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Autore: Farkas    29/10/2019    1 recensioni
Alla fine della seconda stagione dopo aver perso il padre a causa di Zoom, Barry decide di tornare indietro nel tempo per salvare sua madre dall'Anti-Flash ed avere una vita normale.
Abbiamo visto il Flashpoint della serie e ora vi propongo il mio. Come sarà cambiata qui la vita di Barry? Chi ne fa parte ora e con chi deciderà di dividerla? Resetterà o meno il Flashpoint? Se volete scoprirlo leggete la mia storia.
Saranno presenti anche alcuni personaggi di Arrow.
Naturalmente Snowbarry.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Barry Allen, Caitlin Snow, Eobard Thawne, Oliver Queen/Arrow
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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           Flashpoint

 

         Starling City 2016 (parte III)

 
Il resto della nottata si svolse senza incidenti, e il mattino dopo una piccola folla era di fronte alla tomba di Thea.
Robert, Oliver e Tommy parlarono a turno di Thea, rievocando episodi della sua infanzia, e momenti che avevano condiviso con lei. Il giovane Allen ascoltò sentendo un gran peso sul cuore. Il peso della colpa.
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-Ehi Barry dove stai andando?- chiese Tommy quando intercettò il giovane Allen da che si avviava verso l’uscita di Villa Queen.
-A cercarmi un fast food- rispose l’ex-vigilante.- Ollie e Robert sono appena andati a pranzo. Avevano invitato anche me, ma ho pensato fosse meglio lasciarli soli-.
-Hai fatto bene- convenne il giovane Merlyn.-Cielo se penso che sono passati quasi dieci anni… passavo talmente tanto tempo qui, che era come se Thea fosse anche la mia sorellina. Ti farei volentieri compagnia io, ma devo tornare in servizio-.
“Non hai idea di quanto fosse vero” pensò Barry, prima di rispondere al poliziotto di non preoccuparsi.
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Mentre si sedeva a un tavolo di un Big Belly Burger Barry non riuscì a non pensare, all’incontro avuto con Caitlin a Central City.
Il ragazzo sentì crescere in sé il desiderio di sentire la sua voce, e per un attimo prese in considerazione l’idea di telefonarle… poi però si disse che non era il caso. Per quanto amichevole fosse stata con lui, dal punto di vista della ragazza loro si conoscevano appena. Non sarebbe stato appropriato chiamarla.
Però per quanto fosse vicino a Oliver, e si sentisse in colpa per la scomparsa di Thea, Barry non vedeva l’ora di tornarsene a casa. Aveva una vita tutta da scoprire e doveva ancora rintracciare Iris.
In quel preciso istante la mente di Barry fu invasa dalle immagini più disparate: un ragazzo sui quattordici anni che picchiava un coetaneo mentre una ragazza di colore rideva, i suoi genitori applaudivano durante la consegna del diploma, Thea che abbracciava forte Oliver sui binari di una stazione, lui e Cisco che si stringevano la mano …
Per quanto utili quei flashback erano abbastanza disorientanti… così qui aveva conosciuto Cisco sul posto di lavoro invece che… che… che… dove l’aveva conosciuto nella linea temporale precedente?
Sempre ai Laboratori, ma quando? Subito dopo… subito dopo essersi svegliato dal coma, sì. Barry ansimò. Per ricordare quell’evento gli ci era voluto parecchio, e il ricordo in sé era alquanto nebuloso… cosa stava succedendo?
 
