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Autore: TheFangirlShipper    03/11/2019    0 recensioni
< È il mio migliore amico e nemmeno so perché per lui sia così dura esprimere i propri sentimenti. >
< - Allora, Iggy. - chiede, dopo che tutti si sono placati, Gladio. - Chi è la fortunata? -
Sposto lo sguardo su di lei, che ancora si scambia qualche battutina con il fotografo , è distratta per notare che a quelle parole l'ho subito cercata.
È troppo presto. Sorrido appena e sistemo gli occhiali, più per abitudine che bisogno.
- Non sono innamorato. - concludo. >
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Un pigiama party?! - - Sissignora. - esclama il biondino dal altro capo del telefono. Alzo il sopracciglio abbastanza scettica e sposto lo sguardo su Ignis che pare esausto quanto me dalle trovate del ultimo minuto di Prompto. - Spero tu stia scherzando. - - Dai, Franci. È l'ultimo giorno d'estate.. Non vorrai passarlo a casa, spero. - - Avevo in mente ad una bella pennichella, ma a quanto pare,  sentendo il tuo tono, dovró rinunciarvi. - Prompto grida dalla gioia e io sono costretta a staccare il cellulare dal orecchio per non far esplodere i timpani. - Mi raccomando porta tutta la roba, domani quattrocchi ci scorta a scuola con la nostra bella bimba. - sghignazza riferendosi alla macchina regale. - Ignis sa che ci farà da autista il primo giorno di scuola? - - No. - - Cosa ti fa credere che voglia? - - Avanti è Ignis,  lui ha sempre voglia di guidare. - - Tutto ciò non ha senso,  ma glielo farò sapere. - - Perfetto,  a sta sera allora. - - A sta sera. - dico, riattacando. - È un ragazzo dai mille segreti. Dove trova tutta quell'energia non lo so. - Apro il frigorifero e verso dell'acqua ghiacciata in due bicchieri di vetro per poi sedermi al tavolo e passarne uno ad Ignis. Nonostante il cambio di stagione, c'è ancora un caldo afoso. - Avevo programmato di sistemare le ultime scartoffie estive prima dell'arrivo del autunno. - - Magari non sarà una cattiva idea. Insomma, io Noctis e Prompto abbiamo la stessa età, ma sarà difficile vedere te e Gladio. - Mi scruta attraverso i suoi occhiali rettangolari. Non è mai un buon segno quando fa quel gesto. - Sono il tuo tutor o sbaglio? - - Saresti anche il mio migliore amico,  ma okay signor formalità, tutor sia. - faccio spallucce e finisco la bevanda. - Non amo l'effusioni. - - Effusioni? - quasi mi strozzo dal ridere. - Iggy, siamo amici. Non dobbiamo sposarci. Però va bene,  se davanti a tutta la scuola non vuoi abbassarti al livello di noi mortali, lo capisco. In fondo io e P non abbiamo nulla di regale, sarebbe disgustoso mischiarsi alla plebe. - lo scimmiotto. - Noto una punta di sarcasmo. - - Perspicace. - - Tengo a te e a Prompto allo stesso modo cui tengo a Noctis, ma prima che tuo amico sono il tuo protettore. - - Non so se rimanerci male per la tua freddezza o essere esaltata perché mi protegge un angone. - - Anche tuo fratello lo è. - - Mio fratello non mi protegge. - Cala il silenzio. Nota dolente. Forse non avrei dovuto.. Nyx so che tiene molto a me, ma da quando siamo arrivati ad Insomnia non ha mai avuto tempo per me ed un giorno per puro caso mi sono imbattuta in quel colosso di Gladiolus, che, in seguito, mi ha presentato il principe,  il biondino e lo stratega. Nemmeno ricordo perché siamo diventati amici,  se non sbaglio io e Prompto parlavamo di quanto fosse disgustosa la matematica e della nostra immensa ignoranza. Probabilmente