-Eva…Evans?-
Balbettò Chad mentre con
una mano si allargava
impercettibilmente il collo della maglia a maniche corte che indossava.
Gabriella affondò il cucchiaino nella coppa di gelato
portandoselo poi alle
labbra con uno sguardo corrucciato e leggermente immusonita
sfilò dolcemente il
cucchiaino dalle sue labbra morbide e piene. Per poi rispondere con
voce
addolcita anche dal sapore dolce del gelato al cioccolato.
-Si…proprio lei. Comunque
l’appuntamento è domani…volevo
chiederti una cosa.-
Chad si portò le mani
dietro alla nuca e spinse la sedia su
cui era comodamente seduto un po’ indietro sollevandola solo
sulle gambe
posteriori e dondolandosi un po’ incerto. Gabriella lo
guardò di soppiatto e
sorrise intenerita: quel vizio non l’aveva perso mai da
bambino se lo
trascinava dietro da allora. Era questo che di Chad le piaceva: riusciva ad essere un bambino
vivace e pasticcione e
al tempo stesso un adulto deciso e determinato. Impeccabile quasi.
-Dimmi…-
Disse lui spostando il suo sguardo
sul cielo limpido di un
azzurro intenso con qualche batuffolo di panna sparso qua e
là. Gabriella lo
fissò intensamente mentre le mani le tremavano un
po’. Il suo sguardo ricadde
per un istante su un ragazzo alle spalle di Chad che camminava con la
mano
stretta in quella di una bambina adorabile. Era giovane, un ragazzo di
appena
vent’anni eppure esprimeva una gioia senza paragoni il suo
viso.
Provò un brivido e
allontanò la coppa di gelato con troppa
forza. Questa scivolò rapidamente sulla superficie liscia
del tavolo e finì
verso il bordo. La ragazza si portò una mano alla bocca
quando all’improvviso
la mano scura del moretto la afferrò in tempo.
La mora alzò lo sguardo
imbarazzata e lo puntò in quello di
Chad che la incitò con lo sguardo a porgli la domanda.
-Potresti venire con
me…dal ginecologo?-
Chad impallidì e strinse
il pugno attorno alla coppa con
decisione: andare con Gabriella sarebbe equivalso ad affrontare
direttamente
Sharpay Evans. Provò un brivido di piacere misto paura sulla
schiena. L’ultima
volta che si era visto con la biondina la serata si era conclusa in un
modo
molto…appassionato nelle lenzuola della casa della bionda.
Ma la mattina dopo lui era sparito e
non si era più fatto
sentire. Era stato un’idiota ma Sharpay gli faceva provare
emozioni strane,
troppo forti. Ogni suo gesto, anche solo il movimento delle labbra
mentre
parlava suonava ai suoi occhi così provocante e al tempo
stesso
era…fottutamente bella. Tanto bella da essere quasi
fastidiosa.
Si riprese scuotendo la testa e
puntando lo sguardo in
quello di Gabriella che attendeva agitata martoriandosi un boccolo. Il
ragazzo
stava per rispondere negativamente quando vide gli occhi della ragazza
che lo
supplicavano, lo imploravano di una risposta positiva.
Si morse la lingua e le disse
arrossendo leggermente.
-Ma…non devo entrare vero?-
Gabriella lo fissò in
silenzio per qualche minuto e poi
scoppiò a ridere e Chad sorrise debolmente contento di
averla fatta ridere di
gusto. La ragazza si calmò e poggiandosi il dorso della mano
sulle labbra per
nascondere la risatina ancora persistente gli disse lanciandogli uno
sguardo di
rimprovero.
-Non ti sei fatto problemi a vedermi
nuda tutte le altre
sere!-
Chad inarcò un
sopracciglio e sorrise maliziosamente senza
parlare. Il suo sguardo diceva molto e Gabriella arrossì
ridacchiando seguita
dal ragazzo che le porse la coppa di gelato incitandola a finirla con
un
sorriso affettuoso e fraterno che riscaldò il cuore della
moretta.
Già…loro due
erano come fratelli…niente avrebbe cambiato
questo.
