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Autore: il dolce bacio di Harry    12/11/2019    0 recensioni
'Un odio chiamato amore'.
Caroline Smith e Harry Styles.
Lei odia lui, lui odia lei; ma alla fine siamo sicuri che sia realmente così?
Possono paure, debolezze e fragilità ostacolare quello che in realtà sembra essere un vero amore?
Tanti dubbi, troppe domande ma un'unica certezza: entrambi non riescono a fare a meno dell'altro...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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< Gira qui >  ordino al riccio indicandogli la stradina a destra.
< Supero il cartello? > domanda lui voltandosi mentre io annuisco.
< Sì, casa mia è in periferia, in campagna... > dico prima di voltarmi emozionata e posare il mio sguardo sulla piazza principale sorridendo senza apparente motivo.
< Benvenuti ad Holmes Chapel > affermo allargando le braccia.
Indico al riccio di proseguire sempre dritto per superare il centro abitato e gli faccio cenno di svoltare a sinistra per prendere la strada di campagna.
Ah!
Casa.
Che bello respirare il profumo della mia città.
Devo ammettere che mi è mancata.
Così come la mia famiglia, che vedo troppo poco lo ammetto.
Ma d'altronde la distanza Londra-Holmes Chapel è di tre ore e passa.
Quindi non proprio dietro l'angolo, anzi.
< Ecco, ora supera quella casa viola e prendi quello stradello >.
< Bello qui eh? > domanda estasiato Liam dietro mentre Louis afferma < si respira un'aria di tranquillità infinita >.
< È così Tommo >.
Mi volto per osservarli e sorrido mentre Louis scherza < fortuna che siamo venuti con voi... se andavamo nell'altra macchina avremmo dovuto sorbirci la coppietta sbaciucchiante >.
< Già, sarebbe stato un incubo > conferma Liam voltandosi per salutare con la mano la macchina dietro di noi.
Siamo partiti alle 9.30 da casa di Harry.
In realtà saremmo dovuti partire prima ma abbiamo avuto dei problemi su come dividerci nelle due macchine guidate da Harry e Niall.
L'idea di partenza era: io, Harry, Lerya e Zayn nella prima macchina.
Louis, Liam, Niall e Gemma nell'altra.
Ma Louis e Liam non essendo consoni e avvezzi al romanticismo di Horan e della 'piccola' Styles hanno scombussolato i piani invertendo la loro postazione, quindi mandando Lerya e Zayn di là.
E loro sono venuti con noi.
< Almeno voi siete normali e non fate pucci pucci ogni due per tre >.
< Ma per carità > sbotta Harry disgustato mentre io gli indico casa mia.
Indico casa mia con un dito.
< È casa tua? >.
< Sì Payne >.
< Alla faccia... è una reggia non una casa! > esclama strabuzzando gli occhi più del dovuto.
Ho sempre amato casa mia, mi è sempre piaciuta.
Spaziosa e in campagna, immersi nella natura.
Non mi è andata mica male…
Sghignazzo mentre li sento asserire < finalmente si scende >.
Il riccio parcheggia di fronte casa, mentre Liam e Louis scendono chiudendosi la portiera alle loro spalle.
Li sento confabulare tra di loro su quanto sia bello il posto, su quanto sia enorme casa mia, su quanto si stia bene.
< Sei tranquillo? > chiedo al riccio che annuisce < sono solo un po' agitato... >.
< Tu agitato? > domando stupita.

Harry agitato?

< Sanno che mi odi, probabilmente mi odiano anche loro >.
Ridacchio.
< Non c’è niente da ridere in realtà > si lamenta osservandomi.
< Ti ameranno > lo conforto.
< Sicura? > domanda apprensivo.
Annuisco e gli accarezzo velocemente il viso prima di aprire la portiera e scendere giù con un saltino.
Anche l'altra macchina è arrivata e sorrido mentre sento i miei amici lamentarsi del viaggio e eccitarsi per il posto magico.
< Caroline! > urla mia madre mentre noi percorriamo il vialetto ognuno con la propria valigia.
Eccola la, bella come il suo solito col sorriso sempre stampato e gli occhi a trasmettere una gioia e una positività non da tutti.
Le vado incontro sorridendole per poi abbracciarla calorosamente.
< Da quanto tempo... sei sempre più bella >.
< Dici sempre così mami >.
< Sarà la verità >.
Seh, certo.
< Mh >, poi domando divertita < sarà che dici così perché sei mia madre? >.
< Sciocchezze > asserisce lei portandosi una mano davanti.
Poi mi volto e vedo Lerya e Niall abbracciare mia madre calorosamente mentre lei inizia a fare domande su domande.
Dopo i saluti si volta e afferma < e loro dovrebbero essere gli altri... >.
Poi porgendo la mano si presenta < Jacqueline Smith, ma voi chiamatemi Jacqueline o ancora meglio Jacq >.
< Liam, piacere di conoscerla signora Smith >.
< Io sono Louis > dice Tommo sorridendole nel porgerle la mano.
Il riccio sta per presentarsi ma viene anticipato da mia madre che afferma < e tu devi essere il famoso Harry Styles >.

Il famoso Harry Styles.
Che bell’appellativo eh?

