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Autore: ghostmaker    16/10/2019    1 recensioni
In meno di un anno sono morti due Imperatori, c’è stata la più grande guerra mai vista in tutta la Storia, un re deposto, amori nati, distrutti e impossibili, omicidi e tragedie, complotti e tradimenti, e infine mostri mitologici e magie impossibili. Com’è possibile che in meno di un anno le regole della magia siano state aggirate? Seguitemi e troverete le risposte nella terza serie della saga!
[Storia partecipante alla challenge “Pagine di una storia infinita” indetta da molang sul forum di EFP]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Imperatore dei Cinque Regni'
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Fajro è sorpreso, non si aspettava di essere convocato al Tempio Celeste, ed è stupito nel vedere che questo luogo è una semplice sala vuota con soltanto due comode sedie poste nel centro. Eteru lo guarda sorridendo e anticipa le sue possibili domande: «Questa stanza è colma di energia, ma tu non sei ancora in grado di percepire la parte più sottile perché ancora non hai compreso bene la sua particolarità; l’energia è in ogni cosa, non solo nel corpo dei viventi, ma anche nella massa delle cose inanimate.»
«In pratica anche la sedia su cui sono seduto ha energia?»
«Esatto, anche se diversa dalla nostra. Una sedia non ha coscienza di sé, ma è uno strumento costruito per utilità, però la sua consistenza è una serie di energie assemblate insieme a quella principale, che in questo caso è il legno.»
«Perché riesco a visualizzare le due sedie e nient’altro?»
«Lasciando da parte la teoria, credo che tu abbia “portato” qua dentro qualcosa su cui stare comodo immaginando di fare una chiacchierata» risponde Eteru con il suo bellissimo sorriso che affascina sempre il ragazzo.
«Penso che hai ragione, è da quando abbiamo parlato degli oggetti sacri che desideravo chiederti informazioni più dettagliate» dice Fajro quasi con timore.
Eteru si alza in piedi, raggiunge un punto indefinito della stanza e istanti dopo appare un elmo nelle sue mani. La donna torna a sedersi e dice: «Si chiama Atamakazari ed è l’oggetto che dovrai vincermi superando la prova cui ti sottoporrò.»
«E di cosa si tratta? Puoi dirmelo?»
«Non la conosco neppure io, nasce sul momento ed è diversa secondo la persona che ho davanti perché sarà proprio l’Atamakazari a dirmi cosa dovrai fare.»
Fajro osserva con attenzione quell’oggetto ma non riesce a comprendere quali siano le sue proprietà magiche ed Eteru lo anticipa nuovamente dicendo: «Per la Legge del Creatore non posso svelarti niente, le sue proprietà ti saranno rivelate da me solo dopo averlo conquistato e indossato.»
«Insomma, le mie domande rimangono ancora senza risposte» dice Fajro ridendo.
«In realtà oggi hai avuto delle risposte» dice Eteru alzandosi dalla sedia per avvicinarsi al ragazzo.
«Una prova, d’accordo, ma non so nient’altro.»
«Sei più preoccupato di cosa accadrà in futuro e non focalizzi l’attenzione sul presente, ma so che stai lavorando sodo per migliorare anche questa tendenza. Sono contenta che il prescelto dal Venerabile sia determinato a completare la sua istruzione e sono felice perché la persona che ho davanti m’ispira fiducia ...»
Eteru smette di parlare, si siede sulle gambe di Fajro, lo bacia ardentemente e dice mentre si alza in piedi: «Ed è anche affascinante.»
Fajro non sa cosa dire, è imbarazzato, Eteru sorride e lui diventa ancora di più rosso in viso. La donna, all’improvviso, esulta: «Questa è una bella notizia!»
Fajro non capisce cosa sia successo ed Eteru spiega: «L’imperatore ha deciso di organizzare una gara a squadre. Mi spiace non assistere all'evento di persona, ma potrò gustarmela da questa stanza. Sono sicura che mi farai divertire!»





