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Autore: Meramadia94    02/11/2019    0 recensioni
Barba ha una figlia, Christina, sedici anni. L'unico affetto che gli rimane dell'amore della sua vita ed è l'unica ragione della sua vita oltre al suo lavoro.
Ma un giorno lei e una sua amica scompaiono dopo una festa. La squadra lavora di buona lena per scoprire cosa sia accaduto alle due ragazze prima che sia troppo tardi.
Genere: Angst, Avventura, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amanda Rollins, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'idea  di creare un numero verde da contattare in caso qualcuno avesse avuto informazioni sulla scomparsa delle due ragazze si rivelò vincente. Poco dopo l'arresto degli abituè del mini-giro di prostituzione delle ragazze della Fairfield, arrivò la telefonata di un barista di Chelsea che dichiarò di aver visto Chris ed Abby intorno alle undici e trenta la notte della scomparsa.
Amanda e Sonny si precipitarono subito al locale in questione, il PlayHouse, che si trovava nella strada a fianco del bar in cui la mattina dopo la scomparsa era stata usata la carta di credito dell'avvocato Barba.
La prima cosa che Carisi fece nel locale fu mostrare nuovamente le foto al barista, per fugare ogni ragionevole dubbio.
- Sì, non ho dubbi.- fece il barista, un ragazzo sui trent'anni, alto, slanciato, occhi neri e capelli marroni e corti - Sono loro.-
- Complimenti per la memoria...- fece Sonny - Insomma, penso che in questo locale vengano ogni sera molte persone, molte ragazze...-
- Quella sera era un po' particolare.- fece il barista - Era la serata del VodkaMojito Night.-
- Vodka e Mojito?- fece Amanda strabuzzando gli occhi. 
- E' una combinazione che mi ha dato una mia amica che ha vissuto per un po' in Inghilterra, e che ci creda o no, funziona a meraviglia.- fece il barista con una punta di orgoglio nella voce - E nelle serate in cui lo servo, esauriamo sempre le scorte.- 
- Ok, torniamo alle ragazze.- fece Sonny - Ci serve sapere a che ora sono arrivate, cos'hanno fatto mentre erano qui, se sono andate via con qualcuno, se qualcuno dei clienti le ha importurnate...- 
Il barista alzò le mani come per dire -'' Si, ma rilassati''.
- Allora... sono arrivate intorno alle undici e trenta, e la rossa ha ordinato due shots.- fece il barista - La sua amica ha preso due shots dal banco del rinfresco e la sua amica ha  detto'' Se mio padre mi scoprisse sarei morta'', e lei ha risposto '' Te lo puoi permettere qualche piccolo scandalo nella tua vita''.
Hanno bevuto uno shot, solo uno, e poi si sono messe a ballare. 
Mezz'ora più tardi la bruna si è avvicinata al bancone e mi ha chiesto un bicchiere d'acqua.-
- In che condizioni era?- 
- Come se si fosse bevuta un intero negozio di liquori a stomaco vuoto.- fece il barista- sembrava ubriaca fradicia.- 
- Non è che hai messo troppo alcool nel drink e non lo ha retto....?- fece Amanda.
- Ci ho pensato, in effetti.... le ho dato l'acqua e la sua amica l'ha raggiunta e ha detto che l'avrebbe portata fuori a prendere un po' d'aria... non le ho più notate, ho pensato che avessero chiamato un taxi o i genitori per farsi venire a prendere.-
- Che ore erano?- fece Carisi.
- Mezzanotte meno venti.- fece il barista - ieri era giorno di chiusura, e ne ho approfittato per starmene a casa a dormire, e stamattina ho saputo della scomparsa....ho quasi avuto un mezzo infarto.-
Sonny e Amanda si guardarono. Sembrava sincero. 
- Possiamo avere una copia dei filmati?- fece Amanda.
- Ve li prendo.- 
..
..
..
I filmati confermarono la versione del barista. L' arrivo delle ragazze era avvenuto intorno alle 23,30 della notte della scomparsa ed erano andate via a mezzanotte. 
Nel video si vedevano Abby e Chris. Avevano bevuto un drink e poi si erano messe a ballare, per circa mezz'ora. Una mezz'ora durante la quale nessuno si era avvinicinato a loro, e non avevano bevuto altro.