< Esatto > dice Harry prima di presentarsi < il famoso Harry Styles in carne ed ossa >.
Mi volto e non posso che sorridere nel vederli vicini e sorridenti.
Ci tengo che Harry piaccia ai miei e che vadano d'accordo.
< Ed io sono Gemma, la sorella di Harry > si presenta la mora avvicinandosi al fratello.
Mia madre li guarda e divertita ammette < guarda un po'... due Styles in casa mia... chi se lo sarebbe mai aspettato? Appena vedrò vostra madre glielo dirò >.
< Conosce nostra madre? > domanda Gemma mentre mia madre spiega brevemente che l'ha incontrata e conosciuta ad una fiera di beneficenza settimana scorsa.
E poi aggiunge < gran brava donna >.
< Non ci posso credere! > urlo guardando dietro mia madre prima di correre ad abbracciare mio fratello saltandogli addosso senza troppo preavviso.
Oddio, oddio.
< Mi stritoli, mi stritoli! > urla lui ridendo mentre io lo stringo a me sentendo mia madre ridere.
< Che diavolo ci fai qui? > gli chiedo trascinandolo verso gli altri.
Poi spiego < ragazzi, lui è mio fratello Tyler >.
Uno ad uno si presentano non prima che Lerya sussurri un < cazzo, è sempre più bello > vicino a Gemma che non fa che annuire.
Guardo Lerya sghignazzante perché so che ha ragione.
Mio fratello è proprio un bel ragazzo.
Alto, moro, occhi color nocciola e un accenno di barba che lo rende ancora più affascinate.
Non mi stupisce il fatto che sia sempre piaciuto a Lerya.
O a qualsiasi altra ragazza della città.
< Harry? Quel Harry? > chiede mio fratello osservandomi dopo aver stretto la mano ai miei amici e per ultimo al riccio.
< Cosa ti è stato detto? > domanda il riccio dandomi una spallata.
< Che sei uno stronzo > afferma mio fratello scoppiando a ridere.
< Oh bene > dice il riccio ridendo e mostrando le sue fossette da dio greco.
< Mi dici che ci fai qui? > chiedo a mio fratello.
< Bhe, sai com'è... non ti fai mai vedere da queste parti che quando mamma mi ha detto che saresti passata per qualche giorno ne ho approfittato e ho preso il primo aereo disponibile >.
< Ti credevo intento a sbrigare pratiche da un buon avvocato rispettabile > lo punzecchio io mentre lui porta una mano intorno al mio collo.
< Stupida >.
< Come te > gli faccio una linguaccia.
< Venite dentro ragazzi > incita mia madre mentre noi la seguiamo.
Inizia così il tour della casa e dei relativi piani, ben tre, con diversi commenti positivi dei miei amici.
E quant’è bello qua.
E com’è pulito.
E quanto vorrei abitare qua.
Saliti al piano superiore mia madre si ferma nel corridoio e ci assegna le camere < Lerya e Zayn vi ho messo in stanza insieme tanto so che siete fidanzati >.
Lerya sorride imbarazzata e annuisce mentre mia madre le indica la prima stanza a destra, per poi rivolgersi a Niall e Gemma < ho fatto la stessa cosa con voi due >.
Come un capitano con i propri marinai continua a parlare < Liam, Louis e Tyler voi avete la stanza di sotto >.
< Ragazzi ci divertiremo > afferma Tyler facendo un occhiolino agli altri due.
Ridacchio perché so che ci sarà da divertirsi.
Poi guarda me sorridendo < Care, tu sai la tua stanza dov'è >.
Mi sposto leggermente per avvicinarmi a lei che sentenzia < Harry la tua stanza è quella vicino a quella di Care... >, invitandomi a fargliela vedere.
Annuisco mentre mia madre ci invita a entrare nelle stanze per posare le valigie, riposarci prima del pranzo.
< A dopo mami > le dico con un fugace bacio, poi avvicinandomi ad Harry gli ordino di seguirmi.
< Ecco questa è la tua camera > apro la porta allargando le braccia.
< Bella... e siamo anche vicini > sussurra al mio orecchio mentre io mi mordo il labbro inferiore.
Non so se è un bene avere la camera così vicino, anche perché in fondo al corridoio, dopo il bagno, si trova la camera dei miei.
Quindi ecco, non so quanto convenga essere così vicini.
Potrebbero sgamarci nelle nostre fuitine notturne no?
Ma per ora meglio non pensarci, no?
Sorrido al riccio e lo saluto entrando in camera mia non prima di aver visto mia madre guardare nella nostra direzione.
‘Non devo farmi sgamare’ ripeto più volte per impormelo nella testa.
Le faccio un cenno con la mano mentre sparisce giù per le scale seguita da mio fratello, Louis e Liam.
Entro dentro la mia camera e sorrido nel vedere che tutto è esattamente come l'ho lasciato.
I pelouche, le numerose foto sulle pareti, la scrivania col pc vicino alla finestra.
Tutto esattamente al proprio posto.
Apro l'armadio e tocco i vestiti portandomeli al naso per sentirne l'odore familiare.
Mi ci voleva proprio.
Tornarmene a casa per un po' e godermi la mia amata famiglia.
Mia madre, mio fratello e mio padre sono le persone più importanti della mia vita, senza ombra di dubbio.
E non vederli così spesso mi fa male.
Anche se non lo do a vedere.
Faccio sempre la forte, la dura ma in realtà mi dispiace non averli intorno.
Stare così lontani non è bello e infatti tante volte ho pensato che sarebbe stato bello poter ricevere un loro abbraccio o semplicemente un loro consiglio, soprattutto in momenti no.
Hanno ragione a dire che la distanza è una brutta bestia.
Perfettamente ragione.
Ma ora sono qui e devo godermi ogni momento; ogni singolo momento.
Sorrido non appena sento la porta aprirsi e due mani posarsi sui miei occhi < chi è? >.
< Scemo, so che sei tu > mi volto per vedere sorridere Harry, prima di rimproverarlo < non dovresti essere qui >.
Fa spallucce e commenta < e così questo è il tuo regno >.
Annuisco mentre lo vedo incuriosirsi di fronte alle foto che ritraggono diversi momenti della mia vita.
Foto più o meno serie, più o meno belle ma comunque legate a dei ricordi in particolare.
Sghignazza mentre si sofferma su una foto in cui sono intenta a sfilare, facendo una mossa con la mano da vip.
Da piccola amavo atteggiarmi, stare al centro dell'attenzione.
E amavo soprattutto esibirmi con delle sfilate in cui sfoggiavo gli outfit più obrobriosi della storia della moda.
< Eri egocentrica già da piccola, o sbaglio? >.
Parla mister umiltà.
< Ha parlato lui >.
< Riprova a dire che sono egocentrico e vedrai >.
< Egocentrico > lo stuzzico prima che lui mi ammonisca di non continuare.
Egocentrico eccome.
< Egocentrico > sussurro divertita mentre il riccio porta una mano sulle labbra < basta parlare >.
< E cosa vorresti fare? > chiedo maliziosa a bassa voce.
Lo vedo far finta di riflettere < una mezza idea ce l'avrei... >.
Posa le sue labbra sulle mie, con delicatezza per poi portare le sue mani sulla mia schiena attirandomi più a sé rendendo così poi intimo il bacio.
Schiudo le labbra sorridendo mentre la sua lingua si insinua nella mia bocca incontrando la mia.
Senza fiato ci stacchiamo dopo un po' mentre il riccio ridacchia sornione < sarà proprio una bella vacanza >.
Sì e noi finiremo col farci scoprire se già iniziamo così.
< Scordati qualunque cosa tu stia pensando >.
< Non sto pensando a nulla > dice infilando le mani nei mie capelli baciandomi la clavicola.
< Non si direbbe >.
< Fidati >.
< Devo fidarmi? > gli chiedo facendo la finta stupita.
Il riccio mi stringe il naso tra le sue dita < se ti dico fidati, devi fidarti >.
< Mh mh > gli bacio il collo mentre lo trascino sul balcone mostrandogli la bellezza che ci circonda.
Un enorme distesa d'erba, case sparse qua e là e un ruscello poco più in là a contornare il tutto.
< Potevi dirmelo che vivevi qui eh >.
< Perché? >.