3° Capitolo – La grande sfida





Fajro, conclusa la chiacchierata con Eteru, si ritrova magicamente nel grande prato posto al centro di Wuxing. Cammina verso il suo alloggio ma la Signora lo chiama: «Fajro, vorrei scambiare due parole con te.»
«Certamente Maestra Aki, possiamo conversare nella locanda…»
Parole inutili quelle di Fajro che si ritrova direttamente nella stanza del generale Aki.
Il ragazzo osserva la fastosa camera del generale ed è colpito soprattutto dai colori che si ripete in tutta la stanza: muri, mobili, tende e le lenzuola del grande letto a baldacchino raccolgono ogni colore possibile tra il giallo e il rosso.
«Andiamo sul balcone, lì possiamo sederci comodi» dice Aki aprendo la grande porta finestra. Fajro segue il generale e nota il tavolo sul quale sono disposti due tazze e alcuni biscotti.
Fajro, per galanteria, attende di sedersi a tavola ma Aki gli fa segno di accomodarsi mentre versa del the nelle due tazze.
«Ti consiglio di alternare un sorso di the alla degustazione di questi biscotti che sono deliziosi» dice la donna accomodandosi molto vicino a Fajro.
«L’imperatore mi ha chiesto di spiegarti le regole della gara a squadre.»
«Maestra Aki, stavo giusto andato a informarmi da Kasai, ma vi ringrazio per la vostra cortesia nel dedicarmi il vostro tempo.»
«M’impressiona come tu sia totalmente diverso da Atua» dice Aki facendo un sorriso particolarmente gioioso e che poche volte Fajro ha potuto notare nella Signora. «Comunque, la gara si disputa tra due squadre formate da cinque combattenti. Nella squadra “A” sono inseriti i samurai dei tre Elementi Secondari, Aria, Legno e Metallo, mentre nella “B” ci sono i tre Elementi Primari, Acqua, Fuoco e Terra ed entrambe le formazioni sono completate con due generali a testa. Tu occuperai il posto di Kasai per il Fuoco e lei sarà l’arbitro di tutte le sfide. I quattro generali sono sorteggiati integralmente quindi io non conosco in quale squadra sarò inserita, così come non so chi sarà il mio avversario; allo steso tempo anche tu saprai il tuo avversario solo questa sera durante il sorteggio.»
«Immagino che se tre di una squadra vincono, la gara termina» dice Fajro ricordando le regole dei giochi estivi di Tan.
«No, oltre che a essere una gara è anche un buon modo per testare l’efficienza di ogni singolo partecipante e quindi saranno disputati tutti. Ogni sfida ha la durata di tre round da cinque minuti ciascuno: nel primo si usa un arma a scelta, la seconda è corpo a corpo, infine nel terzo si utilizza la magia elementare senza usufruire della Forma Energetica. Ovviamente si può vincere l’incontro anche nei primi cinque minuti, ma è più facile che ci siano sfide che finiscano in parità o a pochi istanti dalla loro conclusione.»
«Magari sarò io a finire a terra molto prima» dice Fajro sbuffando.
«Sei troppo pessimista. Conosco ogni tuo risultato in allenamento e non hai perso con nessuno prima di venti minuti continuati. Nella gara sarà tutto più difficile, ma ogni cinque minuti avrai sessanta secondi di riposo nei quali potrai usufruire dei consigli, spero utili, di Atua.»
«Farò il massimo per non deludere nessuno, questo posso giurarlo!»
«Ne sono sicura. Hai affrontato con coraggio ogni nostra richiesta e in questi anni sei migliorato in ogni aspetto» risponde Aki mettendo una mano su quelle di Fajro.
«Seguimi, devo darti una cosa prima di lasciarti tornare al tuo alloggio» dice la donna tenendo la mano del ragazzo che è già diventato rosso dalla vergogna.
Rientrati nella stanza Aki si siede sul letto e accavalla le gambe mentre Fajro rimane impalato in piedi con la testa bassa.
«Siediti vicino a me» chiede Aki e Fajro ubbidisce, ma la donna quasi lo rimprovera dicendo: «Vicino a me, non a due metri!»
Il ragazzo, sempre tenendo la testa bassa, si attacca a spalla a spalla con il generale. Ma lei sta cercando altro, si volta verso di lui, gli mette le braccia al collo e se lo trascina addosso baciandolo.
Aki, accorgendosi che Fajro corrisponde il suo bacio ma non con trasporto, stacca la bocca da quella del ragazzo e chiede: «Sei fermo, non mi tocchi, forse sono troppo vecchia per te?»
«Maestra, ma che dite, voi siete una bella donna» risponde Fajro di getto.
«E allora non capisco. Ai miei tempi, il giorno prima di una sfida, gli uomini cercavano le donne per fare sesso perché infondeva in loro la forza e il coraggio per affrontare il nemico. Tu sei giovane e bello, mi piaci fisicamente, adoro il tuo carattere, e sono più che disponibile a concederti il mio corpo per farti fare faville nella gara di domani.»
Fajro è imbarazzatissimo e Aki, per rincuorarlo, dice: «Se sei ancora vergine non temere, t’insegno io e vedrai che il sesso con me sarà divertente ed efficace.»
«È come dite, sono ancora vergine, ma non è questo il problema, come non lo è la vostra età. Anche nel mio mondo accade ciò che avete detto, però io credo fermamente nei sentimenti e non farei mai sesso con nessuna donna di cui non sono totalmente innamorato.»
Aki è sorpresa, ma ancora una volta si compiace dell’atteggiamento del ragazzo e dice: «Dovrei essere offesa per questo rifiuto, ma non vedo in te né la menzogna né il timore. Conosco i tuoi sentimenti per Aarde e mi detesto perché provo invidia per quella giovane donna che ha un innamorato così puro.»
«Maestra, sono lieto che abbiate capito che non c’è rifiuto verso di lei come donna» dice Fajro alzandosi in piedi. «Se volete scusarmi, dovrei rientrare a casa.»
«Aspetta Fajro, non mentivo quando ho detto che avevo una cosa da darti, anche se mi rammarico che non hai preso tutto ciò che ti offrivo» dice Aki sorridendo maliziosamente.
Il generale si alza dal letto, raggiunge il tavolo con specchiera, apre un cassettino ed estrae un piccolo oggetto che porge a Fajro.
«Da domani dovrai sempre indossare questo piccolo amuleto e attraverso la meditazione istantanea questo oggetto ti farà materializzare la tua armatura da combattimento. Ricorda che ogni volta che superi un grado del tuo livello energetico, anche l’armatura acquisisce maggior potere, sia offensivo sia difensivo. L’amuleto dimostra che ha raggiunto ufficialmente il Livello Tei.»
Fajro, per la contentezza, abbraccia Aki e la donna gli dice sottovoce: «Se cambi idea sul sesso, basta che me lo dici.»
Il ragazzo rimane di nuovo impietrito dalla timidezza, il generale lo saluta e lui si ritrova nella sua stanza.

