Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: queenarya    31/10/2019    1 recensioni
[One Shot Destiel]
-Cas è morto, ed è tutta colpa mia.-
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Song suggestion: The Beach (slowed down) - The Neighborhood

Gettysburg, Pennsylvania

L'aria fredda di quella notte si insinuava sotto i vestiti di Dean e il freddo attraversava il suo corpo in un lungo brivido, ricordi di vecchie notti a ritornare nella sua mente. Di tocchi leggeri, di labbra e mani, di ansimi e respiri spezzati; di verità sussurrate nel buio della notte, per paura, per timore, perché la verità può uccidere, può distruggere. Perché la verità è più pericolosa di qualsiasi creatura demoniaca, persino di Lucifer.

Le mani a stringere la pala, le dita a congelare contro l'estremità dura, la torcia a illuminare il sentiero con luce spezzata; il posto accanto a se, una volta occupato dalla persona più importante per lui, ora è vuoto, l'ombra del fantasma di qualcuno che è scomparso a invaderlo, unico testimone di qualcosa che ormai è nullo e che resta solo un umile e silenziosa speranza. La speranza che appaia, che torni da lui, che senta la sua voce chiamare il suo nome e indicare qualcosa, in attesa di domande, in attesa di un tocco e una presenza che non avrà mai.

Rumori tra i cespugli, ombre distorte, la luce della luna, la luna, la stessa luna che lui aveva creato nel grande piano di Dio. La luna che ricordava i suoi grandi occhi azzurri, la luna che sembrava essere stata creata a sua somiglianza, la luna, che lui pensava fosse solo una stupida creazione e che Dean amava, amava tanto, sin da quando aveva solo quattro anni; la luna, che Dean aveva guardato dopo la morte della mamma, sognando, immaginando un posto sicuro per lei, un posto da chiamare casa. 

Lui, che più di ogni altro avrebbe meritato di vedere la bellezza del mondo, di imparare la bellezza della sua creazione, di sognare e ridere e amare... lui, morto per salvare un umano, uno stupido e inutile umano.

Morto per salvare Dean Winchester.

Il respiro a spezzarsi, oh com'è difficile respirare ora, ora che qualsiasi ricordo riporta alla mente lui, i suoi capelli corvini e quegli occhi chiari. La sua risata e quel sorriso sincero riservato solo a lui, solo a Dean, il sorriso delle mattine più calde; il modo in cui cercava sempre di fare la cosa giusta, in cui cercava di amare come facevano loro. Il modo in cui guardava Dean quando pensava di non essere visto... quello sguardo colmo di amore e affetto. 

Oh, com'è difficile respirare ora, ora che qualsiasi cosa gli ricorda il corvino ma niente, niente lo fa davvero; perché niente potrebbe mai sostituirlo, mai. 

Oh, com'è difficile respirare ora, ora che la sua esistenza non è altro che un ricordo nella mente di un umano, uno stupido umano che non meriterebbe tali ricordi.

-Tu non sei niente per me.-

Caldo, un caldo insopportabile si espande per il suo corpo raggiungendo il cuore, una morsa a stringersi lì sopra e poi un bruciore, un bruciore ardente che lo colpisce da dentro. I suoi polmoni sembrano catturati dalle fiamme, impossibilitati dal attirare aria a loro, il fuoco a divorarlo vivo.

Brucia.

E niente può fermarlo.

Brucia.

E niente può spegnerlo.

Perché lui non è più qui.

Non è più qui.

E Dean è solo.

Per sempre.

E poi passi, assordanti passi a risuonare come un eco nella sua testa, così vicini e al contempo così lontani. Irraggiungibili.

Era questo ciò che volevi, no?

Mi volevi morto.

Non hai mai voluto avere niente a che fare con me.

Non è così.

Mi hai ucciso.

Ti prego...

Ero morto dal primo momento in cui ti ho incontrato.

Non avrei mai dovuto fidarmi di te.

Non avrei mai dovuto tradire il paradiso per te.

Tu mi hai ucciso.

Sono morto a causa tua.

Tu mi hai ucciso, Dean Winchester.

Smettila...

E il bruciore aumenta come se l'Inferno cercasse ti tirarlo verso di se, per vendicarsi, per riprendersi ciò che era già suo, per riportarlo dove è giusto sia, come se ogni anima dannata cercasse di torturarlo, rubare la sua anima, strapparla, rovinarla, distruggerlaCome se lui non valesse niente.

Tu non vali niente.

Come ho potuto fidarmi di uno stupido umano come te.

Non sei tu. Questo non sei tu.

Hai ragione, io sono morto.

Per colpa tua.

L'inferno sembra improvvisamente un paradiso, tutto, tutto sarebbe più sopportabile che sentire questo. Persino vendere il proprio corpo a Micheal sembra una poesia in confronto...

-Dean!- Due mani ad aggrapparsi alle sue spalle, stringendo la presa, guardandolo, mani forti, sicure, così come lo sguardo del loro proprietario. Occhi che cercano spiegazioni, conferme, che fanno domande senza farle davvero. 

Dean aveva dimenticato per un momento quanto fosse difficile respirare, quanto il bruciore lo stesse divorando da dentro, quanto quel dolore lo stesse tormentando, quelle voci a riecheggiare pensieri che aveva già.

-Castiel è morto.-

E la verità era venuta a galla con una violenza tale da farlo scoppiare, lacrime a invadere il suo volto, scorrendo sulla sua pelle, bagnata all'esterno e calda, incredibilmente calda all'interno. La verità che aveva tentato di ignorare da quando aveva visto il suo corpo bruciare, da quando aveva appiccato il fuoco, da quando gli aveva detto addio.

Brucia. 

Ti prego aiutami.

Brucia.

Ti prego uccidimi.

Non posso...

E allora, quale senso ha vivere?

-Ed è tutta colpa mia.-

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: queenarya