< Perché ti avrei chiesto di diventare da subito la mia fidanzatina >.
< Sì? >.
Appoggio la testa sulla sua spalla e sussulto non appena sento la porta della camera aprirsi, spostandomi subito da Harry e voltandomi per vedere di chi si tratta.
< Ah sei tu > dico a Niall raggiunto da Gemma.
< Caroline vivi in una fiaba cavoli > commenta priva di parole la ragazza guardandosi intorno.
So che le piace.
Anche perché in effetti sembra un luogo incantato.
Magico, da vera fiaba.
< Sarà che ci sono abituata > faccio spallucce.
< Comunque tua madre ci ha detto di scendere > dicono entrambi mentre io annuisco.
< Andiamo, si mangia! >.
Li vedo sorridere mentre sfilano davanti ai miei occhi fino ad uscire dalla camera che chiudo con un tonfo.
Li supero e raggiungo Lerya e Zayn alla fine del corridoio facendo segno di seguirmi.
Scendo le scale e arrivo al primo piano dove seguo il profumo del cibo arrivando fino al giardino sul retro dove raggiungo i restanti del gruppo.
< Eccovi >.
< Allora? Non manca qualcuno? > chiedo chiaramente a mio fratello che ride scuotendo la testa < sai com'è il vecchio... sempre in ritardo >.
< Ty mi vieni a dare una mano? > domanda urlando mamma mentre io parlo con gli altri.
Tyler urla un ‘arrivo’ dandomi un pizzicotto perché secondo lui io vengo trattata sempre da principessa che non può fare nulla dentro casa.
Roteo gli occhi e parlo con i miei amici.
Anche se so che ha ragione.
Sarà che sono la piccola di casa ma vengo sempre trattata coi guanti d’oro come se fossi il miglior ospite.
< Ho visto che più in là c'è un maneggio... potremmo andarci che dite? > propone Liam mentre vedo Zayn abbozzare un sorriso.
< Zayn ha paura > dice Lerya mentre il ragazzo si arrabbia per questa confessione.
Seguono diverse risate mentre Liam prova a tranquillizzare l'amico che lo guarda non tanto convinto.
< Andiamo, sono solo dei cavalli > lo punzecchia Harry.
< Appunto, sono dei cavalli >.
< Dai Zayn ti insegniamo noi > indico me e mio fratello che nel frattempo è uscito con dei vassoi che poggia sul lungo tavolo abbellito con la tovaglia ricamata in bianco e con dei vasi contenenti dei fiori che emanano dei profumi incredibili.
Tipico di mamma.
Imbandire la tavola come se fosse sempre e comunque festa.
< Fidati Zayn è una passeggiata > lo rincuora Tyler prima di dargli una pacca sulla spalla.
< Si mangia! > esclama una voce raggiungendoci.
Il papi è a casa.
< Caroline, figliola... vieni qui e fatti abbracciare > mi incita mio padre allargando le braccia aspettando un mio abbraccio che non tarda ad arrivare.
< Papi... che bello vederti >.
Lo stringo più forte che posso lasciandomi accarezzare con fare protettivo.
Poi sposto l'occhio e vedo Atticus l'amico di mio padre sorridermi; così mi stacco e corro a salutarlo sorridente.
< Io e il vecchio siamo andati a pesca > commenta alzando la mano per salutare i miei amici che sorridono a loro volta.
< Parla per te... io non sono di certo vecchio > lo rimprovera mio padre aggrottando la fronte.
< Sì che lo sei pà > gli solletica la pancia Tyler ricevendo uno scappellotto mentre Atticus ci saluta, non prima di averci augurato buon pranzo.
< Allora vi sedete che si fredda? > chiede mia madre scocciata mentre mio padre sussurra a bassa voce di andare a sederci prima che la mamma dia i numeri.
< Sedetevi come volete > dice mia madre invitando i presenti a prendere posto.
Mi siedo senza badare a chi mi sta di fronte o vicino e vedo gli altri fare la stessa cosa.
A capotavola c'è mia madre, alla sua destra Niall, Lerya, Gemma, e Zayn.
Alla sinistra di mia madre ci siamo Tyler, Harry, io, mio padre, Liam e Louis.
< Tesoro faresti scambio col riccio? > chiede mio padre indicando Harry che lo guarda non capendo.
Si affretta a rispondere < vorrei scambiarci qualche parola >.
Vedo il riccio deglutire rumorosamente ed io ridacchio perché mi preparo a vederlo soffrire.
Almeno una volta… capisce come ci si sente sotto inquisizione.
Annuisco e faccio cambio con Harry che ora si trova vicino a mio padre che gli tende la mano sorridendogli per metterlo a suo agio.
< Allora presentatevi ragazzi >.
Ad uno ad uno, tranne Lerya e Niall, si presentano tendendo la mano a mio padre che li osserva sorridendo.
< Nickolas Smith, ma chiamatemi Nick > asserisce lui prima di prendere un sorso d'acqua dal suo bicchiere.
Mio fratello versa il vino bianco in tutti i bicchieri stando attento a non combinare nessun disastro.
< Harry Styles > lo chiama mio padre prima di aggiungere < finalmente ti conosciamo >.
Vedo Harry deglutire e sorrido divertita; perché in fondo mi piace (oh, quanto mi piace) vederlo così nervoso e agitato, cosa che non è mai.
< Prima delle chiacchiere si mangia >  ammonisce mia madre passando a tutti il primo: gnocchi con speck, funghi, piselli e philadelphia.
Per dei minuti nessuno fiata e l'unico rumore che si sente è quello delle forchette che prendono il cibo; poi mio padre interrompe il momento chiedendoci com'è andato il viaggio, se abbiamo visitato la città etc.
< No siamo venuti direttamente a casa > spiego sporgendomi per osservare mio padre che annuisce.
< Dovreste portarli al Clark's > si rivolge a Ty che promette lo farà.
< Passatemi i piatti > chiede mia madre mentre provvediamo a passarglieli attenti a non farli cadere.
< Allora ragazzi, finalmente vi conosco > afferma papà prima di spiegare < Care ci parla così tanto di voi... >.
< Ah sì? > chiede Liam mentre mio padre continua < spero che con voi sia meno acida di quello che è qua a casa >.
< Nick non iniziare > sbotta mia madre facendo ridere mio padre.
< Non ci viene a trovare mai >.
< Te l'ho detto... ho sempre da fare o quasi sempre >.
< Sì ma per i tuoi vecchi puoi trovare un po' di tempo >.
Annuisco < va bene >.
< Comunque è acida anche con noi > prende la parola Louis.
Grazie.
< Assolutamente >.
Grazie eh.
< Scorbutica a dir poco... ma alla fin fine è una gran brava ragazza > mi risolleva Liam mentre io lo ringrazio.
< E tu Harry che dici? > domanda mio padre mentre il riccio prende un goccio d'acqua prima di affermare convinto < penso che è una stronza >.
< Harry! > lo rimprovero dandogli un buffetto.
< Un po' stronza lo sei > concorda mio padre scoppiando a ridere.
< Non è colpa mia se sono fatta così > spiego io risentita.
< Vedo che anche coi tuoi amici fai la stronza.. son contento > commenta per poi guardare Niall e chiedere come sta
< Niall allora hai trovato la ragazza > indicando Gemma prima di aggiungere < e per di più una Styles! >.
< Sì Nick... mi è andata bene > scherza il biondo arrossendo leggermente.
< Se ti tratta male dimmelo che gli spezzo le ossa > confida a Gemma che ride prima di assicurargli che la tratta coi guanti d'oro.
< Sarà meglio >.
< Nick quanto sei impiccione... > lo rimprovera mia madre prima di passarci i piatti con il brasato di pollo e purè.
Siamo al secondo.
Mia mamma in cucina non smette mai di impastare, cuocere, affettare.
Per ogni pranzo tremila portate… e guai a discutere.
< Fammi divertire Jacqueline > ammette lui addentando un pezzo di brasato.
< Sei sempre il solito > controbatte lei mentre lui le manda un bacio.
< Paraculo > sussurro io mentre mio padre mi da un buffetto da dietro.
< Lerya? >.
< Sì, Nick? >.
< Che mi dici di Zayn? >.
< Mi tratta benissimo e se non lo fa lo rimetto in riga io >.
