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Autore: MusicAddicted    02/11/2019    15 recensioni
Ma siamo proprio sicuri che ad Adam siano stati tolti i suoi poteri?
Perché è ancora così comandino e nessuno sembra potersi opporre a ciò che lui voglia che venga fatto.
Però questa potrebbe anche essere la giusta occasione per nuove conoscenze o per esternare sentimenti sopiti da troppo tempo… qualcosa come seimila anni!
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“Questa storia partecipa al Nomen Omens, la sfida di scrittura del gruppo Facebook: Good Omens – Fan group”. Personaggio nominato: Adam.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Young, Aziraphale/Azraphel, Crowley, Warlock Dowling
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: niente di tutto ciò mi appartiene, è tutta proprietà indiscussa di quegli straordinari angeli o demoni sotto mentite spoglie che siano di Neil Gaiman e Terry Pratchett (R.I.P. :’( )
Chiedo scusa ai due eccelsi se continuo a profanare così indegnamente le loro creature!!



cover-hallowin  

HalloWIN (Il costume vincente!)


“Ce l’abbiamo fatta!” sussurra Azirapahale a Crowley, vedendo Satana tornarsene negli Inferi dopo che il figlio lo ha ripetutamente rinnegato con così tanta fermezza.

Crowley gli sorride in risposta.

Vorrebbe anche stringergli la mano, ma forse non è quello il momento più adatto.
Non con gli occhi di tutti puntati addosso. Sì, è vero, i loro superiori possono anche essere spariti per andare a fare rapporto, ma la prudenza non è mai troppa.

Tuttavia, potrebbero anche essere seduti a cena al Ritz fra fiori, candele e violini che suonano per loro, lontano da ogni tipo di pericolo e Crowley avrebbe ancora seri dubbi che quello possa essere il momento adatto.

-Chi voglio prendere in giro? Per dichiararmi al mio angelo io non lo troverò mai il momento adatto! – rimugina, inquieto.

Una macchina viene verso di loro e quando chi la guida scende, lui e Aziraphale capiscono che si tratta del signor Young, il padre adottivo del ragazzino – ma l’unico che Adam riconosce come tale – che è arrivato a prenderlo, nonché a chiedere spiegazioni in merito.
Adam sa di non potergliele dare, non quelle reali perlomeno, ma ancora di più sa che deve ancora fare qualcosa.

Si avvicina alle due creature celestiali che lo guardano con sorpresa.
“Voi due mi dovete aiutare!”
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E i due lo aiutano per davvero, con un piccolo miracolo che il giorno seguente porti il Signor Young a vedere il figlio diligentemente chiuso in camera a studiare ed espiare così l’implacabile castigo che gli è stato assegnato.

Cosicché il vero Adam possa uscire di casa indisturbato e incontrare Crowley e Aziraphale al suo luogo segreto che ha precedentemente loro indicato.
“Ma secondo te perché lo abbiamo aiutato?” domanda Aziraphale a Crowley, mentre lo stanno ancora aspettando, ammirando tutto il verde che li circonda.

- Non c’è da stupirsi se Adam e i suoi amici passano la maggior parte del tempo qui… ci verrei a fare un picnic con Crowley, quello che gli devo dal 1967… se solo avessi il coraggio di chiederglielo! – rimugina, mentre attende la risposta dall’interpellato.

“Non lo so, angelo; mi andava di farlo e l’ho fatto!” fa spallucce il demone.
“Lo stesso io…” annuisce il biondo.
“Tu credi che abbia perso davvero i suoi poteri?” rilancia l’argomento Crowley, guardandolo con la testa reclinata verso di lui e le labbra tese.
“Probabilmente deve essere soltanto molto, ma molto persuasivo!” trova una valida spiegazione l’angelo.
“Non lo so , secondo me Satana si dev’essere dimenticato qualche pezzetto per strada da rimuovere…” dice la sua Crowley, grattandosi il mento.
“Stai pensando di chiedergli aiuto per … quella cosa?” allude Aziraphale alla chiacchierata che li ha visti impegnati tutta la sera precedente, che poi è proseguita anche di notte, con l’angelo che ha accettato il pernottamento che l’amico demone gli ha generosamente offerto.

“No, per quello ci dobbiamo arrangiare per conto nostro e capire il significato di quella Profezia che hai afferrato al volo dal libro lanciato.” lo istruisce Crowley, prima che da lontano lo vedano palesarsi.

