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Autore: roby626    15/11/2019    1 recensioni
Tratto dal testo:
Cordelia Carstairs sposata Herondale si sentiva morire, morire di dolore.
Era sempre stata convita che le cose con suo marito sarebbero migliorate che finalmente avrebbe smesso di essere un’amore a senso unico il suo. Lo amava così tanto in un modo totalizzante e sincero che la consumava, non credeva però che amare troppo una persona potesse fare dei tali danni al cuore. [...]
*Tratto dal testo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cordelia Carstairs, James Carstairs, James Herondale, Lucie Herondale, Matthew Fairchild
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                                                         RITORNO A LONDRA 

 



 

Will Herondale, il capo dell’istituto in persona, era venuto ad aprirle con un sorriso gentile ed un sospiro che sapeva molto di sollievo gli usci dalle labbra quando si avvicinò per abbracciarla stretta mormorandole che le era mancata, che era mancata a tutti. 

Le vennero le lacrime agli occhi, adorava Will, lo aveva sempre considerato quasi un padre. 

Dopo averle posato un bacio leggero sulla fronte si dedicò all’alta figura accanto a lei che stringeva il nipote.

Il signor Herondale non si poteva dire certamente che fosse basso però Fenrys lo superava di un paio di dita ma questo non lo risparmiò all’attenta analisi del capo dell’istituto. 

Lui si lasciò studiare, dando il tempo allo shadowhunter di fare le sue constatazioni e dopo un po’ di silenzio Will gli porse la mano:

 - “Sono Will Herondale, il capo dell’istituto, lei è..?” - Il tono circospetto di Will le fece suonare dei piccoli campanellini di allarme. Non voleva che si sapesse dove stata, voleva tornarsene al cottage tranquilla, nella sicurezza che nessuno l’avrebbe trovata.

 - “Fenrys Blackclaw signore, uno dei capibranco inglesi” - La voce decisa e sicura di Rys le vibrò dentro rassicurandola: non avrebbe detto nulla per scoprirla, sapeva cosa rischiava e sapeva cosa stesse proteggendo. Quel lupo così incredibilmente attento non avrebbe mai finito di stupirla.

 - “Di dov’è signor Blackclaw?” - Will lo guardò negli occhi e Fenrys fece lo stesso di rimando sostenendo il suo sguardo inquisitorio senza sbilanciarsi; blu contro verde, una battaglia di sguardi per cercare di carpire più informazioni possibili l’uno dall’altro.

 - “Birmingam” - Il licantropo quasi sputò a forza quella informazione ma non diede a vedere che fosse importante. In gioco c’era l’anonimato sull’ubicazione di Cordelia e non se lo sarebbe di certo lasciato sfuggire, Lucie l’aveva avvertito che più o meno tutti avrebbero cercato di farlo parlare e sarebbero stati attenti ad ogni suo cenno e gli aveva consigliato di essere molto deciso, la sua famiglia era di buon cuore ma terribilmente protettiva, sopratutto il capofamiglia. Lui era pronto alla sfida e non vedeva l’ora di conoscere il marito di Cordelia, un peccato che gli shadowhunters non avessero l’abitudine di risolvere i problemi con i duelli, avrebbe decisamente ricavato una grande soddisfazione nell’avere la possibilità di trovarselo sotto i denti … e non sarebbe stato gentile.

 - “E come conosce la moglie di mio figlio?” - Eccola, la domanda delle domande, impossibile rispondere sinceramente senza scoprire le carte e Lucie gli aveva caldamente consigliato di non mentire mai al padre, lui aveva un suo radar speciale per le bugie:

 - “Preferirei non dirlo signore, non è una cosa che riguarda solo me, tengo a precisare che non si è trattato di circostanze strane o disonorevoli però non posso dire altro, quando Cordelia sarà pronta lo farà lei…”

Will stette zitto a lungo, valutando la situazione e come quel lupo alto e forte con in braccio il suo nipotino, fosse pronto a rischiare un richiamo da parte di un membro di rilievo del Conclave solo perché si sentiva di difendere la posizione di Cordelia. 

Era un uomo onorevole come gli aveva già anticipato la figlia ed anche molto affezionato a lei, a giudicare alla posizione che aveva assunto: difensiva nei confronti della giovane e del piccolo. Qualcosa gli diceva che si era decisamente avvicinato alla nuora e non sarebbe stato affatto semplice separarli.