Scoppiamo tutti a ridere perché sappiamo che una come Lerya lo fa sul serio.
È un po' una capetta, una che non si fa prendere troppo per il culo.
E una che non ne vuole tante.
Quello che dice si fa, basta.
Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
E ciò la rende così forte da far paura a volte; da far intimidire chiunque le stia accanto.
< Brava la mia ragazza, così si fa > le da un cinque mio padre.
Vedo i ragazzi rilassarsi un pochino e sorrido perché so che all'inizio mio padre può sembrare uno duro, uno sulle sue... in realtà è solo apparenza.
Perché è l'essere umano più buono che io conosca.
E lo dimostra dai numerosi sorrisi che riserva a tutti per mettere a proprio agio.
Mezzo divertito mi chiede < e tu quando ci porterai uno straccio di ragazzo Care? >.
Povero illuso.
È già qua.
< Forse mai > dico io acida lanciando un pezzo di pane a Louis che sghignazza fin troppo per i miei gusti.
< Caroline > mi rimprovera mamma.
< Che c’è? > chiedo allargando le braccia con fare teatrale.
< Harry secondo te riuscirà mai a trovare un ragazzo Caroline? > domanda mio padre voltandosi verso il riccio che sghignazza.
Si volta e di sasso dice la sua senza troppi giri di parole < se qualcuno se la prende... è un Santo! Rompe da mattina a sera che ti verrebbe voglia di cucirle la bocca >.
Mio padre inizia a ridere forte facendo ridere anche gli altri; si ricompone e ammette < mi piaci ragazzo... finalmente qualcuno che non si fa mettere i piedi in testa da quella acidona di mia figlia >.
Roteo gli occhi mentre li vedo darsi un pugnetto in segno di amicizia.
Meno male che doveva essere sottoposto alla Santa Inquisizione eh.
< Si fidi... Harry è peggio di Caroline > spiega la sorella pulendo il piatto con la fetta di pane.
< Bene... meglio così >.
< Comunque Caroline non ci avevi mica detto che Harry è così bello > asserisce mia madre mentre vedo il petto del riccio gonfiarsi a dismisura.
Ecco.
Mamma dovresti stare dalla mia parte… non dalla sua.
< Perché forse non lo è?! > chiedo io retorica mentre Harry mi pizzica un fianco facendomi sobbalzare.
< Visto tua madre mi trova bello >.
Sarà per il modo in cui l'ha detto, sarà per la faccia che ha fatto... fatto sta che fa ridere tutti.
Me compresa.
< Domani mattina andrò a pesca con Atticus e Nate... volete venire con me ragazzi? > domanda mio padre riportando l'attenzione su di lui.
< Aspetta... c'è anche Nate? > chiedo io con un sorriso a 32 denti.
Mio padre annuisce e spiega che è arrivato giusto ieri per passare qualche giorno coi genitori e il fratello.
< Direi che dobbiamo organizzare una reunion > propone Tayler bevendo tutto d'un fiato il suo bicchiere di vino prima di portarsi le mani alla pancia.
< Sì... sarebbe perfetto >.
< Io verrei > sento dire Harry rivolto a mio padre.
< Anche noi > ripetono in coro Liam, Louis, Niall e Zayn.
< Che bello! Mi piacciono sti ragazzi Care >.
Sorrido mentre mia madre asserisce < non gli è bastato stare in mare per anni... continua ancora adesso che è finalmente in pensione >.
Mio padre vedendo i ragazzi non capire si affretta a spiegare < sono stato in marina militare fino a tre anni fa >.
< Che grado era? Mio padre era in marina >.
< Payne, Payne... mhh dovrei rivedere i vecchi album perché così non mi viene in mente nessun Joseph Payne >.
< Le faccio vedere una foto >.
< Non ci credo... eravamo amici! Sì, sì certo che lo conosco > afferma mio padre sorridendo prima di ammettere < ne abbiamo combinate delle belle insieme >.
Così dicendo inizia a raccontare degli episodi divertenti e pieni di aneddoti, mentre io e le ragazze ci alziamo per aiutare mia madre a portare le cose in cucina.
< Signora Smith è stato tutto buonissimo > afferma Gemma prima che mia madre ringrazi < dammi del tu Gemma >.
< Va bene.. >.
< Certo che somigliate molto a vostra madre sia tu che Harry >.
< Ce lo dicono in molti >.
< Che poi l'ho sentita stamattina al telefono per fissare un appuntamento per prendere un thè >.
Lerya allora se ne esce con un < che bello... le due future suocere che diventano amiche >.
Gemma ride imbarazzata mentre vedo mia madre non capire e chiedere perché sarebbero suocere.
Gemma.
Dannazione!
Guardo Lerya con uno sguardo di fuoco e impreco mentalmente mentre lei prova a rimediare < no è che io e i ragazzi scherziamo sempre sul fatto che Harry e Caroline siccome a causa dei loro caratteri non troveranno nessuno, saranno costretti a sposarsi >.
< È così >.
< Già > dico io calmandomi non appena vedo mia madre iniziare a ridere.
Si, proprio così.
La mora mima col labiale uno ‘scusa’ che accetto sorridendole.
Salvata o meglio salvati in calcio d’angolo.
< Uomini, c'è il dolce da mangiare >.
I miei amici strabuzzano gli occhi commentando che sono pieni ma mia madre non ammette repliche, usando la solita scusa  'al dolce non si dice mai di no'.
Così si lasciano convincere e spappolano il dolce in men che non si dica.
< Passatemi i bicchierini > ordina mio padre versando i digestivi a ognuno iniziando a parlare e ridere con Liam, Niall, Louis, Harry, Zayn e Tayler.
< Questi uomini... > commenta mia madre scuotendo la testa mentre mio padre commenta < mi hai sposato anche per questo andiamo >.
< Io ti ho sposato perché pensavo fossi serio > ribatte lei facendogli una linguaccia.
< Mi hai sposato perché dove trovavi un altro bello, simpatico, affascinante come me? >.
Rido e guardo Harry perché so che sta pensando la stessa identica cosa.
Visto che anche lui ripete sempre di essere bello, simpatico e bla bla bla.
< Harry figliolo... guarda a cosa mi riferivo prima > ridacchia mio padre passandogli il cellulare prima di ridere ancora più forte.
Il cellulare passa di mano in mano.
Per tutti i ragazzi, tranne noi che osserviamo il tutto sconcertate.
< Brindiamo alle donne > alza su il bicchiere mio padre sbattendo il bicchierino prima sul tavolo e poi mandando giù la grappa.
Senza il minimo disgusto o che.
< È una forza tuo padre > sussurra Harry alitandomi quello che dovrebbe chiamarsi cento erbe, una grappa o un amaro fatto appunto con le erbe.
< Vedo >.
Tyler, Zayn e Louis tirano fuori le sigarette fumando attenti a non sbuffare il fumo in faccia a noi ragazze.
< Ne vuoi una? > chiede Tay a Harry che nega la sigaretta mentre mio padre tira fuori dalla tasca della camicia dei sigari cubani a diversi gusti.
< Provalo e dimmi com'è > dice ad Harry che accetta prendendo quello alla menta.
< Nialler... prova questo al peperoncino > afferma mio padre prima di aggiungere rivolto a Liam < tu Payne questo al caffè... tuo padre ne andava matto ricordo >.
I ragazzi aspirano i loro sigari complimentandosi con mio padre per i gusti, così particolari.
Io, Gemma, Lerya e mamma parliamo del più e del meno, soprattutto di gossip, ridendo di tanto in tanto mentre i ragazzi ridono, ridono e ridono.
< Jacqueline racconta ai ragazzi come ci siamo conosciuti >.
< Non me lo far ricordare >.
< Ad un funerale > precisa mio padre raccontando l'aneddoto che orami chiunque ha conosciuto mio padre conosce.
< E al funerale vi eravate già dati appuntamento? > domanda Liam mentre mio padre annuisce.
< Non abbiamo fatto altro che ridere... anche se era un funerale > asserisce mia madre prima di aggiungere < che incoscienti maleducati >.
< Lo trovo tenero > commenta Lerya guardando i miei genitori che si scambiano una veloce occhiata.