“Grazie ancora, è molto più facile muoversi senza un castigo che aleggia su di te come una spada di Damocle sulla testa!” ridacchia Adam, raggiungendoli in compagnia del su fidato Dog, che non esita a saltare sul grembo di Crowley e a fargli un mucchio di feste.

“Hey, ciao segugio Infernale!” ridacchia il demone dandogli un’affettuosa carezza sulla testa.
Per lo stesso motivo, pur restando lì dov’è, Dog ringhia in modo molto poco amichevole ad Aziraphale.

“Ho idea che qualche residuo sia rimasto anche a lui!” borbotta l’angelo, un po’ offeso, prendendone le debite distanze.
“Dog, no! Non si fa!” lo ammonisce Adam e il cagnolino cessa subito le ostilità, ritornando scodinzolante dal suo padroncino.

“Vi chiederete perché vi ho convocati qui…” comincia Adam , sedendosi su quello che è un po’ da sempre il suo ‘trono’.
Aziraphale si alza, andando verso di lui.
“Temi che lui possa ritornare vero?” intuisce l’angelo, mettendogli una mano sulla spalla con fare empatico.

“Ma chi?”si acciglia il ragazzino.
“Tranquillo ragazzo;” interviene anche Crowley a dire la sua. “Nessuno ti farà più niente. Tanto, ora che allestiscono il prossimo Armageddon ci vorranno minimo mille anni; perciò, fidati, la cosa non sarà più un tuo problema!” ridacchia.

“Io non temo proprio niente e nessuno. E poi è un altro il motivo per cui voglio che mi aiutiate.” chiarisce, facendo una pausa solenne. “Voglio organizzare una festa!”
“Vuoi dire che ci hai scomodato soltanto per organizzare una banale festicciola?” bercia Crowley, lanciandogli un’occhiata di rimprovero.

Ma Adam non si scompone nemmeno un po’.
“No, non una festa qualsiasi. Sarà la festa di Halloween più spettacolare di sempre!” annuncia, tronfio d’orgoglio l’ex Anticristo, ma la luce determinata che gli brilla negli occhi è la stessa di quando voleva resettare il mondo e ripartire da zero.

“Halloween? Ma siamo ancora in estate, caro…” gli fa notare Aziraphale, con temperamento mite.
“Questo lo so bene; ecco perché ve lo dico ora  Avremo tempo per organizzare ogni cosa al meglio. E per raggiungere tutti gli invitati!” replica Adam.
“E chi sarebbero questi invitati? A parte i tuoi amici strambi, ma in gamba, e … a questo punto, direi anche Aziraphale e me, giusto?” domanda Crowley, che in fondo a una festa non sa mai dire di no, men che meno ad una di Halloween.

“Certo, voi sarete tipo gli invitati speciali!” li lusinga il ragazzino, che ha già capito come prenderli “Per lo più io pensavo di coinvolgere tutti quelli che hanno avuto un ruolo importante in ciò che abbiamo dovuto affrontare." spiega lui. “Andiamo, i giornali, la TV e i media in generale non ne parlano, ma lo sappiamo tutti che cos’è successo ieri e cosa siamo riusciti ad evitare. E cosa c’è di meglio che festeggiare con tutti quelli che più o meno ne sono stati coinvolti? E quale migliore occasione di Halloween?” propone, con un entusiasmo davvero contagioso.

“Mi piace!” approva Aziraphale con un gran sorriso.
“Anche a me. Beh, direi che fra gli invitati allora non possiamo far mancare la strega pazzoide con la bici e il suo ragazzo imbranato!” continua l’elenco Crowley.
“Heey, bada a come parli! A parte che è un’occultista, non una strega. Newton e soprattutto Anathema sono amici miei, loro li invito io!” ribatte Adam.

“Io direi che un ruolo basilare lo ha avuto anche l’uomo delle consegne, dato che i suoi pacchi raccomandati hanno risvegliato i quattro cavalieri dell’Apocalisse… o almeno tre, uno è sempre fin troppo sveglio!” borbotta Aziraphale. “E poi, poverino, per qualche ora è pure morto. Un po’ se lo merita di partecipare.”

“Figo! Un quasi morto alla mia festa!” approva su di giri Adam.

