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Autore: RitsukaSki    16/11/2019    0 recensioni
E' da un tempo smisurato che non scrivo più qualcosa e perdonatemi per le mie dimenticanze o per qualche ORRORE (non errore) ortografico.
Questa volta ho cercato di concentrarmi su una delle mie ship preferite della Marvel/Mitologia Nordica.
Fino a questo momento non mi sono mai sentito pronto per scrivere qualcosa poiché avevo troppa paura o meglio, temevo di scrivere qualche fesseria.
Scusate per questa breve intro!
Non vi annoierò più e vi lascerò leggere in santa pace.
Ps. Ho deciso di postare la mia fan fiction Thorki pure qui, poiché è dal lontano 2014 che non posto nulla... pensavo di riprendere così!
Seguitemi anche sull'app Wattpad, aggiornerò fra non molto e ne avremo delle belle!
NickName: MarshallVamps99
Se siete appassionati di mitologia Norrenna, di Dèi e anche Magnus Chase potrete trovare due capitoli sulla FierroChase!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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L'indomani mattina /Venerdì, nonché il giorno di Frigg/ il corvino si svegliò presto, benché la sera precedente avesse partecipato ai festeggiamenti di rito.
Udii il rumore del corno che annunciava l'apertura della caccia a cui Thor avrebbe partecipato.
Oh, senza ombra di dubbio, pensò.
Gli bastò affacciarsi dal colonnato per notare che i cavalli, tra cui Sleipnir. 
Erano stati sellati e preparati a dovere per la ricorrenza, scrutò attentamente il cavallo che apparteneva a Thor e sospirò profondamente, ragionando bene se fosse stato il caso di unirsi a loro. 
Inoltre, c'era da dire che non provava una simpatia esagerata per le compagnie del fratello.
Difatti non sopportava e tanto meno tollerava i comportamenti di Fandrall e di Siff.
Di certo preferiva stare in una stanza pieni di libri ad imparare nuovi incantesimi completamente solo, che in compagnia di rozzi barbari incivili!
Oh creature divine, i loro unici scopi erano urlare e intonare inni alla caccia fino alla sera seguente.

Venne il momento in cui il biondo e la sua brigata si fecero vivi, ed il corvino dovette essere più svelto di loro a nascondersi facendo qualche passo all'indietro.
L'ultimo dei suoi problemi era essere sorpreso dal biondo ad osservarli e sinceramente, ne avrebbe fatto a meno.
Loki usciva a caccia solo se /ed unicamente/ in compagnia del fratello maggiore. 
Insieme formavano veramente un'ottima squadra, Thor lo rendeva veramente partecipe e le loro battute di caccia erano piuttosto ricche; riportavano grandi bottini e carne a sufficienza per sfamare un'intera popolazione. 
Thor era il braccio e Loki la mente. 
A volte fantasticava su Thor e su di lui; due sovrani superbi ed anche i più forti di tutti e nove i mondi. 
Peccato che ad Asgard, certe cose non erano permesse e tanto meno due sovrani.

Tornò a rifugiarsi sotto la coltre di pellicce ben assortite che ricoprivano il letto e chiuse gli occhi verde smeraldo, nella speranza di tornare presto fra le braccia di Morfeo e di poter riposare ancora per qualche ora prima del loro ritorno.
E fu così che ci riuscì, prese sonno anche se con scarsi risultati.

Ebbe un incubo.
Un presagio.

Vi erano forti ed assordanti tuoni, un vento terribile stava spazzando via alberi e creature del posto. 
Dove si trovava? Asgard o Jotunheim? 
Non riusciva bene a capire che posto fosse e tanto meno a mettere a fuoco la vista. 
All'improvviso udii delle urla agghiaccianti che provenivano da chissà dove, non riusciva a concentrarsi con tutte quelle urla.
il Dio si voltò e non poté vedere altri che suo fratello a terra ricoperto di sangue; Il colore cremisi del liquido/che si mimetizzava perfettamente col mantello del Dio del Tuono/ sgorgava da una grossa ferita collocata sul torace.

Questa volta le urla uscirono dalle labbra di Loki che si portò le mani sul volto come a non voler guardare, si rifiutava.
Troppo per i suoi poveri occhi color verde smeraldo, troppo per un fratello... 
Troppo per chi veramente lo amava con tutte le sue forze.

« Thor!
Fratello /mio/! »

Esclamò e in un impeto di coraggio lo accorse e lo sollevò di poco come a volerlo far respirare o almeno agevolare la sua situazione con qualche rimedio magico. 
Provò vari incantesimi che favorivano la guarigione immediata ma la ferita continuava a lacerarsi e il sangue a sgorgare con una velocità mai vista prima.
Strinse a sé il corpo del biondo e si ricoprì del suo stesso sangue, piangendo così forte che il tono di voce sovrastava addirittura il chiasso dei tuoni. 
Oramai il corpo era senza vita.
Gli occhi cerulei avevano preso un colore simile a quelli della Dea Hela; Lattiginosi privi di qualsiasi espressività.

Si risvegliò di soprassalto da quell'incubo spaventoso e gettò via ogni coperta portandosi le mani alle tempie.
Doveva calmarsi, era tutto passato.

« E' stato solo uno stupidissimo incubo. 
Mio fratello è vivo. Lo sento. »

Sussurrava ad occhi chiusi cercando di convincersene e con le mani che vagavano ancora per tutto il volto imperterrite. 
Le strofinava fra loro cercando di togliersi dalla mente l'idea del sangue ancora incrostato su esse.

Angolo dell'autore: 
Vorrei cominciare chiedendovi umilmente scusa! 
Ultimamente ho avuto molti impegni e non riuscivo neanche a revisionare il capitolo... 
Ora, mi trovo ancora a chiedervi perdono per avervi lasciato con la suspense... ma necessitava davvero molto! 
Ovviamente voglio tranquillizzarvi dicendo che Thor non è morto, non sono amante dell'angst in realtà, ma ho voluto sperimentare per questo capitolo!

Detto questo, non appena leggerete il capitolo vi chiederei di lasciare un commento dato che ho pensato di scrivere in contemporanea con questa un'altra Thorki!Au.
Fatemi sapere cosa ne pensate guys e 
Xoxo Gossip Girl.

 

   
 
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