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Autore: BeautyLovegood    13/11/2019    3 recensioni
Questa è la seconda ff legata a "Magic" ed è ambientata nel capitolo 15 di "Ricordi di famiglia".
Aziraphale è partito per un mese per mantenere una promessa fatta in passato ad un caro amico… anzi, più di uno!
Genere: Fluff, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aziraphale salutò Crowley e Magic e uscì di casa stringendo la sua valigia. Avrebbe potuto schioccare le dita e ritrovarsi all’aeroporto in un battibaleno, ma essendo in orario, preferì prendere la metropolitana come le persone normali. Il massimo del miracolo che compì fu trovare un posto dove sedersi in modo da risparmiarsi l’imbarazzo di stare in piedi e attaccato a tanti estranei puzzolenti e maleducati. Avrebbe voluto leggere L’arte di ascoltare i battiti del cuore fino alla fine del viaggio, ma Crowley continuava a mandargli messaggi sdolcinati.

 

Mi manchi già, angelo! Ti amo

Mi mancano i tuoi ricciolini! Ti amo

Non darò da mangiare a Magic finché non tornerai…

 

Aziraphale rispose a tutti i messaggi.

 

Anche tu e Magic mi mancate già. <3

E a me mancano i tuoi occhi serpentini. :-*

Non lo faresti mai, ami troppo Magic per lasciarla morire di fame.

 

Arrivato all’aeroporto, Aziraphale prese l’aereo per Parigi e passò tutto il viaggio a leggere il libro di Jan-Philipp Sendker, grato per la regola di mettere i cellulari in modalità aereo quando si viaggia in mezzo alle nuvole. Ogni tanto alzava lo sguardo dal libro per osservare il panorama dal finestrino. Pur sapendo che il Paradiso si trovava più in alto, Aziraphale aveva sempre il timore di vedere qualche suo ex-collega, ma grazie al suo amico Adam, era finalmente libero di guardare le nuvole in pace.

Arrivato nella capitale francese, il biondo angelo scelse come prima tappa una pasticceria per potersi godere una calda e golosa crêpe, era da un bel pezzo che non ne mangiava una. Successivamente, telefonò a Crowley.

- Angelo mio!- esclamò la voce del demone, come se non sentisse suo marito da ventiquattr’ore.

- Ciao, caro! Sono arrivato a destinazione da un po’. Il tempo è fantastico.

- Angelo, dimmi dove sei, ti prego!

- No, tesoro, non posso. Te l’ho detto, è una missione personale e i luoghi in cui vado devono rimanere un segreto, almeno per il momento.

Aziraphale sentì un forte sbuffo da parte del demone.

- Che cosa stai facendo?

- Se proprio vuoi saperlo, Magic ed io abbiamo appena finito di fare shopping da Harrods e stiamo facendo merenda con un bel gelato. Non sai che cosa ti perdi!- lo stuzzicò Crowley, ma l’angelo non lo invidiava per niente. Il gelato non poteva competere con una vera crêpe francese.

- Posso parlare con nostra figlia, per favore?- gli chiese facendo finta di non aver sentito le sue prese in giro.

- Pronto?- chiese la voce allegra di Magic.

- Ciao, principessina mia! Ti stai divertendo con Papà Crowley?

- Sì, molto, ma è una lagna sentirlo piagnucolare quando pensa a te!

Aziraphale riuscì a sentire Crowley sibilare, come se stesse facendo la linguaccia a Magic, ma lei rideva divertita.

- Mi fa piacere sentire che state bene senza di me. Cercherò di tornare a casa prima che uno di voi la bruci. Ora devo andare. Vi amo.

- Anche noi ti amiamo, papà Azi. Buona fortuna con la tua missione!

- Vedi di tornare e basta, angelo!

E Crowley chiuse la comunicazione. Aziraphale sospirò, contento di aver sentito le due creature più importanti della sua vita e si diresse ad un bed & breakfast dove alloggiava ogni volta che passava il tempo da solo nella capitale francese, soprattutto prima di iniziare la sua storia d’amore con Crowley (da escludere ovviamente il periodo della Rivoluzione!). Si fece una doccia calda, si mise un completo bianco elegante, un nuovo papillon color crema e una giacca beige pesante ed uscì dalla stanza, nonostante fosse scesa la sera. Arrivato al cancello del cimitero di Père-Lachaise, lo aprì con uno schiocco ed entrò come se volesse fare una passeggiata in un innocuo giardino. Camminò lentamente, godendosi la vista di ogni lapide. Aveva conosciuto buona parte delle persone celebri sepolte in quel luogo, ma solo con una di esse aveva stretto un vero e proprio rapporto d’amicizia, che era stato anche qualcosa di più forte per un certo periodo.

- Eccovi qua. È passato tanto tempo dall’ultima volta in cui ci siamo visti.- disse rivolto ad una gigantesca tomba con tante impronte di baci intorno alle lettere che formavano un nome molto noto.

- Mi dispiace disturbarvi, ma… ho bisogno di parlare da solo con te… Oscar.- disse agitando delicatamente una mano verso il nome.

- Aziraphale… è bello rivederti!

















































Che ne dite? Come avrete forse capito, tra Crowley e Aziraphale, quello che mi piace di più è il rosso demone, ma l'angelo mi fa comunque tanta tenerezza e merita un bel po' di spazio da parte mia! Al prossimo capitolo!

  
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