“Lo segniamo in lista allora. tanto in un modo o nell’altro lo troveremo!” conferma Aziraphale, che in realtà ha anche un secondo fine.

- Forse magari riuscirò a capire dove si trova ora la mia spada! -

“Beh, allora direi che dobbiamo invitare anche quella medium svalvolata che ti ha ospitato nel suo corpo quando non ne avevi più uno!” continua Crowley.

“Oh sì, la graziosa Madame Tracy, con vero piacere!” annuisce Aziraphale. “Certo che se vogliamo che venga lei, dobbiamo per forza invitare anche Mr. Shadwell…”

“No Aziraphale, io quell’idiota che ti ha discorporato lo voglio vedere in un posto soltanto: l’Inferno!” sbraita Crowley, innervosito al solo ricordo di quei momenti terribili che ha trascorso nella libreria in fiamme, alla disperata ricerca del suo migliore amico.

“Oh, caro, è stato solo un increscioso incidente… ed è del tutto passato ora.” lo tranquillizza Aziraphale, con un fugace abbraccio. “E poi ho idea che la cara Madame Tracy non abbia alcun interesse a prender parte alla festa di Adam se non c’è anche lui. Capiscimi, sono stato nel suo corpo, certe sensazioni le ho sentite.” cerca di essere più esplicito l’angelo.
“Ma cos… oooohh!” fa una smorfia Crowley, capendo finalmente a cosa alluda.

“E con ogni probabilità, forse quei due faranno già coppia fissa!” sorride sornione il biondo.
“E va bene, va bene, invitiamo anche lui, ma non ti aspettare che io poi sia granché affabile nei suoi confronti!” brontola Crowley.

“Bene. Allora direi che siamo al completo.” riepiloga Adam, ma Aziraphale si accorge di come Crowley sia si sia tutto ad un tratto come chiuso in se stesso, tutto assorto.
“Che c’è, caro?” lo distoglie dai suoi pensieri.

“Niente… è che a questo punto secondo me ci dovrebbe essere anche Warlock.” mormora il demone.

“Chi è Warlock?” si incuriosisce Adam.

“Oh, beh, in un certo senso, noi pensavamo che fossi tu!” ridacchia l’angelo.

Lo sguardo attonito che mostra loro il ragazzino, sgranando i suoi grandi occhi blu è sufficiente perché a turno sia lui sia Crowley si decidano a raccontargli tutta la storia.

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“Quindi, se non vi foste sbagliati, voi due avreste dovuto badare a me!” commenta Adam a fine racconto. “Peccato, sarebbe stato fichissimo! Per il poco che vi conosco, mi siete già simpatici!” sorride loro in modo genuino.
“Awww, ma quanto sei dolce!” si intenerisce Aziraphale. “Anche a me sarebbe piaciuto tanto badare a te… Warlock era un certo diavoletto a volte. Una volta mi ha incollato tutti gli attrezzi nel capannone!” ricorda, tutto sommato divertito, l’angelo.

“Quel bambino mi dava di quelle soddisfazioni!” commenta Crowley, con un sorriso un po’ malinconico.

“Che forte! Sì, direi proprio che deve esserci anche lui alla festa. E poi lo voglio conoscere!” decide Adam, intrigato.
“Perfetto allora. Conviene che ci diamo da fare a rintracciare tutti, perché non prendano altri impegni!” suggerisce Aziraphale, ormai quasi più esaltato di Adam.

“Dov’è che vuoi fare la festa, a proposito?” gli domanda Crowley.

“Beh, qui fuori direi che è il posto perfetto… basterebbe solo che a fine Ottobre ci fosse ancora il clima ideale per farlo…” replica Adam.

“È ancora un po’ presto per fare previsioni…” commenta Aziraphale.
“Ma se solo ci fosse il tempo adatto quella sera…” insiste Adam, con tono più mellifluo.

“Okay, furbacchione di un ex Anticristo, ho capito dove vuoi andare a parare! Miracolino demoniaco messo in preventivo, offro io!” intuisce Crowley, ridacchiando

“Ma guardaci, mezz’ora con te e siamo già alla tua mercé! Qualcosa mi dice che i tuoi poteri non te li hanno levati del tutto!” commenta spiritosamente l’angelo.

Adam ridacchia imbarazzato, grattandosi la folta testa di capelli riccioluti.


“Ma no! È solo che sono sempre stato bravo a convincere le persone!”

