Kara e Lena, quando costei ebbe finito la frutta, scesero in spiaggia e presero posto su due lettini da sole, sotto l'ombrellone.
Non appena Lena si stese, Kara le si sedette subito accanto, su un piccolo angolo, col tubetto di crema in mano "Posso?"
"Ma certo che puoi!" Sorrise la mora "Non devi nemmeno chiederlo."
La mora si stese a pancia in giù e slacciò il reggiseno, con Kara che, dopo aver posato piccoli baci su quella pelle che tanto amava, iniziò a spalmare la crema e massaggiarla.
"Te ne metto anche sulle gambe."
Lena annuì e, quando Kara ebbe finito, si mise seduta a sua volta, cingendo le spalle della bionda "Dove scappi? Adesso tocca a me farti un bel massaggio... Quindi mettiti comoda."
Kara le sorrise e la baciò, carezzandole la guancia sinistra e perdendosi in quegli occhi bellissimi "Va bene."
Tolse la maglietta e, in quel momento, una ragazza che stava passando davanti a loro, andò a sbattere contro un altro ombrellone.
Le due innamorate osservarono la scena e sorrisero, come fecero altri turisti "Mi sa che farai strage di cuori..."
"Io voglio solo il tuo."
"Lo possiedi già." Sorrise Lena, baciandola "Ma temo che... Tra infarti, piccoli traumi e slogature, si riempirà l'ospedale."
"Credi davvero che tutte quelle ragazze che guardano mi trovano piacente?"
Lena sollevò gli occhiali da sole, che le erano ricaduti sul naso "Come??" Chiese, scioccata "Amore, se fossi sola ti salterebbero addosso! Poi vedono me e si allontanano, perché sanno che caverei loro gli occhi! Anche se potrei fare loro anche di peggio..."
Kara guardò a bocca aperta la compagna, poi sorrise "Non serve fare tutto questo. Io amo te e sei l'unica che ha il permesso di saltarmi addosso!"
Anche Lena sorrise "Me lo ricorderò stasera... Sotto le coperte..." Sussurrò all'orecchio destro della bionda.
"Ci conto!" Ribadì Kara, poi Lena le mise la crema sulle spalle.
Si stesero a pancia in giù e si tennero per mano, restando a guardarsi "Panini! Panini, bibite e frutta!" Gridò una voce allegra "Venite signori, prezzi buoni e cibo ottimo!"
Kara e Lena si misero sedute e sollevarono gli occhiali da sole, trovando presto il proprietario di quella voce forte e allegra "Hai fame, amore? Vuoi un panino o della frutta?"
"Si... Chiedi se ha un panino al tonno e delle fragole."
"Va bene... Da bere?"
"Un succo di mirtillo."
Kara sorrise, prese il suo portafoglio dalla borsetta di Lena e raggiunse il banchetto, mettendosi dietro ai due turisti prima di lei.
Quando arrivò il suo turno, l'uomo sui cinquant'anni le sorrise "Buongiorno signorina! Come posso servirla?"
"Buongiorno a lei! Ha per caso un panino al tonno, delle fragole e un succo di mirtillo? E comunque, sono signora..."
Lui sorrise "Ho tutto, mia cara signora! Ingredienti freschi e di qualità."
"Bene, perfetto."
Le porse un piattino in plastica "Ecco, prenda le fragole che vuole!" Disse, indicandole delle ceste alle sue spalle, così Kara girò attorno al banchetto.
"Molto gentile... Sa, mia moglie ha le voglie da gravidanza."
"Sono molto felice per lei! Io ho sette figli, tre maschi e quattro femmine."
"Sette... Bell'impegno."
"Si, ma sono il mio orgoglio!"
Kara sorrise "Capisco." Disse, prendendo un altro piattino col panino e la bottiglietta di succo "Quanto le devo?"
"Dieci Dollari e trenta centesimi."
La bionda pagò "A lei, tenga il resto. Porto questi a mia moglie e torno a prendere qualcosa per me."
"L'aspetto!" Rispose e la bionda prese tutto, tornando da Lena.