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Autore: Queenlife    31/07/2009    7 recensioni
Sulle note di Halo di Bethany Joy Lenz ho scritto questa fiction... Dopo un litigio piuttosto brutto, Hermione e Ron si sono lasciati, ma forse non è ancora arrivato il momento di mettere la parola fine alla loro storia...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Halo


Era stato un attimo. E in quell'attimo le labbra di Malfoy si erano incollate alle sue. Senza che lei potesse far nulla per fermarlo, senza che un istinto in lei si risvegliasse e le intimasse di allontanare il serpeverde. Era successo e basta. Non si sentiva di farsene una colpa. Lei non c'entrava nulla, era stato lui a fare tutto...beh, forse...

-Tu pensi di potermi resistere Granger?-
-Non lo penso, Malfoy, ne sono fermamente convinta...-
-Staremo a vedere...-

Ricordava perfettamente il sogghigno del ragazzo mentre si avvicinava a lei, e lei che rimaneva immobile sentendosi intrappola. Ricordava di aver sentito il respiro di Malfoy sulle sue guance e di aver deciso in quel momento che non avrebbe abbassato il viso. No, lei avrebbe continuato a guardare il ragazzo negli occhi incurante della sua paura semplicemente per orgoglio, voglia di farsi valere, o, forse, stupidità. Ed era questa l'ipotesi che le sembrava più plausibile adesso, mentre stava chiusa nel suo dormitorio, appoggiata accanto alla finestra. Stupida, era stata una stupida  a pensare che Malfoy si sarebbe limitato ad avvicinarsi a lei solo per incuterle timore. Era Malfoy, imprevedibile, inaffidabile, disonesto...un serpeverde.
"Idiota" 
 Si ripeteva mentalmente mentre continuava a guardare fuori dalla finestra cercando di distrarsi. Non sapeva neanche perchè si era lasciata andare, ritrovandosi a rispondere al bacio del biondo. In quel momento si era sentita, per una volta, diversa. Non era la solita, prevedibile, affidabile, ingenua  Hermione, era un'altra. Era prevalsa in lei la voglia di essere considerata in un altro modo, di uscire dal suo personaggio, dalla sua figura di "caposcuola secchiona Granger"... 
Mentre ripensava a questo, due occhi si fecero strada fra i suoi pensieri. Due occhi azzurri, feriti, doloranti e improvvisamente rabbiosi.

-Allora Granger, ti è piaciuto?-
Hermione abbassò lo sguardo senza rispondere. Un solo pensiero le attraversava la mente. Ron. Il suo ragazzo, quello che aveva appena tradito. La ragazza si girò improvvisamente verso la porta terrorizzata, come se avesse visto uno spettro. Ron Weasley era sulla soglia della stanza. Lo sguardo del rosso era indecifrabile, milioni di sensazioni si riversavano in quegli occhi azzurri. 
-Ron...- Aveva boccheggiato Hermione, ma quello non l'aveva degnata di uno sguardo, si era limitato a fissare il ragazzo che era di fronte a lei, stringendo in mano la bacchetta.
-Bene, bene, guarda chi è venuto a farci visita....Lenticchia!- Malfoy sorrideva beffardo.
Hermione aveva visto il braccio di Ron tremare per la rabbia.
-Stupeficium- Aveva urlato Ron puntando la bacchetta in direzione di Malfoy. Il lampo rosso che ne era seguito aveva colpito in pieno petto il Serpeverde, sollevandolo dal suolo e facendolo atterrare a qualche metro di distanza.
Senza guardare in faccia nemmeno per un secondo Hermione, Ron era uscito dalla sala a passo normale. 
La ragazza l'aveva inseguito correndo e chiamandolo.
-Ron, Ron!!- Aveva urlato Hermione raggiungendolo e afferrandogli un braccio.
-Lasciami stare...- Le aveva suggerito lui. La ragazza era sull'orlo di una crisi di pianto, non aveva mai sentito Ron parlarle con quel tono di voce. Le aveva lanciato un occhiata gelida. Se avesse potuto ucciderla con uno sguardo, lo avrebbe fatto.
-Ron, ti prego ascoltami...-
A quelle parole il ragazzo con uno strattone aveva allontanato il braccio dalla mano di lei e con un tono gelido, chee non gli apparteneva aveva risposto:
-Tu non hai nessun diritto di pregarmi, nè di essere ascoltata...è finita...- 
Si era allontanato lasciandola in mezzo al corridoio in lacrime, semplicemente le aveva dato le spalle e aveva preso a camminare come se nulla fosse, non curandosi dei singhiozzi che lei emetteva aveva voltato l'angolo, eliminando la ragazza dalla sua vita.
Hermione al suono di quella frase aveva boccheggiato e aveva lasciato che le lacrime, fino a quel momento represse, sgorgassero velocemente dai  suoi occhi. Era lei la colpevole di tutto, lei e basta. 
-Ron...- Aveva singhiozzato accasciandosi a terra, mentre il rosso svoltava l'angolo.

