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Autore: Spensieratezza    04/11/2019    1 recensioni
Questa storia su ricollega alla saga di Jensen, Jared e i gemelli. Si tratta di un missing moment che racconta il legame tra Jensen e Duefacce. Dietro la maschera si nasconde il suo grande amore Jared, ma Jensen non lo sa e per lungo tempo si inseguiranno, senza che il biondo sappia chi si nasconde davvero dietro la maschera.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Avviso: ringrazio Team perchè senza di lei l'inizio di questo capitolo non ci sarebbe stato xd è stata lei a darmi l'idea che Jensen potesse far riaprire i casi <333






La visita al carcere di Gotham e l’esperienza recente con Duefacce, aveva scosso molto Jensen, che aveva lasciato una mail di fuoco al direttore del carcere, chiedendo che venissero riaperti alcuni casi per verificare l’innocenza e la colpevolezza dei prigionieri.
Ovviamente la lettera venne bellamente ignorata, non credevano fosse veramente Batlman il mittente. Jensen si arrabbiò così tanto che fece a pezzi alcuni studi del penitenziario, per poi presentarsi da solo, con tanto di maschera a testimoniare che sì, era proprio lui il mittente della lettera.

Immediatamente, come si aspettava, tentarono di assalirlo, peccato che le guardie non riuscirono neanche ad avvicinarsi, perché vennero sbalzati all’indietro da una forza invisibile.
“Credevate fossi uno sprovveduto vero? Non siete i primi né gli ultimi, che tentano di assalirmi, devo pur proteggermi dai criminali, come credete riuscirei a sventare il crimine, altrimenti? O forse credete che questa sia la mia VERA voce? Dunque…per quei casi?”

Jensen riuscì miracolosamente a ottenere il permesso, inoltre ottenne di poter avere lo schedario di tutti, naturalmente lui non aveva tempo per occuparsi di queste cose e chiese a Bela di dargli una mano.
Era oltremodo rischioso, visto che solo pochi giorni fa, aveva rifiutato un suo bacio, senza neanche sapere il perché, ma Bela non diede segno di essersela presa e accettò volentieri, dicendogli che avrebbe voluto vederlo mentre metteva a terra degli sbirri e la sentì vantarsi di aver fatto lo stesso anche lei molte volte ma senza poteri.
 
Nel frattempo, la caccia a Duefacce continuava, ma era un po' che non lo vedeva e cominciava a sentirsi irrequieto, non gli piaceva questa cosa che un assassino magico fosse in libertà continuando a fare del male alle persone, continuando a fare loro il lavaggio del cervello.
Se facesse scaturire anche la mia parte OSCURA, cosa ne uscirebbe fuori? Non devo permettergli di avvicinarsi troppo a me.
 
 
 
 
*

Stavano combattendo, si trovavano uno sopra l’altro, con Jared che lo atterrava al pavimento.
“DUNQUE UCCIDIMI, uccidimi, assassino! Una morte in più che cosa ti cambia?? FALLO!”
“Che cos’hai detto???” chiese il tizio sfregiato, perplesso.

“Hai ucciso tante persone! Dunque fallo! Ti sfido!! Non dirmi che ti fai problemi per un uomo solo, dopo che hai fatto tutto quello che hai fatto a quella gente che non meritava di morire!! A prescindere da quello che possa aver fatto!”
Jensen percepì la stretta diminuire e pensò stranamente che forse aveva toccato la coscienza di Duefacce, possibile?
No, quel mostro non poteva avere una coscienza! Era impossibile!
Sembrò passare un’eternità, poi il tizio sfregiato disse:

Credo che ti lascerò invece in vita cosicchè tu possa assistere allo spettacolo che sono in grado di mandare ancora avanti per tanto, tanto tempo ancora.”
“NO. IO TI AMMAZZO PRIMA!”
Jensen fece per assalirlo ma fu fermato come da qualcosa di invisibile!
Jared fermò una mano e se ne portò un’altra al collo, anche se Jensen non poteva capire  cosa stesse facendo, provò un dolore incredibile.
“AHHHHHHHHHHHHHHHHH!!

Si fermò., si bloccò e cadde in ginocchio.
“M-MALE-DETTO..cosa mi stai facendo?”
Non poteva vedere che Jared si mise una mano sulla bocca.
“Non temere Batman, non sono io. Sei tu. La tua parte oscura non ha bisogno di essere stimolata da me, per uscire fuori. Non servo io.”
Poi scappò come se avesse le ali.

“Fermo! Torna qui, bastardo!”
 
 
 
 
*

Jared stava piangendo, sull’astronave, consolato e abbracciato da Misha.
“L’amore della mia vita mi odia!”
“Crede che tu sia un mostro che rende la gente,mostri..non sa chi tu sia davvero..oh, Jared, se potessi almeno dirgli..”

“Che mi è stata data una possibilità alternativa per fare del bene? Queste sono persone che avrebbero dovuto morire comunque, ma io, scegliendo di far uscire fuori la loro vera natura, sono in grado di cambiare le modalità e i tempi, e in questo modo salvare altri innocenti…quello spacciatore..che è finito assassinato in una sparatoria in una gioielleria..avrebbe ucciso tante persone..io L’HO VISTO.”