§   §   §

L’imperatore ha convocato tutti nell’arena, accanto a lui c’è Kasai che ha in mano tre sacchettini di seta. L’uomo dice: «So bene che attendevate tutti questa gara a squadre e la nostra Kasai purtroppo dovrà rinunciarvi per lasciare il suo posto al Fajro.»
«Hai sentito? Sei in debito con me e conosco diversi modi per riscuoterlo» dice la donna facendo ridacchiare quasi tutti i presenti nell’arena.
«Bene, possiamo procedere con i sorteggi» dice l’imperatore mentre Kasai apre uno dei tre sacchettini che ha in mano.
 «Squadra A, in ordine di estrazione, Maestri Fuyu e Haru; squadra B, in ordine di estrazione, Maestro Natsu e Maestra Aki» annuncia Kasai.
«Pertanto la seconda sfida sarà Natsu contro Fuyu e la quarta sarà Haru contro Aki. Procedi, Kasai» dice l’imperatore.
«Squadra A, in ordine di estrazione, Mokuzai, Kuoki, Kinzoku; squadra B, in ordine di estrazione, Daichi, Mizu, Fajro.»
«La prima sfida sarà Mokuzai contro Daichi, la seconda Kuoki contro Mizu e la terza Kinzoku contro Fajro» annuncia l’imperatore con un largo sorriso, soprattutto quando ufficializza l’ultimo incontro, mentre lo sguardo di Fajro mostra palese delusione.
«La gara inizierà domani mattina, andate a riposarvi; Fajro, aspetta, vorrei parlarti» dice l’imperatore mentre con un movimento della mano segnala al ragazzo di raggiungerlo al centro dell’arena.
Rimasti da soli nell’arena, Fajro accenna la sua insoddisfazione: «Signore, siete sicuro che non ci sono stati dei brogli? Ho perso tutte le sfide in allenamento contro di lui!»
L’imperatore ride e si burla del ragazzo rispondendo: «Mi pare che tu abbia perso ogni sfida d’allenamento con tutti, non soltanto con lui.»
«Sono proprio un disastro» ammette Fajro scuotendo la testa.
«Siamo solo al terzo anno, devi essere paziente, la fretta è una brutta consigliera, anche durante un combattimento. Tieni ben presente che Atua ha impiegato ventuno anni prima di poter tornare a casa e i suoi obiettivi, seppur pericolosi, erano pochi in confronto a quelli ho richiesto a te» risponde l’imperatore mentre mette una mano sulla spalla di Fajro.
«Avete ragione, ma è ugualmente frustrante accorgersi di essere ancora indietro e di non avere nemmeno una speranza di vittoria.»
«Sei sicuro che il tuo obiettivo sia di vincere la tua sfida?»
«Che cosa intendete dire?» chiede Fajro perplesso.
«È vero che domani affronti da solo un avversario, ma questa gara è a squadre, non serve per alimentare il tuo ego, ma è lo sforzo comune di un gruppo per raggiungere l’obiettivo finale. Le sfide che hai affrontato durante gli allenamenti ti hanno portato solo sconfitte, eppure il tuo livello generale si è alzato ogni giorno. Comprendi il motivo?»
«Penso che derivi dall’osservazione» risponde Fajro poco convinto.
«In parte è così perché attraverso l’insegnamento e lo scontro diretto con Kasai hai affinato alcune tecniche del tuo Elemento Magico, ma soprattutto hai lottato contro avversari che sprigionano energie completamente diverse dalla tua. Il tuo corpo è come una spugna: attraverso le narici assorbi l’energia che si propaga nella stanza, per mezzo dei polmoni impregni il tuo sangue, e quando raggiunge il cuore, si distribuisce in ogni organo vitale. Il tuo obiettivo primario è affinare l’Elemento Fuoco, ma ciò che ti ho chiesto è di raggiungere le capacità di un generale. E qual è il loro Elemento?»
«In effetti, non so rispondere, li ho visti usare diversi tipi di magie» risponde Fajro incuriosito dalla domanda dell’imperatore.
«La loro caratteristica è quella di padroneggiare perfettamente tre Elementi, ma sono in grado di utilizzare gli altri tre in maniera efficace. Ti ho spiegato come tutta l’energia propagata da ogni persona si spande in una stanza, secondo te che cosa può succedere durante una gara nella quale partecipano tutti?»
«Maggiori possibilità di accrescere il mio Elemento Fuoco attraverso l’assimilazione diretta e indiretta delle altre energie!» esclama Fajro con emozione.
«Il tuo obiettivo finale è sconfiggere l’Inquisitore, un essere umano che come te non può raggiungere la pienezza magica del Creatore. State percorrendo strade diverse, uno nella Luce e l’altro nell’Oscurità, ma destinate a congiungersi per un confronto diretto dal quale uscirà vincitore solo chi sarà riuscito a raggiungere la massima maturazione energetica.
«Signore, grazie per i vostri insegnamenti, continuerò a mettere in pratica ogni nozione con assoluto impegno.»
«Adesso vai a riposare e non fare tardi con Kasai.»
Fajro arrossisce e chiede: «In che senso?»
«Sicuramente vorrà darti mille informazioni per poter affrontare il tuo avversario nel migliore dei modi. Che cosa avevi pensato?»
«Nnn… niente di ddd… diverso Signore» risponde Fajro mentre s’inchina e in seguito fuggire imbarazzatissimo.
L’imperatore guarda verso l’alto e il corvo Agisto si appoggia sulle sue spalle. «Piccoletto, quale novità mi porti dal mondo di sotto?»


Fajro raggiunge di corsa la casa dove alloggia insieme a tutti gli altri samurai, apre la porta e si trova davanti Mokuzai che chiede tenendo la testa bassa: «Posso offrirti una tazza di the?»
Mokuzai solleva il capo e il suo sguardo sembra supplicare una risposta affermativa, Fajro è indeciso, ma alla fine dice: «Avevo proprio voglia di bere qualcosa di caldo.»
Lei sorride felice, prende la mano di Fajro e lo strattona trascinandolo sulle scale, il ragazzo non fa neppure in tempo a dirle che la cucina è al piano inferiore, che si trova dentro la stanza da letto di Mokuzai.
Fajro nota che sul tavolino sono disposte due tazze e alcuni biscotti, per galanteria attende di sedersi a tavola, ma Mokuzai gli fa segno di accomodarsi mentre versa il the nelle due tazze.
«Ti consiglio di alternare un sorso di the alla degustazione di questi biscotti che sono deliziosi» dice la ragazza accomodandosi molto vicino al ragazzo.
«Che strano» bofonchia pensieroso Fajro.
«Hai detto qualcosa?» chiede Mokuzai mentre prende lo stesso biscotto di Fajro.
Entrambi arrossiscono, il silenzio è quasi pauroso, così Fajro dice: «Ce ne sono altri, prendilo tu.»
La ragazza ha un tentennamento, mette in bocca il dolce, ne mangia una metà e poi porge l’altra al ragazzo dicendo: «Assaggialo per favore.»
Fajro, senza alcun pensiero particolare, prende la metà del biscotto e la mangia, ma subito dopo si accorge che gli occhi di Mokuzai sembrano pronti a sgorgare lacrime, e chiede: «Ho sbagliato?»
«No, è che…»
«Dimmi, ti aiuto volentieri se c’è qualcosa che ti turba.»
«Sicuro?»
«Assolutamente!»
«Vorrei baciarti davvero e non in modo indiretto!» urla Mokuzai nascondendo il viso tra le mani.
Fajro, non è totalmente sorpreso dalla richiesta, nel corso degli anni si è accorto che c’è una strana attrazione tra loro, ma aveva pensato che l’età simile tra loro fosse la causa. È grato per le premure che Mokuzai ha nei suoi riguardi, però non prova attrazione fisica, la considera come una sorella, al pari di Flame a tan ma ora si trova in difficoltà nel dover rifiutare quella richiesta. «Anche se ti baciassi, non ci sarebbe nient’altro.»
«Adesso, magari poi, chi lo sa» dice Mokuzai diventando rossissima. «Hai detto che mi avresti aiutato ed io ho bisogno di questo bacio.»
Mokuzai toglie le mani dal viso, guarda Fajro, non lascia che la timidezza prenda il soppravvento e lo bacia. Fajro accetta questo bacio perché in realtà lei sta soltanto appoggiando le labbra sulle sue.
La ragazza si ritrae, apre gli occhi e il suo sorriso è qualcosa di così splendido che Fajro ne rimane quasi abbagliato.
«Il mio primo bacio!» dice Mokuzai felicissima.
Fajro si guarda bene dal ricordarle che il primo bacio le è stato dato da Kasai e chiede: «Hai la mia età, dovevo immaginare che fosse il primo. Quando Atua è stato a Wuxing, tu non eri ancora nata.»
Lei è imbarazzata, non replica alle parole di Fajro, ma dice: «Lo so che sei innamorato di una bella principessa ed io sono solo una ragazzina, però…»
Mokuzai s’interrompe e Fajro le mette una mano sul capo dicendo: «Stai tranquilla, capisco bene cosa fa fare l’amore ed io non ti disprezzo per avermi voluto baciare, però pensa anche ai miei sentimenti è immagina cosa proverebbe la mia amata sapendo che un'altra donna ha sfiorato le mie labbra.»
Mokuzai sembra capire e ridacchiando risponde: «Allora chissà cosa dirà la bella principessa di Kasai.»
«Ecco, meglio che non sappia niente di nessuna di voi quattro» dice Fajro senza pensare alla rivelazione che sta fornendo a Mokuzai.
«Uhm, quattro? Non dirmi che anche le altre due…»
«Meglio che vado a dormire, domani c’è la gara e tu sei pure una mia avversaria! Non mi avrai avvelenato con il the, vero?» risponde Fajro cercando di rimediare al danno cambiando discorso.
«Che stupidaggine. Tu devi vincere, negli altri quattro incontri trionferemo noi» risponde Mokuzai mostrando i muscoli.