Possibile che non ci fosse un’attimo di pace in quell’istituto?! Prima la fuga di Cordelia; poi l’annuncio a ciel sereno del matrimonio; poi James che dava problemi come da ragazzo; Lucie che teneva le parti della parabatai non dicendogli nulla se non “Stanno bene tutto apposto”; Anna che spariva più del solito; Cecily che stava per avere un esaurimento a forza di rimanere al passo dietro alle richieste assurde di Tatiana Blackthorn… No decisamente l’Angelo non voleva concedergli un po’ di pace da tutti i casini che nascevano quando di mezzo c’erano gli affari di cuore. Aveva la forte tentazione di sbattere la testa contro un muro, oppure sbatterci contro quella di Jamie, magari gli sarebbe tornato un po' di buon senso ma forse non sarebbe servito lo stesso… non l’avrebbero mai riavuta indietro ed il pensiero che la cugina del suo Jem potesse allontanarsi così dalla sua famiglia gli spezzava il cuore. 

Come aveva potuto il suo stupido figlio lasciarsela sfuggire.

Avrebbe dovuto scrivere una poesia sulla sua stupidità… “Nessun uomo o ragazzo fu più cieco ed idiota del mio primogenito dagli occhi miele, forse le anatre lo avevano rapito da bambino senza che me ne fossi accorto…” 

Lasciando da parte quell’immagine gloriosa di lui in piedi sul tavolo della sala dell’istituto con sua moglie, i suoi figli e tutti i Lightworm che lo guardavano ammirati mentre la recitava con una parrucca bianca in testa ed una toga color borgogna tornò alla realtà.

Cordelia davanti a lui che lo guardava con gli occhi pieni di impaziente ansia. Buttò fuori un altro profondo sospiro per poi sorridergli leggermente:

 - “Molto bene, si fermerà qui a Londra per molto?”

 - “Oh no Will, lui è venuto per accompagnare me” - La voce di Cordelia, in particolare le sue parole lo fecero sussultare, sarebbe stato uno scandalo per lei: sposata ma accompagnata da un altro uomo. Le malelingue l’avrebbero perseguitata ovunque:

 - “Cosa?! Cordy tesoro sei impazzita?” 

 - “Will sarò sincera” - Gli prese entrambe le mani dolcemente e gli sorrise determinata a non lasciare che nel cuore di Will potesse albergare anche la minima speranza di un cedimento da parte sua nel lasciare Jamie- “Dopo il matrimonio ho già preso accordi con Magnus che ripartirò il prima possibile e porterò con me Owen” - Vide gli occhi di Will fremere leggermente come se volesse cercare di non dare a vedere il suo dolore mentre la sua adorata nuora dichiarava di volerli lasciare di nuovo- “Inoltre nutro una stima sincera e profonda per Fenrys, un grande senso di gratitudine ed affetto, perciò vorrei che potesse partecipare con me al matrimonio domani all’istituto.”

 - “Cordy sai che non si …”

 - “Will ti prego so che la legge lo vieta ma ti prego” - Lo stringendo forte per fargli capire quanto fosse importante per lei ripagare almeno un po' la gentilezza del lupo ospitandolo nella sua vecchia casa, facendogli capire che lo rispettava e si fidava a tal punto da chiedergli una cosa mai fatta prima: permettere ad un Nascosto di partecipare ad un evento privato all’istituto, disattivando le protezioni di Dama Jessamine-“Fallo per me, inoltre porterò disturbo solo due notti, poi Magnus ci aprirà un altro portale.”

 - “Magnus lo conosce? E’ informato di tutta questa faccenda?”

 - “E’ stato il primo ad avermi aiutata e considera Fenrys un buon amico”

 - “Beh se Magnus Bane si fida allora mi fiderò anche io, benvenuto a Londra Fernys Blackclaw… su su entrate”

E cosi, dicendo face spazio per farli passare. Mentre dentro di se già sentiva di aver fatto entrare un altro problema all’istituto … veramente … l’Angelo doveva avercela con lui!

 

 

 

Entrare nuovamente all’istituto fu strano, non riusciva a capire bene da dove nascesse a quella sensazione di strano malessere che sentiva dentro, una specie di malinconia che sembrava le stringesse il cuore con forza. Stai tranquilla, non essere nervosa, non piangere! Per quanto se lo ripetesse non riusciva a levarsi di dosso quella sensazione. 