Si amano.
Ed io ammetto di aver sempre invidiato il loro amore.
Perché è uno di quegli amori veri, profondi, puri.
Uno di quelli da film dove nessuno tradisce nessuno ma dove c'è solo il rispetto e appunto l'amore.
Basta guardarli negli occhi per capire che dopo ventinove anni si amano ancora come il primo giorno.
Senza mai smettere.
O provarci.

Mia madre vive per mio padre, così come mio padre vive per mia madre.

Ovvio, anche loro litigano, hanno i loro bisticci.
Ma sono litigate tipiche di tutte le coppie.
Niente di anormale.

< Oh Nick lasciami dai > intima mia madre mentre mio padre si è alzato in piedi, ha preso la sua mano facendola alzare e iniziando a ballare un lento senza musica.
Istintivamente Harry appoggia una mano sulla mia coscia attento a non farsi vedere da mio fratello ed io gliela stringo coprendoci con la tovaglia.
Non mi volto ma anzi continuo a guardare i miei mentre gioco con le sue dita e mi beo di quel tocco così improvviso sentendomi euforica come non mai perché ci stiamo dando la mano in segreto.
Senza farci scoprire.
Stile bambina che nasconde le merendine sotto il letto e le mangia di notte.
Che cosa eccitante, eh?
Stacco la mano da quella di Harry quando mio fratello si gira e mi domanda < secondo te cambieranno mai? >.
< Assolutamente >.
< Tyler > lo chiama Lerya.
< Sì? >.
< Come ti butta? >.
< Bene... a parte che non ho ferie e che lavoro ventiquattro ore su ventiquattro > ridacchia lui mentre rivolge la stessa domanda alla mia amica.
< Sembra ieri che ce ne stavamo qua in giardino a ridere vero? > le domanda Ty portando una mano sul mio collo avvicinandomi a lui.
< Ti ricordi quando sono caduta e mi sono rotta l'osso della gamba ma per non farmi prendere in giro ho finto di poter camminare?  >.
< E che poi il giorno dopo avevi il piede più gonfio di un pesce palla te lo ricordi? >.
Rido mentre Lerya continua < e quando Care è uscita con quello della quinta b? >.
< Quello che l'ha baciata e sapeva di cipolla? >.
< Che schifo... non ricordatemelo per favore > imploro disgustata.
< La faccia di Caroline era impagabile > spiega ai miei amici.
< Ci credo >.
< Che schifo... > commento io scuotendo la testa più volte.
< L'ho visto l'altro giorno...quel ragazzo di cui state parlando > interviene mio padre staccandosi da mia madre che ne approfitta per sparecchiare portando le cose dentro.
< Che culo > commento acida come non mai.
< Mi ha anche chiesto che fine avessi fatto >.
< Se gli hai detto qualcosa di me... > le parole mi muoiono in gola.
< Gli ho casualmente detto che sei qui ad Holmes Chapel per alcuni giorni... >.
< Papà! > urlo dandogli un buffetto mentre lui alza le mani in segno di difesa.
< Magari non ha più l'alito che sa di cipolla > scherza Harry facendomi un occhiolino.
< Vedi? Ascolta il consiglio di Harry >.
< Anche no >.
< Ci sarà da ridere.
< Io ti strozzo papà >.


Dopo tante chiacchiere e dopo un pranzo reale si sa prende sonno.
A me soprattutto.
< Che ne dite di riposarci e poi una volta ripresi fare qualcosa? > domando a tutti i presenti.
La mia proposta come pensavo viene accolta da tutti ben volentieri, così dopo essermi alzata mi dirigo verso casa, seguita da tutti o quasi tutti e affacciandomi in cucina saluto mamma che sta lavando i piatti per poi salire le scale fino al terzo piano.
< A dopo > saluto Gemma, Niall e Zayn (Lerya è rimasta a parlare con mio fratello e Liam) e vado verso la mia camera che apro prima di essere bloccata da una mano che senza troppa fatica mi trascina nella sua camera asserendo un < tu vieni con me >.
Sorrido < senza di me proprio non puoi stare eh? >.
< Può darsi >.
< Non sai quanto sonno che ho > dico tuffandomi sul letto senza troppi complimenti, raggiunta dopo un secondo dal riccio che si posiziona al mio fianco.
< E così ti sei fatta baciare da uno che sapeva di cipolla Smith >.
< Non è stata colpa mia... ha fatto tutto lui >.
< E tu non hai reagito? > chiede sinceramente divertito mentre io rispondo ironica < e cosa dovevo fare? Urlargli che aveva la fiatella di cipolla? >.
< No scema... ma potevi quantomeno spostarti > mi pizzica lui la guancia con un dito.
Lo guardo < volevo vedere te al mio posto >.
< È stato il tuo primo bacio? >.
Schiocco la lingua prima di ammettere < no, no... con lui è capitato per caso >.
< E chi è stato il tuo primo bacio? >.
< Uno... > dico facendo la vaga.
Che è geloso il signorino per caso?
Il riccio ride e chiede < e i suoi baci erano meglio dei miei? >.
< Sì > lo prendo in giro mentre lui alzandosi e sporgendosi mi da un bacio a fior di labbra.
< Sicura? > domanda visibilmente divertito dalla situazione.
< Sì, molto meglio dei tuoi >.
Mento.
Mento spudoratamente.

