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Autore: _Glaucopis_    03/11/2019    1 recensioni
Scritta per l'event di Halloween del gruppo Facebook We Are Out For Prompt.
Prompt di Jey M. T. Ackerman: Remus voleva chiedergli di andare con lui alla festa già da diversi giorni senza trovarne mai il coraggio. E se non fosse stato per Lily, probabilmente non l'avrebbe mai avuto.
Parole scelte dai pacchetti= 12: Correre 17: Festa 35: Labbra
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Remus voleva chiedergli di andare con lui alla festa già da diversi giorni senza trovarne mai il coraggio. E se non fosse stato per Lily, probabilmente non l'avrebbe mai avuto.

Lily era la sua confidente, la sola persona al mondo che sapesse tutto di lui. Lo conosceva meglio della sua stessa madre.

Erano seduti nella Sala Comune che, se non fosse stato per loro, in quel momento sarebbe stata completamente deserta. Teoricamente avrebbero dovuto studiare, ma avevano passato la maggior parte del tempo parlando di tutt’altro, cosa alquanto inusuale per loro.

“Remus, questa festa è una buona occasione per farti avanti. Gli sbavi dietro dal terzo anno. Non vorrai mica tenerti tutto dentro fino al giorno della tua morte, vero?”

“Sinceramente, preferirei non farlo mai sapere a nessuno all’infuori di te.”

“Remus…”

“Potrebbe andare male. Potrebbe andare malissimo. Potrei rovinare la nostra amicizia per sempre. Non so neanche se trovi accettabile l’idea di tu-sai-cosa!” disse il ragazzo prendendosi la testa tra le mani.

La rossa gli posò una mano sulla spalla.

“E se non glielo dicessi vivresti il resto dei tuoi giorni chiedendoti come sarebbe stata la tua vita se l’avessi fatto. Se oserà dimostrarsi omofobo dovrà affrontare l’ira di Lily.”

“Non lo farò.”

“Remus.”

“No.”

“Provaci.”

“Cosa dovrei dirgli? Ciao Sirius, sono perdutamente innamorato di te da quattro dannatissimi anni e ho passato ore intere a sorridere come un’ebete e a piangere a causa tua. Ti va di venire alla festa di Halloween con me e magari farci uccidere?

“Dai, chiedere a qualcuno di uscire non è tanto difficile!”

“Sì, certo…”

In quel momento un James trafelato fece il suo ingresso nella sala.

“Potter!” fece Lily.

“Evans!” disse lui di rimando cercando di recuperare fiato.

“Ti andrebbe di venire alla festa di Halloween con me?”
“E me lo chiedi pure? Naturalmente, Raggio di Sole!” rispose il giovane.

La strega alzò gli occhi al cielo senza nascondere un sorriso. “Ci vediamo qui alle sette, allora. Va bene?”

“Va benissimo! Ora scusatemi, ma devo proprio andare. Se Sirius ve lo chiede, voi due non avete mie notizie da ore. Adieu!” Così dicendo fuggì in dormitorio.

“Visto?” disse Lily a Remus.

“Non vale! Voi due uscite insieme da settimane!”

Lily aveva appena aperto bocca per replicare quando Sirius irruppe nella stanza urlando.

“TU, FOTT- Oh. Remus. Lily. Ciao.”

 Il messaggio che lei mandò al lupo mannaro con lo sguardo fu subito chiaro: “Ricorda quello che ti ho detto. E se non glielo chiedi tu me ne occupo io.”

Remus prese un respiro profondo.  Non poteva credere che quelle parole stessero veramente per uscire dalla sua bocca.

“Ehi, Felpato!” sorrise “Con chi andrai alla festa del 31?”

Il moro rimase in silenzio per alcuni secondi, secondi di immenso terrore per il bruno, prima di rispondere.

“Credo che alla fine ci andrò da solo. Mancano due giorni e ancora non ho trovato nessuna ragazza con cui mi piacerebbe andarci…” alzò le spalle.

