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Autore: mirisparkles    15/11/2019    2 recensioni
Cosa accadrà adesso che Rory sta per diventare madre? La vita "perfetta" di Logan verrà scombussolata per sempre? O forse la nostra protagonista seguirà le orme della madre e deciderà di crescere questo bambino da sola? Jess Mariano è davvero il "nuovo Luke"? Riusciranno i nostri amati "Literati" ad avere una seconda occasione?
Non so se definirla una vera e propria fanfiction, ma prendetela per quello che è. Questo Revival mi ha lasciata con l'amaro in bocca e allo stesso tempo con un barlume di speranza per i miei amati Rory e Jess, perciò ho deciso di amalgamare queste due cose e dar vita a questo progetto, un piccolo passatempo per tutti coloro che non ne hanno mai abbastanza delle avventure dei nostri beniamini di Stars Hollow.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Logan Huntzberger, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Gilmore Home, 10:00 a.m.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Mamma! Hanno suonato?

 

Domanda Rory incapace di contenere la sua agitazione, urlando a tutta voce dal piano di sopra. 



𝓛𝓸𝓻𝓮𝓵𝓪𝓲: Per l’ennesima volta… No. Logan non ha ancora bussato. E sono le dieci adesso! Dagli tempo!

 

Dopo la serata all’insegna di “Willy Wonka” e gelato al cioccolato, Rory e Lorelai si sono addormentate nella vecchia stanzetta della ragazza. O meglio, quella che è riuscita a dormire come un sacco è la maggiore delle Gilmore, che ha iniziato a ronfare ancora prima che Veruca Salt finisse nel condotto dei rifiuti.

Rory, che aveva ripetuto più volte a sua madre di essere più tranquilla e di avere tutto sotto controllo, non ha fatto altro che pensare e ripensare alla sua discussione con Logan.

Sta facendo la cosa giusta? Ha forse avuto una reazione esagerata? Logan è ancora intenzionato a sposarla dopo la scenata della sera prima?
Cosa accadrà dopo la nascita del bambino? Continueranno a litigare? 

E così, dopo una lunga nottata all’insegna di “Se” e di “Ma”, Rory non ha ancora la benché minima idea di che cosa dire a Logan.
O meglio… Un’idea ce l’avrebbe. Le parole di sua madre riecheggiano nella sua mente ogni volta che il suo cervello tenta di comporre un pensiero razionale, eppure continua ad essere troppo spaventata per ammetterlo a sé stessa.

È così immersa dai suoi pensieri da non accorgersi che questa volta il campanello ha suonato per davvero, preannunciando l’arrivo dell’Huntzberger.

 

“Rory? Rory!”

 

Urla una voce dal piano di sotto, facendo tornare la Gilmore con i piedi per terra.

 

𝓛𝓸𝓻𝓮𝓵𝓪𝓲: Tesoro, è Logan!

 

Annuncia Lorelai dopo aver dato una sbirciatina dallo spioncino.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Che cosa? Di già? 
𝓛𝓸𝓻𝓮𝓵𝓪𝓲: Vado a Luke a fare colazione, vi porto qualcosa?

 

Non ricevendo alcuna risposta da parte della figlia, Lorelai interpreta quel silenzio come meglio crede. Anche nei momenti più bui, una Gilmore non rifiuterebbe mai una colazione abbondante.
Indossa il suo giacchetto ed esce dalla porta sul retro, sperando vivamente che Rory non faccia aspettare quel poveretto alla porta ancora a lungo.
Rory, dopo un discorso motivazionale davanti allo specchio, è finalmente pronta ad affrontare il ragazzo, quando si rende conto di avere ancora indosso gli abiti della sera prima. Ha ancora qualche scatolone in giro per la sua vecchia casa, ma niente di adatto a lei, non ora che le sue forme non sono più quelle di una volta.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Al diavolo…

 

Esclama infine tra sè e sè, consapevole di non poter fare altro per rendersi più presentabile. 

 

“C’è nessuno? Scheggia? Lorelai? Ho sentito la tua voce!”

 

Domanda il ragazzo confuso, ancora fermo davanti alla porta di ingresso.
Rory, ormai dall’altro capo della porta, inspira ed espira profondamente, trovando finalmente il coraggio di compiere il grande passo.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Buongiorno! 

 

Esordisce la Gilmore sforzandosi di sorridere, non sapendo in che modo approcciare Logan in quel momento.

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Buongiorno… 

 

Risponde Logan con poca convinzione, mentre si fa strada un po’ incerto verso il soggiorno di casa Gilmore.
I due restano in silenzio per un po’, incapaci di trovare le parole con cui iniziare quella discussione piuttosto difficile, per poi attaccare a parlare nello stesso istante, creando non poca confusione ma rubando ad entrambi perlomeno una risata.

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Volevo dire
𝓡𝓸𝓻𝔂: Penso che
𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Coraggio, va prima tu!
𝓡𝓸𝓻𝔂: No, non ti preoccupare, hai iniziato prima tu… 

 

Logan non è molto convinto ma, dopo un po’ di esitazione decide ugualmente di iniziare per primo. Ha riflettuto parecchio sulla discussione della sera precedente, ma non gli è stato difficile giungere alla soluzione migliore per il bene di entrambi, bebè in arrivo compreso. 

