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Autore: Nymeria87    15/10/2019    2 recensioni
la mia prima Jonsa con tutto il cuore...
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[dal testo] scese da cavallo continuando a cercare tra la piccola folla che si stava radunando attorno a loro…
ancora niente…ma dove poteva essere, a chi poteva chiedere…
cautamente, senza smettere di studiare ogni singola persona, si girò ancora una volta, 
e li, sul parapetto che si stagliava di fronte a lei, infine lo vide!
[...]erano loro due, il centro del mondo erano loro due,
ad ogni passo Jon realizzava davvero chi aveva di fronte,
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riparto dalla 6x4 per ricostruire il loro percorso insieme, interpretando il non detto che traspare incontrollabile dall'alchimia del loro rapporto.
primissima fanfic, spero piaccia!
La ff si conclude con Winds of Winter, seguiranno altre 2 ff che andranno a percorrere gli eventi della settima e dell'ottava stagione.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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L’aria fredda del mattino era come un balsamo sul viso di Jon mentre guardava il cavallo della sacerdotessa allontanarsi nella neve; nessun rumore si distingueva, tutto era ovattatto da un manto di neve bianco, solo i suoi occhi percepirono una figura incedere sul parapetto alla sua destra proprio verso di lui: Sansa lo aveva raggiunto sulle mura, silenziosamente avvolta nel suo mantello.
La pelliccia di lupo adagiata sulle spalle ad incorniciarle il viso assumeva, alla luce fioca del mattino, filtrata dalla coltre di nubi che li sovrastava, una colorazione blu notte che faceva risplendere il rosso dei capelli e il viso d’avorio della ragazza.
Jon si voltò a guardarla, ammaliato da quella visione ma memore di tutto quello che era successo tra loro.
Sansa aveva gli occhi fissi su Lady Melisandre, ma non si pronunciò in merito all’allontanamento della donna, rimase semplicemente in attesa che il fratello parlasse.
 
Un respiro frustrato: “ ho fatto preparare la camera padronale per te” disse senza guardarla.
“La camera dei nostri genitori? Dovresti prenderla tu” asserì Sansa stupita guardando il fratello mentre un sorriso incredulo adava a distendere i lineamenti dui lui, “non sono uno Stark” si giustificò quasi divertito senza ancora riuscire a guardarla.
“Lo sei per me” affermò perentoria lei.
Come puoi non considerarti ancora uno Stark dopo tutto quello che hai fatto per la nostra famiglia?
 
Se lo sono perchè non ti sei fidata di me?
Jon si sistemò nel mantello mentre un’ombra di amarezza lo attraversò in viso.
Prese le distanze dalle sue emozioni, prese le distanze dall’amore che provava nei confronti della sorella, qualcosa che stava tentando di varcare una soglia troppo sottile e che Jon non voleva osare superare; riassunse il suo ruolo e alzò lo sguardo verso l’orizzonte: “sei la Lady di Grande Inverno, è tua di diritto. Siamo qui grazie a te, la battaglia era persa prima che arrivassero i cavalieri dell Valle e sono venuti per te.” Un’ammissione, un’amara ammissione, una consapevolezza crudele per lui che aveva fatto tutto quello che era in suo potere fare ed era caduto miseramente nel crudele gioco di Ramsay, mandando all’aria tutti i piani di attacco e rendendosi responsabile di troppe perdite da parte loro.
 
Sansa lo ascoltava e lo guardava attenta, cercava di capire cosa passasse per la mente del fratello, erano arrivati al nocciolo della questione e lo sapevano entrambi, lo sguardo corrucciato di Jon ne era la conferma e ancora non riusciva a guardarla, ma perchè?

Una domanda stava torturando Jon da un giorno intero, facendogli ribollire il sangue nelle vene e contorcendogli le viscere da qualcosa che non sapeva spiegare: rabbia? Furia?
Gelosia

“Mi hai detto che Lord Baelish ti aveva venduta ai Bolton” disse infine con voce leggermente più alta, atteggiandosi come se la risposta quasi non lo riguardasse, ma senza ancora il coraggio di incontrare i suoi occhi, bisognoso di chiudere in fretta quell’argomento o non sarebbe riuscito a discuterne in maniera controllata.
“Lo ha fatto” rispose lei scrutando il panorama dall’alto delle mura, occhi fissi su un punto indistinto.
Avanti Jon, chiedimelo!
“e ti fidi di lui?” domandò celermente, sfidandola, non facendole quasi finire di pronunciare la risposta.
Lo slancio in quella domanda che celava un bisogno feroce di conferma lo fece finalmente voltare a guardarla, e si ritrovò a contemplare la fierezza di lei, il suo bel viso, mentre l’inquietudino lo attanagliava dall’interno.
“Solo un pazzo si fiderebbe di Ditocorto” un sorriso di scherno a incornicaire quelle parole e gli occhi di Jon andarono a soppesare la figura di lei, una perfetta, glaciale Lady del Nord.
 
