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Autore: Meli_mao    30/07/2009    7 recensioni
“E’…” cercai di dire qualcosa, incantata da tanto splendore, ma fu lei a completare la frase.. “..bellissimo, si…e soprattutto è il luogo più reale mai esistito!” precisò stizzita, come se io avessi messo in dubbio la cosa. La barca si arenò sulla sabbia, e lei con un leggero saltello scese precedendomi. Non si preoccupò affatto di aiutarmi, ma diverse mani vennero in mio soccorso. su su commentate!!!
Genere: Sovrannaturale, Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!!! sono tornata con una nuova..ovviamente...RuNami! mi sono mancate...non le scrive più nessuno, che tristezza!!!

beh due cosette: uno... c'è un personaggio già nominato in un'altra mia RuNami, Lilian...puramente inventato! però diciamo che mi serviva.

due...è una situazione paradossale, infatti ho lasciato perdere di descrivere come ci sn arrivati in questa situazione. Vi basta sapere che è contro quel mostro, contro cui, appunto, ancora nn può competere!

in ogni caso spero vi piaccia, e mi scuso se ci possono essere degli errori, è che la so praticamente a memoria essendo un vecchio progetto e anche rileggendola e possibile non li abbia visti. Non so di quanti capitoli sarà...dipende dall'ispirazione temo!! bye!!!

....Non lei....

Doveva scegliere, e alla svelta. Di fronte a lui si apriva uno scenario che mai avrebbe voluto vedere, mentre alle sue spalle un altro altrettanto terribile: tutti i nostri compagni sanguinanti, stanchi e non più in grado di aiutarlo erano distesi in terra o legati a guardarlo fare la sua scelta.

Tutti meno io che stavo legata sopra un dirupo insieme a Lilian, la sua amica d’infanzia, la sua prima amica vera che viveva con lui al villaggio e ogni giorno giocava con lui. Lei e io, Nami, stavamo seriamente rischiando la vita. Tra di noi, su una passerella sospesa, l’artefice di tutto: Black Bart.

“Allora, Cappello di paglia…a te la scelta: chi delle due vuoi salvare?!” la sua voce, roca e profonda, rimbombò per tutta la gola sotto i nostri piedi.

Lilian lo guardò spaventata. I suoi lunghi capelli biondi volavano al vento. Sulla fronte un taglio da cui gocciolava sangue. Non guardava giù per paura e teneva i suoi occhi verdi smeraldo puntati in quelli neri di Rufy.

Lo aveva raggiunto dopo tanto tempo per confessargli i suoi sentimenti e mai, mai avrebbe pensato di trovarsi in tale situazione. Per di più messa a confronto con la donna ora forse più vicina al capitano: la navigatrice.

Io invece non parlavo, muta, nemmeno spaventata stavolta. Fissavo il vuoto sotto di me con sguardo assente. Non potevo competere con l’amica d’infanzia venuta fino a lì per dire “ti amo” a lui.

E poi fui proprio io a parlare, rivolta all’uomo che mi teneva in ostaggio.

“Ultimo desiderio?”

Black Bart roteò i suoi occhi blu fino a me.

“Certo tesoro…ultimo desiderio?”

Rufy rimase immobile, non sapeva che fare. Si trattava di scegliere in base all’affetto? O forse solo doveva avere fiducia e scegliere quella che secondo lui non si sarebbe salvata nella caduta, sperando che l’altra trovasse un rimedio?

Ora osservava me. Non mi aveva mai vista così. Ero sicura di me apparentemente, ma lui vedeva che tremavo impercettibilmente.

“Voglio salutare il mio capitano e i miei compagni..” sussurrai mantenendo un legame visivo col mio quasi assassino. Quest’ultimo parve poco convinto poi annuì:

“Niente scherzi o l’altra muore al posto tuo.. sei fortunato capitano... non hai dovuto mostrare la tua debolezza per una donna, lei si è sacrificata!”

e questo fece gelare il sangue nelle vene a Rufy.

“NOOO” urlò, ma non riuscì a muoversi. Il dolore l’aveva immobilizzato.

Toccai la terra ferma.

Lentamente, trascinando il corpo stremato, mi avvicinai ai miei amici, compagni di sempre. Abbracciai teneramente Robin.

“Aggiorna il mio diario di bordo ok?” dissi tra le lacrime “E tieni sempre d’occhio la rotta, quando c’è troppo sereno aspettati il peggio e…e prenditi cura di loro!” singhiozzai.

“Navigatrice…conta su di me!” disse l’archeologa, ormai la sua voce non era più distaccata come sempre.