“Da grande sarai un ottimo venditore porta a porta!” lo sbeffeggia Crowley. “Credo che giocherò con un certo anticipo anch’io. Ci vediamo più tardi, angelo. E con te, ex anticristo comandino, beh, prima o poi ci rivedremo!” saluta, prima di schioccare le dita e scomparire.

“Ma dove sarà andato il tuo fidanzato?” domanda Adam, stranito.

“Non ne ho la più pallida idea…” risponde di riflesso Aziraphale, prima di rielaborare quelle precedenti informazioni registrate nella sua mente e irrigidirsi “Oh nooo, lui non è certo il mio fidanzato!” chiarisce , imbarazzatissimo.

“Però vorresti che lo fosse!” intuisce al volo il ragazzino.

Inutile dire che il volto di Aziraphale diventa quasi più rosso dei capelli di chi gli causa tutto quel tumulto interiore.

“Lo sapevo!” ghigna sornione il bambino. “Sai, secondo me la mia festa può essere l’occasione giusta per farti avanti… e sai, forse non serve nemmeno che gli parli!”

“Come faccio a fargli capire cosa provo senza dirglielo?” si impensierisce il biondo, che senza nemmeno accorgersi ha già abbassato le difese, confessando a un undicenne sveglio come pochi che è innamorato perso della sua presunta nemesi.

“E secondo te Halloween a cosa serve? Devi solo travestirti da ciò che lui più adora e vedrai che poi non potrà più resisterti!” lo consiglia Adam.

“Non è affatto male come idea… forse ho anche in mente cosa possa fare al caso mio…” si accarezza il mento l’angelo, con una chiara idea che prende forma nella sua mente. “Mi aiuterai, Adam caro?”

“Puoi contare su di me, gireremo tutti i negozi di Tadfield.. okay non è che ne abbia poi molti… “ borbotta, facendo una pausa riflessiva “Facciamo quelli di tutta Londra!” modifica il suo piano. “Tu però aiuterai me, Aziraphale?”


“Certo che sì, mio piccolo amico, dimmi solo come.”

“Non ho la più pallida idea di cosa mettermi!” confessa il ragazzino. “Voglio dire, sì, okay, anche se è per Halloween vorrei evitare tutto quel repertorio di mostri vari… fare qualcosa di più ricercato, ma comunque di effetto…” confessa il ragazzino.
Una specie di visione assume contorni sempre più definiti nella mente dell’angelo.

“Forse ho io il costume adatto per te!” gli sfodera un sorriso carico di promesse.

*********************** (Contemporaneamente)

Crowley non ha idea di dove sarebbe finito.
L’unica cosa che ha fatto è desiderare di raggiungere Warlock, ovunque lui si trovasse.

Non capisce come mai sia finito in mezzo al cortile di quella che sembra una scuola militare.
E ne ha la piena conferma vedendo da lontano tutti quei bambini che marciano, a passo sincrono, tutti con la stessa triste, alienante divisa.

“Chi sei? Un ladro? Come ci sei arrivato qui?” sente una voce alle sue spalle.
Una voce che conosce bene, così bene che l’ha sentita quando era ancora più tenue ed esile… come quella di un bambino di cinque anni.

Infatti, voltandosi, stando bene attento a non farsi scivolare gli occhiali sul naso, Crowley vede proprio Warlock, ma ben diverso da come lo ricorda.

- Dov’è la sua spensieratezza? La vitalità che aveva sempre nel suo sguardo? Dov’è il suo essere bambino? -

Non ha nemmeno più la chioma ribelle che ricordava fino a pochi giorni fa, capelli rasati, il massimo della disciplina.
A Crowley fa male vederlo intrappolato in quell’ambiente diplomatico, costretto a crescere così in fretta.

“Non sono un ladro…” è tutto quello che riesce a rispondergli, prima che si accorga di come lo sta guardando.

“No, è vero… non lo sei.” mormora il ragazzino.
Ha come un flash di un cameriere alla sua ultima festa di compleanno… e poi qualcosa di ancora più recondito.
“Aspetta un attimo… tu … noi due… ci conosciamo?” gli domanda Warlock, la voce rotta dalla confusione.

“Oh, piccolo caro…” mormora Crowley, usando di proposito la stessa tonalità di voce di qualche anno prima.

Ormai quella di Warlock non è più solo una sensazione, è una certezza.