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-Un bourbon con ghiaccio- sbuffò Oliver rivolto al barista.
-Per me un whisky- ordinò il velocista.
Il bar era presente nei suoi nuovi ricordi, quindi non si era stupito quando l’ex-arciere gli aveva proposto di andare a bere qualcosa lì, ma gli faceva uno strano effetto trovare familiare un posto in cui non era mai stato.
-Mi fa piacere stare con mio padre, ma mi mancano William e Samantha- sospirò l’ex-arciere.- Mi piacerebbe che potessimo vivere tutti nella stessa città, ma Samantha non vuole saperne di tornare a Starling City . E posso capirla, è diventata una città pericolosa… e mio padre è ancora più a rischio, perché dice di volerla salvare. Mi piacerebbe aiutarlo, ma ho un figlio piccolo e una moglie… e devo pensare a loro prima di tutto-.
-Oliver non devi giustificarti, né con me, né con te stesso-.
-Il fatto è che… mio padre mi dà un tale esempio tutti i giorni… come posso anche solo sperare di competere ? Come posso rendere William orgoglioso di me, come io sono orgoglioso di lui?-.
“Tu hai fatto cose che mi rendono fiero di esserti amico, chiunque sarebbe fiero di averti per padre” pensò il giovane Allen. Ma certo non poteva spiegare a Oliver tutta la storia. Magari gli avrebbe anche creduto se gli avesse mostrato le prove, ma ne sarebbe rimasto sconvolto a vita.
-Senti mio padre è un semplice medico, e io ne sono molto orgoglioso. Non si viene ispirati solo dalle azioni eroiche, ma anche da ciò che si vede ogni giorno. Tu sii onesto, avveduto, e affettuoso e sarai un modello per William, come lo sei stato per me-.
-Accidenti! Non avrei mai creduto di poterti fare da modello!- rise l’amico.- Tutti mi dicevano sempre di prendere esempio da te!-.
-Ricordo- fece Barry mentre altre immagini gli riempivano la mente.
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“Ancora una serata e poi si ritorna a casa” si disse soddisfatto il metaumano. Ormai cosa poteva succedere? Dopo la cena a Villa Queen, sarebbero andati a letto, e ripartiti di buon’ora il mattino successivo. Tuttavia le certezze di Barry subirono un duro colpo, già mentre si recavano alla villa. Infatti tra i giornalisti che assediavano Robert e Oliver riconobbe una voce fin troppo nota.
-Iris West Central City Picture News. Mi permetterebbe una domanda signor Queen?-.
-Certamente. Tanto riuscirebbe a scrivere qualcosa di sgradevole su di me, anche se non le rispondessi, quindi tanto vale facilitarle il compito. A proposito il dottor Wells, ha trovato l’ultimo articolo che lei ha scritto sui Laboratori S.T.A.R. di una perfidia incantevole-.
Iris parve decisamente imbarazzata:-Bè… forse mi sono espressa in modo duro, ma i vostri recenti rapporti con il governo e le Stagg Industries non sono stati proprio idilliaci e girano strane voci…-.
-… Che proprio non immagino chi possa aver diffuso- replicò sarcastico Queen.- Ora se vuole scusarmi, dovrei andare alla cena commemorativa di mia sorella. Sappia che mio padre, non è tipo da lasciarsi intimidire, e che alla S.T.A.R. non abbiamo nulla da nascondere. Buona giornata-.
Barry provò a fare un cenno alla mora, ma lei non lo notò neppure, impegnata com’era a cercare di tenere il passo con Oliver. La donna continuò a bombardare quest’ultimo di domande, ma lui la ignorò completamente, strattonando via l’amico, sconvolto dall’apparizione della figlia di Francine.
-Quella West è peggio di una iena!- ringhiò Oliver una volta che lui e Barry furono rimasti da soli.- Ma lo sai che una volta ha provato a sedurmi, per strapparmi confidenze? E dire che è pure fidanzata-.
-Io… non posso crederci…- balbettò Barry.
-Perché la conosci?-.
-Era una mia compagna di scuola… la figlia del poliziotto dell’altro giorno-.