 Poi Chris si era diretta verso il bancone, barcollando, e reggendosi in piedi a stento. Era quasi caduta, e sarebbe finita a  terra se non si fosse appoggiata al bancone. 
Il barman le aveva versato un bicchiere d'acqua, e anche lì non risultava le avesse versato qualcosa nell'acqua, e poi Abby l'aveva portata fuori.
Da lì in poi le loro tracce si perdevano. Barba non faceva altro che mandare il filmato avanti e indietro, riguardandolo all'infinito. Sembrava di guardare una di quelle persone che riguardavano Titanic per l'ennesima volta e che per l'ennesima volta speravano che la nave non colpisse l'iceberg. 
- Guardare quel filmato all'infinito, non servirà a cambiare il finale.- fece Olivia. 
Barba rispose, senza togliere gli occhi dallo schermo del tablet che riproduceva il video - Non sto guardando il filmato.... guardo mia figlia.- 
Da quando era iniziata quella storia, pensava che non ci fosse niente di peggio per un genitore che non sapere dove fosse il proprio figlio, non avere la minima idea di cosa gli fosse accaduto... invece qualcosa di peggio c'era.
Era vederlo soffrire, stare male, essere in difficoltà e non poter fare niente per aiutarlo.
Alzò lo sguardo con gli occhi lucidi. 
Olivia gli fu subito vicino.
- Ho paura Olivia.- fece Barba - e non immagini quanta....- 
- Sì invece.... ho un figlio anch'io, ricordi...?- fece la poliziotta cercando di calmarlo come poteva.
- Lei aveva bisogno di me.- fece Barba - Non lo so, forse non ha retto bene l'alcool, o forse qualcuno è riuscito a drogarla e non se n'è accorta, io non me ne sono accorto, e a quest'ora è chissà dove, terrorizzata e spaventata... sono passati due giorni, starà pensando che mi sono dimenticato di lei.- 
- No, questo non lo devi nemmeno pensare.- fece Olivia - Ascolta, niente di quello che è successo è colpa tua. Non potevi sapere quello che sarebbe successo, appena te ne sei accorto hai iniziato subito a cercarla...- 
- Sì. Dodici ore dopo che era sparita.- fece Barba - E in quelle dodici ore può essere successo di tutto.-
Tutto quello che riusciva a pensare in quel momento era che quella sera, come ogni settimana, avevano una prenotazione in un ristorante spagnolo per degustare la vera paella di Valencia. Si era attaccato a quel pensiero, a quell'appuntamento fisso, quasi sperasse che la figlia si sarebbe presentata a quell'appuntamento, ovunque fosse in quel momento.... quel pensiero era l'unico modo che aveva trovato per non impazzire.
- Le avevo promesso che non le sarebbe mai accaduto niente... che non avrei permesso a nessuno di farle del male...- 
- E' quello che vorrebbe ogni genitore del mondo. Proteggere il proprio figlio da tutto... persino dal rischio di prendere un raffreddore.... ma la verità è che per quanto possiamo sforzarci, i nostri figli avranno sempre i loro guai.-
- La verità è che non ci sono riuscito.- fece Barba - Quando Marisol è morta... io ero distrutto. La mattina mi svegliavo, e la prima cosa che pensavo era '' Ci sarà una bottiglia in casa?''... mi stavo già lasciando andare... e l'avrei fatto, se non fosse stato per quella creaturina che con i suoi pianti richiamava la mia attenzione.- 
Ancora non gli pareva vero che fosse accaduto. Era come rivivere la morte di Marisol. La sensazione era quella di scendere le scale, e all'ultimo scalino vi era un immenso salto nel vuoto. E lui quella sensazione la conosceva bene... si era resa reale nel momento in cui aveva dovuto lanciare la prima manciata di terra sulla bara in cui era chiuso l'amore della sua vita. Fino ad allora si era illuso come di vivere in un brutto incubo da cui aspettava di svegliarsi da un momento all'altro. 