“Oh.” Fece una pausa. Coraggio, Remus. Dillo. “Ti…andrebbe di venirci con me?”

Felpato avvampò.

“Come amici! Solo come amici, naturalmente!” si affrettò ad aggiungere “Insomma, neanch’io ho una ragazza, e non mi va di passare tutto il tempo da solo, quindi ho pensato… Ma se non vuoi va benissimo!”

“Perché no?” disse Sirius “Comunque, avete visto James? Abbiamo un conto in sospeso”

“È in dormitorio” rispose Lily.

“Grazie. JAMES!”

E anche Sirius uscì di scena.

Quando fu a distanza di sicurezza, la rossa guardò l’altro con aria severa. “Amici? Gli hai seriamente chiesto di andarci solo come amici?”

Lui si nascose con le mani il viso rosso come un pomodoro.

 

Il 31 ottobre arrivò più velocemente di quanto Remus avesse temuto.

Ora erano alla festa da più di un’ora, e Lunastorta si era amaramente pentito di aver messo piede fuori da Hogwarts.

Mentre tutti ballavano in coppia, lui e Sirius non avevano fatto altro che mangiare, bere e osservarli.

E avevano parlato meno del solito. Molto di meno. Una serata perfetta…

Sirius buttò giù il secondo bicchiere di vino d’ortica di seguito.

“Remus.”

“Sì?”

“Possiamo andare fuori? Dovrei parlarti. In privato.”

Il suo cuore fece una capriola. “Sì”

Si avviarono verso l’uscita sul retro.

Era una sua impressione, o Lily aveva appena staccato le sue labbra da quelle di James solo per fare quello che sembrava un gesto di incoraggiamento in direzione di Felpato?

Fuori l’aria era fredda e umida.

“Okay...” Sirius evitava di guardarlo, e continuava a muoversi con fare nervoso.

“Tutto bene?” gli chiese.

“Eh? Sì, sì, sto… benissimo. Ecco…” sbuffò. Lo vide prendere una boccetta da una tasca e ingurgitarne velocemente il contenuto.

“Sirius, cos-?”

“Vuoi sapere cosa provo per te?”  non attese la reazione di Remus “È dal quinto anno ormai che l’ho capito. Non voglio essere solo un tuo amico. Lunastorta, amo ogni singola parte di te. Le piccole cose di cui mi lamentavo, tipo il tuo essere così precisino? Per le mutande di Merlino, amo da impazzire anche quelle! In questi anni ho provato ad uscire con non so quante ragazze, sperando di riuscire a smettere di pensare a te in quel modo. Anche prima lo facevo solo perché… perché era considerato normale. Nessuna è riuscita a farmi dimenticare di te. Ecco. L’ho detto!”

Il bruno lo guardò a bocca aperta.

“Dannazione” mormorò Sirius con voce rotta “Scusami. Non avrei dovuto dirlo.”

Corse via. Per un po’ Remus rimase lì impalato, cercando di metabolizzare ciò che era appena accaduto. Poi si riscosse da quello stato e lo seguì.

“Sirius! Aspetta! Sirius!”

Riuscì miracolosamente a raggiungerlo e a trattenerlo per la felpa.

Adesso stavano piangendo entrambi.

Lo guardò negli occhi, quei bellissimi occhi grigi che non aveva mai osato osservare così attentamente o così a lungo. Lo tirò verso di sé, e le labbra carnose di uno e quelle sottili dell’altro si incontrarono. Il suo primo bacio.

“Quattro anni. Ti amo da quattro dannatissimi anni. Ho passato ore intere a sorridere e a piangere a causa tua. Mi sono sentito sbagliato per via dei miei sentimenti. Però non ci ho potuto fare niente. Ho continuato comunque ad amarti.”

Per tutta risposta, Sirius lo baciò ancora, e ancora, e ancora.

Grazie, Lily.

 

   
 
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