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La sindrome di Stoccolma non è proprio una malattia poiché non è stata riconosciuta come tale.
È più uno stato di dipendenza di tipo psicologica e/o affettiva che si viene a manifestare in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica.
Il soggetto affetto dalla sindrome, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice.
E io, Kim SeokJin, mi trovo a soffrire di questo particolare stato di dipendenza.
Ci ho messo quasi un anno ma pian piano mi sto liberando dalla figura del mio "carnefice".
Ci siamo lasciati.
Mi ha abbandonato deturpandomi fisicamente e mentalmente.
Credo di dover ringraziare Jeon Jeongguk, l'unico che mi è stato accanto sia prima che dopo questa "malattia". È stato lui a portarmi da Hoseok. È stato grazie a lui se sto guarendo. È sicuramente l'unica persona con cui voglio stare. Mi sta sostenendo tantissimo e io non posso fare altro se non lasciarmi coccolare dalle sue volute attenzioni. Il mio corpo, la mia mente e il mio cuore sono stati fatti a brandelli e lui pazientemente sta rimettendo i pezzi insieme.
Grazie a Jeongguk sto capendo per la prima volta il vero significato di amare qualcuno ed essere amati da qualcuno.
Invece con Kim Namjoon era tutta un'altra cosa...