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Prima di ogni cosa, ci tenevo a dire che sono davvero, davvero dispiaciuto per quello che è successo ieri sera dai miei… 
𝓡𝓸𝓻𝔂: No, Logan, non dirlo nemmeno… 
𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Sì, invece. Io devo farlo. Sono stato uno stronzo. Ho creduto per tutta la sera che i miei genitori stessero cercando di screditarti, ma… La verità è che stavo facendo la stessa identica cosa, impedendoti di cavartela da sola come mi avevi detto di voler fare. 

 

Rory, in seguito a quella ammissione, abbassa la testa mortificata. È contenta di ricevere le sue scuse, ma allo stesso tempo non riesce a fare a meno di pensare di avere anche lei alcune cose di cui farsi perdonare. 

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Tu, Rory Leigh Gilmore, sei una gran donna. Sei la donna più in gamba che io abbia conosciuto, e ne ho conosciute parecchio nel corso dei miei trentacinque anni di vita. E non importa quello che pensi tu, non importa quello che penseranno i tuoi lettori, non importa nemmeno quello che penso io a dire il vero. Lo sei e basta.
E sono certo… Ti assicuro che nostro figlio sarà il tuo fan numero uno. Anzi…  Numero due, probabilmente, perché sono piuttosto geloso di quel primo posto e non sono sicuro di essere pronto a cederlo al nuovo arrivato…  

 

Bastano poche parole per far ridere la Gilmore, visibilmente commossa da tutta quella premessa. 

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Ho pensato molto anche a Londra. Al trasferimento e a tutto quello che comporterebbe per te e… 
𝓡𝓸𝓻𝔂: Logan, io
𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: No, no, lasciami finire. Lo ammetto. Pensavo davvero che fosse la soluzione migliore per noi. 
L’ho pensato per molto tempo. Ho sempre visto Stars Hollow come una soluzione temporanea, non di certo come il nostro futuro… Ma ho sbagliato. 
𝓡𝓸𝓻𝔂: Ah sì?

 

Rory alza di colpo il suo sguardo non appena quella conversazione prende una piega inaspettata.

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Ho sbagliato a ritenere le mie aspirazioni lavorative più importanti delle tue e ti chiedo scusa per averlo realizzato soltanto adesso. 

 

Aggiunge lanciando alla sua amata un intenso sguardo colmo di rammarico, che la Gilmore si ritrova a ricambiare.

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Rory, io ti amo così tanto… 
𝓡𝓸𝓻𝔂: Io… Non posso sposarti, Logan.

 

Esclama Rory guidata dal suo istinto, pronunciando per la prima volta a voce alta le parole su cui meditava ormai da mesi.
Logan, nonostante l’inaspettata confessione, non sembra poi così sorpreso.
È come se una parte di lui fosse consapevole del fatto che non sarebbe durate, come ci fosse una vocina nella sua testa a ricordargli costantemente che prima o poi quella bolla d’amore sarebbe scoppiata. È successo una volta, per quale ragione ora sarebbe dovuto essere diverso? 


𝓡𝓸𝓻𝔂: Ho riflettuto a lungo sul motivo per il quale Londra non mi ha mai convinta fino in fondo, ci ho pensato davvero tantissimo e… Nessuna lista dei pro e dei contro è riuscita ad aiutarmi. E ho pensato tanto anche alla tua famiglia, Logan, tu non ne hai idea. Non voglio i loro soldi, non li ho mai voluti!
𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Okay, okay… Non siamo obbligati a farlo.
𝓡𝓸𝓻𝔂: Ho pensato agli ultimi tre anni… Al modo in cui ci siamo visti alle spalle dei nostri compagni, incapaci di darci un taglio ma anche di definire una volta per tutte il nostro rapporto… Abbiamo fatto una cosa terribile, lo sai vero?

 

Domanda Rory rivolgendosi al ragazzo, che si appresta ad annuire a testa bassa.
Non hanno mai davvero parlato di questa cosa, ma nemmeno Logan va particolarmente fiero di questo aspetto della loro relazione.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: E la sai una cosa? Dopo le prime volte ho persino smesso di sentirmi in colpa! È orribile. E così mi sono chiesta: “Chi fa questo? Chi è il pazzo che preferisce avere una relazione occasionale con l’amore della sua vita, piuttosto che fare i conti con la realtà e ammettere di essere ancora innamorato di lui?”
Ma poi è arrivato questo… Tu hai lasciato Odette, tu mi hai chiesto di sposarti ed io ho detto di sì. Ma quella vocina fastidiosa non ha smesso di risuonarmi nella testa, Logan! Nemmeno per un secondo.

 

Esclama con la voce spezzata, rendendosi conto di non essere ancora arrivata al punto, dopo tutti quei lunghi giri di parole.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Ieri sera ti ho chiesto se avresti lasciato la tua fidanzata se non fosse stato per il bambino, ma sai? Credo di aver sempre saputo la risposta.

