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Autore: ladyzaphira    29/10/2019    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
-“Come sarebbe a dire che NON PUOI PIU’ VENIRE?!”
“Devi credermi Marcela mi dispiace, mi dispiace davvero ma …”
“TI DISPIACE?!” i toni della donna divennero talmente alti che l’uomo all’altro capo del telefono dovette allontanare l’orecchio dal ricevitore per non rischiare di perdere un timpano “MADRE DE DIOS!! Domani è il compleanno di TUO FIGLIO, praticamente una delle POCHE OCCASIONI in cui ti degni di venire a trovarlo visto che, evidentemente, SEI TROPPO IMPEGNATO a girare per il mondo a fare ricerche per conto del SciLab, e tutto ciò che hai da dire è un maledettissimo MI DISPIACE?!”
“Marcela …”
“Sei un pezzo di merda Yuichiro!! Lo sai questo?! LO SAI ALMENO CHE SEI UN PEZZO DI MERDA?!”
Yuichiro Hikari non rispose, attendendo con pazienza che l’altra finisse di sfogarsi.
Probabilmente perché una parte di lui, infondo, sentiva di meritare le parole dure della ex-moglie.-
...........
AU/What if ... che ripercorre gli aventi dell'anime dove però sostituisco Haruka Hikari, la mamma di Lan (o Netto, nella versione giapponese), con un personaggio di mia invenzione.
Spero vi piaccia ^^
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Un Net-Navi? Ne sei ASSOLUTAMENTE certa?!”
 
Era una fortuna che Scarlet fosse abituata già da anni a gestire gli scatti d’ira incontrollati di Marcela.
Non che si trattasse di fenomeni particolarmente frequenti, per fortuna.
La sua operatrice aveva sempre avuto un carattere, per così dire, ardente ed appassionato, per lo più per merito del suo sangue cubano.
 
Ma quando si trattava di suo figlio …
 
Le due multe per eccesso di velocità che si era vista recapitare via e-mail, risultato della corsa folle che aveva fatto per tornare a casa ed assicurarsi così che Lan stesse bene, erano il minimo sindacale.
 
“Sì, non sono riuscita a vederlo bene purtroppo ma so che c’era qualcuno” confermò Scarlet con un cenno deciso del capo “In ogni caso sono abbastanza sicura che si tratti un Net-Navi personalizzato di tipo fuoco, come me”
 
Marcela strinse le labbra in una linea dura.
 
“Quindi ora è chiaro che c’è qualcuno dietro i misteriosi incendi che ultimamente sono scoppiati nel quartiere”
Eh sì, perché il loro incidente con il forno non era stato un caso isolato.
Nelle ultime settimane erano stati molti i forni che di punto in bianco erano andati in tilt in barba a tutte le protezioni anti virus ed i controlli dei tecnici.
 
In verità Marcela stessa non si era preoccupata granché di quegli incidenti, ritenendoli dei casi isolati.
 
Eppure, con il suo, i casi di incendio apparentemente inspiegabile erano appena diventati cinque e questo malgrado il giorno prima avesse fatto venire un tecnico apposito per controllare il forno all’insegna del “Meglio prevenire che curare”.
Tecnico che l’aveva assicurata fosse tutto a posto.
Pertanto i casi erano due, o il tecnico in questione era un incompetente oppure qualcuno si stava divertendo a giocare con il fuoco.
 
Un fatto che generalmente a Marcela non sarebbe neanche interessato, dal momento che non era certo compito suo mettersi ad indagare sui casi di piromania misteriosi.
 
C’era già chi veniva pagato per questo, pompieri, polizia informatica e così via, insomma non era una faccenda che la riguardava.
 
Tuttavia il piromane in questione aveva deciso di introdursi in casa SUA, manomettere il SUO forno e mettere in pericolo SUO FIGLIO …
… Ormai era una faccenda PERSONALE!!
 
“Asqueroso, becerro, hijo de puta …!!*”
 
BANG!! BANG!!
 
Il suono secco degli spari rimbombò con forza nel suo stand di tiro, udito però soltanto da Scarlet dal momento che le orecchie di Marcela erano protette dalle cuffie anti-rumore, che la isolavano completamente da qualsiasi suono che non fosse la voce della sua Net-Navi.
Due buchi fumanti apparvero estremamente vicini al cerchio più piccolo del bersaglio.
 