Il ragazzo esce dalla stanza e raggiunge la sua camera, ma appena apre la porta Kasai gli salta addosso urlando: «Ecco il mio sostituto!»
Fajro e Kasai finiscono sul letto, lui cerca di divincolarsi dalla presa mentre lei inizia a baciarlo con foga.
«Smettila» dice il ragazzo nell’unico istante in cui ha la bocca libera dalle labbra della Maestra.
«Perché? Sei il mio allievo, mi piaci, ti adoro, quindi ti coccolo!» risponde Kasai prima di riprendere a sbaciucchiare Fajro.
Il ragazzo riesce a scappare sgusciando a terra ma Kasai non ha nessuna intenzione di lasciarlo scappare e usa la “mano di fuoco “ per chiudere e sigillare la porta.
«Vieni da me, uomo!» dice la donna togliendosi la tunica mostrando il suo corpo completamente nudo.
La reazione di Fajro è di mettere una mano sugli occhi, ma ciò da modo a Kasai di spingerlo di nuovo sul letto.
«Arrenditi al mio amore!» dice Kasai sorridendo.
«No e no!» risponde Fajro cercando di non ridere per la faccia divertente che sta facendo Kasai mentre lo tortura.
Lei, improvvisamente, si alza in piedi e gli punta il dito contro.
«Ti sei arresa?» chiede Fajro mentre cerca di sistemarsi i vestiti.
«Tutte e tre lo hanno fatto vero? Ho sentito il loro “sapore” sulle tue labbra!» dice Kasai adirata, anche se il modo di fare assomiglia a quello di una bambina gelosa.
«Non è…»
«Non mentirmi, sono quella che ti ha baciato più spesso!»
«E va bene, sì, tutte e tre.»
«Sei proprio… proprio…»
Fajro attende una sgridata invece Kasai aggiunge: «Proprio diventato uomo e adesso completo la tua istruzione!»
Kasai si lancia nuovamente sul letto, ma questa volta Fajro evita il contatto, si sposta e riesce addirittura a coprire il corpo della donna con un telo.
«Hai finito di fare la sciocchina?» chiede il ragazzo divertito.
«Per adesso, anche se non ti farebbe male scopare con me, anzi, gioverebbe al tuo stato fisico.»
Kasai si alza e si avvicina al tavolino, Fajro, notando cosa c’è disposto sul mobile, esclama: «Anche tu vuoi darmi del the e dei biscotti? Magari stai anche per consigliarmi di alternare un sorso alla degustazione di quei biscotti che sono deliziosi? Inizio a pensare che ci abbiate messo qualcosa di afrodisiaco in quella roba!»
Kasai si volta di scatto e ride dicendo: «Questa è la conferma che la Signora ha cercato di sedurti in tutti i modi che conosce! Aki è la nostra Maestra dopotutto.»
«Dimmi la verità, cosa c’è dentro nel the o nei biscotti!»
«L’unica cosa che so è che questi dolci sono preparati in un negozio nel mondo degli uomini chiamato la “Casa di Lù”.»
«Voi siete delle pazze! Il posto che hai nominato non è un negozio, è un bordello! Nell’impasto usano spezie eccitanti e un liquore famoso per le sue qualità afrodisiache. Adesso capisco perché siete tutte agitate!»
«E tu perché non subisci lo stesso effetto?» chiede Kasai.
«Ha fatto effetto anche a me, infatti continuo a pensare a Aarde nei modi più sconci che si possano immaginare! Siete delle pazze! Oltretutto domani avremo tutti un mal di testa bestiale durante la gara!»
«Allora io sono apposto, devo fare l’arbitro. E se sei già “caldo”, possiamo darci dentro tutta la notte senza problemi perché soffrirai comunque mal di testa» risponde Kasai con un sorrisetto provocante mentre raggiunge il letto e ci gattona sopra liberandosi del telo che la copriva.
«Maestra Kasai!» urla Fajro «Ti richiamo all’ordine!»
«Uffa che noioso» risponde la donna mentre s’infila sotto le coperte.
«Che intenzioni hai?» chiede Fajro.
«Questa notte dormo con te, ma giuro sul mio onore che non ti toccherò.»
«Sono certo di non riuscire a farti smuovere da questa insana idea, e allora va bene, dormi con me, ma se solo allunghi una mano, ti caccio fuori, d’accordo?»
«Sì mio sostituto. Ma se sei tu ad allungare le mani io ti caccio dentro e non esci finché abbiamo finito» risponde Kasai passandosi la lingua sulle labbra.
Fajro scuote la testa, lei sta giocando, però entrambi sanno che c’è attrazione profonda tra di loro e potrebbe succedere di tutto. La guarda di nuovo ma lei non capisce il motivo e Fajro è costretto a dire: «Dovrei cambiarmi.»
«E allora?»
«Dovresti chiudere gli occhi o girarti dall’altra parte.»
«Ho promesso che non ti tocco, ma non abbiamo deciso che non posso guardarti nudo, e poi non sarebbe neanche la prima volta.»
«Sei una vera molestatrice, altro che donna spigliata» dice Fajro ridendo.
Il ragazzo si spoglia, indossa un camice da notte e s’infila sotto le coperte con Kasai. Il letto non è grandissimo, i due sono abbastanza vicini ma non si muovono mantenendo lo sguardo diretto verso il soffitto. Fajro chiede: «Secondo te quante possibilità ho di sconfiggere Kinzoku domani mattina?»
«Nessuna» sentenzia Kasai.
«Non mi sei di aiuto dicendo così.»
«Come tua Maestra devo essere onesta. Lui è molto più forte di te, però sono anche sicura che arriverai almeno al dodicesimo minuto, poi sarà la tua forza di volontà a decretare il finale. Atua ti darà consigli durante il riposo, io posso dartene uno adesso: usa magie elementari che conosci, ma tieniti per ultime le due che hai imparato meglio a usare, sia difensiva sia offensiva. Non ho idea di come si comporterà Kinzoku, ma so che non si risparmierà perché questa gara è stata indetta per te, per farti usare ogni briciolo di energia in modo da determinare a che punto sei con l’addestramento.»
«Continuo a pensare che vi sto deludendo» dice Fajro girandosi sul fianco in direzione di Kasai.
«Come ti ho detto, non ti mentirò mai, neppure ora. L’attrazione tra noi due è fortissima, io non riesco a nasconderla e so che tu la senti e che la tieni a freno per non deludere la principessa che ami. Ebbene, se fossi delusa, proprio per questo legame profondo che abbiamo, te lo direi apertamente anche a costo di farti del male» risponde Kasai girandosi su un fianco in direzione di Fajro.
«Nella mia vita ho avuto la fortuna di trovare molte persone oneste ma che a volte nascondono le verità per proteggermi. Ti ringrazio per essere totalmente onesta in ogni occasione, bella o brutta che sia» risponde Fajro fissando negli occhi Kasai.
La donna si sporge leggermente in avanti dicendo: «Questa è l’eccezione che conferma il patto.»
«Che signif…»
Fajro non completa la frase perché Kasai lo bacia con estrema dolcezza.
«Riposa bene mio Allievo.»
«Anche voi, mia Maestra.»

