ERSILIA
«A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città,
gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case […].
Quando i fili sono tanti che non ci si può più passare in mezzo, gli abitanti vanno via:
le case vengono smontate; restano solo fili e i sostegni dei fili. […]
Così viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate,
senza le mura che non durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare:
ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma.»
gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case […].
Quando i fili sono tanti che non ci si può più passare in mezzo, gli abitanti vanno via:
le case vengono smontate; restano solo fili e i sostegni dei fili. […]
Così viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate,
senza le mura che non durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare:
ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma.»
Giunsi allora in un’altra stanza,
e un fiato di vento gelido mi penetrò nelle ossa. Sul pavimento una distesa di foto scricchiolanti che mi si appiccicavano alle suole, foto sfuocate, tagliate, bruciate, impressioni di volti contratti, cadaveri sfregiati, proiettili esplosi, armi imbrattate, stanze devastate. E fili scoloriti, ciondolanti e sgualciti portavano legati altri residui di fotografie, e mi sfioravano ovunque e il loro gelo mi tagliava la pelle.
Alcuni fili mi conducevano stancamente nel buio, lassi, verso il punto in cui si traggono le conclusioni. Ma qui, stanza di assassini e assassinati, c’era solamente il cimitero delle conclusioni già tratte.
[100 parole]
Nota: la citazione è effettivamente molto lunga (quasi quanto la drabble a dire la verità), ma mi faceva piacere che si capisse un po’ meglio e tagliandola troppo non rendeva. Ho immaginato che i casi più inquietanti risolti da Sherlock ( i fili rossi sono quelli che collegano foto di vittima, sospettati, luoghi ecc.) si trovino in questa stanza, in cui non ha più senso quell’intrico di fili che era stato tessuto per risolverli: un cimitero di casi archiviati e soprattutto un angolo della mente di Sherlock che elabora veramente cosa sta dietro un omicidio, pur brillantemente risolto.