Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Sophie Ondine    31/07/2009    7 recensioni
quattro ragazze, giovani, belle, passano l'ultima estate della loro adolescenza nella casa al mare di una di loro. Tra amori, delusioni e tristezza, scopriranno che la vita non è facile come la immaginavano. Ma la loro amicizia sarà la base di tutto, e le terrà sempre unite... e, chissà! Magari le aiuterà a trovare anche l'amore...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
INIZIO DELLA SERATA

Il campanello suonava insistentemente.

La persona che aveva pigiato il pulsante non aveva davvero voglia di aspettare almeno due secondi. Sango corse verso la porta per arrestare quel suono insopportabile. Odiava la gente che non aveva molta pazienza.

Allungò una mano verso la maniglia e aprì.

-Ciao, Sanguccia!- disse Miroku non appena si trovò davanti agli occhi la figura della sua prediletta.

L'altra alzò gli occhi al cielo. Già Miroku non le stava molto simpatico, anzi le dava davvero i nervi, poi quando la chiamava "Sanguccia" era ancora più irritante.

Dietro il ragazzo c'erano i fratelli No Taisho al completo. Inu-Yasha e Kanna sempre pronti a stuzzicarsi e Sesshomaru con quella maschera impassibile e fredda. Faceva davvero paura a volte.

-Prego, entrate!- disse subito la ragazza evitando di rispondere a Miroku , che la guardava con occhi luccicanti.

I quattro entrarono e subito Kanna si lasciò sfuggire un "oh". Di sicuro era per la bellezza della casa.

-Ben arrivati!- disse poi Kagura , spuntando dalla rampa di scale per accogliere i suoi ospiti. Da brava padrona di casa li fece accomodare tutti in salotto offrendo anche qualcosa da bere.

Quel pomeriggio, infatti, Kagura aveva obbligato Sango e Rin ad andare a fare la spesa. La lista sembrava infinita per tutte le cose che pensavano servissero per la serata.
Kanna, seduta di fianco a suo fratello Sesshomaru, si guardava intorno studiando ogni centimetro della casa, senza lasciarsi sfuggire nessun particolare. Aveva notato perfettamente un piccolo graffio presente su una cornice di argento poggiata su un mobile costoso.
Mentre Inu-Yasha iniziava già il suo giro di alcol con una birra e Miroku non perdeva tempo per fare delle avances a Sango in maniera piuttosto esplicita e a volte anche volgare, la piccola di casa Taisho chiese:-E Rin dov'è?-

-Eccomi!-

Rin, mentre teneva la mano a Kagome , era scesa dalle scale raggiungendo il salotto. Alla ragazza era toccato un compito davvero ingrato: convincere Kagome del fatto che lei non fosse affatto grassa.

Dopo che Kagome aveva illustrato il suo "problema catastrofico" , Kagura ,con il solito tono dolce e cortese, aveva obbligato Rin a "sistemare" la faccenda, non prima , però, di averla spaventata ordinandole di pulire immediatamente tutta l'acqua che aveva portato in corridoio con i suoi capelli bagnati.
E lei, zitta e ubbidiente come al solito, aveva fatto tutto.
Naturalmente asciugare l'acqua per terra era niente rispetto a Kagome.

Dopo essersi asciugata per bene i capelli , si era chiusa in bagno con la sua amica, lei seduta sul bordo del bidet mentre l'altra sul coperchio del wc, e aveva iniziato a fare un discorso molto saggio e maturo. Le aveva spiegato che la bellezza non si decideva in base ai chili o robe simili, che ognuno aveva la propria costituzione , che lei era bella lo stesso ma se proprio ci teneva poteva mettersi d'impegno e mandare via quei fastidiosissimi chiletti in più.

Per fortuna Kagome non disse nulla e accettò tutti i consigli. Una delle paure di Rin era che la sua amica non ascoltasse nemmeno una virgola del suo discorso visto che in passato aveva sofferto di anoressia.
Che sgradevole sensazione provava quando la gente glielo rinfacciava. Aveva sbagliato, anche lei poteva fallire qualche volta.

Se avesse potuto Rin avrebbe di sicuro cancellato, o magari riscritto, quel pezzo della sua storia così triste e tetro.
Ma Kagome non aveva detto assolutamente nulla, grazie al cielo. Si era limitata ad ascoltare e ad annuire guardando Rin con gli occhi rossi e gonfi.

Alla fine del discorso erano uscite dal bagno e Rin , seguita da Kagome che non voleva accogliere gli ospiti con gli occhi gonfi e rossi, si era recata in camera per decidere cosa mettersi. Tra mille interrogativi alla fine aveva scelto, come Sango, un vestito estivo fresco e semplice. Il suo era privo di spalline ed era bianco con quache stampa floreale maxi al fondo. Nulla di impegnativo. Semplice come lei.

Ed eccola là. Giù nel salotto di casa Russela, con Kagome che le stringeva la mano, mentre salutava gli ospiti.

Kanna sembrò illminarsi. Studiò attentamente l'abbigliamento di Rin e il suo voto fu positivo.

-Vieni a sederti con noi!- la invitò subito la ragazzina.

Rin, non sapeva bene il perchè , ma sentiva una strana agitazione quando Kanna le rivolgeva la parola.

-Ehi, Kagome, non fare la timida e aggregati anche te con noi!- gridò Miroku alla mora mentre Rin scioglieva la sua mano da quella dell'amica.

Anche Kagome, esattamente come la sua amica con Kanna, iniziò ad agitarsi. Solo che lei il motivo lo conosceva fin troppo bene. Vicino a Miroku, carino e rozzo come sempre, sedeva Inu-Yasha con la fedele bottiglia di birra in mano.