Meglio dei suoi baci non c’è nulla.
< Ah sì? >.
< Sì, mi dispiace Styles i tuoi baci non sono nulla a confronto > asserisco portando una mano sul suo viso e accarezzandolo.
< Non credo > afferma sicuro di sé sulle mie labbra prima di affondare i suoi denti sul mio labbro e tirarlo leggermente verso di lui.
< Se sei sicuro tu >.
Un altro bacio questa volta con più pressione.
Lo guardo così vicino a me, il suo naso a sfiorare il mio e senza poterne far più a meno mi impossesso delle sue labbra iniziando a baciarlo prima lentamente.
Tenendo la sua mano sul mio mento approfitta del momento in cui schiudo le labbra per infilare la sua lingua che subito incontra la mia.
Chiudo gli occhi e gli afferro i capelli mentre continuiamo a baciarci insistentemente.
La sua mano senza che me ne sono accorta si è infilata sotto la mia maglietta accarezzando i miei fianchi e premendo leggermente.
Sussulto quando sposta la sua mano più su e sfiora il mio reggiseno per poi posarsi sul mio collo dolcemente.
Con uno scatto mi alzo leggermente per star più comoda senza mai staccare le mie labbra con le sue e inizio a toccargli le spalle, il petto e gli addominali fino ad arrivare al bordo dei suoi pantaloni.
< Sta' ferma > ridacchia lui staccandosi dalle mie labbra, per poi farmi stendere iniziando a lasciare una scia di baci dapprima lungo il collo torturandolo leggermente.
Alza la maglia e continua a baciarmi sulla pancia, sul basso ventre lasciando una scia di baci languidi fino a risalire sul mio collo e poi sul mio viso.
Oddio quanto lo voglio.
La sua mano accarezza la mia coscia lentamente e facendomi voltare leggermente la posa sul mio sedere stringendo leggermente mentre un'imprecazione mi sfugge dalla bocca.
Senza potermene rendere conto alzo il sedere premendo così sul suo cavallo dei pantaloni ormai più gonfio rispetto a prima mentre lo vedo mordersi le labbra e sussurrare < Care... non... non provocarmi >.
Gli bacio il collo e la mascella invertendo le posizioni e posizionandomi su di lui concentrandomi sui numerosi tatuaggi che lecco e bacio più volte mentre il riccio si riappropria del mio volto portandomi su, in linea col suo baciandomi con foga con numerosi schiocchi.
Ansimo e gli mordo il labbro quando la sua mano si appoggia sotto il mio pantalone iniziando a palpare il mio sedere senza troppa gentilezza.
Sentirlo così vicino mi manda in estasi, mi inebria i sensi; sfrego il mio bacino sul suo inguine mentre lo vedo roteare gli occhi all'indietro, segno che questo contatto gli sta piacendo e anche parecchio.
< Caroline > la voce ridotta a un sussurro.
Sto per intimarlo di star zitto ma una mano che bussa sulla porta mi riporta alla realtà bloccandomi non appena sento la voce di mio padre chiedere di poter entrare.
Guardo Harry incapace di dire qualunque cosa.

Porca miseria... che faccio?
Senza pensarci mi butto dal letto senza farmi male e mi ci nascondo sotto mentre sento Harry alzarsi, sistemarsi e aprire la porta.
Porca miseria.
L’ho detto che alla fine ci sgameranno.
L’ho detto.

< Signor Smith > dice Harry prima che mio padre chieda se disturba o meno.
< No, no... assolutamente > spiega prima di continuare < stavo solo riposando >.
< Scusami... volevo che tu avessi questo pacco di sigari cubani > afferma lui sorridendogli mentre Harry lo ringrazia.
< Non doveva >.
< Ma non preoccuparti, è il minimo... > dice prima di grattarsi la testa.
< Bhe io andrei > continua facendo dietrofront.
< Grazie, sul serio > ammette Harry veramente contento.
Mio padre gli strizza un occhiolino < di niente >.
< Ah Harry? > gli chiede prima di chiudere la porta.
Che vuole ancora?
< Sì? >.
< Ti ringrazio perché le stai vicino... e perché le tieni testa riportandola coi piedi per terra > asserisce chiaramente riferendosi alla sottoscritta.
< È un piacere > risponde il riccio facendo un cenno con la mano richiudendo la porta e balzando sul letto.
< Puoi uscire da lì sotto, è uscito > dice sghignazzando.
Esco e gli do un bufetto sulla spalla < mai più... da adesso non ci baceremo più è chiaro? >.
< Seh, come no >.
< Harry... >.
< Sì Caroline? >.
< Dobbiamo contenerci > gli intimo mentre lui mi prende per la mano portandomi vicino a lui < sta zitta >.
< Mi sa che piaci a mio padre >.
< E a tua madre > aggiunge il riccio sussurrandomi nell'orecchio.
< Manca ancora mio fratello: non cantare vittoria >.
< Cederà anche lui >.
< Vedremo >.
Lo guardo e gli stampo un bacio all'angolo della bocca mentre lui domanda sorridendo < non avevi detto che dovevamo contenerci? >.
< Sì, infatti questo è un bacio... da amici >.
< Proprio amici >.
Mi bacia la spalla mentre sbadiglio.
< Mi racconti un altro tatuaggio? > gli chiedo mentre lui asserisce < ti sei fissata eh >.
< Probabile >.
< Quale tatuaggio? > domanda sconfitto.
< La farfalla > gli dico prima di confessare sulle sue labbra < è molto sexy >.
< Mh > mi stampa un bacio.
Poi spiega < rappresenta il mio voler sentirmi libero, in tutto e per tutto; libero di dire, fare, amare come e quando voglio >.
< Rappresenta la parte che mi contraddistingue di più... l'istintività, la passionalità >.
< Quando l'hai fatto? >.
< In un periodo in cui avevo perso la libertà di essere come sono realmente >.
< Ossia? > chiedo chiedendo gli occhi.
< Ossia libero > ammette prima che io cada in un sonno profondo.