§   §   §


Terzo Anno (Mondo degli Uomini)
Il piccolo Ten conosce la verità sugli Immortali, ma come osservatore nei panni del corvo Agisto può soltanto assistere alle numerose bugie pronunciate dal Presidente dello Stato Libero di Oazo, vero capo dei furfanti. Kokiaka si è apertamente dissociato dai briganti chiamati Immortali che hanno attaccato diverse città in tutto il mondo e ha offerto il proprio aiuto per contrastare sia loro sia i contrabbandieri che minano l’economia mondiale con i loro traffici. In realtà Kokiaka esegue tutti gli ordini dell’Inquisitore e arrotonda colpendo i vari eserciti preposti alla difesa delle mura cittadine.
I Reali presenti al Concilio dei Cinque, ancora monco per l’assenza di un rappresentante legale di Tan, non sono riusciti a trovare un accordo comune per gestire la crisi, pertanto l’Imperatore Atua, CCXVII del suo nome, si è recato a Tan per trovare una soluzione che incontri i favori di Bruligida, non ancora abilitata a regnare nonostante la morte del figlio Torcon. Bruligida, prima di accettare la proposta dell’imperatore chiede la possibilità di ricreare un esercito, anche di medie dimensioni, in modo da proteggere l’ormai piccolo Regno di Tan.
Nella riunione straordinaria del Concilio la votazione sulla richiesta di Bruligida si è bloccata in pareggio, ma l’Imperatore sceglie di pronunciarsi a favore nonostante la valutazione contraria del Regno di Metel, luogo in cui è nata.
Firmati gli accordi, Bruligida annuncia la sua abdicazione in favore di Flame. Rivela di aver adottato la sua fidata ancella da tre anni e, come legittima erede, la nomina Regina di Tan.
A un altro concilio dei Cinque, Flame, Regina di Tan, annuncia che la Saggia di corte, ruolo rimasto vacante dalla Grande Guerra, è stato assegnato a Bruligida. Le proteste dei regnati di Metel e Dwr sono zittite dalla stessa Flame che ha presentato, come da prassi, i due documenti necessari per accogliere la sua delibera: il foglio con le deleghe dei saggi nati a Tan, ma soprattutto la documentazione nella quale un saggio di corte, Vlek di Tera, descrive minuziosamente i test eseguiti, esprime la sua valutazione positiva e appone la sua firma accettando tra i Saggi la persona testata.

§   §   §


È mattina presto, mancano poche ore all’inizio della gara, Fajro apre gli occhi e si ritrova con Kasai completamente avvinghiata al suo corpo. Il ragazzo non vorrebbe fare rumore ma anche lei deve svegliarsi, delicatamente sposta le braccia di Kasai, si alza in piedi e inizia a vestirsi.
«Meno male che mi sono svegliata, mi sarei persa lo spettacolo» dice Kasai ridendo.
«Sei tremenda» risponde Fajro.
Lei esce dalle lenzuola, è nuda ma non le importa, raggiunge lentamente il tavolino, versa il the nelle tazze e Fajro grida: «Fermati, hai già dimenticato?»
«Ops» è la risposta, ma il sorrisino di Kasai indica chiaramente che lo stava facendo apposta.
I due escono dalla stanza e s’imbattono in Mizu. «Vi siete divertiti?»
Kasai ride mentre Fajro dice: «Ma cosa stai pensando? Non abbiamo fatto niente, non ho rapporti sessuali con le donne.»
Mizu si avvicina a Fajro dicendo: «Se ti piacciono gli uomini, dopo la gara passo a trovarti» e subito dopo bacia il ragazzo.
Fajro è turbato, è la prima volta che un altro ragazzo lo bacia, non riesce a dire nulla e per lui risponde Kasai: «Mi spiace amico mio, è attratto solo dalle donne, soprattutto dalla sua bella principessa che lo attende nel mondo degli uomini.»
«Chiedo scusa, ho frainteso tutto, spero che tu possa perdonare il mio gesto» chiede Mizu veramente costernato.
«Sono io a dovermi scusare, prima ti ho risposto in modo equivoco» dice Fajro sorridendo, e mostrando di non avere astio per il gesto del samurai dice: «Andiamo a vincere insieme questa gara!»


L’arena è sgombra di ogni attrezzo d’allenamento, c’è soltanto, in un angolo, il trespolo con il corvo Agisto appollaiato e che gracchia ogni volta che entra qualcuno nell’anfiteatro. L’ultimo ad apparire è l’imperatore. «Amici miei, non ho troppe parole da aggiungere a ciò che sapete, solo a Fajro un piccolo consiglio: utilizza la respirazione assoluta fin da ora.»
«Grazie Signore per il consiglio» risponde Fajro inchinandosi.
L’imperatore si siede su una sedia posta vicina al trespolo del corvo Agisto mentre Kasai, raggiunto il centro dell’arena, chiama i primi due contendenti.