Guardandosi meglio intorno notò la scalinata che conduceva al piano di sopra era decorata con dei fiori intrecciati al corrimano ed in cima alle scale, in piedi con un libro in mano c’era Tessa Herondale, che guardava insistentemente Fenrys e Owen con uno sguardo quasi addolorato.

Scese lentamente le scale e le andò in contro per abbracciarla stretta, il suo profumo di camomilla ed acqua di rose sapeva decisamente di casa.

Tessa lasciò uno sguardo al marito e con il loro linguaggio speciale capì che sarebbe stato meglio non sommergere la nuora con domande invadenti, ci sarebbe stato tutto il tempo dopo, quindi trattenendosi a fatica chiese semplicemente:

 - “Cordelia cara, sono così contenta di rivederti finalmente! Mi siete mancati tantissimo.. dimmi, come stai? Anzi come state?” - Il morbido sorriso perenne e la voce gentile la riscossero giusto per farle rispondere.

 - “Stiamo bene, siamo riusciti a trovare un’ottima soluzione”
 - “Se solo mio figlio non fosse stato così stupido non ci sarebbe voluta nessuna soluzione, eravamo così felici di avere una Carstairs in famiglia” - Il tono rammaricato di Tessa le fece stringere il cuore, probabilmente stava pensando a Jem, ed alla promessa di prendersi cura di lei, Will si avvicino per mettere un braccio intorno alla vita della moglie per darle sostegno, anche lui doveva aver pensato alla stessa cosa.

 - “Ma avrebbe avuto il sapore della finzione, sai bene quanto me certe cose”

 - “Cordy io non ho mai voluto indagare troppo lo sai ma Jamie è stato veramente male dopo che te ne sei andata, credimi”

 - “Tessa ti prego…”

 - “Va bene come vuoi ho già capito il messaggio… quando ti sentirai pronta me ne parlerai meglio … cambiando discorso, vorresti presentarmi questo giovane?” - L’attenzione della mutaforma si spostò verso il lupo guardandolo quasi con grande curiosità… Theresa Gray in Herondale era sempre stata una donna a cui piaceva fare molte domande, una romantica, un’appassionata lettrice e per quanto non fosse hai livelli di Lucie anche lei aveva un’ottima fantasia: con qualche indizio se era particolarmente ispirata era capace di creare fantastiche storie… e di materiale ne aveva parecchio.

Daisy si prese un attimo per capire come si sarebbe vista la situazione con occhi esterni e ciò che vide le fece venire un brivido sottopelle:

Alto, forte, bello e protettivo verso il figlio, Fenrys avrebbe suscitato tante di quelle chiacchiere che le matrone shadowhnters al matrimonio non avrebbero avuto bisogno di cercare molto lontano argomenti con cui spettegolare.

Aprì la bocca per parlare ma venne preceduta da un turbine di pizzi e merletti che con la velocità di un tornado superò la madre per abbracciare di slancio Cordelia: Lucie.

 - “Oh Cordy sei arrivata finalmente, non ce la facevo più ad aspettare! Mi sei mancata troppo!”

 - “Lucie tesoro così la strangoli” - Il tono divertito della madre fece in modo che finalmente Lucie si accorgesse di aver stretto talmente forte la parabatai da soffocarla, così si allontano di un passo e tenendole la mano con fare affettuoso si prese qualche istante per valutare il suo stato: il periodo di lontananza le aveva fatto bene, sembrava molto più tranquilla anche se il sospetto che questa tranquillità le derivasse dall’avere quell’enorme lupo protettivo al fianco invadeva i pensieri di Lucie. “Quale donna non sarebbe assolutamente certa di essere al sicuro con lui vicino? Ma tu guardalo, con quel bimbo accucciato tra le sue braccia è una gioia per gli occhi!”.