Iggy avrà provato pena per una ragazzina costantemente sola. Con il tempo siamo diventati migliori amici, anche se non lo ammette mai, poiché al suo compleanno, totalmente dimenticato e sottovalutato da tutti, mi sono presentata al castello in cerca del protettore del principe, Scientia per offrirgli in dono una collana compratagli un pomeriggio : un pendetente a forma di teschio, come una metafora.. Gli regalo qualcosa legato alla morte cosí che possa trovare qualcosa che lo leghi alla vita. - Ulric. - Mi risveglio. - Ulric? Io? - - Ti ho chiamata con il tuo nome un paio di volte, ma probabilmente stavi pensando a qualcosa di davvero importante per non volermi degnare della tua attenzione. - Mi alzo e poso i bicchieri nel lavandino. - Si,  era abbastanza importante. Pensavo a cosa mettere nello zaino per il cambio della scuola. - Mi fissa in silenzio. - Cosa? - - Non sei una da così bassi pensieri. - - Invece a volte anche le grandi menti dovrebbero abbassarsi,  non vorrai mica affaticarti,  Scientia. - Salgo le scale e dopo poco mi segue. Entriamo nella mia stanza e mentre io cerco qualcosa per il giorno seguente, lui si siede tranquillo sul mio letto. - Il terzo anno dicono faccia schifo,  è vero? - - Non è orribile come sembra. - - Tsk,  a te piacciono quelle cose. Io odio il sistema scolastico. - dico, tirando fuori una divisa femminile, guardando disgustata la gonna. - Ogni tanto potresti vestirti in maniera piú consona al tuo sesso. - - Come prego? Sei un sessista. - - Non sono un sessista. - - Si che lo sei. - dico, lanciandogli la mia gonna dritta in faccia. Faccio per gettarlo contro il letto, ma mi blocca prima che possa anche solo sfiorarlo. - Non sono sessista. - dice togliendosi, irritato, l'uniforme dal volto. - Penso solo che se provassi ad essere piú femminile magari i ragazzi ti noterebbero maggiormente. - - Non ho niente da risaltare, che senso ha ricordare che sono una femmina? Sto benissimo con i miei pantaloni. - - Hai ragione, meglio che stai lontana da quei ragazzi. - Questa frase stuzzica il mio interesse. - Dai, Iggy. Parlami un po' dei ragazzi lí, come sono? - dico, fingendomi super interessata. - Nessuno che potrebbe riguardarti. - - Dai, avanti. Sei proprio noioso. Chi mai potrà esserci là? - - Fleuret. - - Fleuret? Intendi.. Il fratello di Luna, la ragazza di Noctis? - Annuisce,  sistemandosi gli occhiali ancora storti per prima sul naso. - Ravus non mi guarderebbe nemmeno con il binocolo. Sa chi è mio fratello, non mostrerebbe interesse per me nemmeno sotto tortura. - - Non lo conosci, è pieno di doppi fini e non è una persona di cui fidarsi. - Lo vedo improvvisamente cupo. - C'è qualcosa che non so? - Scuote il capo. Okay, non vuole parlarne. - Va bene, mio tutore, eviterò il tuo coetaneo ricco,  aitante ed esageratamente interessato ad una Ulric. - Apro il mio zaino nero dalle rifiniture bordeaux e ci infilo dentro tutto l'occorrente per una serata che al solo pensiero mi strema. - Ci sara un'immensa quantità di test d'ingresso, mi raccomando non mancare mai di studiare, anche se ritieni di essere pronta. Ripassa costantemente almeno un'ora al giorno. Io ovviamente dovrò dividermi fra te e Noctis e considera che avrò anche i miei di studi da portare a termine,  quindi ti chiedo cortesemente di avvisarmi in tempo se hai bisogno di spiegazioni riguardo qualcosa. - - Ignis. - - Si? - - Mi hai già stancata. - Il suo sguardo si copre di un'espressione di totale disapprovazione e