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Autore: ryry    30/07/2009    3 recensioni
I fratelli Pevensie vengono richiamati nel magnifico mondo di Narnia, ma non saranno soli... il loro mondo è diverso, rispetto a quello che ricordavano.... riusciranno a sconfiggere questo nuovo nemico ed a riportare la pace a Narnia???spero di avervi intrigati ^_^
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie mille per il tuo commento QueenBenedetta... sono contenta che trova la ff carina e spero che anche il prossimo capitolo sia di tuo gradimento!!!
Baci e grazie ancora a quelli che, spero, recensiranno!!! ^_^



CAPITOLO 2
RITORNO A NARNIA



Stella POV

Davanti allo specchio della mia stanza, stavo ammirando per l’ultima volta il riflesso della mia figura... vedevo una ragazza snella, di bell’aspetto, con capelli lunghi, mossi e di un castano scuro paragonabile al cioccolato fondente e due occhi color dello smeraldo più puro... il mio nome è Stella Watson, studentessa diciassettenne, migliore amica dei quattro fratelli Pevensie e ragazza molto ambita dalla popolazione maschile, ma con un unico difetto... pazzamente innamorata dell’unico ragazzo che la vedeva solo come un’amica e con cui, molte volte, litigava fino a non rivolgersi più la parola per settimane... chi è questo ragazzo??? Ma mi pare ovvio... Peter Pevensie!
Ma tornando alla realtà...
<< Buon anno scolastico, tesoro... ricordati di scriverci ogni settimana! >> esclamò mia madre.
<< Mi raccomando, studia molto e non perderti in fantasie... soprattutto con Susan e Lucy Pevensie... >> disse mio padre.
<< State tranquilli... bene, io vado... >> dissi, uscendo di casa per dirigermi alla stazione di Londra.
Quest’ultima non era molto distanza da casa mia, solo un quarto d’ora a piedi...
<< Susan! >> esclamai, dirigendomi verso una ragazza dai capelli lunghi, castano scuro e gli occhi azzurri.
<< Stella! >> esclamò a sua volta Susan, posando per terra le sue cose per abbracciarmi.
Susan Pevensie era la seconda sorella maggiore dei quattro fratelli ed aveva la mia stessa età... infatti, frequentavamo gli stessi corsi ed eravamo in camera insieme... entrambe ci consideriamo come delle sorelle e lei è l’unica, insieme alla più piccola di famiglia, naturalmente, Lucy Pevensie, a sapere della mia infatuazione per suo fratello maggiore, Peter...
<< Allora, come stai? >> le chiesi, sciogliendo l’abbraccio e guardandola da capo a piedi << sei diventata più bella rispetto all’ultima volta che ti ho vista >> conclusi, sorridendo.
<< Ma che dici, non sono cambiata di una virgola... quella ad essere diventata più bella, sei tu! >> esclamò Susan, ricambiando il mio sguardo ed il mio sorriso.
<< Non è vero! Sono sempre la stessa! >> esclamai.
Entrambe ridacchiammo, finchè non fummo interrotte...
<< Ciao Stella! >> sentii esclamare, da una voce femminile, alle mie spalle.
Mi voltai e mi trovai dinanzi ad una ragazza di tredici anni, capelli lunghi fin quasi metà schiena, castano chiaro ed occhi azzurri, così espressivi e pieni di vitalità...
<< Lucy, ma come sei cresciuta! >> esclamai, abbracciando la sorella più piccola dei fratelli Pevensie.
<< Si, tutti me lo dicono e l’ho notato anch’io! >> esclamò lei, facendo la modesta.
<< Ma come siamo modeste! >> esclamai, sorridendole.
Insieme a lei e Susan, entrammo nella stazione e ci dirigemmo sul binario per aspettare il treno che ci avrebbe condotte a scuola... per Susan e me, quello sarebbe stato il penultimo anno di studi, mentre per la piccola Lucy era il primo...
<< Allora, Lucy... pronta per iniziare la scuola? >> le chiesi.
<< Insomma, avrei preferito continuare le vacanze... >> mi rispose.
<< Vostra Maestà, purtroppo il dovere la chiama! >> esclamai, iniziando a ridere insieme alle mie amiche.
Susan mi aveva raccontato della sua esperienza nel fantastico mondo di Narnia ed io non l’avevo presa in giro... le sue parole erano sincere e capii che non mi stava mentendo... Narnia esisteva davvero e lei era davvero stata la Regina Susan, così come anche i suoi fratelli... ogni volta che siamo soli o lontano da orecchie indiscrete, parliamo ancora di quel mondo magico e speriamo di potervi fare ritorno... mi piacerebbe tantissimo poter vedere i luogo descritti dai miei amici e conoscere le creature che lo popolano... nani, centauri, fauni e animali parlanti... ho anche sempre sognato di poter incontrare il grande Aslan in persona...
<< Ma guarda chi si vede, ciao Stella >> disse una voce, risvegliandomi dai miei pensieri.
<< Edmund! >> esclamai, mentre le braccia di un ragazzo dai capelli neri e gli occhi marroni mi avvolgevano in un caloroso abbraccio e mi facevano volteggiare in aria.
