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Autore: Nephertiti    17/10/2019    1 recensioni
* Sequel di "Girl of light"
E' trascorso un mese da quando Mitsuko ha varcato la soglia d'ingresso di villa Sakamaki.
Il suo rapporto con i sei fratelli sembra aver raggiunto un equilibrio.
E mentre la ragazza si gode le vacanze estive, qualcuno la osserva nell'ombra.
L'arrivo di una nuova famiglia di vampiri porterà a galla nuove verità sul conto di Mitsuko.
Lei è molto più di una sposa sacrificale e lo scoprirà ben presto a sue spese.
***
Non è necessario aver visto entrambe le stagioni dell'anime, tuttavia sarebbe il caso di leggere la mia prima fanfiction.
La trama si intreccia appena con le vicende di "Diabolik lovers more blood"
Ma non tutto è come sembra.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 15 - Normality -

 

 

 

 

In prossimità del parco, un carretto dei gelati emanava una dolce melodia.
Mi ricordò vagamente l'infanzia, quando Takeshi mi portava a prendere il gelato.
Giunsi vicino al piccolo mezzo e l'anziano mi chiese quale gusto preferissi.
Ordinai un ghiacciolo all'arancia e, dopo aver pagato, mi accomodai su una panchina all'interno del parco.
Erano le due e le mie amiche non sarebbero arrivate prima di un'ora, quindi avevo tutto il tempo per gustarmi il ghiacciolo e osservare la gente intorno a me.
 

Notai una coppia a qualche metro di distanza: sedevano sul prato, la schiena di lei appoggiata sul petto di lui, e chiacchieravano allegramente.
Venni distratta da un cane, che abbaiava a qualcosa su un albero, e il padrone che tentava disperatamente di calmarlo.
Alle sue spalle, due bambini saltellavano in cerchio, ci mettevano talmente tanta passione e impegno, che la loro vita sembrava dipendere da quello.
Tutti questi sconosciuti mi ricordarono come fosse avere una vita normale.
Rimasi a lungo a rubare quegli attimi di quotidianità con lo sguardo, avevo finito il ghiacciolo.
 

Finché, in lontananza, una fanciulla bionda, dall'aspetto familiare, sventolò la sua mano.
Yuki mi raggiunse in un lampo, salutandomi con un abbraccio.
"Va tutto bene?", mi chiese apprensiva.
Annuii col capo: rispetto a qualche giorno prima, andava decisamente meglio, avevo ritrovato un certo equilibrio.
Ci accomodammo su una panchina, aspettando che Natalie ci raggiungesse.
Aveva un talento naturale per arrivare in ritardo, ma ormai ci avevamo fatto l'abitudine.

La bionda colse l'occasione per farsi aggiornare sulla questione "vampiri".
Le spiegai il mio piano: cercare un Adamo tra i Sakamaki, a patto di poter far visita ai Mukami.
"Sei tanto affezionata a loro?", mi chiese.
Io stessa ci pensai per qualche minuto... Ero così affezionata a quei quattro?
"Credo di si. - confessai - anche loro hanno avuto brutte esperienze, fin da bambini.
E se c'è un sentimento che unisce più dell'amore, credo proprio che sia la sofferenza.
Se conosci il dolore, puoi solo essere solidale con chi lo ha provato. Non puoi ignorarlo o, peggio ancora, gioirne.
Ciò che puoi fare è condividerlo con l'altro e forse, in questo modo, farà meno male a entrambi."

Yuki si sciolse in un largo sorriso e mi carezzò la schiena.
"Hai proprio un gran cuore, Mitsuko."
Sorrisi di rimando, ma all'improvviso la mia amica chinò il capo, quasi a disagio.
"Vorrei chiederti un'altra cosa..."
La incitai a continuare.
"Non so se vi confidate, tu e Ayato... - mormorò, torturandosi le mani - ma, ecco... lui ti ha parlato di me?"
Decisamente intenerita, le presi le mani, placando il suo nervosismo.
"Ayato è molto particolare - termine meno offensivo per definire il suo smisurato ego - e non gli è facile mettere al primo posto qualcuno che non sia lui stesso."

Yuki assentì, un po' sconsolata.
"Ma prima o poi metterà da parte quello stupido orgoglio e si accorgerà di che splendida persona sei.", la rassicurai.
In fondo, la bionda non sapeva quanto fosse difficile per Ayato trattenersi dal mordere qualcuno.
E, in mia assenza, non si era più nutrito.
Di certo significava qualcosa.
Yuki parve rasserenarsi.

