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Autore: Aperonzina    16/11/2019    1 recensioni
La vita di Seokjin e Namjoon è perfetta, vivono in una bella casa a Seoul, Jin lavora e Namjoon sta finendo gli studi.
Tra le mura del loro appartamento, si ritroveranno la casa invasa da cinque amici caotici che necessitano del loro aiuto.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Settimana 1
Mercoledì 27 Febbraio 17.30

 
Quando Hoseok varcò la soglia della porta aveva il fiatone e un’aria preoccupata «Ditemi che avete visto o sentito Jimin» quasi urlò, precipitandosi in cucina senza nemmeno chiudere la porta di ingresso.
Seokjin era in piedi davanti al lavandino, una pentola insaponata in una mano e la spugna nell’altra.
Namjoon, seduto al tavolo, ora guardava l’amico stupito, un libro in mano e gli occhiali calati sul naso.
«Abbiamo parlato con Tae questa mattina, Chim ha spento il telefono per un po’» disse Seokjin tranquillo.
Hoseok si lasciò cadere sulla sedia, riprendendo fiato, doveva aver corso per le scale, cose che capitano quando i tuoi amici vivono all’ultimo piano di un edificio così vecchio da essere sprovvisto di ascensore.
«Giusto, Taehyung, perché non ho pensato di chiamarlo?» disse schiaffeggiandosi la fronte, «e sta bene?».
«La sta superando» fu la risposta che la coppia diede contemporaneamente.
Una volta accortisi di aver parlato nello stesso istante, si sorrisero complici.
Hoseok accennò ad una risata «Caspita, state diventando una cosa sola voi due».
Prima che potessero controbattere, una seconda persona fece il suo ingresso, il passo un po’ strascicato.
Yoongi, visibilmente più rilassato, ebbe la premura di chiudere la porta alle sue spalle.
«Allora? Il mochi sta bene?» chiese andandosi a sedere accanto ad Hoseok.
Quest’ultimo annuì «A quanto pare ha spento il telefono, non avete idea di quanto fossi preoccupato».
«Sta bene» confermò Seokjin, «Tae si sta prendendo cura di lui».
«A sì?» disse Hoseok malizioso, alzando le sopracciglia.
«Si, ma non pensare a niente di che» Seokjin distrusse in un secondo le sue speranze.
«Non che avessi grandi aspettative» disse divertito Yoongi, «quel ragazzo è un caso perso».
«Non c’è niente da ridere Yoon, tu non lo hai ancora visto Chim, non faceva altro che farneticare ieri» raccontò Hoseok preoccupato, «credeva davvero che con William potesse funzionare».
«Infatti, ridevo di Tae» disse il maggiore sedendosi al suo fianco.
Hoseok alzò gli occhi al cielo, come per dire che nemmeno quello era divertente, poi continuò «Questa mattina ho provato a chiamarlo e pure il pomeriggio, ma aveva sempre la segreteria».
«Perché non hai chiamato Tae?» chiese Yoongi mentre leggeva la trama del libro che Namjoon aveva chiuso e lasciato sul tavolo.
«Perché non lo hai chiamato tu?!» rispose Hoseok stizzito.
«Bè, perché sapevo che ci stavi pensando tu».
«Ah, certo, Jimin sarà felice di sapere che lasci a me il compito di preoccuparti per lui, che insensibile che sei».
Yoongi non alzò nemmeno gli occhi dal libro «Ma si, lo sa che se lo chiami tu lo fai per entrambi».
Hoseok sbuffò contrariato, e prima che potesse controbattere Namjoon interruppe quel litigio da coppia sposata.
«Comunque, sì, lo abbiamo visto ieri».
«Ah», disse Hobi secco, «quindi è stato anche da voi, bene, come lo avete trovato?».
Namjoon si strinse nelle spalle «Ha i capelli rosa ora».
Finalmente Yoongi staccò lo sguardo dal libro, «I capelli rosa?» chiese, «Non me lo avevi detto» disse poi rivolto a Hoseok.
«Sì, capelli rosa» confermò Namjoon.
«È proprio andato fuori di testa» commentò Yoongi.
Namjoon annuì «Però gli stanno benissimo, davvero, è ancora più carino».
Hoseok e Seokjin li ascoltavano spazientiti «Possiamo smettere di discutere dei capelli di Jimin e parlare di quello che conta veramente?» li interruppe quest’ultimo, «ha fatto una scenata ieri, era praticamente isterico».
«Oh, grazie al cielo c'è ancora chi sa riconoscere le priorità» disse Hobi guardando storto gli altri due, che non fecero una piega.
«Comunque, è comprensibile, erano durati più del solito» constatò Seokjin.
«Si, e devo dire che nonostante tutto sono abbastanza contento, William non mi è mai piaciuto se devo essere sincero» ammise Hoseok.
«E quale fidanzato di Jimin ci è mai piaciuto negli ultimi due anni?» chiese Namjoon, provocando una risata da parte di Yoongi.
«Quello della lucertola non era male» disse Hoseok fulminando con lo sguardo Yoongi che sembrava prendere la cosa troppo alla leggera.
«Quello che voleva regalargli un serpente?» chiese Jin corrugando le sopracciglia.
«Non era male» tentò Hoseok.