<< Sbaglio o sei diventata più alta e bella? >> mi chiese, sorridendo ed osservandomi da capo a piedi.
<< Ma che dici... quello che è cambiato in meglio sei te! >> esclamai, sorridendo a mia volta.
<< Si, lo ammetto... però, anche tu non scherzi... dico davvero! Credo che dovrò fare a botte per tenerti lontano la fila di ragazzi che avrai appresso! >> esclamò, ridacchiando.
<< Ma, Re Edmund, voi vaneggiate! >> risi a mia volta.
Susan e Lucy iniziarono a riferire qualcosa a loro fratello, ma non vi prestai molta attenzione, perchè i miei occhi incontrarono lo sguardo del principe... anzi, meglio dire... del Re dei miei sogni...
<< Stella >> mi salutò il ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri, con un cenno del capo.
<< Peter >> ricambiai il saluto, distogliendo lo sguardo dalla sua figura e portando la mia attenzione alla conversazione tra le sorelle ed Edmund.
<< Ragazzi, è un anno che siamo tornati... >> disse Edmund, seduto sulla panchina, mentre aspettavamo l’arrivo del treno.
<< Vorrei tanto poter tornare a Narnia... riabbracciare i nostri amici... >> disse Lucy.
<< Ritornare Regina come prima... >> la stuzzicai, sorridendole dolcemente.
<< Se potessimo ritornare a Narnia, sarebbe bellissimo se potessi venire con noi, Stella... >> mi disse Susan.
<< Piacerebbe moltissimo anche a me... poter vedere di persona il mondo che tanto accuratamente mi avete descritto... conoscere le persone che avete amato e protetto durante il vostro regno... >> dissi, spensierata.
<< Sarebbe davvero bello poter tornare... ma non possiamo... >> disse, serio, Peter.
<< Devi sempre distruggere i sogni di tutti, vero Peter? >> gli chiesi, acida.
<< Sto solo cercando di accettare il fatto di essere tornato e di non poter più rivedere Narnia... >> mi rispose, arrabbiato.
<< Accettare il fatto di essere di nuovo a Londra, vuol dire rassegnarsi alla realtà ed abbandonare la speranza che il tuo sogno si possa avverare... >> gli dissi, irritata.
<< Tu non ci sei mai stata... non sai cosa vuol dire essere di nuovo qui... >> mi rispose Peter.
<< Dai vostri racconti è come se fossi stata a Narnia anch’io... quindi smettila di fare il bambino e non perdere la speranza... >> gli dissi, incavolata.
<< Non provare... >> stava iniziando a rispondermi Peter, ma Edmund si mise in mezzo al nostro battibecco.
<< Volete smetterla di litigare? Non fate altro ogni volta che vi vedete... >> sbottò Edmund, supportato dalle sorelle.
Peter ed io la smettemmo di scannarci e portammo la nostra attenzione al muro della parte opposta rispetto a noi...
Passarono pochi minuti, quando sentii che il treno stava per arrivare e ci alzammo, prendendo le nostre cose...
<< Ehi, Ed! Smettila di spingere! >> esclamò Peter.
<< Ma io non ti sto spingendo... ahi! Lucy, smettila! >> esclamò Edmund.
<< Non ho fatto niente... ahi! >> esclamò Lucy.
Ad un tratto, s’innalzò un vento fortissimo ed i muri della stazione iniziarono a crollare, mostrando pareti di pietra irregolare e portando nell’aria un odore salmastro, come se ci fosse un mare nelle vicinanze... il treno passò velocemente dinanzi a noi, senza fermarsi ed oscurandoci la visuale...
<< Ma che succede? >> chiese Lucy, aggrappandosi al mio braccio, mentre Susan ed io ci prendevamo per mano.
<< Sembra magia... >> disse Edmund.
Tutti ci prendemmo per mano, finchè, pochi secondi dopo, il vento si placò e, davanti a noi, si poteva distinguere l’ingresso di una grotta... ci avviammo, cauti, verso l’entrata e ci affacciammo su una spiaggia meravigliosa, con la sabbia fine e dorata, mentre, alla nostra destra, si estendeva un limpidissimo mare blu... il sole era alto nel cielo, segno che poteva essere da poco passato mezzogiorno...
Le ragazze ed io ci scambiammo una veloce occhiata, prima d’iniziare a correre per la spiaggia, togliendoci le scarpe e le calze ed entrando nella fresca acqua marina... i ragazzi ci raggiunsero poco dopo ed iniziammo a schizzarci e divertirci come dei bambini...
<< Secondo voi, dove siamo? >> domandò Edmund.
Un’idea folle mi passò per la mente, ma non mi trattenni dall’esprimerla ad alta voce...
<< Potremmo essere a Narnia >> dissi, al settimo cielo. Susan e Lucy concordarono con me ed anche i ragazzi appoggiarono la mia ipotesi...
<< Che hai, Ed? >> domandò, curioso, Peter.
<< Però, non ricordavo che ci fossero delle rovine a Narnia... >> gli rispose Edmund.
Stava osservando il monte dietro di noi, così tutti ci voltammo e seguimmo il suo sguardo... sopra la scogliera, si potevano scorgere delle rocce, sparse ovunque...
   
 
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