- Tu hai saputo tirarti su, nel momento peggiore della tua vita, Rafaèl.- fece Olivia - e hai cresciuto da solo una figlia... sei riuscito a farle da madre e da padre allo stesso tempo. Non tutti ci riescono.- 
- Non l'ho protetta.- fece Barba - Quando... quando ho cominciato a fare il procuratore, mia madre lavorava tutto il giorno, tornava a casa solo per cambiarsi e dormire, non mi fidavo a lasciarla con una baby sitter... ha passato metà della sua infanzia con me, nei tribunali. E ne ha viste di cotte e di crude... io le avevo promesso che non avrei mai permesso a uno di quei ''signori'' di farle del male... Dios mio, chissà che starà pensando di me...- 
- Te lo dico io cosa sta pensando Christina.- fece Olivia - che suo padre non ha chiuso occhio e che sta lavorando come un matto per scoprire cosa le sia capitato e per riportarla a casa.- 
In quel momento, nell'ufficio del tenente Benson fece irruzione la madre del vice procuratore, palesemente sconvolta.
- Mamma....- fece Rafaèl alzandosi di scatto per poi rifugiarsi in un abbraccio materno. 
- Ma insomma...- fece la donna sforzandosi di sembrare arrabbiata ma senza troppo successo - devo venirlo a sapere da un notiziario, al ritorno da un convegno, che mia nipote è scomparsa?-
- Lo so, scusami... non ho avuto la testa di chiamarti....- 
- Sono stati due giorni molto lunghi.- fece Olivia.
- Avete scoperto qualcosa?- chiese Lucia Barba.
Con grande fatica, Olivia le raccontò che Chris e la sua amica Abby erano state coinvolte, senza che la prima potesse rendersene conto, in un giro di prostituzione minorile. 
- Assurdo.- fece Lucia - Mia nipote non farebbe mai una cosa simile...- 
- Non l'ha fatta infatti.- fece Barba - Abby, la sua amica, aveva problemi con i genitori. Il padre le vuole bene, ma purtroppo non è capace di dimostrarglielo, ed Abby ha iniziato a desiderare di andarsene da qui per non doverlo più sopportare...e Chris c'è finita in mezzo.- 
- Oh madre de Dios...- fece la donna passandosi una mano sulla faccia - Mi pobre sobrinita...-
In quel momento, Carisi entrò nell'ufficio di Olivia, e sembrava molto agitato. 
- Avvocato, forse ci siamo.- fece Sonny - Abbiamo ricevuto una segnalazione.... un tipo che stava andando nella sua casa negli Hamptons, lungo il tragitto dice di aver visto qualcosa dietro il guardrail.- 
- Qualcosa del tipo...?- fece Barba pregando in tutte le lingue che conosceva che non fosse il cadavere di una delle due ragazze. 
- La silouhette di una persona a terra. Una donna, molto giovane...- fece Carisi - hanno già chiamato l'elisoccorso e l'hanno portata al Bellevue.... era quasi sul confine.- 
- Oh signore...- fece Barba prendendo il cappotto per dirigersi in ospedale. 
'' Fa che sia lei, ti prego...'' 
...
...
...
Purtroppo le speranze dell'avvocato erano destinate ad essere deluse. La ragazza ritrovata, provata dagli stenti e piena di escoriazioni, era Abby.
In ospedale erano già presenti i genitori, angosciati ma sollevati che quei due giorni di paura fossero finalmente finiti. 
La squadra degli addetti stava perlustrando l'area attorno alla qualche era stata ritrovata Abby, ma di Christina non vi era nessuna traccia. 
- E' disidratata, e ha vistose escoriazioni sulle gambe e sotto la pianta dei piedi. Ha anche un gonfiore sulla guancia provocato da un taglio epidermico.- fece il medico.
- Uno schiaffo, in poche parole.- fece Olivia.
Il medico annuì.
- Tenente.- fece il padre della ragazza livido di rabbia - Deve trovare il figlio di puttana che si è permesso di mettere le mani addosso alla mia bambina!- 
- Certo.- fece Olivia - ma per farlo dovremmo parlare con vostra figlia, preferibilmente da soli, per sapere cosa è successo.- 
I genitori annuirono.
...
...
...
Liv entrò con Rafaèl nella camera della ragazza, che giaceva sul letto, pallida, smunta, disidratata e ferita. Aveva una flebo attaccata al braccio e sembrava esausta.
