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Autore: fumoemiele    16/10/2019    3 recensioni
31 giorni, 31 storie e 31 matti.
[Writober 2019] [Le drabble 5, 14-18, 20, 22, 28 e 29 partecipano alla challenge "Trick or Treat?" indetta sul gruppo Facebook "Il Giardino di EFP"]
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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31 days of madness
 
 
 

16
word count: 375 - flashfic

[Questa flashfic partecipa alla Challenge del Giardino di EFP]


Dita mozzate e cocktail al sangue

 
A quella festa di Halloween i cocktail erano deliziosi, plasticamente reali.

Non aveva idea di cosa diavolo stesse bevendo, ma Jessie adorava quel liquido rosso e ghiacciato, di conseguenza doveva procurarsi la ricetta.

L’organizzatore – e proprietario della casa – era un tizio del liceo, non ci aveva mai parlato, ma era comunque riuscita a infiltrarsi lì e bere gratis, tanto valeva scoprire qualcosa su quell’alcolico pazzesco.

Si guardò allo specchio e notò che dopo aver bevuto i suoi denti rimanevano tinti lievemente di rosso, poi di uno sfumato rosa. Li ripulì con la lingua, addentrandosi in cucina e trascinandosi a fatica fra i corpi sudati, ma non trovò nessuno a produrre quei cocktail divini.

Guardandosi intorno notò che diverse persone tenevano in mano lo stesso bicchiere, perciò non doveva essere nascosto. A lei, quello, lo aveva lasciato una sua amica, allontanandosi un attimo per parlare con un tizio. Non era riuscita a evitare di berne un sorso – e di allontanarsi, ammaliata, in cerca della fonte di quell’alcolico speciale.

Fu difficile, dannatamente difficile, ma dopo aver perlustrato l’intera casa e aver constatato che era un ragazzo a dare quei cocktail, portandone un paio alla volta in giro, le cose diventarono più semplici. Lo seguì, silenziosa nel chiasso e nella musica troppo alta, nel clamore dei bassi.

Lo vide allontanarsi dalla casa, raggiungere gli alberi e addentrarsi nel piccolo boschetto a fianco. Continuò a seguirlo, troppo curiosa di capire dove diavolo andasse a recuperare quella roba.

Guardò per un attimo il suo bicchiere, ormai vuoto, e lo abbandonò, ma non prima di aver preso una delle due dita decorative e aver provato a mordicchiarla. Era gommosa, un ferroso sapore le avvolse la bocca e scivolò in gola.

Inseguì il tizio finché non si bloccò, immobile, davanti a una scena raccapricciante.

Una donna grassa indossava un grembiule macchiato di sangue e con un’ascia mozzava le dita di una mano – vera, ancora attaccata al braccio di un tizio che urlava, ma che alla festa, nel brusio della musica, nessuno sentiva.

Jessie, però, avvertì ogni stridula supplica.

La donna grassa la vide, il suo sguardo la inchiodò sul posto per la paura.

“Abbiamo trovato altre mani” disse. Il cameriere ghignò e trascinò le sue dita alla ghigliottina.


 

                 

Questa volta non sono riuscita a mantenermi sul limite delle parole peggio del solito, infatti alla fine questa è diventata una flashfic (è successo pure con il prompt 'forbici', ma a parte questi due casi non dovrebbero esserci altre flash). Dei prompt proposti dal giardino per la challenge questo è stato il mio preferito, appena l'ho visto ho capito che dovevo scriverci qualcosa. Certo, al tempo non pensavo che il risultato sarebbe stato così delirante. lol
Spero che questa flashfic vi sia piaciuta! Alla prossima!  

 
 

 

   
 
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