seccatura. - Senti so che sarà difficile da gestire, ma io me la cavo anche da sola. Noctis ha bisogno di maggiore controllo,  se io non cresco bene nessun popolo vorrà la mia testa, non so se mi spiego. - - Tengo all'istruzione in generale, non perché ho dei fini personali o delle responsabilità. Mi preoccupo del tuo futuro tanto quanto per Noct e lo sai. - Sospiro. Gli voglio bene, ma a volte è davvero impossibile ragionarci. Chiudo lo zaino, lo poggio sulla sedia e torno a sedermi accanto a lui. - Per favore, parliamo di altro. Ho ancora un giorno di vacanaza e ora che P mi ha stravolto i piani voglio godermelo. - Fa per pensarci, poi esordisce con qualcosa che era totalmente inaspettato. - Dormi nella mia stanza sta sera? - Scoppio a ridere. - Cosa c'è? - - Dopo tutti questi discorsi filosofici non mi aspettavo una cosa del genere. - Arrossisce appena e si aggiusta nevroticamente gli occhiali sul naso, di nuovo. - Sei stata tu a chiedermelo. - - Va bene va bene. Dormiremo insieme,  come quando eravamo piccoli, o almeno, io lo ero. - Sorride, ripensandoci. - Mi ricordo la tua paura del buio. Non volevi mai che spegnessi la luce nel corridoio. Una volta mi dicesti di aver visto un mostro girare per le stanze del palazzo di notte, quando era solamente Drautos. - Rido. - Quel tipo mi ha sempre fatto paura. Insomma è davvero strano. - - Oppure quando ti arrabbiasti perché Nyx voleva portarti a casa,  ma tu ormai ti eri anche creata un fortino con i cuscini del letto di Noctis. - Stavolta anche lui è divertito. - A volte vorrei tornare a quei tempi. Tutti questi problemi con il regno non c'erano. Nessuno aveva un futuro prescritto, un dovere da portare a termine.. C'eravamo solo noi. - Senza pensarci due volte poggio la testa sulla sua spalla,  dimenticando che queste cose lo metteno a disagio, ma quando faccio per ritirarmi poggia una mano fra i miei capelli e li accarezza dolcemente. È il mio migliore amico e nemmeno so perché per lui sia così dura esprimere i propri sentimenti. Il pomeriggio trascorre in fretta. Sistemiamo la casa per non farla trovare in disordine al ritorno di Nyx. Ignis mi ha dato qualche consiglio sull'organizzazione dei miei scaffali per i libri scolastici,  ma la sua idea di seguire l'ordine alfabetico del cognome degli autori non mi eccitava particolarmente, quindi se n'è occupato lui stesso. Mi ha dato qualche dritta per il giorno dopo e varie raccomandazioni: esci dalla classe solo se hai bisogno,  ascolta costantemente la lezione perché se no non potrò aiutarti a casa, sii educata perché i tuoi insegnanti sono anche i miei e non voglio dare una cattiva impressione come precettore. Tutte cose che il tuo migliore amico direbbe un giorno come gli altri. - Odio la tua musica. - sbuffo,  poggiando un gomito sul finestrino abbassato e guardando fuori. - Non sai apprezzarla. - esordisce, indifferente. - Sei tu che non hai buon gusto. - - Non cambierò disco solo perché stai cercando di ferirmi. - - Lo so. - dico a voce bassa, accasciandomi sul sedile. Il viaggio dura pochi minuti, l'appartamento di Noctis e Iggy non è distante da casa mia,  è solo piú al centro piuttosto che in periferia. Per la vicinanza al palazzo. - Si? - chiede una voce acustica al citofono. - Sono io,  scemo. - Un altro grido ilare,  ma stavolta facciamo fatica ad allontanare una cornetta inesistente. - Vi apro. - dice poi e noi entriamo. Prendiamo l'ascensore, terzo piano. - Spero che non abbiano lasciato la casa in