“Tata Ashtoreth ?” gli domanda, anche se è quasi un’affermazione.

“L’unica e la sola, piccolo.” gli sorride Crowley. “Anche se forse è un po’ complicato da spiegare.”

Warlock gli sorride in risposta, scuotendo la testa. “Io non ci trovo nulla di complicato. Anzi, ti dirò, ricordo che la mia tata era davvero speciale, sapeva fare cose magiche. Dici che le sa ancora fare?” ammicca con fare sornione.

“Dipende, caro, cosa vorresti?”

“E il mio primo giorno qui e non ne posso già più!” alza gli occhi il ragazzino, sconsolato. “Non è che mi potresti portare via da qui, senza farlo notare a nessuno?”

“Niente di più facile!” sogghigna Crowley, schioccando le dita e sparendo con lui, mentre al loro posto rimane una copia del ragazzino, atta a non destare il benché minimo sospetto.

Senza esser visti da nessuno, così come sono scomparsi, i due appaiono dietro a uno dei tanti alberi di Hyde Park.
“Direi che ci vuole qualcosa di più casual!” commenta Crowley, schioccando le dita e tramutando quella divisa grigia in un più sbarazzino paio di bermuda e T-shirt.

“Non credo vorrai essere chiamato tata tutto il tempo, qual è il tuo vero nome?” gli domanda il bambino.
“Crowley.” risponde l’altro.
“Allora, grazie, Crowley.” gli sorride riconoscente.

“È per i capelli che non posso fare niente, però ti stanno bene anche così!” fa spallucce Crowley.
“Sì, in fondo non mi dispiacciono!” replica Warlock, con una punta di vanità che deve aver appreso da lui.

“Chi ti ha rinchiuso in quella prigione? Perché, poche storie, è una prigione!” chiede informazioni a riguardo il demone, mentre cominciano a passeggiare per il parco.

“Mio padre. Ieri, di punto in bianco, ha deciso che dovevo fare del mio meglio per rendere fiero di me il Presidente e… forse non avrà il tuo stesso schiocco di dita; ma ti assicuro anche un Diplomatico sa ottenere tutto e subito… e quindi, prima che me ne potessi rendere conto, mi sono ritrovato in quella scuola.. o, come hai detto tu, in quella prigione” gli racconta il ragazzino.

“Hastur sarebbe lieto di avere tuo padre fra  le sue schiere…” ringhia Crowley, infastidito, senza che Warlock possa capire di cosa stia parlando.
“Però, hai visto? Quando meno ci speravo e vedevo tutto nero, sei comparso tu a salvarmi. Non lo so, ma ti vedo un po’ come il mio angelo custode.” gli sorride radioso Warlock.

“Se mi dici una cosa del genere, tanto vale che dopo mi tiri anche una secchiata di acqua santa!” ribatte Crowley, offeso nel suo amor proprio. “Fidati, sono quanto di più lontano ci possa essere da un angelo.”

“Non mi importa, chiunque tu sia, mi fido di te.” sorride il bambino. “Adesso sei tu quello che mi deve raccontare un sacco di cose! Allora, dimmi, stai ancora col giardiniere…. com’è che si chiama, ah sì, Fratello Francis?”

A Crowley per poco non viene un colpo.
“Cosa vuol dire ‘ancora’? Chi ci è mai stato con Fratello Francis?” si mette sulla difensiva.

“Ma come? Ma se l’avevo capito anch’io quando avevo sei anni e o poco più che ti moriva dietro? Come ti guardava quando mi portavi a passeggio fra i giardini? Io ero convinto che faceste coppia fissa e anche se ora ho scoperto che non eri realmente una donna, cambia davvero poco!” sentenzia Warlock, dimostrando una gran maturità.
“Tu dici? Io non mi sono mai accorto di niente…” borbotta confuso il demone avendo paura di illudersi troppo.

“Perso com’eri a guardare lui e come ancora devi esserlo, forse è per quello che non hai mai notato niente!” gli dà scacco matto un ragazzino di undici anni.