< Care? >.
Mugugno e mi volto dall'altro lato ma Harry mi rigira senza troppa difficoltà.
< Care... devi svegliarti > dice con voce dolce.
Scuoto la testa prima che lui inizi ad accarezzarmi il viso contornando gli occhi, il naso e la bocca.
Sorrido istintivamente ed apro gli occhi guardandolo.
< Finalmente >.
< Avevo sonno >.
< Tuo fratello ti ha mandato un messaggio dicendo che andiamo a fare un giro in quel centro commerciale, parole sue 'che tanto ti piace' >.
< Tra quanto? >.
< Tra più o meno dieci minuti > afferma il riccio mentre io strabuzzo gli occhi < devo truccarmi... non farò mai in tempo >.
< Non truccarti > la sua mano sulla schiena a fare su e giù.
< E come esco, con sta faccia? > domando accigliata.
Il riccio annuisce prendendo il mio viso tra le mani < a me piace sta faccia >.
< Struccata? >.
< Struccata, sì > conferma lui per poi aggiungere < stai bene struccata... viene esaltata la tua naturale bellezza >.
< Sei un adulatore nato, te ne rendi conto? > gli chiedo prima di alzarmi, non senza aver sentito le lamentele di Harry su quanto dovrei rimanere con lui a letto, su come non dovrei truccarmi e via dicendo.
Mi avvicino e gli prendo i capelli scompigliandoglieli sotto il suo sguardo divertito.
Gli faccio una linguaccia e cammino verso la porta senza sentire quello che ha da dire Harry.
< A tra poco > e sparisco chiudendomi la porta alle mie spalle, entrando poi nella mia e correndo in bagno per una doccia da tempo record: 2 minuti nemmeno.
Dopo essermi lavata i denti, pettinato i capelli, vestita, passo al trucco coprendo con del correttore le occhiaie e applicando un velo di mascara.
Stop.
Mi guardo e noto quanto poco trucco io abbia utilizzato.
Di certo non sono una di quelle che si truccano pesante, ma non sono anche una di quelle che non si truccano per niente.
Mi piace truccarmi, perché mi rilassa.
Mi piace vedere che con pochi semplici accorgimenti il mio viso cambi leggermente andando ad evidenziare i miei punti di forza e a camuffare i miei difetti.
Per oggi però decido di dare ascolto ad Harry, o almeno in parte... visto che comunque sia un velo di trucco lo uso lo stesso.
Prendo il bronzer lo applico e poi prendo un matitone andando a colorare le labbra di un marroncino nude che da un po' di colore al mio viso, che manca.
Poi prendo il giubbettino verde mimetico non troppo pesante e lo infilo;  abbasandomi infilo le sneakers con la para che fanno sì che acquisti un paio di centimetri in altezza, il che non fa mai male.
Fatto ciò mi avvio verso la porta che apro trovandomi davanti Tyler con la mano pronta a bussare < stavo per chiederti a che punto eri >.
< Pronta e in soli dieci minuti >.
< Wow facciamo progressi eh > scherza lui spintonandomi mentre scendiamo dagli altri che ci aspettano all'ingresso.
Vedo Harry squadrarmi ma non lo do a vedere, così mi posiziono vicino a mio padre che prende la parola < allora siamo in > e inizia a contare con le lunghe dita indicandoci uno per uno.
< Siamo dieci pà > mi affretto a ricordargli io.
< Allora la mia macchina ha cinque posti >.
< Perfetto, gli altri cinque andranno nell'altra macchina > dico io.
< Allora chi viene con me? > chiede Niall vedendo alzare la mano di Gemma, Louis, Liam e Lerya.
Zayn manca all'appello perché non sta molto bene.
Quindi ha deciso di rimanere a letto, a riposarsi, non prima di essersi sorbito i consigli di mia madre sullo stare al caldo, sul non alzarsi per prendere freddo etc.
Tipico di mia madre.
< Harry? > chiede mio padre vedendo il riccio voltarsi < tu vieni con noi >.
Lo ama dannazione.
E così ognuno prende il proprio posto.
Io mi siedo in mezzo tra Tyler ed Harry, nonostante mia madre si lamenti che le dispiace che un ragazzo alto come Harry lì dietro soffra.
< Non si preoccupi Jacqueline >.
< Care >.
< Sì papà? >.
< Sai che ho regalato ad Harry quei sigari cubani che mi sono arrivati tempo fa direttamente da Cuba? >.
< Ah sì? > fingo stupore mentre mio padre annuisce ed io mi ritrovo a commentare facendo l'acida apposta < che culo >.
< Caroline... potresti trattare meglio quel povero ragazzo > mi intima mio padre aggiungendo < d'altronde non è stronzo come lo dipingi tu >.
< Grazie Nick >.
< Prego figliolo >.
Ridacchio alla parola figliolo e asserisco rivolgendomi questa volta a Tyler < attento che prende il tuo posto in famiglia... caro il mio avvocato >.
Mio fratello ride e così tutti i restanti mentre mio padre gira a destra seguendo il cartello Holmes Chapel.
< Cos'è quello? > chiede Harry indicandomi un edificio rinascimentale sullo sfondo.
< È il vecchio cinema >.
Senza rendersene conto domanda se ce lo accompagno.
Strabuzzo gli occhi mentre mi affretto a rispondere < io e te al cinema? Scordatelo Styles >.
< Potresti accompagnarlo Caroline... > fa eco mia madre.
< Con gli altri? Sì, possiamo andarci > ribatto io.
Harry mi pizzica sul fianco ed io trattengo dal rispondere.
< Arrivati > dice mio padre parcheggiando nel parcheggio del centro commerciale.
< Ragazzi da questa parte > fa segno mio padre mentre anche gli altri ci hanno raggiunto.
Entriamo nel centro commerciale iniziando a disperderci creando dei piccoli gruppetti.
Niall e Gemma e Liam camminano vicino.
Louis e mia madre intenti a chiacchierare come due vecchi amici.
Lerya e Tyler.
Io, da sola.
E... mio padre e Harry.
Sorrido nel vederli parlare come se si conoscessero da sempre.
Ogni tanto mio padre gli da una pacca sulla spalla mentre sento raccontargli degli episodi successi ad Holmes Chapel.
Forse, forse... non sarà così difficile dire ai miei che io e Harry stiamo insieme.
Chissà com’è ma ho questa strana impressione.
D'altronde mi sembra che il riccio si sia subito fatto voler bene.
Anche se lo sapevo già in partenza, perché lui è così... si fa voler bene.
Soprattutto dagli adulti che rimangono affascinati dal suo modo di fare, dalla sua educazione e dal suo modo di porsi con rispetto, senza mai dire o fare qualcosa di sbagliato.
Sono così presa dai miei pensieri che non mi accorgo nemmeno di quanto Tyler mi si avvicina dicendo < sembrano andare d'accordo, no? >.
< Chi? >.
< Come chi? Harry e papà >.
< Mh > faccio un segno con la mano come a dire che non mi interessa.
< Allora puoi dirglielo al vecchio > ammette lui, un sorriso a curvargli le labbra piene.
Cosa?
< Cosa? > gli chiedo voltandomi verso una vetrina di scarpe e fingendomi interessata.
< Come cosa? >.
< Non capisco dove tu voglia andare a parare Ty >.
Poi aggiungo < cosa vuol dire che posso dirglielo al vecchio? >.
< Che tu ed Harry state insieme >.
Sbam!
Sgamati in pieno
.
< Io e Harry non stiamo assieme > dico io seria mentre mio fratello inizia a ridere.
< Care... dai ti conosco da quando sei nata >.
< E allora che c'entra? > domando io osservandolo.
Con una mano indica Harry < lo vedo come ti guarda >.
< E come mi guarda? > chiedo io fingendomi sorpresa.
< Devo proprio spiegartelo? > ridacchia lui mentre io scuoto la testa.
Poi fermandosi aggiunge < e vedo anche il tuo modo di comportarti... fino al mese scorso lo insultati sempre al telefono, ne parlavi male; ora invece il nulla >.
< Che c'entra? >.
< Oh andiamo Care! A me puoi dirlo > sentenzia lui, con una mano sulla spalla.
Lo guardo e annuisco perché so che ha ragione, che gli posso dire tutto.
È mio fratello d'altronde, sangue del mio sangue e so che starà sempre dalla mia parte.
Così alla fine ammetto < hai ragione... io e Harry stiamo insieme >.
< Sgamati >.
Poi chiede < come? Com'è possibile che siate passati dall'odiarvi allo stare insieme? >.
< Bhe, probabilmente nel momento in cui abbiamo entrambi capito che non c'era nessun odio ma... > non riesco a finire la frase che Ty mi anticipa < amore >.
< Non nominiamo la parola 'amore' grazie... ma sì il senso è quello > dico scontrosa mentre mio fratello scoppia a ridere.
< Sembra un bravo ragazzo >.
< Lo è > gli dico guardando verso Harry che continua a parlare col mio vecchio.
< Diglielo ai vecchi >.
< Lo farò > affermo.
< Ne saranno contenti > giudica prima di confessare < io lo sono >.
< Grazie Ty, ti voglio un mondo di bene >.
< Ragazzi venite! > urla mio padre riportandoci alla realtà.
< Arriviamo > diciamo e così li raggiungiamo mentre mio padre esordisce ridendo < che ne dite di una gara di karaoke? >.
< Oh andiamo Nickolas, sei fissato! > sbotta mia madre scuotendo la testa.
< Tesoro hai solo paura di perdere... > la punzecchia lui con un bacio sulla guancia.
< Io ci sto > diciamo in coro io, Liam e Louis dandoci dei buffetti per la sincronia assurda.
E così entriamo nel locale e ci mettiamo seduti ordinando ognuno qualcosa.
< Per me una birra grande > afferma mio padre mentre mia madre lo riprende che non dovrebbe bere così tanto, che gli fa male e bla bla bla.
< Per noi due analcolici > ordinano Gemma e Niall al cameriere che segna tutto velocemente sul taccuino.
< Per me un vodka lemon >.
< Anche per me > dice Louis.
Mia madre, Lerya e mio fratello prendono del vino bianco.
E così manchiamo solo io e il riccio che mi chiede < tu che prendi? >.
< Mhh... moscow mule >.
< Prendiamo due moscow mule > ordina lui al cameriere.
Detto ciò, si avvicina il ragazzo del karaoke che chiede chi partecipa alla gara e soprattutto di formare delle coppie.
Inizia così un susseguirsi di voci che si sovrastano prima di arrivare alla decisione finale.
Papà e mamma.
Niall e Liam.
Louis e Gemma.
< Lerya vuoi essere la mia cantante? > domanda Ty strizzandomi un occhiolino fugace mentre io lo maledico perché ora so che dovrò stare in coppia con Harry.
< Assolutamente >.
< Harry e Caroline sono l'ultima coppia > afferma mio padre ripetendo le coppie al ragazzo che quindi prepara il karaoke.
Tra risate varie e brindisi parte finalmente la sfida.
Iniziano prima mia madre e mio padre che cantano facendo ridere tutti perché mio padre è un comico nato, oltre a cantare balla coinvolgendo mia madre, facendole fare una giravolta e così via.
Applaudiamo mentre i miei si vengono a sedere.
< Tocca a noi >.
Si alzano Niall e Liam; poi tocca a Louis e Gemma che fanno il panico per quanto sono bravi.
Applausi su applausi < siete bravi ragazzi! > dico io prima che Gemma spieghi < avevamo il karaoke a casa >.
< Mi sa che vincono loro > asserisce mio padre con la faccia rassegnata.
< Non è ancora detta l'ultima parola... Lerya tocca a noi > incita mio fratello prendendole la mano.
< Cantiamo my heart will go on > dice al ragazzo che cerca la base per poi farla partire.
Sorrido nel vederli così affiatati mentre ripetono scene del film cercando di metterci quanto più sentimento possibile finendo con un abbraccio.
< Direi che abbiamo vinto >.
< Contaci > gli faccio una linguaccia mentre io e il riccio ci alziamo e raggiungiamo la postazione.
< Cosa cantate? > chiede mio padre divertito.
< Hate but i love you? > provoca Lerya mentre io la fulmino senza fiatare.
La odio.
Ha capito che i miei non devono scoprirci o non ha capito nulla?
< Cosa cantiamo? > chiedo guardando il riccio che mi richiede la stessa identica cosa.
< Harry > lo chiama mio padre mentre lui si volta, < Caroline è bravissima a cantare >.
< Non la farò sfigurare, glielo prometto >.
< Vedrà signor Smith, anche mio fratello è bravissimo > commenta Gemma rivolgendosi a mio padre che non vede l'ora di sentirci cantare.
< Harry? >.
< Endless love >.
Questo è matto.
Non la canto mica quella canzone.
È difficile.
< È difficile! > sbotto io mentre lui da l'ok al ragazzo che prepara la base.
< Rilassati, andrà bene > mi confessa lui portando una mano sulla mia spalla.
Annuisco e cerco di prendere un respiro quando la base parte.
< Wow, scelta difficile > commenta a bassa voce mio padre mentre mia madre gli porta una mano alle labbra.
< My love, there's only you in my life, the only thing that's bright > canta Harry guardando le parole scorrere sul monitor.
< My first love, you're every breath that I take, you're every step I make >.
In coro cantiamo guardandoci < And I, I want to share all my love with you, no one else will do.
And your eyes, your eyes, your eyes, they tell me how much you care... ooh yes, you will always be.
My endless love
>.
Prende la mia mano mentre continuiamo a cantare avvicinandoci di più senza più prestare attenzione a leggere le parole che evidentemente sappiamo a memoria < And I, I want to share, all my love with you; no one else will do.
And your eyes, your eyes, your eyes, they tell me how much you care... ooh yes, you will always be.
My endless love
>.
Mi avvicino al suo viso mentre canto < I'll be a fool, for you I'm sure... you know I don't mind >.
E Harry mi accarezza la guancia < woooah you know i don't mind >.
Faccio una giravolta e mi ritrovo abbracciata ad Harry che mi cinge da dietro < Cause you,
You mean the world to me (Oh), I know I know; I've found, I've found in you...
My endless love
>.
Alzo il tono della voce < my love >, mentre Harry mi fa girare < my love, my love... >.
E con la mano intrecciata e i nostri corpi più vicini rispetto al normale cantiamo l'ultimo pezzo < my endless love >.
Senza fiato lo guardo.
Harry mi sorride, mentre io abbasso lo sguardo imbarazzata non appena sento applausi su applausi.
< Ragazzi, siete stati formidabili! > urla mio padre mentre mia madre asciuga una lacrima che le è caduta senza preavviso.
< Cazzo, che roba > sbotta mio fratello incredulo.
E via con altri commenti, soprattutto da parte di mia madre < oddio ma che belli, oddio Nick... mi sembra di rivedere noi alla loro età e altre fandonie simili.
Anche gli altri tavoli applaudono e commentano positivamente la nostra esibizione, mentre il ragazzo del karaoke avvicinandosi afferma < mi sa che sappiamo già chi sono i vincitori della sfida >.
E alzando le nostre mani urla i nostri nomi facendo così scoppiare la sala che inizia a fischiare, urlare e applaudire.
Senza preavviso Harry mi prende in braccio mentre io rido a crepapelle e emozionata come non mai.
< Abbiamo vinto fidanzatina > sussurra sul mio viso mentre io annuisco abbracciandolo.