In quel momento, una Natalie sbucata dal nulla ci corse incontro.
Ci scambiammo un piccolo abbraccio.
"Come stai?", mi chiese.
Sfoggiava una tuta floreale e aveva raccolto i capelli in una coda.
"Adesso bene, grazie."
"Natalie, sei più bella del solito!", esclamò Yuki, osservando la nostra amica.
Quest'ultima sbuffò stizzita.
"Mia madre ha detto che non sono abbastanza femminile e mi ha costretto a indossare... ciò.", si lamentò, indicando il suo abbigliamento.
"Niente male! - commentai - forse vorrebbe ti fidanzassi con qualche bel giovane."
Natalie mi fissò divertita, come se avessi raccontato una barzelletta, poi tornò ad essere terribilmente seria.
"Preferisco morire da sola, piuttosto che con qualche rozzo o presuntuoso essere di genere maschile."
Io e Yuki ridacchiamo.

Poi, tutte insieme, entrammo nel primo bar nelle vicinanze, per prendere un gelato.
Tralasciai il dettaglio che, per me, sarebbe stato il secondo.
Ma in fondo dovevo recuperare le forze.

Sedute intorno un tavolino, un cameriere sorridente ci lasciò i menù.
"Quel cameriere è proprio carino, perché non ci provi?", propose Yuki, sfogliando il menù plastificato.
Natalie la osservò con un sopracciglio inarcato, poi si rivolse a me, parlando sottovoce.
"Sicura che sia la vera Yuki?"
Mi scappò una risata.
"Guarda che ti sento!"
La castana la ignorò bellamente.
"Vuole accoppiarmi con un ragazzo sconosciuto, sta sfogliando il menù, anziché prendere il solito cono fragola e vaniglia."
Scrollai le spalle, pensando a quanto l'amore cambi le persone.
"Dev'essere la sua gemella trasgressiva."

Yuki sorrise, facendo finta di non ascoltare.
"Penso che prenderò una fetta di crostata ai lamponi.", esclamò.

Natalie si voltò a guardarla e la scosse per le braccia.
"Lamponi? Chi sei tu e che fine hai fatto fare alla nostra amica?"
Scoppiai a ridere, seguita a ruota dalla bionda.
"Seriamente, esci da questo corpo!", continuò a dire Natalie, piena di enfasi.

Mi prestai al gioco e presi una bustina di zucchero, strappai il bordo e ne lanciai un po' su Yuki.
"Esci da questo corpo." bisbigliai.
"Esci da questo corpo!" ripeté la castana a voce alta.

"Torno più tardi? È un brutto momento?"
Nessuna delle tre si era accorta del cameriere di prima, che sostava in piedi, col taccuino fra le mani, e le sopracciglia aggrottate.
Natalie divenne rossa dall'imbarazzo, io e Yuki proseguimmo a ridere sotto i baffi.
"Esorcismo finito." annunciai, strappando un sorriso anche al cameriere.

In quell'istante, m'illusi di poter avere anch'io un briciolo di normalità.
Yuki prese un cono fragola e vaniglia, per convincere Natalie che era la stessa di sempre, quest’ultima ordinò una coppetta di gelato al gusto pera, scelta che lasciò perplesso anche il cameriere, e io optai per una torta al cioccolato.

Per un giorno potevo permettermi di esagerare.

Quando giunsero le nostre ordinazioni, notai una limousine bianca parcheggiare fuori dal bar e un cospicuo gruppo di ragazze accalcarsi lì vicino.
Sentii delle urla sommesse, che catturarono l'attenzione delle mie due amiche.
"Chi sarà mai?"
Tutte e tre osservammo un ragazzo farsi largo tra le giovani, scortato da due guardie del corpo.

Spalancai la bocca, realizzando che si trattava di Kou.
Tornai a sedere composta, dando le spalle al vampiro, nella speranza di passare inosservata: quella era la mia giornata di "riposo", libera da vampiri, Karl Heinz, leggende e tutto il resto.

"Ma quello è Kou, l'idol!", affermò Yuki, notevolmente sorpresa.
Evidentemente era un idol veramente popolare.
Ma non conosceva il suo cognome, altrimenti avrebbe intuito perché ero così nervosa.
"Io non lo conosco, ma il suo atteggiamento da pavone vanitoso la dice lunga sul suo conto."
Commentò Natalie e sospirai di sollievo, pensando di non essere l'unica a non conoscere il frivolo mondo dello spettacolo.
"Sta venendo da questa parte!" constatò Yuki, con voce stridula.
Chiusi gli occhi, pregando che non mi avesse riconosciuta.

"M-neko-chan?"
La sua voce cristallina mi fece sobbalzare.
Aprii un occhio e notai il biondo al mio fianco.
Le mie amiche mi fissarono basite.
Probabilmente si chiedevano se conoscessi tutti i ragazzi più famosi di Tokyo.
E io mi domandai, invece, se tutti i ragazzi più famosi, a Tokyo, fossero in realtà dei vampiri, poiché avevo sempre a che fare con loro.
"Ciao Kou.", lo salutai con poco entusiasmo.
"Sembra che ci incontriamo di nuovo!"
Gli gettai un'occhiata truce.
In un altro contesto sarei stata ben lieta di rivederlo.

