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Autore: lella23    31/07/2009    1 recensioni
Alzò il viso verso il cielo che si bagnò subito di pioggia e si mescolò alle lacrime…era così difficile vivere? Si domandò. Fece un sorriso amaro, evidentemente era così.
Una ragazza sola, con una famiglia che praticamente non esiste, senza più speranze...
ma forse il destino la farà ricredere, e qualcuno la salverà...
Genere: Romantico, Triste, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perchè?
L'unica parola che le girava in testa, l'unica che aveva senso in quell'accozzaglia di dolore e tristezza.
Era nella sua camera, nel suo letto con lo sguardo perso nel vuoto.
Perchè? Davvero... non riusciva a capire...
Si guardò intorno, Ian era dovuto andare non le aveva detto nè dove nè quando sarebbe tornato.
Si portò la mano al petto cercando di esorcizzare il dolore che improvvisamente l'aveva presa.
Come avrebbe fatto senza di lui?
Gli occhi iniziarono ad inumidirsi, prese delle boccate d'aria per non piangere, ma fu tutto inutile calde lacrime le scesero sulle guancie.
Cercò di soffocare i singhiozzi, non voleva far sentire a sua madre che stava piangendo. Affondò il viso nel cuscino, per attutire i singulti.
"Stupida... stupida ingenua! Credevi davvero che non sarebbe mai partito?"
Quanto era stata sciocca ad innamorarsi.... di un angelo poi!
Rimase stesa nel suo letto, senza fare niente, senza voler fare niente... solo il nome di Ian che le rimbombava nella mente.
Sentì all'improvviso la pioggia ticchettare sul vetro della finestra. Si affiancò alla finestra, pioveva... si perse nel guardare le goccioline d'acqua rincorrersi sul vetro fino a capitolare al suolo.
Si sentiva come loro... una piccola goccia d'acqua che tenta in tutti i modi di aggrapparsi a qualcosa che in relatà avrebbe solo sfiorato momentaneamente per poi finire nell'abisso.
Chiuse gli occhi e altre lacrime sfociarono sulle sue guancie, Dio quanto avrebbe voluto avere qualcosa di suo, qualcosa che potesse tenere in quella sua vita fatta solo di dolore... la sua prima gioia era stata Ian e ora... ora doveva vedersela strappare via senza poter fare niente, impotente, non poteva lottare per quell'amore che le era straripato nel cuore curando ferite che credeva insanabili.
Chiuse le mani in due pugni colpì il vetro che tremolò sotto la forza usata dalla ragazza. Si morse il labbro inferiore cercando di smettere di piangere, ma non ce la faceva era più forte di lei.
Abbandonò il volto contro il freddo vetro. Socchiuse gli occhi e intrevide qualcuno sulla strada che guardava nella sua direzione.
Sapeva chi fosse, non aveva bisogno di altre conferme.... era Ian.
Silensosamente prese un paio di jeans e una felpa, li indossò e uscì cercando di non fare rumore.
Una volta in strada vide Ian, era proprio in mezzo alla strada a prendere l'acqua, Alix lo raggiunse, non le importava se si fosse inzuppata o che si sarebbe presa di sicuro qualcosa.
A pochi centimetri da lui lo abbracciò, tenendolo stretto. Non voleva... non voleva che se ne andasse! Come avrebbe fatto? Senza il suo profumo, il suo abbraccio, i suoi dolci baci che le facevano anche dimenticare come si chiamava... si strise di più a lui artigliando un pezzo della maglia del ragazzo nella sua mano, come se quello fosse sufficente a farlo restare, come se lei avesse la forza necessaria.
Un singhiozzo le sfuggì dalle labbra, Ian le prese il volto tra le mani guardandola negli occhi mentre lei cercava di sfuggire dal suo sguardo.
-Ti prego Alix... guardami...- le soffiò lui nel suo tono dolce e autoritario a cui lei non potè sfuggire.
Incrociò i suoi occhi e come se un incantesimo si fosse spezzato Alix prese a piangere... non che si notasse molto visto che erano sotto la pioggia, ma ad Ian non sfuggirono quelle lacrime, quelle preziose lacrime segno di un amore ormai arrivato alla inevitabile conclusione senza che i protagonisti potessero fare niente.
-Sai... ho capito che eri speciale si dalla prima volta che ti ho vista...- iniziò lui con un sorriso triste impregniato di amarezza -ero lì, all'ospedale, alla tua nascita. Quando vidi che eri tu la mia protetta, non so come, ma sapevo ce in un modo o nell'altro avresti cambiato per sempre il mio mondo, me ne convincevo ogni minuto, ora, anno che passava. Ero lì e pensavo che non ci fosse nient'altra cosa, persona...angelo al mondo che avrebbe eguagliato la tua bellezza. Poi crescendo mi rendevo conto di quanto tu fossi fragile..non...non puoi ...capire, non puoi nemmeno immaginare quanta forza di volontà ho dovuto mostrare per non intervenire ogni volta che qualcuno direttamente o indirettamente ti feriva....-
Alix lo guardava le lacrime non accenavano a fermarsi, sentire... sentirsi dire quelle parole.... be non c'era nessuna descrizione al mondo che poteva anche solo esprimere un solo millesimo di quello che provava lei in quel preciso istante.