“Sanji.. non farli mai morire di fame e…e troverai la donna giusta” abbozzai un sorriso, me mi uscì una smorfia. Lui mi fissò senza riuscire a dirmi niente. Mi adorava e lo sapevo.

“Usopp…io…mi fido di te…!” e per lui questa era la cosa più importante.

“Ti salvo io, Nami!” un’altra amara bugia, ma così dolce…se solo le sue bugie fossero state verità…

gli accarezzai il viso, il mio amico di fuga…

“Chopper.. grazie per tutte le cure, credo che nel posto in cui andrò ora non ci sia bisogno di un dottore, ma anche se fosse, tu resterai il mio preferito..!” la piccola renna piangeva a dirotto e annuì più volte…

“Nami…” disse disperato.

“Zoro…Mollusco…realizza il tuo sogno ok? Fallo anche per me ora..”

“L’avrei fatto per te anche se non me lo avessi detto strega!” e il suo sorriso spavaldo per un attimo mi tranquillizzò.

“Franky…la nave mi raccomando, è la vostra casa e..!”

“Lo so, non preoccuparti..” sussurrò.

“Io scriverò una canzone per te..!” quasi urlò Brook… “ Una bellissima canzone”

gli sorrisi:

“La voglio vivace, che sentendola faccia ballare tutti..”

E poi l’ultimo, e per questo il più doloroso, saluto a lui.. il capitano…l’uomo che mi aveva dato il mio sogno.

Mi fermai di fronte a lui a qualche passo di distanza.

Sospirai tristemente e cominciai ad elencare:

“Mangia un po’ di meno, e più verdura.. dai retta a Sanji su queste cose, poi aiuta Robin a controllare la rotta, sei tu il capitano! E vedi di non inseguire i guai.. ogni tanto Usopp si nasconde a fin di bene. Difendi la nave e..” un singhiozzo mi interruppe. Lui mi fissava in silenzio.

“E… quando fai il bagno non usare tutta l’acqua calda! Poi..” un altro singhiozzo e la mia mano andò veloce a cancellare una lacrima. Non davanti a lui…

ma prima che potessi realizzare mi trovai stretta tra due braccia possenti e ogni tentativo di restare lucida svanì. Piansi e piansi sulla sua spalla, sulla sua pelle, sulla sua maglia rossa che tanto adorava.

Piansi vedendo riaffiorare nella mia mente ogni ricordo di noi insieme. Del primo incontro, della Going Merry, di Arlong, dell’entrata nel Grande Blu…

Lui mi strinse ancora di più, quasi mi fece male… non voleva lasciarmi, non così e io sentii che la mia spalla, nuda se non fosse stato per la spallina della canottiera, era bagnata…bagnata dalle lacrime del mio Rufy.

“Non lasciarmi..” sussurrò lui sul mio collo. “Non così…” e ne ero sicura…. rimanere fredda era impossibile.

“Sei forte..” gli risposi “Passerà anche questa, come tutte le altre, però…però..” e continuai a singhiozzare stringendomi ancora di più a lui.. “ Però non mi dimenticare ok?”

“NO…no, no.. mai” quasi urlò lui convinto. “Mai..” ripeté.

Fui io a staccarmi.. lui avrebbe aspettato ancora..

“Vi ho lasciato fin troppo tempo.. Muoviti bambolina, quasi mi dispiace eliminarti…”

“Non farlo allora..” disse Zoro con ovvietà.

Black Bart assunse un’espressione pensierosa. Poi tornò a rivolgersi a me.

“Voglio essere clemente. Dolcezza…posso risparmiarti ad una condizione…” e il suo volto si illuminò con un sorriso.

“Diventerai la mia donna..”

l’orrore si dipinse sul mio volto. Con rabbia furente lo raggiunsi e dissi un semplice:

“Mai!” che lasciò quello di stucco.

“Mi sono sempre piaciute le donne dure..” ma prima che potesse finire Lilian intervenne, risvegliatasi dal suo stato di torpore.

“Se tu tieni lei per te, lasci viva anche me?” chiese.

Tutti sembravano essersi dimenticati di lei, anche Rufy. E fu questa consapevolezza che le fece decidere di intervenire.

L’uomo si voltò verso di lei

“Si” disse, “Festeggia pure..”

“Allora ti offro un accordo..” e tutti la fissarono. mi morsicai il labbro inferiore. Avevo già capito tutto…

“No!” la anticipai… “Non devi, tu…tu ami Rufy” e la feci arrossire.

Il capitano spostò il suo sguardo da me all’amica:

“Cosa?” chiese.