La trentenne praticava tiro a bersaglio dall’età di 14 anni e prima di quello da piccola si era sempre divertita a giocare con una fionda di legno fattagli da suo fratello maggiore, Gregorio, lanciando sassi contro i barattoli vuoti.
Non sapeva perché ma l’aiutava a rilassarsi, specie nei periodi in cui era particolarmente nervosa o arrabbiata con qualcuno o per qualcosa.
 
Non per niente durante il periodo di divorzio le sue visite al poligono erano triplicate.
 
Non era stato un periodo facile per lei, così come per Lan.
 
In ogni caso dovette passare circa un quarto d’ora prima che Marcela si calmasse abbastanza da riflettere lucidamente.
 
“Quel Net-Navi deve essere CANCELLATO” decretò la cubana, sfilandosi le cuffie anti-rumore “Non mi interessa chi sia il suo proprietario, né quali siano i suoi scopi, ma nessuno minaccia la famiglia Santacruz …”
Scollegò il suo PET dalla rete del poligono e se lo infilò nella cintura, per poi marciare verso l’uscita.
“… E sopravvive abbastanza a lungo per vantarsene”
 
…………………
 
Torchman osservò con immensa soddisfazione le sue fiamme divorare i programmi del sistema forno di casa Sakurai.
Il fiasco del giorno precedente, avvenuto per via dell’inaspettata interferenza di quel microbo blu e la sua amichetta rossa, aveva messo al suo Net-Operatore di pessimo umore ma era certo che questo lavoretto lo avrebbe tirato su di morale.
 
Ora che ci stava pensando, si ritrovò a chiedersi chi diavolo fossero quei due.
 
Non gli erano sembrati degli agenti di rete, specialmente il piccoletto.
Aveva l’aria decisamente troppo giovane, anzi era pronto a scommettere che lo avessero programmato da poco.
 
Forse era per questo che l’idea di essersi dovuto disconnettere, lasciandogliela indirettamente vinta, lo infastidiva così tanto.
 
Moccioso fortunato!! Fosse stato da solo di sicuro se ne sarebbe sbarazzato subito più che volentieri, ma purtroppo non era stato quello il caso.
Se si fosse fatto vedere poi si sarebbe dovuto occupare anche di quell’altra, la quale a differenza del sopracitato nanetto non aveva affatto l’aria di essere stata creata ieri e lui non poteva rischiare di lasciare testimoni.
 
Bah, ormai non aveva più senso pensarci, dubitava che li avrebbe mai più rivisti perciò …
 
“… Che inferno è questo!!??” esclamò di punto in bianco una voce, distogliendolo dai suoi pensieri.
 
“Uh, ma che …? DI NUOVO LUI?!”
 
Torchman non riuscì a credere ai propri occhi nel momento in cui vide lo stesso nanetto dell’altro giorno apparire in mezzo ai suoi virus infuocati.
 
Questa volta non sembrava ci fosse la Net-Navi in rosso con lui, in compenso però c’erano altri due Navi.
Una era una bambolina alta più o meno come lui strizzata dentro un’imbarazzante tutina rosa con tanto di icona a cuore sul petto e l’altro era un ingombrante robot squadrato che ricordava vagamente un gorilla.
 
Con il loro aiuto al microbo blu bastò poco per sbarazzarsi dei suoi virus.
 
“Di nuovo quella nullità?” la voce di Mr. Match, il Net-Op di Torchman, suono chiaramente irritata nelle orecchie di quest’ultimo “Comincia ad essere una seccatura, occupati di lui Torchman!!”
 
“Subito Mr. Match” rispose il Net-Navi.
 
“Fiuù, questo era l’ultimo” sospirò Megaman dopo aver sparato al virus in questione, distruggendolo.
 
“Già, grazie al cielo non erano tant-WOAAH …!!”
Roll, la Net-Navi di Maylu, fece appena in tempo a lanciarsi di lato per evitare che una palla di fuoco, proveniente da non si sapeva dove, la colpisse in pieno.
 
“Roll-chan!!” esclamò in Navi blu, correndo ad inginocchiarsi accanto a lei “Tutto bene?”
 
“S-Sì, sto bene …” rassicurò l’altra malgrado la voce le tremasse.
 
“Non starai bene ancora lungo” sibilò una voce proveniente dalle fiamme.
 