Ian le accarezzò delicatamente la guancia, incurante della pioggia che inzzuppava tutti e due.
-Dio Alix.... tu.... tu non sai quanto ti amo...- lo disse con un fuoco ardente negli occhi.
La baciò sfiorandole delicatamente le labbra. -Non sai che quando ogni volta che ti vedo devo fare forza su me stesso per non stringerti tra le mie braccia e baciarti fino a dimenticare tutto e tutti... l'ho desiderato per così tanto tempo che.... trovo difficile controllarmi-
Alix era arrossì per quella dichiarazione. Non pensava minimante che potesse avere delle reazioni così forti quando stava con lei...
Il volto di Ian affondò nei capelli ormai bagnati della ragazza, ma non gliene importava niente, in quel momento che avrebbero rubato... il loro ultimo momento insieme... voleva fosse tutto perfetto.
Inspirò il profumo di Alix, così buono...così puro... non voleva pensare alla separazione ormai imminente... la strinse, la strinse forte a sè avrebbe tatuato nella sua memoria il calore, la morbidezza di quel corpo che ormai era diventato la sua ragione di vita.
Alix sentì un lieve panico affacciarsi nel suo cuore.... sentiva, lo sentiva che quell'abbraccio aveva il retrogusto amaro di un addio. Presa dal panico di aggrappò al ragazzo
-N-no... ti prego...no- sussurrava senza sosta Alix.
Con il cuore gonfio di dolore lui le prese ancora una volta, l'ultima, il viso tra le mani.
Lentamente si avvicinarono e quando le loro labbra entrarono in contatto si strinsero aprofondendo il bacio, fregandosene di tutto, della pioggia, del fatto che li potessero vedere, dell'ormai imminente addio.
"No! Perchè? Perchè a me è capitato? Non voglio! Non voglio che Ian se ne vada!!" i pensieri di Alix erò non le davano tregua.
Poi ad un tratto la presa di Ian si fece meno salda, sorpresa spalancò gli occhi e quello che vide fu come una coltellata al cuore. La figura del ragazzo era sempre meno solida, evanescente... stava scomparendo...
-No! Ian no!-
Alix con le lacrime che ormai copise le scendevano, cercava di toccarlo , di poter sentire il suo calore, ma appena provò a prendegli una mano, la sua la trapassò come se Ian fosse un fantasma. Ian la guardava con un sorriso triste, anche se sapeva di non potere le accarezzò una guancia, cercò di non far caso al dolore lancinante che il suo povero cuore doveva provare... non ... non poteva toccarla.... come avrebbe fatto?
Non poteva sopportare, era intollerabile non poter sentire il calore, la pelle, la carne della persona che ami era come se ti togliessero l'ossigeno, ma tu non morivi subito solo poco a poco e mai del tutto. Doveva fare in fretta il loro tempo stava ormai scadendo...
-Non piangere Alix... ti prego...-
-N-non posso s-smettere....... Ian non andare!! Ti prego!!-
Ian le sorrise triste, amareggiato nel sapere, nell'aver sempre saputo, che il loro amore non aveva futuro, ma Dio solo sa quanto avrebbe voluto vivere con lei, respirare la sua stessa aria...
-Non posso Alix.... tu devi comunque vivere la tua vita.... ti prego non fare stupidaggini, rifatti una vita e sii felice...fallo per me-
-C-come puoi chiedermi una cosa del genere?! Non potrei mai amare nessuno, nessuno!, dopo di te....- si morse il labbro inferiore cercando di ricacciare indietro le lacrime senza riuscirci.
Il fantasma di Ian le diede un bacio in fronte, e fu straziante rendersi conto che non sentiva, non avvertiva, niente neanche un minimo venticello.
Strinse gli occhi e singhiozzò. Poi piano piano li riaprì e la figura di Ian si fece via via meno nitida.
-Alix! TI AMO!- le urlò prima di scomparire.
Alix come ultimo gesto disperato cercò di stringerlo, ma si ritrovò ad abbracciare il nulla.
Con gli occhi spalancati si ritrovò a guardare un muro, bianco, alto con qualche crepa. Le mani strette a pugni, il corpo che tremava... poi ad un tratto lo sfogo.
-Che senso ha tutto questo?- urlò contro il cielo.
La pioggia si infrangeva su di lei impietosa.
-Che senso ha salvarmi se tu non sei qui con me?-
Cadde in ginocchio singhiozzando continuando a sossurrare -Perchè? Perchè?-








Ecco qui il nuovo cap!!!! Non voleva proprio uscire!! Purtroppo questo è il penultimo e il prossimo l'ultimo.... quanto mi dispiace finire queste ff ç_ç!!! Non mi uccidete per la fine del cap!!! Vedrete poi.... non dico nient'altro!!!
Recensite!! Al prox cap Baci^^
   
 
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