-Con…Tay?-
Proruppe la moretta affrontando un
argomento spinoso per
entrambi. Chad fece una smorfia di mortificazione e mormorò
accasciandosi con
il capo sulle braccia poggiate sul tavolinetto.
-….fin troppo
bene…-
-Come facciamo a dirle
che….il ragazzo di cui è innamorata
ha messo incinta la sua migliore amica?-
Chad alzò il viso di
scatto e mormorò facendo una smorfia di
supplica con il viso.
-E se non glielo dicessimo?-
-Oh Chad! Molto probabilmente il
bambino sarà uguale a te
perché tu possiedi i caratteri dominanti che sono pelle
scura, occhi scuri, e
poi vuoi che non ti assomigli? È tuo figlio!-
Chad affondò nuovamente il
viso tra le braccia e bofonchiò
rattristato la sua muta protesta facendo addolcire
l’espressione tesa di Gabriella
che allungò una mano e carezzò la guancia del
moretto alzandogli il viso nella
sua direzione. Sorrise incoraggiante e mentre nel suo cuore pregava che
la sua
coinquilina nonché migliore amica capisse che era stato
tutto uno sbaglio
mentre soffiava sul viso di Chad.
-Sono sicura che
capirà…-
-…lo spero tanto.-
Disse lui con un gemito alzando un
braccio mentre affondava
il viso in una mano. Quando al voce della cameriera gli chiese cosa
desiderava
il ragazzo indicò senza alzare lo sguardo la coppa gelato di
Gabriella e
sussurrò.
-Ne voglio una anche
io…abbastanza grande da poterci
affogare.-
La donna rise e si
allontanò mentre Gabriella sorrise e
riprese a mangiare la sua coppa dicendo con gli occhi che le brillavano
leggermente golosi.
-Però me la fai
assaggiare?-
-Ma Ella è uguale alla tua
solo più grande!-
La ragazza rise divertita e gli disse
con un falso viso
imbronciato tenendosi il cucchiaino poggiato sulle labbra
verticalmente.
-Bhe ma sono io quella con le voglie
non tu!-
Chad rise e annuì
debolmente scambiandosi uno sguardo con
Gabriella che allungandosi gli stampò un bacio sulla guancia
con affetto.
Il giorno dopo…
-So…sostituto?-
Sharpay Evans annuì
tranquillamente per poi segnare con una
piccola V a fianco del nome di Gabriella sulla sua lista di
appuntamenti che
con le mani poggiate contro il bancone della segreteria la fissava ad
occhi
sgranati.
-Uhm…comunque la prossima
sei tu.-
Gabriella sospirò
pesantemente, ora doveva rivedere tutto il
discorso mentale che si era fatta sostituendo al nome del ginecologo
che le era
stato detto quello del sostituto. Si voltò e
fissò Sharpay con titubanza
parlando poi leggermente curiosa.
-E è bravo? Nel
senso…immagino siano molti anni che lavora
quindi posso fidarmi e…-
-Diciamo che è alle prime
armi. Ma è molto bravo.-
Gabriella impallidì e
fissò la porta dei bagni qualche metro
più distante implorando che Chad uscisse da lì pr
potergli svenire tra le
braccia. Si accigliò chiedendosi che diamine stava
combinando lì dentro, era da
quando erano arrivati che ci era entrato. Sospirò e si
accomodò stesa
borbottando tra se e se quando ad un tratto Sharpay uscì con
un blocco tra le
sue mani e passando davanti alla porta del bagno disse nella sala dove
c’era
solo Gabriella ad attendere.
-Danforth esci da quel bagno, ti ho
visto.-
Chad si maledì e
uscì sbuffando e senza alzare lo sguardo
verso Sharpay che con passo suadente e espressione altezzosa lo
superò
rimettendosi dietro il bancone e scartafogliando qua e là.
Gabriella ignorò lo
sguardo imbarazzato di Chad e chiese
rizzandosi a sedere immediatamente e fissando curiosa Sharpay.
-Scusami ma come si chiama
l’apprendista?-
Chiese tentennando
sull’ultima parola. Sharpay ridacchiando
proruppe leggermente divertita.
-Bolton. Troy Bolton.-
Continua…