disordine. Non posso finire di pulire casa tua e poi farlo anche per Noctis. - sospira, poggiando la schiena alla parete ed incrociando le braccia al petto. Mi guardo allo specchio sistemando i capelli dietro le orecchie. - Non sei tenuto a farlo. - Mi guarda attraverso il vetro ed io incrocio il suo sguardo. Gli sorrido appena e lui ricambia, dolcemente. - Ti ho mai detto che stai meglio senza occhiali? - esordisco. - Si,  me lo dici sempre. - - Allora toglili. - Mi avvicino alle porte del ascensore e queste qualche istante dopo si aprono. Percorriamo il piccolo corridoio, quando Ignis si blocca poco prima di arrivare alla destinazione. - Che succede? - Fissa la porta, irritato. - Oh, avanti. L'avranno aperta per noi, rilassati. - dico, spingendola appena. - Ehilà? - Non faccio in tempo a poggiare il mio carico per terra che qualcosa mi si scaraventa addosso. - FRANCI! - grida, stringendomi. - P.. - - Sono felicissimo di vederti. - - Anche io.. Ma mi stai soffocando.. - - Oh, perdonami. - dice,  un po' imbarazzato, allentando la presa. - Sono entusiasta per oggi. Il nostro ultimo giorno trascorso assieme, pronti per intraprendere un viaggio di scoperta e crescita pers.. - - Oh,  finiscila.. - lo interrompe una voce. Scoppio a ridere. - Ciao, Noct. - - Salve. - sorride, salutandomi appena con la mano. - Dov'è Gladio? - chiedo,  guardandomi attorno. - Fra poco arriverà. Accompagnava Iris da delle amiche. Sapendo che suo fratello dormiva fuori ha cercando di uscire anche lei con qualcuno. - - Delle amiche? - chiedo. - Quelle che non hai tu. - Mi volto. - Dio,  oggi sei insopportabile. - - Si, e non me lo dici solo oggi. - conferma Ignis, posando le mie ultime cose. - Cavolo percepisco molto attrito fra due. - - Non è attrito,  si chiama dover convinvivere contro la tua volontà. Cavolo Noctis, come fai? - scherzo,  gettandomi sul divano. - Senza Specs penso che questa casa sarebbe uno schifo. - - Confermo. Entrambi siete accomunati da un amore incondizionato per il disordine. - - Aw, avanti Iggy. So che adori la nostra piccola amichetta più di quello che dai a vedere. - lo stuzzica Prompto, strattonandolo per il collo. Noctis si stende in modo molto fiacco sulla poltrona,  Prompto si siede accanto a me e Ignis, prezioso com è, si poggia appena sul mordo del bracciolo. - Quindi,  signor pigiama party qual è la tua grande idea di serata? - Il biondo ghigna e prendendo dei DVD dalla camera di Noctis, ce li mostra. - SERATA FILM. - Nessun commento. - Ma dai, davvero?.. - - Credevo fosse stata una serata colma di divertimento. - sospiro. - Ma.. - - Già, mi sa che vado a letto. - si lamenta, Noctis. - Ma.. - Io e il principe scoppiano a ridere. Ignis alza gli occhi al cielo. - Il nostro Prompto si impegna per rendere la serata interessante e voi lo prendete così poco sul serio? Bah. Non preoccuparti, io apprezzo le serate film e anche Gladio, se sono di azione. - Spintono Ignis fuori dal divano e lui perde l'equilibrio, avendo le gambe accavallate. - Potresti anche non puntualizzare tutto. Anche io Noctis apprezziamo le serate film, ma non siamo così pignoli. - - Pignolo io. - chiede, con voce piatta. - Si, tu. - mi sporgo oltre il divano, guardandolo. Improvvisamente mi lancia un cuscino e io mi sbilancio al indietro. Noctis e Prompto scoppiano a ridere. - EHI. - grido, lanciandogliene un altro. - Oh, si! Allieva contro maestro. - parla fra sé e sé, afferrando la macchina fotografica. Gliene lancio un altro,  ma lui mi tira