La mora fece un bel respiro e si avvicinò. Miroku la osservò bene, soprattutto osservò le sue gambe e disse:-Caspita,Kagome, complimenti! Hai delle gambe bellissime!- ed emise un fischio di approvazione.

La diretta interessata arrossì vistosamente. Di sicuro, pensò, sono diventata peggio di un pomodoro.
Una parte dentro di lei esultava di gioia, almeno quei due chili non le avevano fatto perdere fascino.

Sango, che stava arrivando dalla cucina con le mani occupate da vassoi contenenti i cibi che quella sera avrebbero soddisfatto i loro pancini, aveva sentivo tutto. Posò i vassoi sul tavolo, e Kanna subito afferrò una pizzetta, e si diresse verso Miroku.

-Miroku, ti adoro quando dici così! Grazie!- esclamò Sango scoccando un bacio sulla guancia del ragazzo.

Tutti rimasero a bocca aperta. Sango che rivolgeva attenzioni di quel genere a Miroku era uno spettacolo surreale.

Lo stesso Miroku era rimasto basito. Assomigliava tanto ad uno dei personaggi dei cartoni animati, che dopo aver ricevuto un bacio diventano rossi e fanno uscire dalle orecchie del fumo proprio come i treni.

Siccome non aveva capito che la ragazza aveva agito così perchè in questo modo Kagome non si sarebbe lamentata per i prossimi sei giorni sul suo aumento di peso, disse:-Sanguccia mia, se davvero bastava che io facciessi dei complimenti alle altre per ricevere un tuo bacio potevi dirmelo prima e avrei risparmiato tanta fatica!-

E intanto afferrò la bruna ,con le mani libere, per i fianchi attirandola a sè reclamando un altro bacio, ma non più sulla guancia.

-Brutto maniaco, adesso non ti allargare!- lo avvisò Sango mentre, tra le risate generali , tranne quella ,ovviamente, di Sesshomaru, con le mani cercava di allontanare le labbra fameliche di Miroku.

Nemmeno il suono del campanello riuscì a distrarre i ragazzi presenti. Kagura, che si trovava ancora in cucina per tagliare al meglio e disporre per bene sul vassoio i brawnies al cioccolato che aveva preparato con l'aiuto di Sango quel pomeriggio, si diresse verso la porta. Teneva il vassoio nella mano destra.

Era straconvinta che a suonare fossero Ayame e Koga e , mentre apriva la porta e senza nemmeno guardare in faccia i suoi ospiti, con un gesto cerimonioso porse il vassoio verso gli ospiti e con gli occhi chiusi disse:- Ti prego, Ayame, cerca di essere più che spietata con il tuo giudizio.Devo assolutamente migliorare come pasticcera!-

-Ti sembro forse Ayame?- domandò una voce.

Kagura aprì di scatto gli occhi, cosa davvero inutila perchè aveva già riconosciuto quella voce. Bankotsu!

Che figura di merda! urlò dentro di lei.

Già la sua presenza bastava ad infastidirla poi quella sera appariva agli occhi della yasha ancora più odioso.
Sempre sicuro di sè, con quell'aria da figo che non lo abbandonava mai, nemmeno per un istante.

Dietro Bankotsu non potevano mancare i fratellastri. Renkotsu, sempre molto imbrociato , chissà quale scherzo gli aveva fatto Bankotsu prima di uscire di casa, Jakotsu e Suikotsu.

Jakotsu non appena Kagura aveva offerto i suoi brawnies ne aveva preso uno e ficcato tutto in bocca. Sulle sue labbra erano evidenti le briciole di cioccolato.

A bocca piena disse:-Non si direbbe che sei una pasticcera a prima vista ma ti faccio i miei complimenti! Però ti dò un consiglio: mia madre , quando ero piccolo, metteva nell'impasto una spolveratina di cannella. Ti assicuro che erano fantastici i suoi brownies!-

Mentre Jakotsu diceva questo era entrato in casa, seguito da Renkotsu e Suikotsu. Tutti e tre si erano precipitati a salutare gli altri.

Sulla sogli della porta era rimasto solo Bankotsu.

-Vuoi un invito scritto per entrare?- domandò subito acida Kagura.

-Credevo non mi volessi a casa tua!-

-Se tu lo avessi pensato sul serio saresti rimasto a casa!- ribattè la ragazza.

Finalmente Bankotsu si decise a muoversi. Mentre camminava prese un quadratino di brownies al cioccolato.

-Jakotsu per una volta aveva ragione, a prima vista non si direbbe ma sei proprio brava nel cucinare dolci.- constatò mandando giù quel dolce boccone a avvicinandosi ai costosi divani per salutare gli amici.

La yasha, invece, rimase come pietrificata. Come riusciva a mandarla nella confusione più assoluta? Anche con un semplice gesto o frase.
Respirò a fondo, chiuse la porta.

-Tu invece a prima vista sembri proprio uno stronzo.- bisbigliò rientrando in cucina.

Il campanello suonò ancora una volta. Erano Koga e Ayame.

INVOCO CLEMENZAAAAAAAAAAAA! SONO DAVVERO MORTIFICATA PER NON AVER POSTATO PRIMA MA SUL SERIO SONO SUCCESSE TALMENTE TANTE COSE CHE NON SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE. POI ULTIMAMENTE MI VENGONO IN MENTE ALTRE FF E ALLORA PRESA DALL'ISPIRAZIONE BUTTO GIU PER ISCRITTO TUTTE LE IDEE CHE MI VENGONO IN MENTE! SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO! RINGRAZIO TUTTI VOI CHE MI SEGUITE SEMPRE CON COSTANZA E MI SPRONATE AD ANDARE AVANTI! UN BACIO
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Sophie Ondine