Mokuzai vs. Daichi
Nel primo round, Mokuzai utilizza un’alabarda e sfrutta l’allungo per tentare di colpire l’antagonista ma Daichi, con la katana, riesce a pare i colpi e quando può avvicinarsi all’avversaria, tenta di colpire con la punta della sua arma.
Il confronto passa al secondo round ed entrambi si dimostrano dei pugili eccezionali incassando ogni colpo e contrattaccando con maggiore foga più lo scontro si accende.
Il terzo round lascia Fajro con gli occhi spalancati perché non ha mai visto, da parte di nessuno dei due, le tecniche magiche che utilizzano. Mokuzai crea dal nulla uno scudo che non solo la difende, ma assorbe completamente le magie di Daichi. Lo stesso Daichi però ha una mossa difensiva superlativa: quando la sua avversaria attacca lanciandogli dei pioli appuntiti di legno, lui crea delle sabbie mobili che inghiottono i pungoli e li risputano indietro, ma più pesanti grazie alla copertura di fango rappreso.
Il tempo sta per scadere, Mokuzai corre verso l’avversario, ma mentre si muove, materializza un tronco di legno immobilizzandoci dentro Daichi. Kasai chiama la fine dell’incontro e la squadra A guadagna un punto.

Daichi, sconsolato, si dirige verso i suoi compagni ma Mizu è pronto a rincuorarlo: «Hai disputato un ottimo incontro.»
«Lei ha sempre idee nuove che vanno oltre la nostra immaginazione. È la prima volta che attacca in modo diretto, mi ha sorpreso e abbattuto senza che riuscissi a capire cosa stava accadendo.»
«Siete stati formidabili, ti sgriderei per esserti trattenuto negli allenamenti con me, ma mi hai emozionato con il tuo combattimento» dice Fajro inchinandosi.
«Supera bene questa prova e da domani inizio a conciarti per bene» risponde Daichi ritornando a sorridere.  

Fuyu vs. Natsu
Nel primo round, i generali, entrambi con la katana sguainata, sono immobili e Fajro chiede a Mizu: «Fanno passare il tempo?»
«Osserva bene come le impugnano.»
Fajro fissa le mani di Natsu e si accorge che le dita del generale muovono su e giù la katana in modo quasi impercettibili e Daichi spiega: «Stanno concentrando tutta la forza nelle dita ed è probabile che questo primo assalto serva solo a caricare di energia le mani per il secondo round, ma se uno dei due perde la concentrazione, la gara finisce in un attimo.»
L’ipotesi di Daichi è giusta e nel secondo round i due generali si attaccano con tale velocità che Fajro non riesce a vedere distintamente i movimenti dei loro corpi.
Per il terzo round appare una barriera a forma di cupola e Fajro nota quanto sia simile a quella utilizzata da Saga per salvarlo. I due generali attendono in ginocchio, Kasai chiama l’inizio dell’incontro e nella cupola si scatena di tutto. Fuyo attacca lanciando dei turbini di vento, Natsu li rinchiude in un tornado di fuoco e lo scaglia contro l’avversario. Fuyo plasma il tornado con la terra e lo spedisce all’antagonista sotto forma di tempesta di sabbia rovente e Natsu spegne tutto con un’onda di acqua ghiacciata. A Fajro sembra che lo scontro sia durato solo un minuto, invece la voce di Kasai annunci il pareggio.

Natsu raggiunge i samurai che s’inchinano tutti, ma la sua attenzione è tutta per Fajro al quale chiede: «Avrai faticato a vedere i nostri movimenti, ma spero che tu abbia continuato a guardare.»
«Sì Maestro, siete stati mirabili.»
«Bene, è importante che alleni la vista a queste alte velocità dì esecuzione e fra poco tempo sarai in grado di distinguere ogni movimento. Continua così giovanotto!»

Kouki vs. Mizu
A Fajro sembra impari la sfida nel primo round nel quale Kouki usa semplici pugnali mentre Mizu utilizza uno scudo dotato di una falce legata con una catena direttamente al suo riparo. In realtà Kouki sfrutta la sua velocità di esecuzione e Mizu è costretto a difendersi senza riuscire a muovere la falce contro l’avversario, ma quando scansa gli attacchi del rivale utilizzando la sua innata agilità, colpisce direttamente con lo scudo sfruttando la lunghezza della catena.
Nel secondo round lo scontro a corpo a corpo è molto più lento dei match precedenti perché i colpi dei due sembrano solo di studio: prima con dei calci e poi con affondi del pugno avanzato, ma nessuno dei due riesce a colpire l’altro per le doti atletiche di entrambi.
Sembra che si siano riposati perché iniziano il terzo round appena ricevono il via da Kasai. Kuoki esegue dei turbini di vento simili a quelli del generale Fuyo ma di intensità minore e Fajro dice a Daichi: «Ha già utilizzato questa tecnica con me, ma era molto più devastante.»
«Vero, ma guarda Mizu e capirai perché Kuoki trattiene l’energia.»
Mizu, ha creato un due grosse colonne d’acqua che risucchiano il vento utilizzato dell’avversario, lo manipolano e poi lo rispediscono indietro ma con all’interno dei pugnali di ghiaccio. Kuoki, avendo dato poca forza, riesce a manipolare le punte di ghiaccio, le estrapola dal turbine e le scaglia in tutte le direzioni cercando di colpire il rivale.
Manca poco alla fine ma Mizu esegue la sua magia migliore; con il movimento circolare di un braccio disegna un cerchio in aria che si tramuta in una specie di gorgo e con la potenza della rotazione dell’acqua attira l’avversario verso il centro. Kuoki reagisce, muove le braccia creando degli spostamenti d’aria perché conosce la tecnica di Mizu e sa che non può mantenerla attiva per molto tempo. Mizu, però, ha aggiunto una miglioria alla sua magia, infatti, dal gorgo escono dei tentacoli di acqua ghiacciata, si attorcigliano alle gambe di Kuoki e lo strattonano all’interno del cerchio. Kasai blocca tutto dichiarando la vittoria di Mizu.

Fajro e Daichi vanno incontro a Mizu congratulandosi con lui, mentre il generale Natsu dice sottovoce alla collega Aki: «Siamo in pareggio, tu che intenzioni hai?»
«Presumo che siano identiche alle tue» risponde Aki con un sorriso sagace.