Megaman alzò lo sguardo, riconoscendo subito i contorni del Net-Navi che lui e Scarlet avevano visto l’altro giorno.
“Ancora tu?” esalò, stringendo i denti “Si può sapere chi sei?”
“Il mio nome è Torchman” rivelò il Navi facendosi finalmente vedere “E questa è l’ultima volta che ti permetto di mettermi i bastoni tra le ruote!!”
 
Nel frattempo, nel mondo reale, Lan in barba al suo buonsenso aveva appena lanciato un vaso contro la finestra della cucina di Maylu, non vedendo altro modo per entrare se non spaccando il vetro dal momento che la porta d’ingresso era bloccata.
Quando Roll era intervenuta nel bel mezzo della sua Net-Battaglia contro Dex non si sarebbe mai aspettato di finire in una situazione del genere.
 
“Se non muoio bruciato o intossicato ci penserà la mama ad uccidermi” borbottò tra sé e sé in spagnolo mentre, stando attento a non tagliarsi con gli spuntoni di vetro entrava in casa.
 
Per un momento esitò sulla soglia, intimorito dall’enorme quantità di fumo scuro che, avendo trovato finalmente un’apertura, si stava riversando fuori dalla finestra, per non parlare del calore.
No, non poteva tirarsi indietro!! Maylu aveva bisogno d’aiuto!!
 
“Maylu-chan!! MAYLU-CHAN!!” gridò, riparandosi il viso alla bell’è meglio con un braccio.
 
L’odore acre del fumo gli bruciava le narici e la gola facendolo tossire, ma continuò comunque ad avanzare.
 
“Maylu-chan!!”
 
“L-Lan …?”
 
Fu poco più di un sussurro ma Lan se lo fece bastare.
Trovò la sua compagna di classe semi-inginocchiata a terra, sembrava essersi aggrappata al bordo del tavolo della cucina per non cadere mentre con una mano si copriva naso e bocca.
 
“Maylu-chan” cercò di scuoterla Lan “Coraggio alzati, dobbiamo uscire da qui”
 
La coetanea annuì appena, socchiudendo per un attimo gli occhi prima di richiuderli.
Sembrava sul punto di perdere i sensi da un momento all’altro ciononostante cercò di farsi forza e si appoggiò all’amico per poter camminare verso l’uscita.
 
Passarono dall’ingresso, ritrovandosi sul vialetto di casa.
 
Fu un sollievo trovarsi nuovamente fuori, all’aria aperta.
Proprio in quel momento arrivò anche un trafelato Dex, un altro suo compagno di scuola, che in realtà Lan non era ancora del tutto sicuro di poter definire suo amico visto che si era avvicinato a lui soltanto per le battaglie in rete.
Però sapeva per certo che teneva a Maylu, per questo non si fece problemi ad affidargliela mentre lui si riprendeva.
 
Peccato che il sollievo non durò a lungo.
Difatti una serie di sonori “Beep” d’allarme iniziarono a provenire dal suo PET, attirando la sua attenzione.
 
“Megaman!!” esclamò Lan, guardando con orrore le statistiche del suo Net-Navi abbassarsi fino a sfiorare la soglia di pericolo.
 
Chiunque fosse quella specie di torcia gigante antropomorfa contro cui stava combattendo era chiaro che non sarebbe riuscito a sconfiggerlo da solo.
Doveva mandargli dei Battle-Chip, ma per poterlo fare doveva ripristinare la connessione diretta tra il Navi e il suo PET …
“… Devo tornare dentro” mormorò il ragazzino, lanciando un’occhiata alla porta.
 
Non aveva scelta.

................................

*Epiteti non esattamente "gentili" in spagnolo XD 
Quarto capitolo, sì Marcela sa usare una pistola ma solo per attività agonistica (almeno per ora muahahahahahahaha!!) e sì Lan oltre al giapponese parla anche spagnolo, essendo anche questa la sua lingua madre, in un modo che gli viene anche più fluido e naturale del giapponese.
A tal proposito, a parte qualche parola presa singolarmente non inserirò mai frasi intere in spagnolo, ma lo farò notare se qualcuno dei parsonaggi (Marcela, Scarlet e Lan per lo più, dato che Megaman ... coff*spoiler*coff ... ehm, lo vedrete ^^')  si esprimono in modo diverso dal canone.
Un ringraziamento speciale a NightWatcher96 per le sue recensioni, un bacio!!
Detto ciò alla prossima!! ^^
  
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