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Autore: we love smile    31/07/2009    6 recensioni
-Ma mamma mi sono svegliato prima io di te!-
Gabriella rise e cercò di prenderlo tra le sue braccia quando il bimbo si infilò sotto le coperte e gatton gattoni camminò per tutto l'enorme materasso e Gabriella vide il bozzetto percependo solo la risata divertita del bimbo. Posò la coperta sopra la sua testa e cercò di guardare sotto le coperte per vedere il bimbo.
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-Eva…Evans?-

Balbettò Chad mentre con una mano si allargava impercettibilmente il collo della maglia a maniche corte che indossava. Gabriella affondò il cucchiaino nella coppa di gelato portandoselo poi alle labbra con uno sguardo corrucciato e leggermente immusonita sfilò dolcemente il cucchiaino dalle sue labbra morbide e piene. Per poi rispondere con voce addolcita anche dal sapore dolce del gelato al cioccolato.

-Si…proprio lei. Comunque l’appuntamento è domani…volevo chiederti una cosa.-

Chad si portò le mani dietro alla nuca e spinse la sedia su cui era comodamente seduto un po’ indietro sollevandola solo sulle gambe posteriori e dondolandosi un po’ incerto. Gabriella lo guardò di soppiatto e sorrise intenerita: quel vizio non l’aveva perso mai da bambino se lo trascinava dietro da allora. Era questo che di Chad le piaceva: riusciva  ad essere un bambino vivace e pasticcione e al tempo stesso un adulto deciso e determinato. Impeccabile quasi.

-Dimmi…-

Disse lui spostando il suo sguardo sul cielo limpido di un azzurro intenso con qualche batuffolo di panna sparso qua e là. Gabriella lo fissò intensamente mentre le mani le tremavano un po’. Il suo sguardo ricadde per un istante su un ragazzo alle spalle di Chad che camminava con la mano stretta in quella di una bambina adorabile. Era giovane, un ragazzo di appena vent’anni eppure esprimeva una gioia senza paragoni il suo viso.

Provò un brivido e allontanò la coppa di gelato con troppa forza. Questa scivolò rapidamente sulla superficie liscia del tavolo e finì verso il bordo. La ragazza si portò una mano alla bocca quando all’improvviso la mano scura del moretto la afferrò in tempo.

La mora alzò lo sguardo imbarazzata e lo puntò in quello di Chad che la incitò con lo sguardo a porgli la domanda.

-Potresti venire con me…dal ginecologo?-

Chad impallidì e strinse il pugno attorno alla coppa con decisione: andare con Gabriella sarebbe equivalso ad affrontare direttamente Sharpay Evans. Provò un brivido di piacere misto paura sulla schiena. L’ultima volta che si era visto con la biondina la serata si era conclusa in un modo molto…appassionato nelle lenzuola della casa della bionda.

Ma la mattina dopo lui era sparito e non si era più fatto sentire. Era stato un’idiota ma Sharpay gli faceva provare emozioni strane, troppo forti. Ogni suo gesto, anche solo il movimento delle labbra mentre parlava suonava ai suoi occhi così provocante e al tempo stesso era…fottutamente bella. Tanto bella da essere quasi fastidiosa.

Si riprese scuotendo la testa e puntando lo sguardo in quello di Gabriella che attendeva agitata martoriandosi un boccolo. Il ragazzo stava per rispondere negativamente quando vide gli occhi della ragazza che lo supplicavano, lo imploravano di una risposta positiva.

Si morse la lingua e le disse arrossendo leggermente.

-Ma…non devo entrare vero?-

Gabriella lo fissò in silenzio per qualche minuto e poi scoppiò a ridere e Chad sorrise debolmente contento di averla fatta ridere di gusto. La ragazza si calmò e poggiandosi il dorso della mano sulle labbra per nascondere la risatina ancora persistente gli disse lanciandogli uno sguardo di rimprovero.

-Non ti sei fatto problemi a vedermi nuda tutte le altre sere!-

Chad inarcò un sopracciglio e sorrise maliziosamente senza parlare. Il suo sguardo diceva molto e Gabriella arrossì ridacchiando seguita dal ragazzo che le porse la coppa di gelato incitandola a finirla con un sorriso affettuoso e fraterno che riscaldò il cuore della moretta.