«Non so, era un po’ strambo» disse Namjoon contrariato.
«Nah» continuò Hoseok, «c’era solo il pericolo che si presentasse a casa di Jimin con un cobra, ma per il resto era ok».
«Micrurus fulvius» disse distrattamente Yoongi.
«Cosa?» chiese Hoseok girandosi verso di lui.
«Era un Micrurus fulvius» insisté il maggiore, «lo aveva scelto in base alla personalità di Jimin».
«Sì, il serpente corallo» venne in suo aiuto Namjoon, «me lo ricordo bene anche io» disse guadagnandosi uno sguardo di approvazione da Yoongi.
Hoseok guardò Jin stupito «Mi sa che non era l’unico ad avere dei problemi»
Yoongi alzò gli occhi al cielo «Si chiama essere colti».
In tutta risposta Hoseok sbuffò «Come se mi interessasse la razza di quel serpente».
«Bè il Micrurus fulvius è un serpente acquatico, non c’entra nulla con il cobra».
Lo sguardo di Hoseok si posò tagliente su quello di Yoongi, il ché bastò per ammutolirlo.
Seokjin e Namjoon risero a quel teatrino che ormai si ripeteva sempre più di consueto. 
Hoseok e Yoongi erano amici da tantissimo tempo, Namjoon aveva conosciuto Yoongi sei anni prima, quando lui stava iniziando l'università, entrambi iscritti alla facoltà di produzione musicale.
Seppur tanto diversi era stato facile per i due andare d’accordo ed era stato proprio Yoongi a far incontrare Namjoon e Seokjin per la prima volta, essendo quest’ultimo suo coinquilino in quel periodo. 
Seppur Hoseok e Yoongi si conoscessero da molto più tempo, Namjoon credeva che non si sarebbe mai abituato a vedere il suo Hyung, che in genere era una persona riservata e sulle sue, aprirsi tanto con qualcuno come faceva con il minore. 
Ricordava ancora lo stupore provato quando Yoongi gli aveva presentato Hoseok, trasferitosi a Seul con lui e Seokjin.
Oltre ad essere totalmente a loro agio l’uno con l’altro, grazie ad un’amicizia consolidata fin dalle scuole elementari, Yoongi era premuroso nei suoi confronti ed era chiaro avesse per lui un occhio di riguardo, anche se tentava di nasconderlo.
Namjoon ricordava soprattutto la figuraccia che aveva fatto nel chiedere ai due se fossero fidanzati e anche lo sguardo imbarazzato di entrambi, che negarono all'unisono, arrossendo violentemente.
Namjoon aveva sempre pensato che i due si appartenessero da sempre, era impossibile pensare ad uno di loro senza l’altro e ammirava molto la loro amicizia.
Insieme al suo fidanzamento con Seokjin e al successivo trasferimento di quest’ultimo nel suo appartamento, Hoseok e Yoongi, rimasti soli, avevano iniziato una convivenza che li aveva resi ancora più uniti e in quanto a sintonia, non avevano nulla da invidiare ad una qualsiasi coppia di innamorati.
Namjoon fu costretto a ridestarsi dai suoi pensieri, perché il volto corrucciato di Seokjin gli aveva fatto capire che la conversazione aveva preso una piega più seria.
Anche se aveva sconnesso il cervello per un po’, era grato che il volto così familiare di Seokjin fosse ormai come un libro aperto per lui.
«Ma quindi cosa possiamo fare per aiutare Tae?» stava dicendo Hoseok, nei suoi occhi si poteva vedere il suo immenso dispiacere.
«Assolutamente niente» fu la risposta secca di Seokjin, «quei due devono cavarsela da soli».
Hoseok appoggiò i gomiti al tavolo e si prese la testa tra le mani, sbuffando «Vorrei solo prenderli, metterli in una stanza e costringerli a parlare» disse esasperato.
«E poi è possibile che Jimin non si accorga di nulla?» disse alzando appena la testa.
Yoongi portò una mano sul suo collo, andando a massaggiarlo delicatamente.
«Ah, Jimin è un ingenuo, ma non farti venire un’ulcera per questo».
Hoseok sorrise appena, ma il suo volto si fece visibilmente più rilassato sotto il tocco dell’altro.
«Già» disse Seokjin osservando la scena e poi guardando il suo compagno negli occhi, «ci sono troppe persone ingenue a questo mondo».
Namjoon soffocò una risata. 
 
 
Note dell’autore: Ciao a tutti! Essendo un po’ corto ho deciso di pubblicare subito il secondo capitolo.
Accetto volentieri critiche o suggerimenti di ogni tipo, quindi se volete lasciare una recensione è ben accetta 😊
Per chi avesse letto il primo capitolo il giorno della pubblicazione, volevo avvisare che l’ho un po’ modificato, quindi se siete interessati andate pure a dare un’occhiata.
In realtà gli avvenimenti sono gli stessi, semplicemente ho cambiato le tempistiche nella parte in cui Jimin arriva a casa di Namjoon e Jin, perché mi hanno fatto notare che c’era un buco di trama.
Spero che il secondo capitolo vi sia piaciuto, pubblicherò presto il prossimo.
 
   
 
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