- Tesoro so che sei stanca e che hai paura...- fece Liv - Ma dovresti cercare di dirmi cosa è successo quella notte.- 
- Lui è.....?- 
- Sono il padre di Christina.- fece Barba. La ragazza  distolse lo sguardo, temendo la reazione dell'uomo - Ok, ascolta... io non sono qui per giudicarti. Pure io ho avuto un padre da cui avrei voluto fuggire un giorno sì e l'altro pure, e posso capire... e so anche che quando manca la comunicazione e l'affetto in famiglia, è normale andare a cercarlo altrove. E' così che gli imbroglioni e gli sfruttatori trovano qualcuno di cui approfittare.- 
- L'avvocato Barba non è in collera con te. E fidati, non lo sono nemmeno i tuoi genitori.... anzi tuo padre è davvero pentito.- fece Olivia.
- Davvero?- fece Abby incredula. 
- Sì.- fece Liv - Ascolta Abby. Tutto questo non è colpa tua. Ti sei trovata in difficoltà, e qualcuno ne ha approfittato. E fidati saranno loro a finire nei guai, non tu.- 
- Tutto quello che vogliamo da te... è sapere cosa è successo quella notte.- fece Barba - Tu e Chris eravate al Playhouse. Poi Chris non si è sentita bene e siete uscite. Da lì in poi che è successo?- 
Abby iniziò a raccontare. 
- Avevo un appuntamento con un cliente nella sua casa degli Hamptons. Dovevo farmi trovare al PlayHouse in attesa che venisse a prendermi. Non potevo andar via senza che Chris si facesse qualche domanda così l'ho portata con me. Contavo di dirle che sarei andata in una discoteca qua vicino...- 
- Sapendo che lei non ama le discoteche e che quindi si sarebbe equipaggiata per tornare a casa.- fece Barba. 
Abby annuì. 
- Ha bevuto un paio di shots... ma non li ha retti e dopo un po' ha iniziato a dire che non si sentiva bene, e che voleva tornare subito a casa... poi è arrivata la macchina.- 
- Sei in grado di descriverla?- 
- Un SUV nero con i finestrini oscurati.- 
- Numero di targa?- 
- Non ci ho fatto caso... era troppo buio. Mi spiace.- 
Barba si sforzò di sorridere - Ok... va bene. Lo troveremo comunque.- 
- Poi che è successo?- 
- Ho detto all'autista che Chris doveva essere riaccompagnata a casa.- fece Abby - e all'inizio ha detto di sì... poi però ha preso l'autostrada, e ha iniziato a dire che avrebbero pagato di più per un'altra ragazza... quando ho saputo che avrei dovuto fare sesso con più uomini e che Chris rischiava... ho avuto paura...- 
Liv guardò preoccupata il suo amico. Dirigrignava i denti, stringeva i pugni, sembrava che volesse squartare qualcuno personalmente ed un pezzo alla volta.
- Ho iniziato a gridare, chiamare aiuto, ma non c'era verso...- fece Aby con gli occhi lucidi - Ad un certo punto ho aperto la portiera della macchina e sono saltata fuori... lui mi ha inseguita... è sceso dall'auto e mi ha picchiata.... poi mi sono svegliata qui.... oddio, Chris è...- 
- Non lo sappiamo. Ma la troveremo.- fece Liv uscendo dalla stanza assieme a Barba che sembrava furente di rabbiosa impotenza.
- Se solo qualcuno si è azzardato a...- fece Barba - Non perdere tempo a cercare prove, indizi o argomentazioni per il tribunale. Gli spacco la faccia io stesso.- 
- Rafaèl, calma.- fece Olivia - Ho messo Carisi e Rollins nell'area delle ricerche, se siamo fortunati l'autista ha mollato Chris da qualche parte e a quella villa non c'è mai arrivata...- 
- Quindi... credi che sia ancora viva?- fece Barba con gli occhi che brillavano di desiderio di voler credere. 
- Quel bastardo ha mollato Abby perchè credeva di averla ammazzata, e tua figlia era K.O per colpa di due shottini, è impensabile che abbia ucciso Chris per un omicidio che non aveva visto.- fece Olivia - lei è viva. E la troveremo, dovessimo ispezionare tutte le auto del paese.- 
  
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