giù dal divano. - Una lotta al ultimo sangue. - continua, filmando. Faccio per colpirlo, ma afferra il mio cuscino e me lo tira indietro, facendomi cadere definitamente. - E IGNIS SI AGGIUDICA LA VITTORIA. - - Cosa.. Vittoria? Abbiamo semplicemente lanciato qualche cuscino. Non era una cosa seria. - - Lo dici solo perché hai perso. - mi prende in giro. - Cosa.. Io non ho perso! - - Non ha perso. - Alzo lo sguardo : Iggy mi tende una mano per aiutare ad alzarmi. La afferro. - Era un lancio di riscaldamento. Niente di serio. - Vedo il suo sguardo soddisfatto e lui ridere appena. - MI STAI PRENDENDO IN GIRO. - lo spintono. - Non sai perdere. - - Ignis, dovresti insegnarle a perdere, oltre che le materie scolastiche. - - Ci penserò. - risponde, sorridendo. Avvampo e serro i pugni. - Ci sei rimasta male? - Mi risiedo sul divano, rimanendo in silenzio. - Ommioddio, sei adorabile. - dice Prompto, scattandomi una foto. - Non sono adorabile. - sussurro,  ma né Noctis né Prompto mi sentono, troppo impegnati a scegliere quale film guardare. - Devo insegnarti a perdere. - continua a prendermi in giro, Ignis. Evito il suo sguardo. Giuro che lo picchio. - Però sai essere adorabile. - dice, infine. Pochi istanti dopo ci raggiunge anche Gladio e così inizia la nostra maratona di film struggenti, fra cui Romeo e Giulietta. Totale schifo, insomma. Ci ritroviamo tutti davanti al mega televisore del figliolino di papà: io, Prompto ed Iggy sul divano, mentre Noctis è steso con una coperta e un cuscino sul pavimento e Gladio, piú muscoli che ossa, da solo sulla poltrona. Prompto è stretto a me ed entrambi siamo coperti da un leggero lenzuolo. Ha accanto a sé fazzoletti sporchi e pop corn,  gentilmente preparati dalla casa Scentia. - Non è orribile?.. - chiede più a se stesso che a noi. - Lei lo ama,  ma per amore deve rinunciare alla sua vita e lui non ci ripensa due volte a seguirla nel aldilà. È così commovente. - Fisso la TV, annoiata. - Non vedo l'ora che entrambi si ammazzino. - Prompto scoppia in lacrime, spingendomi contro Ignis. - Sei così malvagia! - Ignis non ama il contatto fisico casuale e per casuale intendo che odia essere spintonato. Mi alzo e tiro i pop corn addosso a Prompto. - Sei tu quello emozionale. - - NON SONO EMOZIONALE! - si lamenta come una prima donna,  mangiando poi il cibo sparso sul divano. - Dio,  sei disgustoso. Sai quanti microbi ha quel divano? - Prompto manda uno sguardo ad Ignis. - Il fatto che l'abbia pulito Iggy è una garanzia. - afferma,  facendo un occhiolino. - Patetico.. - sospiro, tornando a guardate il film. Finalmente la scena che stavo aspettando: Tybalt e Mercuzio. - Cavolo,  non credete che siano estremamente gay? Insomma, che ragione aveva Tybalt per ucciderlo? - Tutti mi guardano. - Cosa ho detto?.. - - Io amo la loro morte e basta. Mi ricorda che questo film sta perdendo componenti. - dice Noctis, bevendo la sua Cola. - Oh avanti! Dovete sempre criticare quello che amo. - - Io apprezzo molto questo film. - lo rassicura Iggy. - Probabilmente sei solo un ragazzo innamorato. - scherza Gladio,  ma io Noct e Prompto, ragazzini infantili quali siamo,  lo prendiamo subito sul serio. * * * - Iggy!  