Capitolo quarantadue
• Una battaglia tra lacrime amare •
Elvira's POV
Non appena Lunaris lancia un segnale di luce, Sailor Vampire e Sailor Neptune lanciano in aria i due diamanti.
«Galaxy Gun!»
Pronunciando la formula magica, i diamanti nelle
mani delle due guerriere si trasformano in armi da fuoco: due fucili
verdi e rossi pronti a sparare. Assumendo una posa a dir poco fiera,
Sailor Minus e Sailor Uranus sembrano impazzire.
«Oh... mio... Dio!» esclama la prima
con gli occhi a cuoricino e gli ormoni a palla mentre osserva la
guerriera vampira con la gonna e i suoi lunghi capelli castani al vento.
«Ma guarda, ti esce il sangue dal
naso» commenta Uranus con un sorriso malizioso «ora capisco
perché quel tatuaggio è un dono.»
«Smettila di prendermi in giro!»
ribatté lei, poi osserva la sua compagna. «Però
anche tu non scherzi.»
La figlia del vento si ripulisce con il suo guanto
bianco. «Sono allergica alla "modalità badass", anche se
l'adopero spesso.»
«Sei strana.»
«Come te.»
Le guerriere cominciano a premere il grilletto
delle due armi galattiche cercando di uccidere la strega, ma sembra non
funzionare. Non appena i proiettili finiscono, Death Eye scoppia in una
risata fragorosa.
«Pensavate davvero di uccidermi con delle armi da fuoco?!» ride. «Siete patetiche.»
La strega si alza in volo e riesce a raggirare le due ragazze, le afferra per il collo con le braccia e osserva tutte noi.
«Consegnatemi subito i vostri poteri,
altrimenti le vostre compagne moriranno folgorate» ghigna facendo
apparire piccole cariche elettriche dalle sue dita. Sailor Vampire e
Sailor Neptune deglutiscono. Che cosa dovrei fare, adesso?
Lisa's POV
Apro gli occhi e osservo il volto di Usagi splendere sotto un fioco raggio di luce, realizzo di essere in paradiso quando qualcosa scuote la mia testa.
«Sveglia! Sveglia! SVEGLIA!»
Caccio un urlo e mi metto a sedere sul pavimento di vetro, la mano sulla fronte e la vista leggermente appannata.
«Per l'amore della pace, Jupiter! Mi hai fatto prendere uno spavento!»
«Pensavo fossi andata in coma.»
«Per poco non ci andavo, ma grazie a voi sono ancora cosciente» rispondo sarcasticamente.
«Comunque, cosa mi è successo?»
«Death Eye ti ha imprigionata in una bolla
di cristallo che assorbe l'energia vitale, ehm... come si
chiamava...?» Usagi si blocca, poi Makoto riesce ad intervenire.
«Satanas Circulum» aggiunge.
«Giusto, il Satanas Circulum (lo dice come è scritto, se ne frega della pronuncia latina) ma ora sei libera, devi solo riprendere le forze.»
«Non mi sembri molto in forma, sai?»
sorrido maliziosa osservando il suo viso pallido.«Ho avuto una
crisi epilettica improvvisa, non preoccuparti, succede quando mi capita
qualcosa di nuovo, inquietante o strano.»
«Per forza, ha visto Regiela mangiare un cuore vivo, per giunta un cervo!» ride Makoto.
«Che cos'ha visto?!» domando allibita.
«Nulla, meglio non parlarne o di questo
passo diventerà pazza» ridacchia la guerriera di Giove
deridendo la sua leader.
«Makoto» piagnucola Usagi «fattelo dire: sei una brutta persona.»
Victoria's POV
Non so se è un'allucinazione, ma vedo la mia ragazza tra le braccia di Death Eye con la paura negli occhi e nel cuore; con lei, c'è anche Michiru.
Il mio corpo non si è ancora ristabilito, a
stento le mie gambe riescono a reggermi in piedi. Quella maledetta
bolla di cristallo mi ha distrutta completamente.
«Allora, mie care nemesi» si riferisce
a me e Haruka, probabilmente «vi piacerebbe osservare un film
horror in tre dimensioni?»
«Dove sarebbe l'orrore in questo...» commento sottovoce.
«Lo vuoi capire che le nostre fidanzate sono
state prese in ostaggio da un mucchio di fili elettrici attorcigliati e
fuori da ogni misura?!»
«Lo vedo che... aspetta un minuto, come fai a sapere che io e Regiela siamo fidanzate?»
La figlia del vento si ammutolisce.
«Sai com'è, Vicky, le voci che girano» ridacchia un po' imbarazzata.