Haru vs. Aki
Nel primo round i due generali replicano ciò che avevano fatto i loro due colleghi nella seconda sfida della gara. Nessun attacco, soltanto grande concentrazione da trasferire interamente nella seconda parte della sfida. Almeno è quello che pensa Fajro perché nel secondo round Haru e Aki non combattono ma parlottano tra loro.
«Che stanno facendo?» chiede Fajro al generale Natsu.
«Non so risponderti, pensavo che non si sarebbero risparmiati.»
«Possono farlo?»
«Per l’intera gara no di sicuro, nel terzo round si scateneranno. Siccome ieri sei stato l’ultimo a vedere Aki, magari mi sai dire tu perché è stanca?»
Fajro arrossisce e Natsu esclama: «In pratica, ogni donna di Wuxing ha cercato di conquistarti!»
Il ragazzo si salva dall’ennesima situazione imbarazzante grazie all’inizio del terzo round.
Haru scaglia immediatamente delle palle di fuoco contro Aki che risponde creando davanti a sé una cascata che spegne le fiamme e poi contrattacca creando un vento tanto forte da spingere indietro il suo avversario. Haru usa una sua abilità e sprofonda nel pavimento fino alle ginocchia, agita le mani rasenti al terreno e con quel gesto lancia contro l’avversaria delle mattonelle incandescenti. Aki non si fa sorprendere, tramuta la cascata in un fiume e allaga la zona dove si trova il suo rivale sommergendolo completamente. Kasai sta per dichiarare la vittoria ma da terra escono delle lance infuocate, Aki indietreggia per evitarle ma dal pavimento escono delle mani terrose che le bloccano le caviglie. Haru salta fuori dal terreno e si scaglia contro Aki, ma la donna reagisce prontamente creando uno scudo d’acqua. E proprio in quel momento Kasai dichiara il risultato di parità.

Aki raggiunge la sua squadra e dice a Fajro: «Vincere, pareggiare o perdere dipende da te. Fammi vedere chi sei!»
Il ragazzo era già molto sotto pressione e ora si ritrova anche nella posizione di decretare il risultato finale dell’intera gara. Mormora tra sè: «Lo sapevo che avevano imbrogliato nel sorteggio.»
«Se temi degli imbrogli, non puoi affrontare l’Inquisitore; lui userà qualsiasi trucco per vincere» dice Atua, rimasto in disparte fino a quel momento.
Fajro tocca l’amuleto che gli è stato consegnato da Aki e sul suo corpo appare un’armatura di cuoio simile a quella dei soldati semplici di Tan, cammina verso il centro dell’arena e incrocia lo sguardo determinato di Kinzoku e Kasai annuncia l’inizio della sfida.

Kinzoku vs. Fajro
Entrambi estraggono la katana e si pongono sulla difensiva. Fajro ha imparato a usare questa strana spada, ma non ha ancora l’esperienza per portare degli attacchi diretti perciò attende le mosse di Kinzoku. La fase di stallo si protrae per quasi due minuti poi Kinkozu parte deciso all’attacco e Fajro è costretto a indietreggiare per parare i colpi che provengono da ogni direzione e ogni tanto prova a sfondare la posizione difensiva dell’avversario. Kinzoku è lesto a fare dei balzi all’indietro mandando a vuoto il tentativo del rivale, poi contrattacca velocemente, ma Fajro mantiene la sua difesa in modo egregio grazie alla calma che gli trasmette la respirazione assoluta. La tecnica è così ben fatta che Fajro, al termine del primo round, non ha il solito fiatone che l’ha bloccato durante i tre anni di allenamento.

Atua raggiunge Fajro. «Hai fatto buone scelte e hai tenuto a freno l’irruenza del tuo avversario senza buttarti allo sbaraglio. Ti sarà utile quando avrai la necessità di recuperare le forze, magari per poi eseguire un attacco magico.»
«Mi aspettavo maggiore vigore da Kinzoku, probabilmente si sta caricando per il secondo round perché io reggo meglio il corpo a corpo nel breve periodo.»
Kasai chiama i due sfidanti e inizia il secondo round.

I due contendenti si piazzano uno davanti all’altro nella posizione da pugilatore, ma Fajro sorprende momentaneamente l’avversario attaccandolo con dei calci bassi alle cosce. Kinzoku, compresa la scelta dell’antagonista di debilitargli gli arti, carica direttamente con dei pugni partendo da lontano mentre evita i calcetti bassi, ma è ancora Fajro ad avere la meglio, schiva il contrattacco, riesce ad entrare nella difesa dell’avversario e con il suo corpo lo sbilancia. Fajro potrebbe chiuderlo in una presa a terra ma Kinzoku accentua la caduta non permettendo al nemico di bloccarlo e contrattacca con calcio al mento che va a segno. Fajro cade a terra stordito, Kasai osserva la situazione e Fajro si alza su un ginocchio dicendo: «Non ancora!»
Kinzoku, che si era fermato per l’intervento dell’arbitro, riparte con un calcio laterale per colpire il collo di Fajro, ma lui gli blocca il piede e applica una torsione alla caviglia. Kinzoku deve voltarsi per liberarsi, appoggia le mani a terra, esegue una torsione del corpo ma Fajro non molla la presa, gli blocca anche il ginocchio con le gambe e stringe più forte. Ha la vittoria a portata di mano ma Kasai chiama la fine del round.

Kinzoku zoppica leggermente mentre Fajro mostra la sua delusione ad Atua dicendo: «Era la mia unica occasione, se non mi avesse colpito al mento in precedenza, avrei potuto utilizzare più secondi per chiuderlo in quella morsa.»
«Ragazzo, non darti per vinto!» dice Atua aggressivamente. «Gli hai dimostrato di non temere il confronto, se adesso perdi la tua grinta sarai finito in un attimo!»
«Come posso competere a livello magico con lui? Fatico a tenere il passo con Kasai.»
«Qui non devi tenere il passo, oggi è il momento di allungarlo. Usa ciò che conosci e amplifica il loro potere magico. Qualsiasi cosa accada è questo che stiamo cercando tutti di spingerti a fare. Guarda i tuoi compagni e dimmi cosa vedi nei loro occhi.»
Fajro si volta verso la sua squadra e dice: «Fiducia.»
«Tu hai la loro stessa espressione quando li ascolti e metti in pratica i loro insegnamenti, così come hai mostrato piena fiducia in loro durante le altre sfide. È giunto il momento di riporre questa fiducia anche in te stesso, affronta l’avversario, reagisci se ti mette in difficoltà come hai fatto nel secondo round e se alla fine perderai perché ti è superiore, nessuno ti dirà niente, ma se ti sconfiggi da solo, sarà stato tutto inutile il lavoro fatto fino a questo momento!»
Fajro non ha tempo di rispondere perché Kasai chiama gli sfidanti per il terzo round.