-Ah bè questo spiega tutto… solo Tony Woodward, potrebbe volersi imparentare con gente del genere- sbuffò l’ex-vigilante.
Quel nome colpì Barry con la forza di una sprangata in faccia.
-Aspetta chi?!- domandò basito.
-Tony Woodward il pugile, sai quello che chiamano Girder… è pure finito sui giornali per l’eccesiva violenza… è lui il fidanzato di Iris West. Certo forse dovrebbe cambiare il suo nome d’arte, da “Girder” in “El toro” … West è famosa per usare mezzi ben poco ortodossi, per ottenere informazioni. Barry stai bene?!-.
L’ultima frase fu urlata dato che Barry era notevolmente impallidito.
-Sì è solo che… Iris da bambina era così gentile… e Woodward era un bullo odioso. Non riesco a credere che … che…-.
-Col tempo la gente cambia. E non sempre in meglio- osservò Oliver.
Già, ma questo è un cambiamento che posso… che devo risolvere… e che mi coinvolge molto più della morte di Thea” si disse Barry. “Oh Iris… ma cosa ti è successo?”.
Il giovane Allen era così preso dalle sue riflessioni, che dovette informarlo Oliver dello squillare del telefono, e Barry si riscosse dal suo stato di torpore vedendo che a chiamarlo era stata Caitlin.
“Ti prego fa che non siano cattive notizie” pensò il ragazzo mentre rispondeva.
-Pronto Cait?-.
-Cait?- fece l’oftalmologa in tono perplesso.
Barry si diede mentalmente dell’idiota. Non avrebbe dovuto usare, un soprannome tanto confidenziale. Non aveva più il rapporto di prima con la ragazza… e anche questo faceva male.
-Ehm… scusa ho l’abitudine di potare i nomi… come mai mi hai chiamato?- balbettò il figlio di Henry sotto lo sguardo divertito del giovane Queen.
-La chiamata mi è partita per sbaglio- ammise candidamente la ragazza .-Ma mi fa piacere sentirti. Come va?-.
-Sono a Starling City per aiutare un amico… ma tornerò a casa al più tardi dopodomani-.
-Be’… allora forse ci vedremo al fast-food. Buonanotte-.
-Buonanotte- ripetè il ragazzo chiudendo la chiamata.
Oliver fece un leggero applauso.
-Chiaramente c’è terreno fertile, ma non è una che va per le spicce. Hai fatto bene a non chiederle di uscire… e meglio che tu lo faccia a quattr’occhi, dopo che sarete entrati un po’ in confidenza. E non dire che non t’interessa- fece l’uomo vedendo che Barry stava per replicare.- Hai sorriso nel sentire la sua voce-.
Barry non aveva mai pensato all’ex-compagna di team in quel senso… eppure… eppure cosa c’era in Caitlin Snow che non potesse attrarre un uomo? Era
bellissima... intelligente... spiritosa... in una parola perfetta. No a lui piaceva Iris… o gli era piaciuta fino alla quinta elementare, prima che diventasse un’odiosa snob.
“No Iris è… è…”cercò di dirsi Barry, ma i momenti vissuti con la giovane West erano spariti dalla sua mente.
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A Central City Caitlin ripose il cellulare. Era stranamente felice che le fosse partita la chiamata. C’era qualcosa che le piaceva di quel Barry Allen
“Sembra carino. Ed è da un po’ che non esco con qualcuno… però aveva detto di non volerci provare, che abbia una ragazza?”.
L’oftalmologa scosse il capo e tornò alla pizza che stava mangiando, Non era stata una di quelle che passavano ore a farsi film mentali, sul fatto che forse piacciono ad un ragazzo a sedici anni, e certo non lo sarebbe diventata a ventisei.
Eppure il viso di Barry Allen continuava a tornarle alla mente.
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Era un secolo che non aggiornavo questa fic, ma purtroppo le mie idee erano scese a zero. Spero di poter fare più in fretta col prossimo capitolo, con cui concluderemo la visita a Starling City.
Grazie infinite a Nerowolf per la recensione allo scorso capitolo, e a chi legge/segue/ricorda/preferisce.
 
  
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