«Hai fatto la spia!?» le chiedo nervosa.
«No, me l'ha detto tua sorella.»
"Miseriaccia, Jackie, mai una volta che tieni la bocca chiusa!"
«Perché te la prendi tanto?»
sorride un po' maliziosa avvicinandosi al mio orecchio. «Sai che
nessun altro, a parte te, è riuscito a conquistare
Regiela?»
«Mi sembra ovvio: non sopporta il genere maschile.»
«Solo per quello?» ridacchia.
«Per tutte le gemme maledette, la smetti con queste domande sconce?» alzo la voce.
«Continuate pure, ragazze» interviene la strega cyborg «sapete, a me piace il gossip.»
"Ma che razza di..." contieni la tua rabbia, contieni la tua rabbia!
«Però, che bella stronza»
commenta Haruka sottovoce. Ciò riesce ad attirare l'attenzione
della strega, che le scaglia un raggio d'azione piccolo ma letale, la
difendo deviandolo con un movimento fulmineo del braccio e il colpo
ritorna contro di lei. La strega viene colpita, ella dilata le braccia
e cade a terra di schiena; le due ragazze vengono liberate e tornano
con noi.
«Questo non faceva parte del piano...» geme toccandosi una coscia dal dolore.
«In realtà, avevo in mente un altro
tipo di piano, Death Eye» rispondo imitandola un po' stupidamente
«quello di eliminarti e riportare la Terra al suo stato
originale.»
«Mi spiace deluderti, robottina» si
alza in piedi con una gamba ferita «ormai il pianeta è
diventato un cumulo di ghiaccio, scioglierlo tutto sarà quasi
impossibile.»
Tutte le ragazze si voltano verso destra
osservando l'intera città immersa nella neve e nel ghiaccio,
sembra non voglia smettere. Il solo pensiero di vedere parte della mia
vita cadere nel freddo inverno eterno mi fa arrabbiare, per non parlare
di chi ho di fronte in questo momento. La mia testa è sul punto di impazzire, vedo
doppio. Devo fermarla prima che tutti vengano sommersi dalla neve e il
tempo stringe. Presa dalla rabbia, spicco il volo verso di lei mettendo
in mostra tutto l'odio nei suoi confronti, ma qualcosa mi blocca
improvvisamente. La sua tuta aderente nera sprigiona un campo di forza
impenetrabile, vengo respinta pericolosamente e finisco a terra a
pancia in su.
Non ho più forze, sento la mia anima abbandonarmi.
«Guardati, sei proprio una perdente» ridacchia la strega «ti fai battere da un semplice campo di forza magnetico?»
Non rispondo.
«Credevo riuscissi a penetrarlo nonostante la tua forza pari a quella di un cane in punto di morte.»
«Sei un mostro!» ringhio sottovoce.
«Sorellona, ti prego, reagisci!»
Non ci riesco, l'impatto con il vetro è
stato troppo forte. Riesco a malapena a sentire le loro voci... mi stanno
incoraggiando.
«Ne hai avute abbastanza, rottame di ferro?
Perché non rinunci a salvare le tue compagne e lasci che ti
distrugga una volta per tutte?»
«Sarei disposta a tutto per sacrificare la
mia vita, ma non ti lascerò vincere» riesco a trovare la
forza di mettermi a sedere, Death Eye rimane sorpresa.
«Non voglio perdere di nuovo chi amo,
perché ho già perso mia madre e, a quanto pare, non
sembra essere abbastanza per me» sussurrai. «Non ho scelto io di essere un
demone, sono riuscita a cambiare ma la vita mi ha riservato un
gigantesco asso di picche, portando via chi in passato mi ha
amato.»
«Wow, è un discorso davvero
commovente, Mahori» interviene nuovamente Death Eye - come al
solito «e pensare che prendevi in mano qualsiasi cosa, anche la
più sporca.»
«Io me la facevo solo con le donne, ma
quello era prima che sacrificassi la mia vita per un angelo!»
grido ammettendolo - e mi piange il cuore a dire certe cose, adesso.
«Allora perché l'hai fatto?»
questa domanda mi ammutolisce improvvisamente. «Sapevi che
avresti sofferto, no?» continua, poi.
«Io non posso prevedere il futuro, Death
Eye, né tantomeno quello che avverrà tra qualche minuto,
perché non sono la guerriera del tempo e nemmeno un androide da
poteri sovrannaturali»
«All'inizio non pensavo che l'amore mi
avrebbe portato a soffrire e piangere in silenzio nascondendo il mio
dolore; evidentemente, mi sbagliavo»
«Non appena l'ho cominciato a sperimentare,
non sapevo a cosa sarei andata incontro, perché non conoscevo la
Legge degli Opposti e ho preferito correre il rischio solo per vedere
quella principessa dagli occhi verde acqua e i capelli rossi.»
