti e quando lei fu rimasta sola cercò di avvicinarla.
«Il re del Nord?» domandò.
«Non è forse ciò che sei?»
«Credevo di essere qualcosa di più del re del Nord» rispose prendendole la mano «credevo che tu ed io fossimo qualcosa.»
«Ti sbagliavi» disse lei e poi si divincolò dalla sua presa.
Stava per andarsene.
«Daenerys fermati, noi dobbiamo parlare.»
«Non abbiamo più niente di cui parlare se non di come salvare i Sette Regni.»
«Allora voltati e dimmelo guardandomi negli occhi.»
Daenerys non si voltò, rimase girata di spalle a osservare il lungo corridoio, il lupo bianco fece un respiro profondo e poi la raggiunse, la strinse tra le braccia e posò la testa sulla sua spalla.
«Mentimi pure se ti fa sentire meglio ma sappiamo entrambi che non è la verità e non lo sarà mai. Noi ci apparteniamo Daenerys Targaryen e niente e nessuno può cancellare questo.»
«Non ti renderò un uomo infelice Jon Snow, non ti priverò della paternità.»
Jon la fece voltare.
«Cosa altro devo fare per fartelo capire? Non mi importa.»
«Ora sei tu a mentire.»
«No! Dany posso vivere senza avere un figlio ma non so se potrei vivere senza te al mio fianco, senza svegliarmi tra le tua braccia o senza baciarti prima di addormentarmi. L’ultima cosa che avrei creduto venendo a Roccia del Drago era quella di innamorarmi ma è successo, basta soffrire abbiamo sofferto fin troppo, non credi?»
«Non fa differenza ciò che credo io Jon.»
«Domani partiremo, vuoi davvero che ci lasciamo così?»
Dany si avvicinò, gli diede un bacio sulle labbra, fu un bacio lungo e umido e poi se ne andò con il volto rigato dalle lacrime.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: __Lily