"I Sakamaki ti mandano in giro da sola, così presto? Notevole."
Natalie corrugò la fronte, non capendo a cosa alludesse.
Yuki metabolizzò lentamente e cambiò discorso.
"Noi siamo le sue amiche! Yuki Watanabe e Natalie Suzuki."
"Kou Mukami - si presentò lui, afferrando la mano della bionda e imitando un baciamano - è un piacere conoscervi."

"Mukami." ripeté Yuki, lanciandomi un'occhiata.
La guardai di sottecchi ed annuii: si, era uno dei vampiri che mi aveva "rapita".

Il ragazzo si ricompose, rivolgendo la sua attenzione all'amica dai capelli castani.
"Forse, queste graziose fanciulle vogliono un mio autografo."
Lo fissai interrogativa, credevo che non facesse nulla, senza ottenere qualcosa in cambio.
Ma Natalie rispose per entrambe.
"Queste graziose fanciulle non lo vogliono."

Yuki le rifilò uno sguardo contrariato, evidentemente voleva quell'autografo, ma non osò contraddire l'amica.
Kou sorrise malizioso, studiando meglio la castana.
I suoi occhi indugiarono sulla scollatura della tuta e Natalie si schiarì la voce, infastidita.

"Posso unirmi a voi?" domandò il vampiro, mentre un gruppetto di ragazzine urlanti veniva allontanato dagli uomini della sicurezza.
Ma prima che Yuki accettasse, rifiutai repentinamente.
"No, noi stavamo andando via."
Natalie annuì con vigore, probabilmente non aveva un debole per Kou, come invece lo aveva il resto della popolazione femminile.

Il vampiro osservò il cono che Yuki non aveva terminato e la coppetta gelato di Natalie, ancora piena.
Anche la mia torta al cioccolato era intatta.
E ridacchiò, una risata delicata e a malapena udibile.
"Capisco... - annunciò, gettandomi un'occhiata loquace - vorrà dire che, al posto di tre splendide ragazze, dovrò accontentarmi delle mie guardie del corpo dal muso lungo."
Natalie non rise alla battuta.
"Mi correggo, anche qui vedo un broncio."
Doveva essere una novità, per Kou, essere bellamente ignorato da una giovane fanciulla dotata di ormoni.
La castana si sentì chiamare in causa e scrollò le spalle.
"Parli con me?"
"Tu dici, brunetta?" 
La schernì il vampiro e, prima che lei potesse ribattere, mi fece un occhiolino e si diresse verso un altro tavolo, sempre
accompagnato dai suoi bodyguard.

Natalie rimase a fissarlo mentre si allontanava, con la bocca spalancata e qualche commento infastidito pronto a venir fuori.
"Quell'odioso, viziato e... e..."
"Attraente?" suggerì Yuki, ma l'altra la fulminò con lo sguardo.
"Ed egocentrico!"
Scoppiai a ridere.
"Calma furia, si è allontanato, finiamo di mangiare e ce ne andremo!"

Mangiammo velocemente, affinché non fosse troppo palese la bugia che avevamo rifilato a Kou, pur di mandarlo via.
Ognuna pagò la sua ordinazione e, una volta fuori dal bar, ci salutammo con un abbraccio di gruppo.
"Vediamoci al più presto!" esclamò Yuki, col solito entusiasmo.
Le due si avviarono in direzioni opposte ed io le salutai.
Era ormai pomeriggio inoltrato e anche io dovevo rientrare.
 

M'incamminai per la mia strada, quando la luce di un lampione esplose di colpo.
Urlai, proprio come avevo fatto tempo prima, e chiusi gli occhi, respirando a fondo per calmarmi.

 
Quando li aprii di nuovo, di fronte a me sostava un uomo dai capelli biondi e lunghi, le punte sfumate di rosa.
Assomigliavano vagamente a quelli di Subaru.
"Buonasera, Eva."
Mi bastò quella frase per comprendere chi avessi di fronte.
“Karl Heinz."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera gente! Son tornata con questo nuovo capitolo, in cui la situazione inizia a farsi bollente.
Ci tengo a specificare che in questo capitolo ho voluto spendere un po’ di tempo per farvi conoscere meglio Yuki e Natalie.

Nella prima stagione sono state solo “figure di contorno”, mentre adesso iniziano a stringere un sincero e profondo rapporto di amicizia con la nostra Mitsuko, soprattutto Yuki che adesso condivide anche il suo segreto, per cui era d’obbligo spenderci qualche riga in più. Certamente le ritroveremo in futuro.
Ahimè non ho ancora trovato il modo per pubblicare immagini, da quando hanno chiuso Tynipic le ho provate tutte, ma ancora nulla da fare.

Detto questo, ringrazio tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite/seguite/ricordate, i lettori “silenziosi” e soprattutto SeiraBrizzi e pinkykawaii che hanno recensito il capitolo precedente.
A presto, Nephy-

   
 
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