Lilian annuì.. “ Ero venuta qui per dirtelo” sorrise tristemente “Purtroppo non è andata come speravo, o forse i miei sogni non si sarebbero realizzati comunque. Tu non mi ricambi… o almeno.. non più”

“Ma come siamo romantici” intervenne l’uomo con fare divertito.

“Il capitano è conteso…la vecchia amica o la navigatrice.. ti amano tutte e due Cappello di Paglia.. una morirebbe per te, l’altra verrebbe a letto con me, che ovviamente sono il cattivo.” E una risata raggelante di diffuse al vento.

“Potrei far combattere le due fanciulle non credi? Oppure decidere di essere clemente…tenermi la bambolina per me, che con le sue doti sarebbe più che utile, e lasciare andare l’altra, o tenermi la biondina…ma” si rivolse verso Lilian “Tu hai qualche dote particolare? In caso contrario perché dovrei lasciarti in vita…” disse curioso.

Quella più spaventata di prima aprì bocca per parlare ma le uscirono parole vuote.

“HA MANGIATO UN FRUTTO DEL DIAVOLO!” Urlai per difenderla.

L’uomo riportò la sua attenzione su di me.

“Quale?” chiese.

“Io…io non lo so…non..” ma un pugno mi colpì in pieno viso.

“NON.. MENTIRMI…” Scandì bene le parole. Rufy scattò in avanti contro di lui.

“Non toccarlaaaa” urlò sferrandogli un calcio nello stomaco che gli fece perdere l’equilibrio per dei secondi. Mai occasione migliore.

Scattò in avanti e allungando le braccia prese al volo Lilian staccandola dalle funi e con non troppo delicatezza facendola atterrare vicino ad un albero, fuori dalla sua portata.

Io ero ancora a terra sanguinante.

“NAMI!” Urlò cercando di raggiungermi, ma lui fu più veloce.

“Che vuoi fare, eh, Cappello di paglia? I miei complimenti, mi hai messo in difficoltà, ma sei ancora troppo debole per me” e mi sollevò di peso, mentre io aprivo gli occhi debolmente.

“Rufyyy…Nami ha bisogno di cure..” Urlò Chopper capendo che stavo per perdere conoscenza.

Lilian intanto, dietro a un cespuglio, capendo di non essere tenuta ben in conto, a passo felpato si diresse verso gli altri legati.

Sfoderò una delle Katane di Zoro e lo liberò.

Era di certo quello in condizioni migliori, insieme a Sanji. Ben presto furono tutti liberati.

Black Bart li guardò leggermente allarmato. Era circondato ora.

“Ok ok…vi offro un accordo, forse vantaggioso per entrambi.” Stringendo di più la presa al mio collo continuò. “Io lascio andare la vostra bambolina e voi mi lasciate andare via su una nave ok?”

Ma Rufy era troppo arrabbiato, guardandolo con un odio mai provato sibilò:

“Ascolta il mio di accordo: io mi riprendo la mia navigatrice mentre ti prendo a calci in culo!”

L’uomo arretrò appena..

“Potresti, si…ma il tuo dottore ha detto che ha bisogno di cure.. vorresti farla star peggio rischiando di colpirla?” e sul suo volto si dipinse un ghigno.

Sanji allungò un braccio davanti al capitano:

“Per quanto mi dispiaccia ammetterlo, ha ragione…per prima, seconda, terza, quarta cosa bisogna pensare a difendere Nami!”

Rufy parve capire.

“OK…lasciala a terra delicatamente…poi potrai andartene” disse duro.

“Credi che ci caschi? No…lei verrà con me fino al porto..”

“Se la porterai con te lei peggiorerà, e a questo punto può peggiorare anche qui mentre io ti uccido..!” mai era stato così arrabbiato con qualcuno. Nessuno doveva osare toccare i suoi compagni, nessuno… Aveva fatto una promessa un tempo, a quello che era stato come un padre per me. E ora voleva mantenerla..

“Allora ho la tua parola Cappello di paglia?” chiese quello ansioso.

“Si” disse a denti stretti.

Quello mi lasciò andare e poi, camminando all’indietro fece per andarsene, ma Zoro gli si parò davanti con una spada e Rufy gli si avvicinò pericolosamente.

“Sono sempre stato di parola…ma questa volta…io.. NON TI PERDONERO’ DI AVER FATTO DEL MALE A LEI…!”E gli si scagliò contro.

Io intanto, accasciata a terrà, vidi Rufy correre contro il nemico, sorrisi e poi….il buio.

Siete infondooo...allora cmmentate dai!!

   
 
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