Osservo il volto di Sailor Divide in lacrime, ma
quell'espressione non mi rincuora affatto. Da quando mi ha respinta, il
lato gelido di me ha pervaso il mio subconscio trasformandomi
completamente, e se il mio cuore è ferito è soltanto
colpa sua. Non m'importa quante volte lo ripeterò, voglio solo
ammettere a me stessa che ciò non è stato solo un mio
errore. Anzi, non mi sarei mai dovuta innamorare e mia
sorella aveva già capito dove sarei andata a finire: in un
abisso senza fondo.
«Oh, sorellona» anche Jackie sembra essere stata colpita da queste parole.
«Le tue lacrime sono credibili, ma non
abbastanza per avere pietà nei tuoi confronti» commenta la
strega incrociando le braccia «se solo fossi stata più
attenta, a quest'ora non soffriresti e continueresti la tua vita da
sguattera lesbica.»
"Mi sta prendendo in giro di nuovo?"
«Non sono una sguattera!» ribatto a voce alta.
«Prima eri tu a ferire i sentimenti degli
uomini con cui passavi il tempo, ora tutto quello che hai fatto ti si
è rivoltato contro.»
«Questo non è vero... ho sempre
odiato gli uomini...» sento i battiti del mio cuore rallentare,
non riesco a reggermi in piedi.
«Hai rischiato la vita per un fottuto angelo, quando avresti potuto ucciderlo e bere il suo sangue.»
«Io... non posso... bere liquidi... lo...
sai?» mi porto una mano sul petto stringendo forte la parte
sinistra, mentre le sue parole continuano a tormentarmi. Mi manca il
respiro, sto per svenire.
«Almeno ti saresti tolta un'enorme peso, non
credi?» ghigna. «Sei così cocciuta che non riesci a
distinguere il sentimento dal sesso puro, ecco perché Lucifero
ti ha donato il potere della lussuria.»
"Ma dopo millenni, finalmente l'ho capito" penso distogliendo lo sguardo. Mi sento male.
«Ammettilo: sei una fallita in tutto e per tutto!»
Rialzati, Victoria! Non mostrarti inferiore ad un demone! Ricorda le parole della Trinità Divina.
"Nessuno può sentirsi superiore a qualcuno, a prescindere da cosa abbia fatto, perché noi siamo umani e siamo nati per vivere, amare e sorridere."
"Io perdono ogni peccato, perdono tutti, anche chi non lo meriterebbe, perché la pietà vince l'immoralità."
"Chi ha
sofferto per amore, un giorno, incontrerà qualcuno che le
aprirà il suo cuore e non potrà più fare a meno di
lei."
Io non sono una fallita. Sono la futura regina del pianeta futuristico di Andromeda, la custode di una gemma sacra, potente e molto importante. Io sono Sailor Minus, la guerriera della lealtà, e non devo assolutamente far vincere un demone dal cuore di pietra.
Sento di colpo una sensazione di energia forte, il
cuore smette di farmi male e comincia a battere normalmente. Mi rialzo
da terra tenendo gli occhi chiusi, sento la guancia destra bruciare e
pizzicare, la mia fuku sta cambiando forma. La divinità mi sta
aiutando.
«Non può essere!»
I miei occhi si trasformano in fiamme possenti, la
gonna della mia sailor fuku diventa leggermente trasparente e un po'
più lunga, qualsiasi parte del mio corpo ha cominciato a
pulsare. Mi sto trasformando di nuovo.
«Avete visto? È diventata Sailor Mecha Minus!»
Non ho più paura di loro, ormai. Li conosco
perfettamente e so come raggirarli. I demoni non sono la mia più
grande paura, ma la mia più grande delusione.
«Finalmente ti sei decisa, Lady
Zyrconia» ghigna lei facendo risplendere il neon sul suo corpo,
la sua energia è aumentata.
«Fatevi da parte, ragazze» dico «è meglio se combatta io contro Death Eye.»
«Non farlo, Vicky, potrebbe ucciderti» interviene Regiela afferrandomi per un braccio.
«So quello che faccio, cucciola»
rispondo sorridendo «ho ancora un conto in sospeso con lei ed
è meglio che lo concluda al più presto.»
Non appena concluso il mio discorso, faccio
schioccare le dita e magicamente la Spada della Lealtà, che
prima era nelle mani del nemico, ritorna tra le mie. "Ora a noi due!"