Era passato un mese da quel giorno. E lei e Ron non si erano più rivolti la parola. A distanza di un mese, però le faceva ancora male ricordare quel giorno, e mentre ci pensava, una lacrima solitaria le scese lungo il profilo della sua guancia. Aveva trovato rifugio nella musica in quel mese. Solo nella musica, non era riuscita a parlare neanche con Harry o Ginny, sebbene loro non avessero mai rifiutato di rivolgerle la parola si sentiva colpevole anche nei loro confronti. Si alzò dal suo posto e si avvicinò al suo baule, ne tirò fuori un cd. Glielo avevano regalato i suoi a Natale, era uno dei tanti regali affinchè "non si scordasse del mondo babbano" sorrise, per la prima volta dopo tanto tempo, ripensandoci.
Con il cd in mano si avvicinò al letto. Guardò il lettore cd che si trovava al centro di questo e lo prese in mano. Un regalo di Ron.

-Papà mi ha detto che i babbani lo chiamano lettore-cd...non so in quale maniera, ma penso sia utile per quei dischi che ti mandano i tuoi...-
Hermione aveva finito di scartare il regalo e aveva guardato il ragazzo incredula.
-E' incredibile Ron!- Aveva urlato abbracciandolo. Lui, arrossendo fino alle orecchie, era rimasto un po' intontito prima di rispondere all'abbraccio di quella.

Un altro sorriso nacque spontaneo sul viso di Hermione rivivendo quella scena. Passò il dito sul lettore cd come a volerlo accarezzare, e, poi, inserì il cd. La prima canzone risuonò nelle sue orecchie... Hermione scese nella sala Comune e si sedette di fronte al camino, era inverno e faceva freddo. Come previsto, nella sala non c'era nessuno. Prese a guardare le fiamme che scoppiettavano nel camino, mentre si concentrava sul testo della canzone. 

I never promised you a ray of light
I never promised there’d be sunshine every day
I’ll give you everything I have
The good the bad

Non ti ho mai promesso un raggio di luce 
non ti ho mai promesso che si sarebbe stato sempre il sole 
ti dò tutto quello che ho 
il meglio e il peggio 

Why do you put me on a pedestal?
I’m so up high that I can’t see the ground below
So help me down you’ve got it wrong
I don’t belong there
Perchè mi metti su un piedistallo? 
sono così in alto che non riesco a vedere la terra sotto di me 
aiutami a scendere, ti sei sbagliato 
non appartengo a quel posto 
One thing is clear 
I wear a halo 
I wear a halo when you look at me 
But standing from here 
You wouldn’t say so 
You wouldn’t say so if you were me 
And I, I just want to love you 
Oh I, I just want to love you 
una cosa è chiara 
ho un'aureola 
ho un'aureola quando mi guardi 
ma stando qui 
non lo diresti 
non diresti così se fossi me 
E io...io voglio solo amarti 
voglio solo amarti
I always said that I would make mistakes 
I’m only human and that’s my saving grace 
I’ll fall as hard as I try 
So don’t be blinded 
See me as I really am 
I have flaws and sometimes I even sin 
So pull me from that pedestal 
I don’t belong there 
ho sempre detto che avrei fatto errori 
sono solo un essere umano e questa è la mia salvezza 
non essere cieco 
vedimi per quella che sono davvero 
a volte ho difetti, faccio persino peccati 
quindi fammi scendere dal piedistallo,
 non è il posto a cui appartengo
Like to think that you know me 
But in your eyes 
I am something above me 
That's only in your mind 
Only in your mind
Per quale motivo pensi di conoscermi?
Ai tuoi occhi
Sono qualcosa di superiore a te
Ma tutto questo è solamente nella tua testa
solamente nella tua testa

Hermione stoppò il riproduttore, mentre veniva scossa da una miriade di singhiozzi. Lei non avrebbe voluto fare del male a Ron, l'unica cosa che desiderava era spiegargli tutto. Aveva provato più volte a parlargli senza successo, ma sentiva che avrebbe dovuto riprovare, forse era l'effetto delle lacrime, o forse della canzone, ma sentiva che doveva tentare di nuovo. In quel momento sentì scattare il ritratto della Sala Comune e cercò di asciugarsi le lacrime con una manica, chiunque fosse, non voleva la vedesse così. 
-Hermione...-
La ragazza si girò lentamente verso quello che aveva parlato e perse un battito. Ron era di fronte a lei, completamente bagnato e la guardava preoccupato. Era quello il momento. Doveva parlargli, ora, in quel preciso istante.
-Ron, io ti devo parlare...- Disse al ragazzo, non capiva come mai questa volta lui avesse deciso di rivolgerle la parola.
Il ragazzo incrociò le braccia al petto.
-Dimmi...- Le rispose guardandola...


Note dell'autrice:
Salve!^^ Inizialmente avevo deciso di scrivere una one-shot, ispirata dalla canzone di Bethany Joy Lenz...solo che poi veniva troppo lunga e quindi ho deciso di dividerla in due...non so se vi piacerà, o meno, ma spero che vorrete farmi sapere che ne pensate...me lo fate sapere, vero??? ^^ Un bacione a tutti...
 
  
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