Sansa si voltò a guardare Jon, denudandosi di quel ruolo pesante che non aveva intenzione di ricoprire con lui, non in quel momento.
Gli occhi supplicanti si incatenarono a quelli del ragazzo: “avrei dovuto dirti di lui, avrei dovuto dirti dei cavalieri della Valle...mi dispiace” sussurrò lei sinceramente mortificata per averlo messo in una situazione di pericolo solo per non essersi fidata completamente.
Jon la guardò comprendendo quanto sincere fossero le sue parole e decise di togliersi la corazza, solo per quel momento, solo per lei e per le mura di pietra di Grande Inverno che incorniciavano le loro figure.
Azzardò qualche passo verso la sorella, senza avere il coraggio di guardarla mentre Sansa lo accolse esponendosi completamente a lui.
Gli occhi di Jon si sofferamarono sul manto di lupo della ragazza quansi a cercarvi le parole più adatte da pronunciare.
“Dobbiamo fidarci l’uno dell’altra”, era quasi un sussurro, pieno di amore e devozione e speranza, “non possiamo combattere una guerra tra di noi, abbiamo troppi nemici ora” disse Jon in un sospiro continuando a guardarla mantre Sansa gli restituì uno sguardo remissivo.
Jon non riuscì a resistere a quegli occhi supplichevoli, alzò la mano destra fino a poggiarla sui capelli della sorella incoronata da candidi fiocchi di neve e le avvicinò il viso al suo per adagiarle un bacio sulla fronte quasi in segno di perdono; doveva essere un bacio dolce, totalmente fraterno, ma quando Jon di staccò da lei e percorse i lineamenti di quel viso, tutte, tutte quelle emozioni inespresse che cercava di dominare lo investirono di colpo e fu quasi sopraffatto dal desiderio di fiondarsi sulle sue labbra;
Sansa alzò lo sguardo e l’incontro con quegli occhi pervinca incatenarono Jon a quel frangente, arrestando quei pensieri destabilizzanti.
Jon serrò le labbra quasi in difesa, deglutendo silenziosamente quell’impeto che lo aveva travolto senza però riuscire a distaccare lo sguardo dalle labbra vermiglie di lei.
Fatti da parte idiota.
Consapevole della pericolosità della situazione, fece un cenno alla sorella e si distaccò da lei allontanandosi per voltarle le spalle e mettere distanza tra loro.
 
Sansa aveva percepito una luce diversa nello sguardo di lui, ma il pensiero del perdono per le sue stesse manchevolezze aveva sovrastato i suoi pensieri, quasi a farle dimenticare il motivo per cui aveva raggiunto così in breve tempo il fratello sul parapetto.
“Jon” lo richiamò infatti lei.
Jon si voltò a guardarla ancora intento a dominare i suoi impulsi.
“Un corvo è giunto dalla Cittadella: un corvo bianco!” specificò fissando il fratello.
Prese un gran respiro e pronuciò quelle parole che erano state a lungo solo una promessa:
“l’inverno è arrivato!”.
 
Il viso di Jon si distese e come collegato da una forza invisibile, quello di Sansa fece lo stesso di rimando.
Un sorriso di Jon, un vero sorriso, come non lo aveva più visto da quel giorno nelle stanze del Castello Nero, di fronte al fuoco, tra un sorso e l’altro di quella terribile birra dei Guardiani dell Notte.
Jon alzò gli occhi al cielo rimirando la neve che scendeva fioca e fresca: “beh, nostro padre cel’aveva promesso giusto...” disse tornando a guardarla con uno sguardo dolce, fiducioso, totalmente devoto.
Come vorrei non fossi mio fratello in questo momento.
Sansa si beò totalmente dello sguardo di Jon, del suo sorriso e dei suoi occhi buoni che neanche si rese conto dei suoi pensieri, riuscì solo a sorridere e a guardarlo mentre lui si inchinava leggermente a lei per congedarsi.

Sansa tornò a scrutare l’orizzonte in un sospiro pieno della consapevolezza di essere di nuovo a casa.
 
 
 
 










eccoci qui!
necessito di postare alcune precisazioni per il capitolo che avete appena finito di leggere.
Innanzitutto ero assolutamente terrorizzata da questo passo perchè riprende uno dei momenti più fondamentali di questa ship: in molti hanno iniziato a shippare Jon e Sansa dopo la visione di qesta parte della 6x10. Personalmente reputo ci siano 2 momenti apice in cui è innegabile quanto il loro atteggiamento nei cofronti l’uno dell’altra non sia propriamente fraterno.

1) Il frangente:   

J- You told me Lord Baelish sold you to the Boltons...
S- He did.
J- And you trust him?

Qui l'atteggiamento di Jon è più da fidanzato geloso che da fratello ed è innegabile perchè pone la seconda domanda con urgenza, con sfida, e non guarda Sansa fino a che lei non gli risponde perchè lui una sorta di film mentale sel’è già fatto. Mi sento di affermare questo perchè Kit e Sophie hanno messo in atto delle dinamiche di coppia: quando io discuto col mio compagno essenzialmente ricreo spessissimo questa esatta dinamica, e lui fa lo stesso con me quindi per me questo è stato solo una conferma dello sviluppo del loro rapporto verso questa direzione.

2) Lo sguardo di Jon dopo aver deposto il bacio sulla fronte di Sansa, ovvero quel mezzo secondo dove la guarda a bocca dischiusa inclinando leggermente il viso a soppesare quello di lei, ecco, quello non è assolutamente uno sguardo da fratello, è lo sguardo di chi si accorge della breve distanza tra loro, è lo sguardo attraversato da un’epifania che lo incatena a quel momento e alle labbra di lei, infatti prima di distaccarsi completamente da Sansa, lo sguardo di Jon indugia nuovamente sulle labbra di lei come a maledirsi e a volersi trattenere. 

Io iniziaia shipparli da prima che si ricongiungessero, in modo molto tenero sinceramente e dovuto più che altro ai libri e ai pensieri di Sansa su Jon. Iniziai a shipparli selvaggiamente dal loro primissimo ritrovarsi nella 6x4 e da li sono entrata in un loop che mi ha portato fino qui!

fatemi sapere cosa ne pensate! a presto!!!
   
 
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