“Beh… probabilmente vaneggi, eri così piccolo, è facile confondersi la mente o lavorare troppo di fantasia… e comunque non è per questo che sono venuto.” ritorna lucido e operativo il rosso, ricordando la sua piccola ma importante missione. “Non prendere impegni per Halloween, devi venire con me a una festa, ti piacerà. Farò tutto quello che è in mio potere perché tu venga e, fidati, so una o due cosine sul potere!” ridacchia il bel demone.
“Halloween hai detto? Sì, manca ancora un bel po’ ma mi piacerebbe… anche se eviterei i soliti costumi visti e rivisti, vorrei qualcosa che lasci davvero tutti a bocca aperta, qualcosa che non hanno mai visto!” commenta esaltato il bambino.

Un’idea balena nella mente di Crowley. Un’idea un bel po’ azzardata, ma che forse solo uno spirito ribelle e anticonformista come quello del suo pupillo può accogliere.

“Hai voglia di rompere le righe, piccolo caro?”

“Più di qualsiasi cosa!” risponde con chiara determinazione l’interpellato.

“Mi dispiace di non avere troppo tempo da dedicarti oggi, posso lasciare in giro la tua copia solo fino a oggi pomeriggio, poi devo rientrare per sistemare questioni più grandi di me…” confessa, avvertendo già che qualcosa nell’aria sta cambiando e venendo assalito da un brutto presentimento.

“Non importa, ti sono già grato per questa giornata di libertà.” confessa il bambino.
“Credimi, se io e Aziraphale … è questo il vero nome di Fratello Francis, a proposito.” fa una pausa, ammiccando. “Dicevo, se ne usciamo vivi da questa cosa, ti prometto che tornerò, ci saranno altre giornate di libertà, anche settimane se ci riesco… non ti lascio a marcire lì dentro.” gli promette.
“Allora ti aspetterò, intanto facciamoci bastare oggi.” sorride il suo piccolo ma saggio interlocutore. “Piuttosto, promettimi che se tu e Aziraphale ne uscirete vivi, tu ti farai avanti con lui.”
“Uh? No, cosa? Mi ingarbuglierei coi discorsi, non sono bravo in queste cose…” si agita al solo pensiero Crowley.

“E chi ha detto che serve parlare? Magari si tratta più di fargli vedere qualcosa…”

“Cosa stai macchinando, piccolo diavoletto?” lo guarda con sospetto Crowley.

“La festa di Halloween. Io accetto di vestirmi come vuoi tu … anche se ancora non ho la più pallida idea di come sarà. Ma tu accetti un consiglio? Per me dovresti pensare a travestirti da ciò che Aziraphale più adora… sarà un messaggio molto più efficace di mille discorsi ingarbugliati.”
“Uh? Forse non hai tutti i torti…”

- Cos’è che fa andare in visibilio Azi? Per cosa si è esaltato tanto in passato? Pensa, Crowley, pensa! -

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È la tanto attesa serata di Halloween.

Il tempo è mite e con un bellissimo cielo stellato che rende ancora più gradevole restare all’aperto.
Questo sta solo a significare che l’autore di tale miracolo demoniaco è sopravvissuto a uno dei momenti più tremendi che hanno aleggiato su di lui e sul suo angelo; il tutto grazie a un po’ di furbizia, tanta complicità e una profezia che si è fatta decifrare al momento più opportuno.


A poco, a poco, tutti gli invitati raggiungeranno il luogo indicato.

Ad accoglierli c’è l’artefice di quella festa: Adam avvolto in un impermeabile color champagne, quasi più grande di lui, con un foularino azzurro in fantasia tartan, un buffo cappello marrone che non riesce a nascondere del tutto delle lunghe basette che puntano ai lati; anche se la parte più goffa e antiestetica sono di sicuro quei dentoni finti che gli rendono difficile parlare.

“Sei davvero un incanto!” approva Aziraphale, che lo ha aiutato anche con le decorazioni… un po’ lavoro manuale, un po’ aiutino magico.
“Mi piace un sacco questo costume da spaventapasseri, grazie, Aziraphale!” gli sorride Adam togliendosi momentaneamente i dentoni per parlargli meglio.

“Uh, ma no, non è uno spaventapasseri!” commenta l’angelo, un po’ indignato.

“Tu sei spettacolare!” si complimenta il ragazzino.
“Io per lo più mi sento solo molto ridicolo!” rimbrotta l’altro.
“A Crowley prenderà un colpo quando ti vedrà!”
“Non so nemmeno da cosa si è vestito lui, ormai è da qualche giorno che non lo vedo…” borbotta Aziraphale.

Anche i restanti Quelli raggiungono il loro leader, con dei costumi di tutto rispetto.