“Ma Jensen non vede questo, anche perché devi ammettere che tanti altri innocenti ci stanno andando di mezzo, per la salvezza di altri.” Disse Misha. Era innegabile che nella lotta alla verità, Jared si era lasciato dietro una scia di cadaveri e oramai entrambi non sapevano più se erano più le persone che Jared aveva evitato che morissero o quelle che erano di fatto morte.

“Esistono delle cose che sono molto peggiori della morte.” Disse Jared alzandosi. “Io l’ho visto, Misha. Ho visto nei loro destini, quello che avrebbero passato..una vita infelice, fatta di violenze, domestiche o carnali, oppure la morte dopo una lunga e lenta e massacrante malattia. MI è stato fatto un dono, il dono di fermare dei criminali, salvare delle vite innocenti che possono ancora avere un futuro..ma niente può essere, senza un prezzo..ci sarebbero state delle vite destinate a finire presto, per questo..ma sarebbero state delle vite che non avevano futuro, che avrebbero condotto una vita logorante e seminata di sofferenza. Io ero destinato ad uccidere, questo potere non mi avrebbe dato scampo, trasformandomi in un criminale fatto e finito, ma ho voluto trovare una soluzione. Non volevo essere solo una macchina per uccidere, ma volevo ricordarmi sempre quello che avrei voluto essere, un eroe, e ora invece l’unico eroe è Jensen, e mi odia.”
“Jensen ti odia perché CREDE che tutte le persone morte siano morte  a causa tua, non immagina che tu hai fatto quello che hai fatto, solo per evitare che altri innocenti venissero uccisi e che non puoi controllare ne sapere quali saranno le vittime di questi mostri che tu cerchi di fermare.”

“Jensen vede quello che è. Io sto cercando di fermare il male con la violenza, ma chi sono io per DECIDERE chi deve vivere e chi deve morire? Non sono meglio dei cosiddetti giustizieri che si credevano Dio. Forse non sono meglio di un fascista.”
SMETTILA, NON TI PERMETTO DI PARLARE COSì DI TE STESSO. Io ho scelto di seguire TE, quindi se non vuoi farlo per te, almeno PORTAMI RISPETTO!”
Jared lo guardò con un sorriso triste.
“Sei un amico vero, Misha..”
Si toccò la catenina che portava al collo, Misha lo notò.

“Mi hai detto che Jensen si è sentito male quando l’hai toccata…cosa vuol dire?”
“Forse che mi odia..”
“O forse CHE TI AMA! Perché pensi per forza al negativo? Credo che tu abbia potuto fermarlo, perché lui ti ama ancora. È così, Jared, anche se non si ricorda di te, ti ama ancora.”

“è caldo.” Disse Jared senza apparentemente sentirlo. “Forse può darsi che sia così..ma per quanto tempo ancora? Non voglio ridurmi a temere il giorno in cui smetterà di farlo. Nessuno aspetta per sempre, Misha..e io non posso sapere quando io potrò tornare da lui..e se anche lo facessi un giorno..lui potrebbe non perdonarmi..mi odio..odio me stesso perchè ora che so di avere questo potere..temo di volerlo usare ancora..all’infinito..per verificare se mi ama ancora..per quanto tempo posso farlo, Misha? Per quanto, resistendo all’odio del suo sguardo..nessun amore sopravvive a tanto odio..a tanta attesa.forse è il destino che mi mertito..posso solo cercare di rendere felici più persone possibili, cercando di compensare alla mia mancata felicità e ringraziarti ogni giorno per essere qui con me, amico mio. Tu rendi questi giorni, questi mesi, più lieti. Fino alla fine.”
Misha lo abbracciò così forte che fece male, quasi.

“Dormiamo insieme, stanotte. Non puoi dormire da solo, non con questi pensieri nella testa.” Gli disse.
 
 
 
 .....Continua...






















Note dell'autrice: ciap ragazzi. Stamattina mentre camminavo, mi è venuto questo flash e ho pensato di scriverlo, purtroppo ora che sono arrivata allo sfogo di Jared, mi sono DIMENTICATA cosa volevo scrivere dello sfogo di Jensen ç_ç era una cosa abbastanza struggente ma mi sono dimenticata tutto il discorso..sarà che oggi sono parecchio stressata e mi scordo le cose ç_ç era praticamente uno sfogo su Duefacce..se riesco  a ricordarmelo lo inserisco qui nel capitolo stesso oppure nell'altro scusate il disagio.

Cmq se state notando, la ff assume contorni sempre più angst! Non volevo fosse proprio poco realistica, e io personalmente mi chiederei come mai, delle guardie o uomini adulti, non riescano a saltare addosso a un ragazzino per togliergli la maschera xd ho voluto quindi inventarmi questa cosa della protezione e della voce mascherata.
Per Jared poi era proprio necessario che mi inventassi qualcosa per far in modo che l'anima gemella di Jensen non avesse le mani sporche di sangue xd o cmq che fosse tutto dipeso dal destino
   
 
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