La prima cosa che notano una volta arrivati, dopo aver passato uno stretto giardinetto su cui si affacciano le varie case del villaggio, è che l'uomo che li sta aspettando è in canottiera, con una catena d'oro appena visibile tra il folto pelame e che, nonostante i tre ventilatori accesi a semicerchio alle sue spalle, suda copiosamente mentre compila distrattamente le parole crociate davanti a lui.
Sfidando la tormenta, V si avvicina, i lunghi capelli che svolazzano "Mi scuuuusiiiiii, siaaaamoo la faaaamiiiiigliaaaaa Aaaaaarcliiiiiiiiightttt!" esclama, tentando di farsi sentire sopra la forza del vento
"Chi??" replica l'uomo, imperturbato, continuando a guardare il cruciverba "Sette verticale, scrisse Emilio... E chi è Emilio?"
"A - R - C - L - I - G - H - T, Arclight!!"
"Eh? Arcibaldi? Mi scusi, ma non la sento bene..."
Decisosi a spegnere finalmente i tre ventilatori, cessata la spinta del vento l'albino crolla a terra, riuscendo ad articolare debolmente "Arclight... E comunque era Rousseau..."
I restanti si avvicinano, tra cui Four a passo di marcia mentre Tron e Three si occupano dell'albino
"Sentimi bene palla di lardo, mio fratello ti ha detto chi siamo, quindi ora ti conviene darci la nostra stanza! E poi..." aggiunge, con un tono di voce pericolosamente dolce "non vorrai creare problemi a Four, il campione d'Asia, nevvero?"
L'albergatore, imperterrito, continua "Diciassette orizzontale... Sì, sì, ma prima paghi."
Four, a quella replica, diventa carminio quasi quanto i suoi capelli, ma firma velocemente un assegno e lo sbatte sul tavolino, facendo tremare la pila di cruciverba impilati.
L'uomo controlla l'assegno, per poi chiamare a gran voce: "Giovanni! Vieni, accompagna i signori nella loro casa!"
Si avvicina un uomo sulla sessantina, d'aspetto più civile rispetto all'altro, che li scorta fin nella loro casa, spiegando qualche generalità, per poi lasciargli le chiavi e tornare nel cortile.
La prima cosa che notano una volta entrati è il ragno che campeggia indisturbato in un angolo della parete, e che ha l'effetto di far svenire Three, che si accascia per terra pur senza emettere un lamento.
La seconda, è che ci sono due stanze con due letti matrimoniali.
La terza, che i suddetti letti, sono da rifare.
Di fronte a tale situazione, Tron domanda: "Ditemi che la pulizia delle camere era inclusa. Perché lo era, giusto?"
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Due ore dopo, intervallate dai lamenti di Tron che sperava di non fare mai più un simile lavoro, sono riusciti a sistemare alla bell'e meglio i letti e, mentre Four sta per gettarvisi sopra, Five lo blocca "Non abbiamo deciso chi dorme con chi."
Il minore sbuffa "Ma è proprio necessario? Comunque io con lui non ci voglio dormire, di notte parla!" conclude indicando un ancora terrorizzato Three
"E tu sbavi, non siete pari?" replica sardonicamente l'albino "Comunque, facciamo a sorte."
"Vado a dormire sull'albero qua fuori, piuttosto..."
"Tu con Tron." decreta, guardandolo con uno sguardo che non ammette repliche.
"Appunto. Vado a dormire sul fottuto albero."
Tron lo blocca prendendolo per la manica "Suvvia, guarda il lato positivo: io non parlo nel sonno né sbavo."
A sentire tali parole, Four sembra quasi felice.