“Ragazzi, siete fantastici!” si complimenta Adam, ammirando Pepper, Wensleydale e Brian nei rispettivi costumi di Guerra, Inquinamento e Carestia.

“Anche tu. Certo, avremmo preferito che tu facessi la Morte, ma è pauroso abbastanza anche questo Spaventapasseri!” commenta Wensleydale.
“Non è uno spaventapasseri!” rimbrotta Aziraphale.

Arrivano anche Anathema e Newton, vestiti da Strega ai tempi dell’Inquisizione, con tanto di scopa finta e naso bitorzoluto, e Cacciatore di Streghe, con l’autentico cappello di Adulterio Pulsifer che, chissà perché, gli calza a pennello.

Giungono anche Madame Tracy e Mr. Shadwell. La prima vestita da fantasma, con un lungo lenzuolo bianco che la avvolge, lasciandole solo due buchi per gli occhi, ma questo solo perché un gelosissimo Mr. Shadwell non ha affatto permesso che la sua Jeezabel mostrasse le prorompenti forme da Meretrice.

Contrario com’è a tutte quelle baggianate che ammiccano alla Stregoneria, non stupisce nessuno che lui si sia vestito semplicemente da se stesso.
Così come ha fatto l’uomo delle Consegne, che, nella sua divisa da corriere espresso, ancora si chiede cosa ci faccia lì, dal momento che nessuno ha ordinato alcunché.

L’unico che ancora deve mostrarsi è Crowley, che da brava primadonna, si fa attendere fino all’ultimo, in compagnia di qualcun altro che ha la stessa sua voglia di stupire.

Tra la folla si fanno strada uno Shakespeare con gli stessi abiti e la stessa pettinatura di quello che lui e Aziraphale hanno realmente incontrato secoli prima e una mini tata in un lungo abito nero e stretto, con un cappellino nero sui capelli rossi acconciati e degli occhiali scuri nonostante ormai sia sera inoltrata.

Aziraphale ha notato subito la comparsa del suo demone e fatica a togliergli gli occhi di dosso.

Mai come Crowley quando lo vede con quei pantaloni bianchi con delle righe rosse e gialli verticali ai lati, una canotta bianca e sopra un inconfondibile giubbino giallo corto in vita, lasciato aperto. Ha dei baffetti neri che eguagliano la parrucca di capelli corti e tirati indietro, con una bassa riga verticale.

“Ciao Freddy!” gli sorride ammiccante Crowley.
“Ciao, William!” replica allo stesso modo Aziraphale. “Sei stupendo vestito così… e poi mi ricordi quando hai fatto quel piccolo miracolo per l’Amleto perché sapevi quanto ci tenessi!”
“Io per te farei tutto, angelo.” mormora languido il demone.

“Certo che più che Freddy Mercury , sembro Freddy Jupiter, caro… sai.. il mio è un bel po’ più largo!” commenta imbarazzato Aziraphale.
“Ma smettila!” gli dà uno scherzoso pugno sulla spalla l’altro. “Sei bellissssssimo!”
 “Piuttosto, scusami tu , ma un costume da crepe gigante non l’ho proprio trovato!” torna al suo atteggiamento scherzoso.

Meno male che fra loro due qualcuno si sta finalmente decidendo a fare qualcosa di incisivo.
“Ma smettila tu!” ridacchia Aziraphale, prima di tirarlo a sé per un bacio che fa crollare le loro barriere millenarie.


Questo prima che, mentre sono impegnati a giocare, Brian finisca per urtarli.

“Oh, vi chiedo scusa…” esclama,, un po’ a disagio.

Del resto ha appena interrotto un bacio. Fra due uomini, per giunta.


“Oh, non preoccuparti, caro.” lo tranquillizza Aziraphale.

“Dai tre cavalieri dell’Apocalisse in fondo, non mi aspetterei altro che rotture!” commenta molto meno affabile Crowley, che ha riconosciuto subito i costumi.

“Allora siete voi i tizi strani che affiancavano Adam in quella battaglia!” li riconosce Wensleydale.

Le due creature celestiali si limitano a un sorrisetto di assenso.

“Comunque, la nostra idea di partenza era mascherarci da Tre Moschettieri, ma poi abbiamo dovuto rinunciare…” racconta loro Brian.