Kinzoku inizia immediatamente, serra tra loro le mani facendo apparire una frusta metallica, colpisce Fajro immobilizzandogli le braccia al corpo e lo strattona verso di sé; Fajro non oppone resistenza, sembra in balia dell’avversario, invece, sta facendo scorre delle fiamme dal tacco verso la spina dorsale in modo che il rivale non possa vederle e grazie al calore che ha prodotto può frantumare la catena allarga di scatto le braccia. Fajro, chiude le mani a pugno e indirizza delle palle di fuoco verso Kinzoku e per la prima volta riesce a centrare il bersaglio, anche se non causa l’effetto voluto perché Kinzoku reagisce creando una nuova catena che roteando smorza le fiamme. Fajro, immaginando che quella tecnica non fosse definitiva, ha creato anche una barriera di fuoco davanti a sè per difendersi dal contrattacco, però non ha valutato che Kinzoku potesse indirizzare contro di lui una seconda catena costituita da un metallo più resistente, e questo nuovo assalto del rivale lo colpisce su tutto il corpo così violentemente da farlo cadere a terra.
Kasai osserva la situazione e di nuovo Fajro si alza in piedi, ma questa volta il ragazzo sorprende tutti i presenti perché il suo corpo è completamente avvolto dalle fiamme mentre lui sembra incosciente.
Kinzoku non ha tempo di pensare alla difesa, Fajro gli è addosso, lo stringe con forza e lo solleva da terra scagliandolo sul pavimento con una torsione all’indietro del busto.
Entrambi sbattono la testa, Kasai si avvicina ed è intenzionata a chiudere l’incontro ma Kinzoku, seppur lentamente, si rialza, così come fa anche Fajro un istante dopo. I due avversari indietreggiano di qualche passo, manca solo un minuto alla fine, Kinzoku appoggia le mani sui pettorali e lentamente appare davanti a lui una larga spada rettangolare di acciaio nero.
L’imperatore si alza in piedi preoccupato, mentre i generali si preparano a bloccare questa potente magia, ma tutti si bloccano perché Fajro sta eseguendo gli stessi movimenti del rivale e davanti a lui appare una scure a doppia lama infuocata.
L’imperatore indica a Kasai di spostarsi e crea la barriera difensiva anticipando di un solo secondo la mossa dei due contendenti: entrambi lanciano le loro armi contro l’altro e il contatto delle lame magiche crea un’incredibile esplosione.
L’interno della barriera si è riempito con un fumo grigiastro, l’imperatore toglie la protezione, Fuyu e Aki disperdono la coltre nebbiosa mentre Natsu e Haru accorrono per sincerarsi delle condizioni dei due ragazzi: Kinzoku è steso schiena a terra mentre Fajro sta sopra di lui.
Natsu è entusiasta: «Ha assorbito l’esplosione con il suo corpo!»
Kinzoku apre gli occhi e abbraccia l’amico dicendo: «Ci siamo quasi.»
Fajro risponde con un filo di voce: «Per favore, non baciarmi anche tu.»
Kasai è felice mentre grida: «Sfida finita, è pareggio!»










CAST
Importanti
Agisto – Corvo messaggero appartenuto a Sipestro di Tan e che ospita l’anima errante del soldato Matco, assassinato al lago Sider a Dwr
Ten [m] – Bimbo che vede gli avvenimenti attraverso gli occhi del corvo
Atua Primo [m] – Leggendario Imperatore dei Cinque Regni Umani
Fajro [m] – Principe di Tan e protagonista della storia
Amara [f] – moglie di Atua Primo, deceduta da secoli (solo nominata)

Regno Wuxing
- ? [m] – Imperatore (il suo nome non è stato ancora detto)
- Aki [f], Fuyu [m], Haru [m], Natsu [m] – i quattro generali di Wuxing
- Eteru [f] (Neutro) – la samurai definita più vicina al Creatore
- Daichi [m] (Terra), Kasai [f] (Fuoco), Mizu [m] (Acqua) – i tre samurai con Elementi Primari
- Kinzoku [m] (Metallo), Kuoki [m] (Aria), Mokuzai [f] (Legno) – i tre samurai con Elementi Secondari

Regno Sea (regno negli abissi marini)
- Kwakhala [f] – Regina (solo nominata)
- Esseri mostruosi: Kraken, Leviatano

Regno Koraha (regno nel deserto omonimo)
- Yuly [f] - ? (solo nominata)
- Esseri Mostruosi: Golem, Skorpio

Regno Sliabh (regno sulle montagne condivise tra Metel e Tera)
- Esseri mostruosi: Gigante

Regno Hout (regno chiamato anche Foresta Proibita)
- Esseri mostruosi: Ombra della foresta?

Regno Heru (regno sotterraneo posizionato alle radici dell’albero Hyperion)
- Innominabile – Imperatore (soltanto identificato come imperatore)
- ? – Cinque servitori di Heru

Altri personaggi nominati o apparsi nel capitolo
- Kokiaka – Presidente dello Stato Libero di Oazi, ma anche capo degli Immortali, un gruppo di malfattori che si cela dietro ai nomi di Briganti, Contrabbandieri e Mercenari
- Atua CCXVII (vero nome Ohlaka) – Saggia della corte di Metel prima di diventare Imperatore dei Cinque Regni
- Bruligida – Regina del Regno di Tan abdica a favore della figlia adottata per poi riceve l’incarico di saggia di corte
- Flame – Nuova Regina del Regno di Tan dopo l’abdicazione della madre adottiva
- Vlek – Saggio di corte a Tera, ha assunto la carica dopo che Wijs è stato nominato Imperatore dei Cinque Regni con il nome di Atua CCXVI alla fine della Grande Guerra




Schema della magia
- Ogni Essere Vivente è costituito di Energia
- Con al morte fisica l’Energia si tramuta in un Globo di Luce o in uno Oscuro
- Il Globo di Luce raggiunge il Regno Wuxing (il bene) mentre il Globo Oscuro raggiunge il Regno Heru (il male)
- L’Energia di ogni Essere Vivente è la base per la creazione degli Elementi Magici

Schema degli elementi magici
- Esistono due Elementi Dominanti: Luce, Oscurità
- Esistono tre Elementi Primari: Acqua, Fuoco, Terra
- Esistono tre Elementi Secondari: Aria, Legno, Metallo
- Esiste un Elemento Neutro: Etere
- se uno o più Elementi Secondari acquistano potere crea/creano squilibrio
- con lo squilibrio uno o più Elementi Primari soccombe/soccombono e l’Elemento Neutro diventa Caos
- L’Elemento Caos dona maggiore potere all’Elemento Dominante Oscurità che prende il soppravvento sulla Luce.

Schema della Forma Energetica Assoluta
- La Forma Energetica Assoluta è il massimo raggiungibile nella Forma Energetica
- La Forma Energetica si divide in tre livelli:
a) Livello Kou (alto) : lo ottengono solo l’Imperatore di Wuxing e l’Imperatore di Heru
b) Livello Heikin (intermedio): lo ottengono solo i generali di Wuxing e i servitori di Heru
c) Livello Tei (basso) – lo ottengono i samurai di Wuxing e tutti gli altri esseri viventi che hanno coscienza delle differenze.
- La Forma Energetica evoca magicamente un Animale chiamato Famiglio
  
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