 

Ammette infine scrollando le spalle.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: La risposta è no, perchè è quello che avrei fatto anche io.

 

Quelle parole pesano come un macigno sulle spalle del ragazzo, che di istinto si porta una mano alla fronte, sentendosi la testa improvvisamente più pesante. 
È piuttosto chiaro il succo del discorso, ma il minimo che Logan possa fare è lasciarla finire di parlare.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Dopo la rottura mi sei mancato così tanto… Non hai idea di quanto sia stato difficile focalizzarmi sulla mia carriera, pensare anche soltanto alla remota idea di frequentare un’altra persona… Mi sembrava assurdo che ci fossimo lasciati, perché ogni volta che pensavo al mio futuro vedevo te. Tu, io, la nostra casa in California, e il nostro albero di avocado… 

 

Rory scrolla alle spalle, confessando per la prima volta i pensieri che hanno attanagliato la sua mente dopo essersi lasciata alle spalle Yale, Logan e la loro relazione.
Logan sorride… ma è un sorriso amaro. È il sorriso di chi ha già capito che questo tuffo nel passato non avrà un lieto fine.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Quando ti ho rivisto ad Amburgo è come se tutti quei sentimenti confusi e annebbiati fossero riaffiorati tutti in una volta. Era un periodo schifoso, il mio lavoro non mi dava le soddisfazioni che speravo e tu… Con te mi sentivo la vecchia Rory. La Rory di Yale, la Rory che agisce di istinto e che vive ogni momento come se fosse l’ultimo. La Rory che usa un ombrello come paracadute e salta, senza ripensamenti.
𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: In omnia paratus.

 

Commenta Logan, ma senza l’entusiasmo che è solito avere ogni volta che ricorda i bei vecchi tempi con la “Brigata Della Vita e Della Morte”.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Già. È solo che… 
𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Riprendere a “vivere nel presente” ti ha fatto capire che non mi vedi più nel tuo futuro.

 

Conclude Logan con una compostezza invidiabile, e dalla reazione spiazzata di Rory deve aver proprio colto nel segno.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: C-Come… ?

 

Domanda Rory confusa, chiedendosi se sia arrivato a quella confessione perché la conosce bene o semplicemente perchè anche lui ha realizzato la stessa cosa.

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Non è questo che stavi cercando di dire? Non funzioniamo più, funzioniamo meglio quando non stiamo insieme.

 

Rory scuote la testa, mentre un nodo alla gola la trattiene dallo scoppiare in lacrime proprio in questo istante.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Tu… 

 

Comincia Rory, facendo un’immensa fatica a controllare le sue emozioni e di conseguenza a terminare la frase. 

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Tu devi tornare in Europa. 
𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: No, Rory… Non se ne parla, io
𝓡𝓸𝓻𝔂: Sarai un papà impegnato, non vuol dire che non ci sarai mai per lui.

 

Esclama scrollando le spalle, tirando su con il naso e asciugandosi le lacrime con la stoffa della maglietta.

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Già… Come mio padre? O come il tuo di padre?
𝓡𝓸𝓻𝔂: Come il papà Logan Huntzberger…  Di cui il nostro bambino sarà il fan numero uno.

 

Precisa apprestandosi ad afferrargli entrambe le mani, in modo da trasmettere con quel piccolo gesto tutta la fiducia che nutre nei suoi confronti, nonostante il modo in cui stanno andando le cose.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: O numero due, quel posto è già occupato… 

 

Aggiunge sorridendo tra le lacrime, strappando un sorriso anche al povero Logan.
Rory aspetta qualche secondo prima di liberarsi da quella stretta di mano, ma dopo averlo fatto si appresta a sfilare l’anello dal suo anulare, questa volta decisa a riconsegnarlo all’Huntzberger. 

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: Deja-vu, eh? 

 

Esclama ironico il ragazzo, ripensando al modo in cui la loro relazione si è conclusa, poco più di 10 anni fa, in circostanze piuttosto simili.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Non sposare un’altra Odette, d’accordo?

 

Lo intima Rory con aria implorante, prima di poggiare l’anello sul palmo della mano di Logan e poi richiuderla con l’aiuto della sua. 

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Al diavolo gli Huntzberger, al diavolo il piano dinastico… Sposa per amore.

 

Conclude Rory, sperando con tutta sé stessa che il ragazzo decida di seguire il suo prezioso consiglio.

 

𝓛𝓸𝓰𝓪𝓷: D’accordo, scheggia.

 

Risponde prontamente Logan sforzandosi di sorridere alla madre di suo figlio. 
Dovranno discutere di parecchie cose, ma di certo questo non è il momento più adatto. 
Logan indietreggia e si dirige verso la porta di ingresso, per poi voltarsi a guardarla un’ultima volta. 
Ed è lì che entrambi se ne rendono conto. Condividono qualcosa di troppo importante, qualcosa che va aldilà del matrimonio e persino dei sentimenti che provano l’uno per l’altro, e questo non potrà mai essere portato via da nessuno. Né dagli Huntzberger, né dalla distanza e tantomeno dal tempo. Quello che hanno è per sempre.

   
 
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