“Perché i moschettieri sono tre maschi e allora tu non potevi?” è l’uscita infelice di Crowley, rivolto a Pepper.
“Io cosa? Non ho forse il diritto di mascherami come voglio? Se sono donna vuol dire che sono per forza costretta a orientarmi solo verso scelte prettamente femminili? Da te che hai più di seimila anni mi aspettavo una mentalità più aperta!” lo attacca Pepper.

“Azi, questa ragazzina mi fa paura!” bisbiglia il demone all’amato, stringendosi a lui.

“Proprio così, lei poteva essere benissimo Aramis, aveva già pronto anche il costume perfetto” lo informa Wensleydale, molto più pacato di lei. 
“Solo che abbiam cambiato idea perché i tre moschettieri senza D’Artagnan non hanno senso… e il D’Artagnan in questione ha preferito diventare uno spaventapasseri!” spiega Brian.
“Per la millesima volta, NON è uno spaventapasseri!” sbotta Aziraphale, ma Pepper nemmeno più bada a loro, avendo visto qualcosa che ha catturato il suo interesse.

Anche gli altri due ragazzini si dileguano, lasciando il demone e l’angelo da soli.

“Un po’ è uno spaventapasseri, angelo. Tu che ne vuoi sapere di stile?” lo provoca Crowley.
“Zitto e torna a baciarmi!” gli impone Aziraphale


Nel mentre, l’attenzione della piccola tata è stata catalizzata da qualcuno che solo lui può conoscere.
“Perché sei vestito come il mio ex giardiniere? Chi sei?” gli si avvicina Warlock.

“Io sono Adam, l’autore di questa festa!” si presenta il riccioluto, trovando più consono levarsi sia i dentoni sia le lunghe basette. “Tu allora devi essere Warlock!” intuisce con un gran sorriso.

“Non so chi sei ma, ti prego, diventiamo tipo migliori amici da subito!” si precipita verso di lui Pepper. “Il tuo è di sicuro il costume più figo non solo di questa serata ma di tutto il mondo. Hai avuto questo coraggio così anti sessista a mascherarti da donna… e stai pure benissimo!” si complimenta la ragazzina.

Adam non ha bene idea del perché ma non gli va che qualcuno cerchi di distogliergli l’attenzione di quel nuovo arrivato.

“Ti ringrazio… strana ragazza rosso fiammante!” borbotta un po’ confuso Warlock, prima di riportae l’attenzione sul mini-giardiniere . “Come sai il mio nome?”

“Io so un sacco di cose su di te, lo sai che condividiamo lo stesso compleanno? E diciamo che abbiamo degli amici in comune…” gli schiaccia l’occhio Adam, per poi fare un cenno verso Crowley e Aziraphale che sono ancora impegnati a baciarsi.

“E qualcosa mi dice che abbiamo contribuito entrambi a far sì che quello accadesse, vero?” capisce Warlock, sorridendogli e togliendosi gli occhiali per guardarlo meglio con i suoi occhi grigio verdi pieni di curiosità.

“Perché non mi racconti tutto quello che sai?” lo prende in disparte il finto rosso, allontanandosi con lui.
“Certo. E poi so anche che, anche se ogni tanto qualcuno di nostra conoscenza ti porta via per un po’, tu frequenti una scuola che non ti piace.” lo sorprende di nuovo Adam con la sua perspicacia. “Vuoi che ci parli io con tuo padre? Guarda che sono bravissimo a convincere le persone!”

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THE END

No, non pensate male, fra Adam e Warlock è solo l’inizio di una bella amicizia, del resto sono ancora troppo piccini per shipparli e un po’ di sano pre-slash è concesso ^^’

Questa idea super puccia di vestirli da mini giardiniere e mini tata (ma soprattutto farli incontrare!! ) mi assillava da un po’  aspettavo solo l’occasione giusta… che ho mancato con il mio consueto ritardo, ma vabbè XDD

Quanto ai due Ineffabili, beh… non mi stancherò mai di trovare mille e più metodi per farli finire insieme XD
Spero che questa shottina scritta di super getto e senza alcuna pretesa vi sia piaciuta , ma accetto qualsiasi parere.

Buonanotte ^^
 
p.s. sempre in tema di Halloween, andatevi a leggere HELLoween  Party di GladiaDelmarre https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3868564&i=1 , forse ve la siete persa in questo marasma di cose che postiamo tutte quante, lol ;P
   
 
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