Sei innamorato! - salta entusiasta Prompto sul divano. Resto in silenzio. Non ho intenzione di assecondarlo. - Ommioddio,  Ignis Scientia si è innamorato di una ragazza. È la cosa piú assurda che potesse mai succedere. - esclama Francesca, incredula. Li scruto: pare si stiano divertendo a parlare, o meglio, sparlare, di me. - Iggy come penserai di dirglielo? - chiede Prompto, per poi iniziare ad imitarmi. - Signorina, - si presenta a Francesca. - la stavo ammirando con il mio fare da sepientone,  affascinante e da un po' di tempo penso nella mia mente, quando ho spazio per gli affari non burocratici, che io. - si inchina. - e lei. - le bacia la mano,  mentre la ragazza non può nascondere le risate. - saremmo una coppia fantastica, se solo si lasciasse sedurre da un uomo apatico come me. - - Apatico. - chiedo, curioso e leggermente offeso. - Apatico. - conferma lui. - Nah,  non va bene. È piú cosí.. - si fa avanti stavolta Noct,  prendendo Francesca fra le braccia e facendola voltare su se stessa. - .. milady. - le accarezza una guancia lievemente, con il dorso della mano. - Mi stavo domandando se le andrebbe di.. - si morde il labbro. - Assaggiare la mia ultima ricetta. - I tre scoppiano a ridere. Risate fragorose e ahimè, molto spontanee. Tengo a quei ragazzini, anche se sono di poco piú piccoli di me,  ma non hanno altro argomento al infuori della mia persona. - Peccato,  Noct. - dico, facendo calare il silenzio. Probabilmente non si aspettavano una mia recensione del loro teatrino. - Era davvero ben armonizzato il tutto, se non fossi caduto sul finale. - - Grazie, grazie. - si complimenta con sé stesso, accettando anche gli appalusi dei suoi amici. - Allora, Iggy. - chiede Gladio,  dopo che tutti si sono placati. - Chi è la fortunata? - Sposto lo sguardo su di lei,  che ancora si scambia qualche battutina con il fotografo , è distratta per notare che a quelle parole l'ho subito cercata. È troppo presto. Sorrido appena e sistemo gli occhiali,  più per abitudine che bisogno. - Non sono innamorato. - concludo. * * * Finalmente la serata giunge al termine. Dopo il film eravamo tutti distrutti. Prompto per le lacrime, quindi distrutto in senso metaforico; noi altri ci eravamo iniziati ad addormentare un po' in tutte le posizioni. Ero finita per scivolare fuori dal divano e dormire su Noctis. Ignis aveva avuto il coraggio di seguire la trama fino alla fine, nonostante la conoscesse a memoria. Gladio era crollato subito dopo che Romeo aveva saputo della morte di Giulietta da Benvolio. - Avanti,  domani non sarò clemente solo perché avete fatto tardi. - dice Ignis,  accendendo le luci. Io e Noctis lo guardiamo malissimo. - Che ore sono? - chiede. - Ti piacerà sapere che se vai a letto ora avrai la possibilità di dormire sei ore piene. - - Stai scherzando! - si lamenta il principe. Iggy scuote la testa e mi aiuta ad alzarmi, mentre Noctis si avvolge nella coperta e si trascina verso la sua stanza. Prompto, ancora in lacrime, si strofina gli occhi e dopo qualche minuto è capace di vedere di nuovo. - È già ora di andare? - - La prossima volta scegli un bel film che duri meno, così abbiamo anche tempo per altro. - dico con gli occhi semi aperti. Lentamente, e cercando soprattutto di non sbattere da nessuna parte,  perché Ignis ha spento di nuovo la luce per Gladio,  mi dirigo verso la sua stanza. Scaravento le coperte fuori dai bordi sistemati del letto e mi rannicchio su me stessa. Sento appena la voce di Iggy salutare gli altri e raccomandarsi di alzarsi presto perché non ha intenzione di fare tardi, domani. Poi entra nella stanza, sento il rumore degli occhiali sul comò e lui che si avvicina a me. Mi avvolge un braccio al collo e serena, mi addormento.
   
 
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