Dopo un'ora e dopo un'altra bevuta ciascuno decidiamo finalmente di tornarcene a casa.
Vado in cucina dove saluto mio fratello, mio padre, Liam e Louis e salgo le scale seguita da Niall, Gemma, Lerya ed Harry.
Faccio un cenno a tutti scuotendo la testa per i loro commentini sull'esibizione di prima e mi fermo davanti la porta di Harry guardando Harry appunto che è fermo sulla soglia con un sorriso sghembo sulle labbra.
< Non pensarci nemmeno, ognuno in camera sua >.
< Che palle che sei Diana > mi prende in giro mentre io lo richiamo all'ordine < Lionel, è ora di andare a dormire... a domani >.
< Certo che... siamo stati veramente forti, non trovi? > domanda facendo un passo avanti.
< Mh > annuisco accarezzando la sua guancia e col pollice contorno le sue labbra.
< Chi l'avrebbe mai detto che sai anche cantare >.
Il riccio sghignazza < te l'ho detto che so fare tutto Smith >.
L’ho detto che è un egocentrico.
< Egocentrico >.
< Ora... salutami per bene mia piccola Diana > avvicina la sua testa alla mia baciandomi a fior di labbra mentre io porto una mano sul suo petto per cercare più intimità.
Faccio appena in tempo a staccarmi dal riccio che mia madre compare alla fine del corridoio guardandomi.

M e r d a.
Merda merda.

< Buonanotte Lionel >.
Poi voltandomi in direzione di mia madre le sorrido dicendo < buonanotte mami! >.
La vedo sorridere divertita e scuotere la testa mentre raggiunge la sua stanza prima di chiudersela alle spalle.
Perché rideva?
  
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