 - “Fenrys ti trovo benissimo e vedo che hai seguito il mio consiglio” - Lo guardò sorridendo sotto i baffi. “Oh si, ci sarà decisamente del nuovo materiale di scrittura e non vedo l’ora… mio caro fratello, questa volta te la sei cercata e non te la caverai senza guai” - “Mi spiace solo che l’occasione sia così banale, il matrimonio di quel fenicottero ossuto non è certo una gran cosa” 
 - “Ma Lucie Herondale! Ti sembrano cose da dire? Dove hai imparato a prendere in giro in quel modo?”
 - “Dai mamma sembra un po’ un fenicottero … Lo dice anche papà” - Lo disse in tono leggerlo ridendo e sapendo che la mamma si sarebbe arrabbiata in modo scherzoso ed infatti fu così: Tessa Herondale aveva le braccia incrociate sul petto il sopracciglio alzato e batteva con il piedino a terra come a dire “Cerca di trovare una buona spiegazione, perché ti devo sgridare un po’ William Herondale
 - “Lucie traditrice” - Poi con un sorriso disarmante che ancora dopo anni faceva sciogliere la sua consorte, Will le mise un braccio intorno alle spalle per poi avviarsi verso la scalinata - “Signor Fenrys la taverna del Puledro Impennato dovrebbe avere delle stanze nel caso sia alla ricerca di un posto dove alloggiare, è di fianco ad Hyde Park, quando vorrà prendere congedo per la notte non si faccia scrupolo ad usare la carrozza, le basterà chiamare Bridget, Lucie pensaci tu”
 - “Certo padre!”
 - “La ringrazio molto, signor Herondale”

Con un cenno d’assenso si volto per poi parlottare fitto fitto nell’orecchio alla moglie che lo aveva abbracciato a sua volta attorno alla vita.

Lucie rimase un attimo incantata a guardarli, adorava i suoi genitori e si sentiva così fortunata ad aver avuto loro come esempi di vita, che spesso si domandava come James potesse essere cresciuto nella sua stessa casa e comportarsi così. 

 - “Sono felice che parteciperai al matrimonio”

 - “Non avrei mai potuto abbandonare Daisy proprio ora non ti pare”
 - “Ottima risposta signor Blackclaw però mi dica” - Finse di sistemarsi gli occhiali immaginarsi sul naso e tenendosi un altrettanto immaginaria pipa in mano, gli girò scherzosamente in torno come se volesse analizzarlo - “Lei sa ballare signore?” 

Lui reggendo il gioco rispose a tono:

 - “Si signora perfettamente” 
 - “Allora signore lei è l’uomo perfetto per questo ruolo! Mi segua che le faccio vedere l’istituto e dove depositare il pupo”
 - “Ai suoi comandi signora.”

Così dopo avergli sorriso si girò verso la scalinata.

 

Fenrys però guardava Cordelia, che a quelle parole aveva assunto un colorito verdognolo molto probabilmente senza accorgersene, ormai aveva capito che lei era una di quelle rare donne che non si mostrava debole o indifesa per avere più possibilità di far colpo su un uomo, anzi. Però lui la apprezzava anche per questo, non era capricciosa o volubile, ma dotata di una gentilezza, di una lealtà e di un cuore così buono che non si sarebbe mai aspettato di trovare in una shadowhunter.

Le prese gentilmente la mano stringendola piano per poi guidarla. Sapeva che aveva l’irrazionale paura di trovarsi davanti il marito, ma lui l’avrebbe aiutata: “Forse potrei mangiarmelo.”

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice:

non so se si sia capito ma io amo profondamente Will Herondale, e secondo me il rapporto che ha con la figlia è più vicino di quello che ha con Jamie.

Me li immagino mentre uno scrive le ballate/poesie e l’altra le prose sulle avventure di ogni abitante dell’istituto, ovviamente per Will il soggetto migliore è Gabriel Ligthworm e come prenderlo in giro senza beccarsi qualcosa in testa dalla sorella; Lucie ovviamente ha la nostra povera Cordelia che glie ne succedono di tutti i colori.

La taverna, o meglio il suo nome, è un omaggio al signore degli anelli. 

Per il resto non ho molto da dire, è più un capitolo per avvicinare i vecchi personaggi a quelli nuovi e stabilire le dinamiche. 

Vorrei fare anche una cosa a parte con Tessa e Cordy (conosciamo tutti il carattere della Gray ed il suo impicciarsi con discrezione… ma comunque impicciarsi).

Spero che non ci sia confusione di chi sta parlando con chi, visto che nella scena erano presenti 5 personaggi (Rys, Daisy, Lucie, Will, Tessa) nel caso ditemelo che proverò scriverla meglio.

Stupendo inoltre a mio parere il “Forse potrei mangiarmelo” non so davvero come mi sia uscito però mi fa sbellicare.

 
  
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