Già…loro due erano come fratelli…niente avrebbe cambiato questo.

-Con…Tay?-

Proruppe la moretta affrontando un argomento spinoso per entrambi. Chad fece una smorfia di mortificazione e mormorò accasciandosi con il capo sulle braccia poggiate sul tavolinetto.

-….fin troppo bene…-

-Come facciamo a dirle che….il ragazzo di cui è innamorata ha messo incinta la sua migliore amica?-

Chad alzò il viso di scatto e mormorò facendo una smorfia di supplica con il viso.

-E se non glielo dicessimo?-

-Oh Chad! Molto probabilmente il bambino sarà uguale a te perché tu possiedi i caratteri dominanti che sono pelle scura, occhi scuri, e poi vuoi che non ti assomigli? È tuo figlio!-

Chad affondò nuovamente il viso tra le braccia e bofonchiò rattristato la sua muta protesta facendo addolcire l’espressione tesa di Gabriella che allungò una mano e carezzò la guancia del moretto alzandogli il viso nella sua direzione. Sorrise incoraggiante e mentre nel suo cuore pregava che la sua coinquilina nonché migliore amica capisse che era stato tutto uno sbaglio mentre soffiava sul viso di Chad.

-Sono sicura che capirà…-

-…lo spero tanto.-

Disse lui con un gemito alzando un braccio mentre affondava il viso in una mano. Quando al voce della cameriera gli chiese cosa desiderava il ragazzo indicò senza alzare lo sguardo la coppa gelato di Gabriella e sussurrò.

-Ne voglio una anche io…abbastanza grande da poterci affogare.-

La donna rise e si allontanò mentre Gabriella sorrise e riprese a mangiare la sua coppa dicendo con gli occhi che le brillavano leggermente golosi.

-Però me la fai assaggiare?-

-Ma Ella è uguale alla tua solo più grande!-

La ragazza rise divertita e gli disse con un falso viso imbronciato tenendosi il cucchiaino poggiato sulle labbra verticalmente.

-Bhe ma sono io quella con le voglie non tu!-

Chad rise e annuì debolmente scambiandosi uno sguardo con Gabriella che allungandosi gli stampò un bacio sulla guancia con affetto.

 

Il giorno dopo…

-So…sostituto?-

Sharpay Evans annuì tranquillamente per poi segnare con una piccola V a fianco del nome di Gabriella sulla sua lista di appuntamenti che con le mani poggiate contro il bancone della segreteria la fissava ad occhi sgranati.

-Uhm…comunque la prossima sei tu.-

Gabriella sospirò pesantemente, ora doveva rivedere tutto il discorso mentale che si era fatta sostituendo al nome del ginecologo che le era stato detto quello del sostituto. Si voltò e fissò Sharpay con titubanza parlando poi leggermente curiosa.

-E è bravo? Nel senso…immagino siano molti anni che lavora quindi posso fidarmi e…-

-Diciamo che è alle prime armi. Ma è molto bravo.-

Gabriella impallidì e fissò la porta dei bagni qualche metro più distante implorando che Chad uscisse da lì pr potergli svenire tra le braccia. Si accigliò chiedendosi che diamine stava combinando lì dentro, era da quando erano arrivati che ci era entrato. Sospirò e si accomodò stesa borbottando tra se e se quando ad un tratto Sharpay uscì con un blocco tra le sue mani e passando davanti alla porta del bagno disse nella sala dove c’era solo Gabriella ad attendere.

-Danforth esci da quel bagno, ti ho visto.-

Chad si maledì e uscì sbuffando e senza alzare lo sguardo verso Sharpay che con passo suadente e espressione altezzosa lo superò rimettendosi dietro il bancone e scartafogliando qua e là.  

Gabriella ignorò lo sguardo imbarazzato di Chad e chiese rizzandosi a sedere immediatamente e fissando curiosa Sharpay.

-Scusami ma come si chiama l’apprendista?-

Chiese tentennando sull’ultima parola. Sharpay ridacchiando proruppe leggermente divertita.

-Bolton. Troy Bolton.-

 

Continua…

  
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